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www.ildialogo.org   Kerry e Terzi. Not in my name!,di Marinella Correggia

Siria
  Kerry e Terzi. Not in my name!

UNA PICCOLA AZIONE NONVIOLENZA CONTRO CHI FA VIOLENZA PER PROCURA


di Marinella Correggia

Dal sito: www.sibialiria.org
2 marzo 2013
Filmato dal sito: sibialiria.org
L’azione in questo minivideo
L’azione, compiuta il 28 febbraio a Roma a Villa Madama al blindatissimo incontro con i media di John Kerry segretario di stato statunitense, del Giulio Terzi ministro tecnico uscente italico e del siriano dell’opposizione armata sceicco Kathib, dopo un ennesimo incontro di cosiddetti “Amici della Siria”, in realtà amici dell’opposizione armata e irriducibile. L’altra faccia del cartello recitava: “Usa, Ue, Italia, Qatar, Arabia Saudita, Turchia boicottano la pace e violano la carta dell’Onu” (che vieta di sostenere gruppi armati contro un governo riconosciuto, remember Usa vs Nicaragua?).
Le parole – per forza a slogan, non udibili che accompagnavano l’esibizione del cartello sono queste: “Voi state sostenendo la guerra e gruppi che uccidono, non volete la pace”, “provocate la tragedia in Siria”, “fate sempre guerre, ricordate l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia, la Jugoslavia”. E poi a Kerry: “uccidete, con i droni…”. E a Terzi: “lei fa tutto senza il Parlamento, not in my name!”
Come mai questa azione, resa possibile da un trucco: un accredito come giornalista per accedere a un luogo blindato?
Gli antefatti
Questo ci porta ad altre domande: quali azioni servono a fermare le guerre, la più stupida crudele attività umana, pena di morte collettiva inflitta direttamente o sostenendo chi le fa (guerra per procura)? Me lo chiedo dalla prima guerra del Golfo. Azioni di massa nei paesi belligeranti (come avvenne nel 2003, ma la guerra folle all’Iraq fu fatta lo stesso perché Bush non doveva rispondere a quell’elettorato)? Interposizione nonviolenta nei luoghi bombardati (si è varie volte fatto ma in pochi, dunque non è servito)? Massiccia opera di controinformazione contro la disinformazione che traveste da dama di carità i novelli cavalieri crociati o mezzalunati (si fa, ma con sempre maggiore fatica e rimediando insulti e demonizzazioni a tutto spiano)? Tutto ciò va fatto, e di più…
Quando si è in pochi, come avviene dal 2011 con il caso libico, dove a manifestare a Roma o altrove ci si trova in 5 o 6 gatti spelacchiati? (C’è ormai una diffusa paura di metterci la faccia, al chiuso a dibattiti su Libia e Siria le persone erano sempre molte di più….). Quando si è in pochi bisogna avere fantasia e ne abbiamo avuta, sui cartelli e suoi luoghi (quando mai qualcuno manifestò davanti all’ambasciata del Qatar o dell’Arabia Saudita?), ma bisogna anche avere il luogo giusto per la visibilità. E Villa Madama lo è stato.
Da mesi la Rete No War Roma – e amici - si proponeva di manifestare direttamente contro il sedicente ministro Terzi che fa in Siria una guerra per procura spacciandosi per rappresentante degli italiani. Ma il timore era un’ennesima protesta in pochi, con i bei cartelli e striscioni, senza poter raggiungere né una fetta dell’opinione pubblica (al massimo pochi passanti) né il mondo politico né i media.
E dunque il 28…
La zona era blindata fin sotto la collina di Villa Madama, impossibile manifestare – con o senza permesso, dove sarebbe stato utile e cioè all’imbocco della salita, davanti al passaggio della stampa e delle odiose auto diplomatiche cariche di ministri e sottoemiri. Perciò la manifestazione è stata a piazza Mancini, oltreTevere, qui il video:
Se alle conferenze stampa con i guerrafondai ci fossero giornalisti che danno domande scomode e preparate, sarebbe come scrivere un articolo su tutti i media presenti! Ma ricordo le domande tappetino ai portavoce della Nato che bombardava in Libia. Una sola domanda scomoda non fa primavera. Comunque l’idea era di chiedere a Terzi come mai agisca senza tener conto del parlamento, come un piccolo dittatore, e a Kerry come mai ignori l’ultimo appello del patriarca Gregorius a smettere il flusso di armi per non alimentare la guerra.
Ben presto però ci dicono: niente domande a Terzi e Kathib, e tre a Kerry ma sono già state concordate con l’ambasciata Usa.
I monologhi dei tre sono stati contraddittori e ipocriti. Ormai non è nemmeno più “se vuoi la pace prepara la guerra”. E' “di' che vuoi la pace e fomenta la guerra”. Così si può sintetizzare l’incontro a Roma degli “Amici della Siria”.

