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www.ildialogo.org Mediocri affari di provincia sotto l’egida della Missione militare ONU in Libano,di Antonio Mazzeo

Mediocri affari di provincia sotto l’egida della Missione militare ONU in Libano

di Antonio Mazzeo

Che le missioni militari all’estero servano anche a favorire gli interessi delle maggiori holding nazionali è cosa nota; inimmaginabile invece che una maxi-operazione sotto la copertura delle Nazioni Unite possa contribuire alla realizzazione di modestissimi affari agroalimentari da parte di cinque imprese private, sponsor la sbrindellata amministrazione comunale e la pluri-chiacchierata Università di Messina.
Un discutibile affaire militar-imprenditoriale in salsa peloritana è stato reso noto venerdì 20 dicembre a margine della contestata parata della Brigata Meccanizzata “Aosta” nelle vie del centro di Messina, presenti i reparti provenienti dai teatri di guerra di Libano, Kosovo, Somalia e Gibuti. Alla presenza del generale di corpo d’armata Rosario Castellano, Comandante delle Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano, del prefetto Maria Carmela Librizzi e delle massime autorità militari civili e religiose, il vicesindaco Salvatore Mondello ha consegnato simbolicamente le chiavi della città al generale Bruno Pisciotta, comandante della Brigata “Aosta” e responsabile del Sector West della Missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), “per l’alto valore sociale ed etico dell’impegno profuso sui territori internazionali, nazionali e locali e per i significativi contributi di cooperazione che la brigata dell’Esercito italiano ha sempre saputo esprimere nel tempo”. Dopo la cerimonia, il vicesindaco Mondello e l’assessora Carlotta Previti con delega al reperimento dei finanziamenti statali ed europei, si sono trattenuti a colloquio con i vertici della Brigata Aosta e i rappresentanti delle municipalità libanesi ospiti per “tracciare le linee guida per la collaborazione tra imprese, istituzioni ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nel comparto agroalimentare e turistico”, così come riportato dal’Ufficio stampa di Palazzo Zanca.
Il ruolo chiave dei Caschi Blu italiani nel programma di cooperazione promosso dall’amministrazione guidata dal sindaco Cateno De Luca (inspiegabilmente assente nelle fasi clou della giornata pro-brigata) è stato rivendicato proprio dal Comando dell’Esercito. Continua in: antoniomazzeoblog.blogspot.com



Lunedì 23 Dicembre,2019 Ore: 21:29
 
 
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