- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (232) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Razionalità e rivelazione,di Padre Aldo Bergamaschi

9 settembre 2018
Razionalità e rivelazione

di Padre Aldo Bergamaschi

Omelia pronunciata il 5 settembre 1982
Marco 7, 31-37
Io dubito che questo, come altri del Vangelo, sia un miracolo così come lo intendiamo noi comunemente, vale a dire una introduzione di Dio dentro al sistema umano per modificarlo, allo scopo di dare una prova della Sua divinità. Io non credo che Gesù sia Dio per avere compiuto miracoli di questa specie, credo invece che lo sia per avere rivelato esattamente il significato di Dio all’uomo. L’episodio va collocato in una teologia, in una visione del mondo che cercherò di far capire nella maniera più semplice possibile. Gesù, in questo caso, sarebbe il vero teista, ma siamo teisti noi cattolici, noi cristiani e sono teisti i musulmani, gli ebrei, tuttavia, circa la maniera di concepire i rapporti fra noi e Dio, non vi è dubbio che c’è una profonda diversità fra noi e anche fra loro.

Gesù è il vero teista, perché riporterebbe il discorso della liberazione dal male, in questo caso la malattia, all’interno della rivelazione cristiana e non lo terrebbe invece, questa è la mentalità del teista volgare, nella zona della concezione teistico-miracolistica come un’opera ottenuta dall’esterno del sistema, lasciando credere che il male sia opera di Dio.

Pongo la domanda: Gesù è Dio perché guarisce, o invece è Dio perché insegna un nuovo atteggiamento verso la malattia? Se gli evangelisti, per ipotesi, avessero, attraverso la riduzione storiografica, deformato l’opera di Gesù fino presentarlo come uno che agisce attraverso poteri magici (la parola effata), sarebbe una mentalità teistica di infimo grado. L’uomo presentato a Gesù probabilmente non era sordomuto, era un sordo balbuziente, questa sarebbe la parola greca precisa.

Può darsi che questo contatto anche psicologicamente caricato possa ridare a uno la capacità di parlare e di udire, questi eventi si trovano anche presso i santuari delle religioni. Andate a La Mecca, a Lourdes, a Benares e troverete fenomeni di questa specie. Voglio dire che io credo nella divinità di Gesù Cristo, ma non credo certamente che sia Dio per questa motivazione. È da escludere che questi gesti siano opera di magia e d’altra parte erano considerati opera di magia presso gli Ebrei, i quali proibivano gesti di questo genere. In realtà era giusta la posizione del mondo ebraico, perché all’interno del popolo non nascesse esattamente il concetto del santone, di colui cioè che, abusando delle sacre Scritture, adoperando delle parole e mettendo insieme dei gesti, potesse creare negli altri l’idea che Dio operasse attraverso questi segni e non direttamente perché Egli era l’onnipotente. Ecco perché Gesù si ritira nella solitudine, lontano dagli occhi indiscreti e compie questi gesti alla macchia.

Ma la motivazione per cui Gesù li compie è diversa. Questi gesti compiuti da Gesù, a mio modo di vedere, sarebbero il simbolo dello sforzo che la razionalità umana compie venendo a contatto con la rivelazione: Dio è inserito nel mondo non attraverso il miracolo, ma attraverso la incarnazione, per cui il vero Logos, il vero pensiero di Dio, è Gesù Cristo incarnato, il quale sarebbe entrato come una quinta colonna all’interno del sistema umano e avrebbe dato agli uomini tali insegnamenti da renderli un poco più svegli. Siamo incapaci di guardare la realtà, Gesù Cristo è il maestro che ci insegna a stare in questo mondo con gli occhi e le orecchie aperte per vedere come è fatta la realtà, per scoprire dall’interno il vero disegno di Dio: in questo consisterebbe il miracolo.

Era ingiuria a Dio questo darsi da fare, mettere le dita, adoperare la saliva; la medicina non adopera delle parole magiche, va ai fatti, la ricerca scientifica è la sua forza. Oso pensare che Gesù sia proprio venuto a stimolare il cervello dell’uomo, almeno in questo settore siamo cristiani, se è vero che pregare vuol dire conoscere il pensiero di Dio, è preghiera allora la nostra ricerca scientifica volta ad una conoscenza più profonda della realtà. Fra noi e la realtà non c’è un felice concordismo, non siate di quelli che credono che le vipere prima del peccato originale non mordessero gli uomini e non iniettassero il veleno, o che i leoni non mangiassero gli uomini. La rivelazione di Gesù è proprio nel dirci che non c’è un felice concordismo fra noi e la realtà, perché il cosmo è stato fatto prima dell’uomo e cammina secondo finalismi che solo Dio conosce e che noi conosceremo dall’interno soltanto attraverso la ricerca scientifica, mentre abbiamo la propensione a pensare a un Dio che penetri qui a colpi di miracoli.

Chi li ha creati i virus, Dio? Il teista si trova in un brutto pasticcio: come mai le malattie aggrediscono l’uomo? Il cancro? Il teista volgare si trova a mal partito, ma il teista vero apre gli occhi e dice: certo, erano prima che l’uomo fosse, dunque nel disegno dell’universo hanno una loro legge. Ma io so che loro debbono stare là e io debbo stare qui. Se accade l’aggressione è perché non ho tenuto aperto gli occhi ed ho una concezione errata e del mondo e di Dio. Metto infatti me stesso, il virus e Dio in un rapporto sbagliato che è quello ateistico, invece di aguzzare l’intelletto perché così mi ha insegnato Gesù. Il vero miracolo di Gesù è quello di insegnare ai credenti a diventare dei ricercatori spietati del pensiero di Dio nel mondo e, probabilmente, riusciremo anche a risalire alla causa profonda di tutte le malattie. Scopriremo che i virus debbono stare dentro all’ambito loro, perché avranno certamente una grande funzione, forse riusciremo anche a padroneggiarli e a renderli utili a tutto il nostro essere. Se invece non apriamo bene gli occhi, questi ci aggrediscono, noi ci ammaliamo, ci gettiamo in ginocchio davanti agli altari degli dei per invocare la guarigione, quando invece, aprendo gli occhi, debelleremo la malattia, non più a colpi di miracoli, ma a colpi di preghiera intesa come ricerca scientifica.

Ci sono altri miracoli nel Vangelo che esigono uno sforzo più profondo per essere collocati nel quadro che ho tracciato. Rousseau, credeva in Dio, però non credeva che Dio avesse rivelato qualcosa all’uomo ed una delle sue frasi, quando viene interrogato sulla preghiera è questa: Io non prego mai, perché non saprei che cosa dire a Dio, egli è deista e immagina che ci sia un abisso fra Dio e la sua creazione, eppure ha delle pagine bellissime dove si dimostra l’esistenza di Dio. Per paradosso sono vicino alle posizioni di Rousseau, ma con questa differenza: io non prego secondo la maniera comunemente intesa, perché prego sempre e, quando decado da questo insegnamento di Gesù, mi accorgo di diventare l’orante volgare.

Vedete, tutto torna, la grande rivelazione di Gesù riguarda il nostro rapporto con Dio, con la realtà del cosmo, con la questione della malattia o della sofferenza, che è uno dei rompicapi per credenti, teisti e anche atei, riguarda anche il rapporto fra di noi.



Sabato 08 Settembre,2018 Ore: 20:58
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info