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www.ildialogo.org GUERRE NUOVE, CRIMINI VECCHI,di Maria Teresa D’Antea

GUERRE NUOVE, CRIMINI VECCHI

di Maria Teresa D’Antea

Le mie fonti di informazione sulle guerre in atto nel mondo sono due: le riviste militari e quelle missionarie, specie comboniane e salesiane. Le prime mi danno il quadro dello spaventoso istinto di rapina di alcuni Stati, europei ed extraeuropei, mascherato sempre da nobili intenti e finalità ideali; le seconde mi mettono di fronte ai frutti di morte, fame, povertà e malattie causate dalle guerre. Recentemente nelle riviste dei corpi militari mi è capitato di veder citato il nome di Mary Kaldor, scrittrice e accademico della London school of economics. La Kaldor viene citata per un suo libro di successo dal titolo “Le nuove guerre: la violenza organizzata nell’età globale”. Non è l’unico autore ad occuparsi del cambiamento delle guerre nell’età nostra, ma è la sola che sia riuscita a farmi comprendere in che cosa consista il presunto cambiamento . Sforzarsi di comprendere quali caratteristiche avessero le guerre del passato rispetto a quelle di oggi è come rimestare in una fossa ecologica, tanto è il disgusto che ne deriva. Meglio sarebbe occuparsi di tutte quelle organizzazioni ( e sono tante ) che oggi lavorano per portare l’umanità al bando definitivo della guerra dal mondo. Ma conoscere il negativo serve ad apprezzare di più il positivo.
Un tempo, ci informa la Kaldor, gli attori delle guerre erano tre: lo Stato, le forze armate e il popolo. Oggi gli attori non sono più rappresentati da questa classica trinità della guerra, ma sono molteplici: oltre le forze armate regolari di uno stato, vi sono i “contractors”, cioè i militari che lavorano a contratto per agenzie incaricate da governi regolari o da grandi aziende, vi sono mercenari di vario tipo, ma soprattutto vi dominano gli oscuri signori della guerra, il cui mestiere è di trarre il massimo profitto dalle fabbriche di armi e dal loro commercio. Finché esisteranno questi signori sarà difficile, anche se non impossibile, fermare le guerre.
Per la professoressa britannica, nelle guerre oggi sono cambiati anche gli scopi: un tempo si facevano per conquistare spazi territoriali, oggi per destabilizzare uno stato. La professoressa mi perdonerà, ma io non vedo la differenza, restando il fine reale lo stesso di sempre, cioè la rapina. Inoltre, secondo Mary Kaldor, sono mutati anche i metodi: nelle vecchie guerre gli eventi decisivi erano le battaglie, oggi non ci sono più battaglie con vincitori e vinti, ma devastazioni di città, villaggi e popolazioni a ritmo paranoico. Il risultato è che nessuno oggi perde più una guerra e nemmeno la vince, ma tutti continuano a farla per l’arricchimento di chi fabbrica e vende armi ( i cui dollari sono musica per le banche ) e la sopravvivenza di quegli infelici che, come nei tempi lontani, si arruolano per un pezzo di pane, anche se sono bambini. Pochi ricchi e tanti poveri servono all’industria della guerra: i primi incassano da bombe, missili, aerei e navi militari, i secondi possono solo scegliere se morire a stomaco pieno oppure vuoto. Secondo la Kaldor, sono cambiate anche le fonti di finanziamento delle guerre: un tempo venivano sostenute dall’imposizione fiscale, oggi sono finanziate da vari traffici criminali, dalla droga al traffico di organi, nonché da sequestri e ricatti. Il risultato è che le vecchie guerre cercavano di conseguire in fretta la sconfitta dello stato nemico, quelle di oggi più durano e più sono una pacchia per chi le ha volute. Se l’argomento non fosse tragico, riderei di cuore quando sento che gli intellettuali alla Kaldor si chiedono: sono “guerra” le nuove guerre? Come se per queste accademiche teste di sedano le guerre del passato avessero avuto un loro onore e una loro dignità ed oggi bisognasse stupirsi della loro “involuzione”. La Bestia che subentra all’uomo in tutte le guerre, in quelle di ieri e in quelle di oggi, non ha storia: era Bestia e resta Bestia. La storia vera comincerà quando i figli della Luce avranno ragione delle tenebre.
Teresa (per il gruppo “Mai più la guerra”)



Martedì 19 Febbraio,2019 Ore: 10:32
 
 
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