Questi “amici” li abbiamo visti troppe volte impegnati in guerre, negli ultimi venti anni. Dirette o per procura come in questo caso.
Terzi e Kerry hanno dichiarato di operare per una “soluzione pacifica”, hanno condannato la fornitura di armi dall'estero al regime e al tempo stesso hanno così motivato il sostegno alla Free Syrian Army e al Comando militare supremo della Coalizione: “Per cambiare il rapporto di forze sul terreno” (così si legge nel comunicato di Terzi alla stampa). Dunque, un cambio di regime manu militari alla libica sulla pelle dei siriani: altro che una soluzione negoziale. Più guerra, al di là delle parole.
Ovviamente giustificano tutto in nome della libertà e soprattutto della protezione dei civili, e ovviamente negli ultimi giorni si sono moltiplicate le accuse ad Assad e all'esercito. Come dicono in America Latina, la guerra mediatica fa tutto, e si prende per oro colato qualunque accusa avanzata dall’opposizione e dai suoi alleati. Demonizzazione e beatificazione. Tutti e tre hanno ripetuto la solfa dell’opposizione pacifica e della liberazione…
Non una parola è stata spesa sugli attentati, sulle esecuzioni, sulle innumerevoli violenze perpetrate dai gruppi armati appoggiati da Usa/Ue/Golfo/Turchia.
Ecco il perché del cartello giallo.
Ma sarebbe poi stato necessario “formare” i media deformati, spiegare loro dei tanti casi evidenti ma taciuti di notizie false, non verificate, omesse, con responsabilità occulte…
Altrimenti anche il finanziamento a jihadisti appare un soccorso caritatevole a chi lotta contro un mostro.

Inizio messaggio inoltrato:

Da: "Nadia Schavecher"
Data: 28 febbraio 2013 22.01.29 GMT+01.00
A:
Oggetto: Il video con Marinella da far girare in Rete

e facciamolo girare, e mettiamolo nel blog!!!!

Da: Francesco Santoianni
Inviato: giovedì 28 febbraio 2013 21.11
Oggetto: Il video con Marinella da far girare in Rete

napolinowar.wordpress.com

Da: giu-le-mani-dalla-siria@googlegroups.com
Oggetto: Siria: protestiamo subito per email contro il ministro Terzi!
Data: 01 marzo 2013 04.05.12 GMT+01.00

Marinella Correggia - Feb 26 11:59AM -0800

Il 28 febbraio il ministro tecnico e uscente Terzi convoca a Roma undici paesi sostenitori dell'opposizione armata in Siria e proporà un maggiore aiuto militare, che fomenterà la guerra e prolungherà la tragedia (v. qui: ilmanifesto.it e
sibialiria.org). Terzi agisce disinformando e nascondendo i crimini commessi dai gruppi armati.

La Rete No War Roma chiede a cittadini e gruppi di mandare agli uffici del ministro tecnico e uscente Terzi (segreteria.terzi@esteri.it; gabinetto.ministro@cert.esteri.it;gabinetto@esteri.it;giulio.terzi@esteri.it; poi anche al ministro Riccardi: segreteria.ministroriccardi@governo.it e chi ha facebook vada sulla pagina del Terzi e mandi il seguente messaggio

nell'Oggetto mettere (per dargli subito un'idea): A Terzi: illegale il sostegno a gruppi armati in Siria!

ED ECCO IL testo da mandare con le vostre firme al fondo

Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che l’art. 286 del Codice penale italiano punisce con l’ergastolo “Chiunque commette un fatto diretto a suscitare la guerra civile nel territorio dello Stato”, norma che, per analogia, dovrebbe applicarsi anche a paesi terzi.

Ricordiamo al governo uscente e al ministro uscente che non solo la Carta dell'Onu impone ai paesi di perseguire politiche estere di pace anziché fomentare guerre, ma la fornitura di armi e risorse a forze che combattono contro un governo riconosciuto dall'Onu è illegale ed è una grave violazione del diritto internazionale.

DATA E FIRMA




Domenica 03 Marzo,2013 Ore: 07:17
 
 
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No guerra

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