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www.ildialogo.org "La traccia che non c'è",di Mario Mariotti

"La traccia che non c'è"

di Mario Mariotti

Se nel nostro DNA ci fosse almeno una traccia dell'uomo nuovo di cui parla ed è paradigma Nostro Signore, la lettura della realtà da parte nostra farebbe registrare dei cambiamenti radicali. L'America, gli USA per intenderci, con la loro cultura, il loro imperialismo, la struttura della loro società, che riesce a nascondere, a far non esistere decine di milioni di poveri, che in quel Paese non vengono considerati vittime, ma colpevoli della loro condizione, non solo non sarebbero oggetto dì ammirazione e di invidia, ma indurrebbero in noi solo dei conati di vomito. Il sogno americano, ipostatizzazione del regno di sua maestà mammona, è semplicemente la bestemmia del progetto di Dio per noi, del "beati i poveri per scelta", e il nostro cristianesimo è talmente radicato nel profondo che noi non ce ne siamo ancora accorti.
La "scelta atlantica" ci colloca complici e corresponsabili di una spaventosa serie di porcate, l'ultima delle quali è l'aver armato i ribelli siriani per fottere la Russia innescando, in questo modo, un conflitto che potrebbe ripetere la guerra del Vietnam, con la variabile che la Siria si affaccia sul Mediterraneo, e le nostre coste non sono lontane. Dobbiamo solo sperare nella saturazione del sito dell'inferno; che esso non riesca più a contenerci; e che Nostro Signore si accontenti di farci passare per un inceneritore che faccia perdere ogni traccia dell'animaccia nostra!
I nostri meriti, la nostra sensibilità cristiana, infatti, non finiscono qui. Diritti umani fondamentali quali il cibo, il lavoro, la salute, è normale che restino abbandonati alla logica di mercato ed a quella della competizione: migliaia di piccini ogni giorno devono morire per mancanza di cibo, di acqua pulita, di vaccinazioni, di medicine; il lavoro deve correre dietro ai vincitori della competizione, ed ai cambiamenti indotti dal progresso tecnologico; i ricchi devono godersi le risorse che possiedono per farsi curare, è i malati poveri e giusto che vengano avviati ad un precoce incontro con San Pietro. É normale anche il nostro silenzio sul nostro commercio d'armi, sulle bombe che stanno piovendo sulle teste degli Iemeniti a onore e gloria di Dio... E che dire della nostra cecità su quell'incancheramento della psiche, dell'anima delle nuove generazioni, che viene indotto dalla assoluta mancanza di etica della nostra informazione, che spettacolarizza la violenza e la crudeltà in tutte le sue forme e contenuti; enfatizza solo gli aspetti più negativi della nostra cultura; propone solo dei modelli che hanno a che fare col successo, la ricchezza, il potere ed il piacere?
Ormai l'omelia del "Beati i ricchi" è così invadente e ripetitiva, partendo dagli ingaggi dei campioni per cifre astronomiche, e finendo con la pedagogia del gioco d'azzardo per risolvere i propri problemi individuali che essa esce dal televisore anche quando è spento!
Il Signore dice che la ricchezza è un negativo perché rende ciechi sulla sofferenza dei poveri e bestemmia Lui-Condivisione: noi siamo sordi su questo messaggio, e ci autocertifichiamo "poveri in spirito". Chissà che lui non trasformi la Geenna in un party, con tanto di climatizzazione e presenza di quelle escort che avranno rifiutato di precederci nel Regno dei cieli.
La cosa che però Lo farà più indignare, perché dimostra che la Sua parola non ha lasciato traccia, è la nostra alienazione in rapporto alla negatività del porre la competizione alla base di ogni aspetto della nostra economia, società e cultura. Quest'ultima che noi ce ne rendiamo conto, è il cancro dei cancri: bestemmia la Fratellanza; rende ciechi sull'umanità dei nostro prossimo; chiude la porta alla compassione; ci impedisce di vedere, nell'altro, uno come noi, con i nostri stessi problemi, bisogni, desideri, necessità.
Tutto questo è la radice prima dell’inferno che ci circonda, e che prima o poi ci coinvolgerà, mentre noi, da perfetti buoni cristiani, continueremo a confondere Nostro Signore con mammona...



Martedì 14 Agosto,2018 Ore: 07:54
 
 
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