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www.ildialogo.org 50 esima ratifica Trattato proibizione armi nucleari TPAN,di Giuseppe Bruzzone

50 esima ratifica Trattato proibizione armi nucleari TPAN

di Giuseppe Bruzzone

Ringrazio il Direttore per la pubblicazione di questo annuncio che dovrebbe riguardare tutti i cittadini del mondo e di cui forse i giornali, le televisioni non parleranno in generale o " annegheranno " la notizia come un accadimento qualsiasi. Come è stato nel 2017 quando 122 Stati ONU lo hanno sottoscritto e il tutto è passato sotto un, quasi, glaciale silenzio. Esso diventerà operativo tra 90 giorni come previsto dalle sue regole. Queste varrebbero solo per chi lo ha firmato. Rimane il fatto che mai nella Storia si sia arrivati al punto di affermare che il possesso, la trasformazione , la cessione di certe armi, fosse un reato. E' un obbligo storico, che abbiamo la convenienza e la determinazione ad affrontare, pena, addirittura, anche la possibile scomparsa della nostra specie umana. E, come già detto, non è una scoperta del sottoscritto e non è neanche terrorismo perché se qualcuno volesse provarlo non può più tornare indietro, tale sarebbe la distruzione e l' annientamento delle persone e delle cose. Ripeto ancora, c' è la consapevolezza che una guerra nucleare tra uno o più Stati ( si scelga quali possano essere, e i loro alleati,il ns. Stato potrebbe essere uno di quelli) riguarderebbe anche tutti gli altri del mondo ? Devo ancora dire che i fumi radioattivi, quelli provocati dagli incendi di materiali infiammabili( e ce n'è in abbondanza ), non ci sono doganieri che possano fermarli ? E l' inverno nucleare che ne potrebbe sortire, con l 'assenza di sole, non avrebbe enormi ripercussioni sull' agricoltura e sul quotidiano, di eventuali superstiti ? Dunque, questa proibizione, invece potrebbe salvarci tutti, abitanti di ogni Paese uomini e donne e bambini di ogni nazione ( mamma mia che scandalo !) e non abbiamo il coraggio di dirlo e farlo sapere a gran voce ai nostri governanti e militari in primis che non riuscirebbero a salvare la patria o lo stato, con la guerra, loro compresi.
C' è un aspetto di questo avvenimento che vorrei evidenziare e che a qualcuno potrebbe sembrare sorprendente . Ci sono diversi nomi di stato che certamente difficilmente circolano per qualche cosa di importante . Ne cito alcuni : Nauri, Tuvalu, Palau, Vanuatu, Niue, Kiribati, Isole Cook ad esempio, che insieme ad altre isole hanno firmato . Sono isole del Pacifico che già in precedenza si erano mosse contro il nucleare. Erano nell' area in cui Stati di evidente superiore civiltà, come Francia Inghilterra, Stati Uniti hanno effettuato 300 esperimenti nucleari in atmosfera, sottosuolo, e sott' acqua dal 1946 al 1996 con le varie conseguenze del caso. Avevano provato sulla loro pelle cosa vuol dire nucleare anche se non in maniera diretta. Risulta anche che abbiano subito pressioni politiche da parte americana, affinchè non aderissero al Trattato, ma evidentemente il ricordo delle sofferenze patite ha prevalso. Credo doveroso un nostro grazie e anche, se con il senno di poi, le nostre scuse di " occidentali"per quanto avvenuto, e che non dovrebbe mai più accadere. Adesso con l'ultima ratifica non scatterà la Pace, ma si aprirà, sperabilmente, qualche percorso diplomatico che possa avvicinarcisi. La Cina, ad esempio, voleva partecipare agli incontri per la sua stesura nel 2017,ma ne fu dissuasa, da interventi russi e americani. E i popoli di Stati nucleari che non hanno firmato, come ad esempio il nostro, ma non solo, non abbiamo nulla da dire? La firma del trattato che proibisce le armi di distruzione di massa non può voler dire che è l' unico modo, attuale, di salvare la vita di tutti i nostri cittadini e di tutti gli altri stati ? E non di autodistruggerci ?

 
Milano 25 ottobre 2020 Giuseppe Bruzzone



Domenica 25 Ottobre,2020 Ore: 22:13
 
 
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