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www.ildialogo.org La bontà senza la Verità produce società a delinquere,di Padre Aldo Bergamaschi

La bontà senza la Verità produce società a delinquere

di Padre Aldo Bergamaschi

28 aprile 2019

Omelia pronunciata il 18 aprile 1982
Giovanni 20, 19-31

Questo passo è stato scritto a distanza di tempo rispetto agli avvenimenti accaduti ed è quindi sistemizzato. Per esempio, quei discepoli dicono: Abbiamo visto il Signore, ma non è vero: Giovanni doveva dire che Gesù si era fatto vedere. I fatti sono narrati secondo le apparenze. Badate il punto centrale è tenere vivo un discorso che mi preme circa le maniere di concepire la risurrezione di Gesù. Allora che cosa vuol dire che i fatti sono narrati secondo le apparenze.

Facciamo due esempi. Cosa dice il contadino quando al mattino si alza prima di andare nei campi? Guarda all’orizzonte e dice, oh che bel sole, guarda papà che bel sole dice il figlio al contadino, ma anche il professore dice: il sole sorge. Se ci fosse Galilei presente li giudicherebbe discorsi sulle apparenze, Galilei non direbbe il sole sorge, direbbe la terra si allontana, la terra corre via. É il rapporto fra la terra e il sole che è visto in modo diverso fra il Galilei e il contadino.

Bene, anche s. Tommaso, che pure in questo caso è un razionalista abbastanza simpatico, molti di voi si ravvisano in lui, forse anch’io, in fondo forse chiedeva una cosa legittima perché non era nel gruppo, non aveva assistito alla crocifissione, ma gli elementi erano noti. Poi Didimo, vuol dire gemello. Allora evidentemente anche qui il razionalismo pignolo di Tommaso, di uno che era gemello, pensa di vederlo come un cadavere rianimato: Se non metto il dito nel posto dei chiodi..

C’è uno sforzo da parte degli evangelisti, almeno due, orientato a presentare Gesù come un cadavere rianimato, perché così credono che sia, ma dovendo poi - ecco il dramma - rispettare i fenomeni, la realtà delle cose accadute e dire che hanno visto, ci danno argomento per dimostrare che la Risurrezione è qualche cosa di diverso da una rianimazione di cadavere. Il contenuto della fede è uguale in tutto il gruppo dei quattro evangelisti ed è questo: Gesù è vivo, non è morto. Come è vivo?

Questa mattina voglio affrontare il discorso che riguarda questa apparizione, di questo farsi vivo di Gesù, ed il potere di rimettere i peccati. Gesù è buono con tutti, frase che avrete sentito anche voi parecchie volte. Gesù è buono, cosa vuole dire? Vuol dire che egli offre a tutti - tutti, badate, a Caifa, a Pilato, a Giuda - la possibilità di salvezza. Allora non a caso è preoccupato di lasciare lo strumento discriminante, che è questo: il potere di rimettere i peccati che è uno strumento discriminante.

Se io dò a qualcuno il potere di rimettere i peccati, vuol dire che ci sono in giro i peccati e vuol dire che ci sono in giro degli uomini peccatori e vuol dire che da questo ci sono anche degli uomini che rimettono i peccati. Io sono uno di quelli, il vescovo è uno di quelli, il papa è uno di quelli. Ecco coinvolgo anche me stesso, san Francesco non era fra questi, guarda che rabbia, mi verrebbe la voglia di andare con lui. Sì, perché anche nell’ipotesi che fosse diacono - il che non credo, opinione personale - non aveva il potere di rimettere i peccati.

Allora vogliamo chiarire: ci sono gli uomini peccatori e quelli che li rimettono. Noi ci ribelliamo a coloro che vogliono distinguere il mondo fra buoni e cattivi, ma qui c’è una distinzione. Gesù prevede che ci siano coloro che si pentono e coloro che non si pentono, e non accettano la tabella dei peccati. Qui il rimettere o no, non è un arbitro, ma è dovuto ad una impossibilità oggettiva, oppure ad uno accadimento obiettivo. Allora è buono ancora Gesù nel senso inteso all’inizio? È buono un Gesù che cerca questa irreparabile divisione, un Gesù che cerca e che crea questa irreparabile divisione? Peccati, peccatori, coloro che rimettono i peccati. Bene, io credo che Gesù sia ancora buono, perché tiene ferma la distinzione fra il bene e il male.

