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www.ildialogo.org Mottola - Chiesa Evangelica Battista - "Giustizia e immigrazione: un binomio possibile?",di Virginia Mariani

Mottola - Chiesa Evangelica Battista - "Giustizia e immigrazione: un binomio possibile?"

di Virginia Mariani

Quando ho sentito il termine “dublinati” ho pensato subito a J. Joice e ai suoi “Dubliners” che, però, non c’entrano nulla se non nel fatto di avere per protagonisti gente comune che ‘fugge’: si tratta dello sportello del “Regolamento Dublino” che sostiene le persone rimandate all’aeroporto più vicino per osservare un accordo di protezione internazionale. E, in verità, più che di gente comune si tratta di gente che emigra con la speranza di una vita migliore, con la speranza di avere una vita. Vita che nel mar Mediterraneo, mare ‘mortum’ ormai, può finire tragicamente ma che con vie alternative, anche non a carico dello Stato, può invece essere protetta. Di questo si è parlato sabato 23 febbraio nella Chiesa Battista di Mottola durante l’incontro ecumenico che ha concluso la SPUC, iniziata con l’incontro nella Parrocchia Regina del Rosario a Palagianello domenica 20 gennaio, come detto dal past. D. Monaco “ … per tirare fuori buone pratiche ecumeniche dalla stretta Settimana andando oltre gli appuntamenti soliti”.
A parlarci dei progetti e delle attività, alle 17 durante un a faccia a faccia con le persone più interessate, e poi alle 20 durante la Tavola Rotonda “Giustizia e immigrazione: un binomio possibile?” sono stati Gaetano De Monte di “Mediterranean Hope” ed Enzo Pilò dell’associazione “Babele” che ci hanno presentato anche gli effetti del cosiddetto “Decreto sicurezza” che, invece, sta determinando più insicurezza, anche nella stessa percezione che trasmette circa i dati e le situazioni possibili e probabili che può determinare e che di fatto sta determinando mettendo in strada coloro che una sistemazione già l’avevano.
L’esperienza raccontata brevemente da Rachele Pellegrino della cooperativa “Sorridi” e da Keisy, nigeriano, accolto dal CAS di Palagiano dopo essere arrivato in Italia nel 2016 ci ha ulteriormente fatto comprendere l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione che ora che più che mai può e deve essere effettuata secondo legalità. Il saluto di Mons. C. Maniago ha, infatti, ribadito la necessità di “fare quella politica che non fanno i nostri politici per il modo in cui stanno usando le persone” aprendo, attraverso i corridoi, la strada nel deserto come fece Dio per il popolo d’Israele per un modo e un mondo migliore.
Virginia Mariani



Mercoledì 06 Marzo,2019 Ore: 21:39
 
 
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