- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (263) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org 4 NOVEMBRE 1918 - 2018: NON FESTA, MA LUTTO. 100 anni !,di Movimento Nonviolento

4 NOVEMBRE 1918 - 2018: NON FESTA, MA LUTTO. 100 anni !

Contro le guerre di ieri, di oggi, e di domani. Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani


di Movimento Nonviolento

comunicato stampa del Movimento Nonviolento,
con preghiera di pubblicazione. Grazie

Per approfondimenti vedi qui:
azionenonviolenta.it

4 NOVEMBRE 1918 - 2018:
NON FESTA, MA LUTTO
100 anni !
Contro le guerre di ieri, di oggi, e di domani
Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani

Il 4 novembre si “festeggia” il centenario della “vittoria” della prima guerra mondiale, l'inutile strage, secondo la definizione del 1 agosto 1917 di Papa Benedetto XV. Una festa, voluta dal fascismo, che si è rinnovata, di anno in anno dal 1922 con tutti i governi, fino ad oggi.
Dal 1949 si "festeggiano" in questo giorno anche le Forze Armate italiane,  con tutto il loro sperpero di risorse e spese militari.
   Ma la verità storica ci dice che quella guerra fu il più sanguinoso conflitto di tutti i tempi:
37 milioni di vittime: 16 milioni di morti e 21 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili. In Italia i morti furono 650.000, i feriti 1.250.000 di cui 675.000 mutilati. Il risultato per l'Italia fu poi il ventennio fascista. Queste le conseguenze di una folle decisione voluta dal re e governo contro la volontà del Parlamento (450 su 508 deputati erano contrari), per conquistare all'Italia terre che si potevano ottenere per via diplomatica, come voleva Giolitti.
   La “grande guerra” fu chiamata così per la capacità distruttiva su larga scala messa in campo dagli eserciti. Quei 4 anni di guerra provocarono la veloce riconversione delle moderne invenzioni tecniche in strumenti bellici, finalizzati al terrore di massa. Il sistema economico indirizzò tutte le sue risorse a sostenere l’impegno di guerra. Le nuove fabbriche  chimiche, meccaniche, aeronautiche e navali furono rapidamente piegate al servizio delle armi chimiche, dei carri armati, degli aerei da combattimento, dei sottomarini da guerra, moltiplicando la produzione in tutti i settori. La guerra diventò, per la prima volta, di massa e totale, segnando uno spartiacque che divide la storia e la memoria moderna in un prima e un dopo.
   Dopo un secolo di guerre, fino alle attuali in Siria, Yemen, Iraq, Congo, Sudan, sarebbe ora di voltare pagina, e costruire le condizioni per affrontare i conflitti con i metodi della nonviolenza.

Per questo ci impegnano e chiediamo:
- che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta;
- che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari;
- che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente;
- una drastica riduzione delle spese militari che oggi ci costano settanta milioni di euro al giorno;
- una politica di disarmo;
- un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza;
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanità, e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.


Movimento Nonviolento
www.azionenonviolenta.it
www.nonviolenti.org


1 novembre 2018



Sabato 03 Novembre,2018 Ore: 22:05
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Educazione alla pace

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info