Dovrei parlarvi di Nietzche, che è colui che ha tentato l’annullamento totale della distinzione del bene e del quale e al quale siamo tributari, dico culturalmente. Siamo orientati a togliere questo dislivello tra il bene e il male. È impossibile, è impossibile dovrei farvi i nomi di grandi sociologi perché noi altro non facciamo che spostare il versante del bene e del male, ma certamente non riusciamo ad eliminare questa distinzione.

Si capisce, c’è la distinzione che pone l’esistenza di ciò che è bene e di ciò che è male. Allora almeno il diritto, questo implica che ci sia una spiegazione del perché il mondo va male, del perché non ci sia la pace, del perché non ci sia la giustizia, per esempio, non ci sia la fratellanza e questo tutti quanti lo vediamo.

Il potere rimette i peccati - che io non nego, anzi, affermo - ha creato una Chiesa che, sul piano storico, ha condannato e condanna al rogo l’eretico. Chi è l’eretico? È un dissenziente sulla tabella dei valori e dei peccati. Poi storicamente è accaduto che questa Chiesa stringa la mano ai principi dissoluti e ai ministri dittatori. I re e gli imperatori erano tutti dei dittatori. Sul piano storico è accaduto che la chiesa gerarchica - parzialmente mi ci metto anch’io, s. Francesco no - ha stabilito la tabella dei valori per la massa, ritenendo sé parte giudicante e parte mai giudicata.

Il diritto canonico dice “prima sedes”, la prima sede da nessuno è giudicata. E invece a questo punto, il potere di rimettere i peccati, anziché essere lo strumento di dilatazione della ecclesia attuale, il messaggio, e di purificazione, è direi quasi un'arma di prevenzione contro le spinte repressive degli individui nella ecclesia, diventa un’arma che distribuisce il patentino ai buoni e ai cattivi secondo la misura della propria etica.

Però adesso sto esaminando ciò che Gesù, nell’ipotesi, avrebbe potuto fare, dobbiamo bene chiarire i concetti della sua bontà. Allora, se Egli avesse incontrato, poniamo, un’attrice che ha avuto otto mariti, come Gesù espliciterà la sua bontà, atteso che questo resti fermo, cioè che Gesù è buono, direbbe loro: pace e bene, buona fortuna e figli maschi? Oppure, dopo aver detto pace a voi, comincerebbe a dir loro che quel tipo di etica distrugge la fratellanza prevista e praticata da Lui?

Allora una bontà senza verità è subito una società a delinquere, è una consacrazione dello status quo. La specificità di Gesù consiste nel fatto semmai, che Egli non dichiara la guerra santa ai peccatori e neanche la dichiara attraverso provvedimenti canonici. Siamo precisi, rispetta la loro libertà ma non può approvare i loro comportamenti, e offrendo la salvezza in questo Egli è buono. Ma offrire la salvezza vuol dire che uno è fuori dalla salvezza. E questo è l’aspetto drammatico che nessuno al mondo può assolutamente eliminare con questa parolina “bontà”. La parola bontà non può assolutamente recuperare questa distinzione che deve restare fra bene e male.

La remissione dei peccati suppone la tabella stabilita da Gesù, questo dobbiamo dirlo. La Samaritana si sente peccatrice; si sente peccatrice perché Gesù le dice per ipotesi: tu fai il mestiere della divorziata! Non risulta che Gesù abbia detto questo alla Samaritana perché misura il suo comportamento con l’ideale esistenziale rivelato da Lui? Io credo che la Samaritana non si sente venire addosso il dislivello tra la versione del mondo presentata da Gesù e il suo comportamento.

E Zaccheo, l’uomo d’affari dell’epoca, si sente ladro perché Gesù gli dice Tu sei ladro, o perché gli dice Tu rubi? O perché misura il suo amore al prossimo molto tenue con quello affacciato da Gesù? Allora se la tabella la ricaviamo da questa impostazione, io ve lo concedo, diversamente sono molto critico nei confronti delle tabelle che stabiliscono i peccati.

Il dramma della Chiesa storica è simile a quello del socialismo reale: o elimina tutti i capitalisti esistenti, e poi il capitalismo che si riproduce nei nuovi nati a colpi di controlli polizieschi, oppure arriveremo al paradosso di avere dei capitalisti che vivono alla meno peggio in un sistema socialista. Una critica spaventosa nei confronti del socialismo reale.

E per la Chiesa? Per la Chiesa, o voi - e includo anche me - avete il potere di rimettere i peccati in quanto siete la tabella vivente di ciò che è bene e male, oppure contribuirete a riprodurre la spalla di sempre.



Sabato 27 Aprile,2019 Ore: 22:11
 
 
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