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www.ildialogo.org Assunta alla Gloria celeste,di Padre Aldo Bergamaschi

Assunta alla Gloria celeste

di Padre Aldo Bergamaschi

15 agosto 2012
 
Omelia pronunciata il 15 agosto 2003
Luca 1, 39-56

Vi confesso che non ho il coraggio di commentare la prima lettura perché è fuori da ogni visione cristiana della Vergine, né commenterò il Magnificat, perché è dubbio che siano parole della Madonna poiché ci sono dei contenuti che non sono in ordine con tutto il messaggio evangelico. Allora affronterò - spero di riuscirci - il dogma dell’Assunzione.

Siamo nel 1950, ed il Papa interpellò tutti i Vescovi in carica per stabilire la definizione da dare a questo dogma, molti dei quali, erano dell’idea che fosse inutile celebrare questo dogma perché era una credenza oramai assodata in tutta la cristianità. I Protestanti poi non ne volevano sapere; gli Ortodossi hanno dell’Assunzione un’opinione un po’ diversa, ma ci credevano già dall’antichità (II – III sec.).

Venne così fuori la definizione che adesso vi cito, sono due righe, non di più, però attenzione, o si capisce bene la definizione, o altrimenti si dicono delle inesattezze, specie ai bambini che vanno a catechismo. Non c’è una concezione degna delle nostre facoltà mentali, tale da rispettare il principio di “non contraddizione” e le leggi della nostra mente.

Le parole testuali sono queste: Terminato il corso della vita terrena, Maria fu assunta alla Gloria Celeste in corpo e anima. “Terminato il corso della vita terrena”, significa che la Madonna era morta o non la era? Difficile rispondere, in quanto questo è un punto lasciato libero dalla definizione e sul quale avrei potuto fare una predica sulle argomentazioni contrastanti.

Quando si dice nel rosario: “Maria assunta in cielo” si fa una riduzione sospetta; non c’è nel testo “fu assunta in cielo” come la sentiamo ripetere anche negli 'oremus' della Messa. C’è una notevole differenza fra dire “fu assunta in cielo” e “fu assunta alla gloria celeste”. Se si dice che fu assunta in cielo, i bambini immediatamente capiscono che c’è un luogo del cielo. Un ramo degli ortodossi pensa la cosa così: la Madonna si è addormentata, fu preso il corpo dagli angeli, portato in cielo e lassù è incorrotto in attesa della Risurrezione. Vedete come si possano immaginare le cose, e questo è il modo di pensare l’Assunzione da parte di una buona parte dell’ortodossia.

Adesso vi faccio una piccola cronistoria: fino al secolo XII troviamo delle stoffe, degli avori, delle miniature in cui è descritta la “Dormizione della Madonna” si parla di Dormizione e non di morte, perché i teologi continuano a insegnare che se non ci fosse stato il peccato originale, noi saremmo morti egualmente, solo che la morte non sarebbe stata una sofferenza, ma un dolce passaggio da questa all’altra vita. Ecco perché hanno immaginato la “Dormizione” della Madonna, nelle immagini, voi la vedete stesa sul materassino come una “bella addormentata” accanto agli apostoli e ad un angelo che porta l’anima sua in cielo. Poi gli angeli sostengono un medaglione con il busto di Maria, poi viene finalmente sostituito dalla mandorla con dentro la figura intera della Vergine. Così la scuola Senese fino al 1518 presentava l’assunzione di Maria. Poi da questa data, Tiziano abbandona il vecchio schema e trasforma l’Assunta in una vera Ascensione e cioè, si vede la Madonna vestita in carne ed ossa, con gli angeli attorno, e non si sa bene se questi facciano da contorno gioioso o se siano coloro che spingono verso l’alto il suo corpo.

Storicamente quando Tiziano fece questo quadro per i frati della chiesa dei Frari a Venezia, il superiore aveva avuto delle riserve per come era stata rappresentata l’ascensione e stava per rifiutare il quadro. Ma quando i frati videro l’interesse dell’ambasciatore dell’imperatore d’Austria, ci ripensarono e la tennero, perché almeno era un‘opera d’arte di grandissimo pregio. Per S. Tommaso la Vergine fu immune dalla maledizione: “tornerai in polvere”, perché con il corpo fu risuscitata e assunta in cielo dopo la morte. Nella definizione il Papa non dice terminato il corso della vita terrena fu assunta in cielo, ma alla Gloria Celeste, quindi Assunzione non vuole dire trasportata, ma glorificata. La Gloria Celeste è uno stato nettamente superiore a quello della più santa delle sante, per cui la Vergine vi è stata promossa, elevata, assunta.

Adesso la mia mente di credente è tranquilla, cioè ho capito perché nella definizione si usano queste parole e non altre. Riesco allora a mettere insieme il concetto di Risurrezione applicato alla Vergine e non più il concetto di Ascensione, perché questa è una festa fatta a tavolino, in quanto immagina che Gesù, vada come un palloncino in qualche luogo in cielo da cui ritornerà. Questa è una concezione pagana della divinità, non è certamente una concezione cristiana. La Risurrezione invece è l’entrata in una nuova dimensione dove le misure geometriche (i luoghi) non hanno più nulla a che fare.

A questo punto penso che vi venga ovvia una domanda: che differenza c’è fra questo modo di concepire l’Assunzione della Vergine e quello della vecchietta classica, la quale è fissa all’idea che la Madonna è stata assunta in cielo come nel quadro di Tiziano? La diversità è che io vivo il dogma secondo l’altezza del mio pensiero e sono pronto a qualificarlo di fronte a qualsiasi pensatore umano, e non critico la vecchietta che vive la sua dimensione di fede in quel modo. Però non ci deve essere diversità su di un punto: sul nostro modo di vivere il Cristianesimo. Se oggi mentre la vecchietta sta pranzando, bussa alla porta qualcuno che dice: guarda, tua cugina ha bisogno di assistenza, come nel caso di Elisabetta, e quella vecchietta lascia il cibo, corre in aiuto, quella vecchietta assolve il compito che ci qualifica. Se per esempio oggi, qualcuno bussa alla nostra porta e chiede da mangiare, lascio il mio pranzo e vado a preparargli qualcosa da mangiare, allora io e la vecchietta siamo alla pari. In questo caso abbiamo praticato quello che noi crediamo, nel punto decisivo della carità.



Martedì 14 Agosto,2018 Ore: 07:37
 
 
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