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www.ildialogo.org Non tutto sarà perdonato,di Mario Mariotti

Non tutto sarà perdonato

di Mario Mariotti

La religione, e per essa l'Ant.Testamento, dice che Dio è l'Altissimo. Gesù ci dice che Lui è padre. Per la religione Gesù è Salvatore-Gesù invece si pone come modello dei giudizi, delle scelte e dei comportamenti che salvano, e quindi è Paradigma.
La religione pone la casta ed i fedeli a servizio di Dio-Altissimo. Gesù ci dice di essere venuto non per essere servito, ma per servire, e non per servire Dio, ma l'uomo. Per la religione la ricchezza é benedizione di Dio per coloro che Lo temono .Per il Signore essa è omissione di solida= rietà ed é condizione maligna. Nella religione c'è l'Agnello di Dio che paga per tutti, e ci ha già tutti potenzialmente salvati.
Per il Signore ognuno, del male fatto, non deve chiedere perdono a Dio, ma a colui cui lui stesso l'ha fatto; e poi deve riparare per ristabilire la pace col fratello. Per la religione all'inizio c'era il Paradiso terrestre, e poi è stato l'uomo a guastarlo col suo peccato. Per Gesù il paradiso è alla fine; Lui lo definisce Regno; esso è già fra noi dove si ama e si condivide; alla fine l'Amore sarà tutto compiuto in tutti. La religione si nutre del sacro, separa Dio dalla creatura, la casta dai fedeli, i fedeli dai non-credenti.
Gesù, ponendoci come Suoi genitori se amiamo e condividiamo, qualifica la laicità quale unica dimensione della realtà, e quale unica condizione per realizzare l'unità del genere umano. Per la religione Dio perdona sempre, utilizzando gli infiniti meriti dell'Agnello attraverso i sacramenti. Per il Signore il ricco, essendo cieco sulla sofferenza del povero e omettendo la condivisione, si autoesclude dalla vita eterna dello Spirito. Il "guai ai ricchi", quindi, diventa un fondamentale per la sequela a Lui stesso.
L'Altissimo poi si allea col popolo eletto e non disdegna di usare violenza, vedi i piccini primogeniti degli Egizi nell'Esodo. Gesù, invece, è paradigma di non-violenza, portata all'estremo di subire la morte, il proprio assassinio da parte della religione, pur di testimoniare la Verità e liberarci dalla religione stessa.
  1. la religione il mondo è un periodo di prova, un pellegrinaggio con destinazione il Regno dei Cieli. Gesù esso è un cantiere che, attraverso il nostro amare e condividere, si trasforma in Regno, nella casa del Padre, dove tutti potranno sperimentare il necessario e la gioia. , la religione l'ateo è parente stretto del Maligno; per il Signore il "credere" è un accessorio. Il fondamentale è il nostro rapporto positivo o negativo con gli ultimi, per cui è la ricchezza ad essere parente stretta del Maligno. Le virtù per accedere al Regno dei Cieli sono l'umiltà, l'ubbidienza, la rassegnazione. Quelle per costruire il Regno sono l'indignazione per l'ingiustizia, la resistenza alla cultura di mammona, l'impegno per una società organizzata secondo un'economia di comunione-condivisione.
Per la religione il popolo di Dio è diviso in sacerdoti e fedeli; nella logica di Gesù siamo tutti mani dell'amore di Dio per noi; siamo atomi di Dio che incarna Sé stesso nel momento in cui noi amiamo condividendo. Per la religione la Parola di Dio è cristallizzata nella Rivelazione, e sarebbe esaustiva della Verità. Il Signore al contrario, ci dice che, se noi ameremo e condivideremo, la nostra crescita ci porterà a fare cose più grandi delle sue.
Sempre per la religione i Comandamenti sono due: ama Dio e ama irprossimo.
Gesù non dice questo, dice di amare il prossimo come Dio lo ama.
"Amatevi fra voi come io vi ho amato".
Per la religione il dolore innocente espia il peccato dell'uomo; e quello ontologico è un mistero. Per il Signore siamo noi a dover dare senso al dolore; e il senso è quello di costruire il Regno, ciòè un mondo senza dolore, epurato dalla sofferenza indotta dalla cattiveria e dall'alienazione dell'uomo, e dai limiti della materia che vanno superati attraverso la ricerca scientifica e la pratica della solidarietà, in modo che anche i minimi possano essere saziati.
Mi fermo qui, anche se non ho certo esaurito l'elenco delle differenze che sono tante, ed anche di natura sostanziale. Ebbene, nonostante tali differenze, per le quali i teologi di professione potrebbero trovare tutte le pezze d'appoggio necessarie, S.R.Chiesa continua a vedere nel Nuovo Testamento un completamento dell'Antico; a tener mescolate le due logiche, quella religiosa e quella dell'Incarnazione, trasformando di fatto il laico Gesù nel Sommo Sacerdote dell'Eterna Alleanza.
Questo, a parere del sottoscritto è il vero peccato che rischia di non essere perdonato: gestire il Signore in termini religiosi, e accompagnare il tutto senza aver preso le distanze dalla ricchezza.
Il peccato contro io Spirito che non potrà essere perdonato, dato che Esso-Spirito è “Amore, che condivide", è proprio la non-condivisione, e quindi la ricchezza, che ne è il parto strutturale.
Meditate, gente, meditate...



Domenica 30 Settembre,2018 Ore: 17:16
 
 
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