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www.ildialogo.org LASCIO IL MIO CORPO ALLA TERRA, MA NESSUNA BARRIERA TRA LEI E ME,di CARLO CASTELLINI

LASCIO IL MIO CORPO ALLA TERRA, MA NESSUNA BARRIERA TRA LEI E ME

di CARLO CASTELLINI

LASCIO IL MIO CORPO ALLA TERRA, MA NESSUNA BARRIERA TRA LEI E ME; …..IL MIO VOLTO RIMANGA NUDO, PER NON IMPEDIRE IL BACIO E LO SGUARDO: LASCIATELO VEDERE”: DALL'ORATORIO DI FRANCESCO TROLI, CHE FA RIVIVERE NEL TESTAMENTO SPIRITUALE DI FRERE DE CHERGE' IL MARTIRIO DEI MONACI DI TIBHIRINE IN ALGERIA.
BRILLANTE CONCERTO DI SOLIDARIETA' DEL CORO PAOLO VI E DELL'ORCHETRA DIRETTI DAL MAESTRO FRANCESCO TROLI NEL RICORDO DEI MONACI DEL MONASTERO DI TIBHIRINE RAPITI E UCCISI DAI FONDAMENTALISTI ISLAMICI (GIA, GRUPPO ISLAMICO ARMATO) NEL 1996.
Ieri sera, sabato 6 aprile c.m., alle ore 21, presso la Basilica delle Grazie, a Brescia, è stato eseguito un brillante concerto, dalla Corale Paolo VI di Brescia, accompagnato da un gruppo di validi strumentisti, sotto la direzione del Maestro FRANCESCO TROLI, Direttore, ma anche autore delle musiche dell'Oratorio, che porta il suo nome.
Il Maestro ha curato i testi, avendo come punto di riferimento i vangeli di Luca e di Giovanni che meglio degli altri si prestavano a commemorare il sacrificio già annunciato, dei Monaci algerini assassinati; anche le musiche che hanno toccato punte di grande tensione emotiva e di vibrante commozione e di pathos, soprattutto con le parole della passione di Gesù di Nazareth.
I testi e le musiche hanno così dato forza a questa commemorazione non solo evocativa per nulla retorica, ma sostenuta da una visione solidale e collettiva di una partecipazione vissuta dai monaci martirizzati, che hanno condiviso una donazione della propria vita, morte piuttosto annunciata, e da loro condivisa e offerta, a mo' di testimonianza; in un paese ostile: Purtroppo in taluni casi, di paesi a maggioranza mussulmana, la religione è stata strumentalizzata per soffocare al suo nascere una forma di condivisione dei valori comuni della religione cristiana e di quella musulmana.
Il Maestro ha così valorizzato la Voce solista del giovane Baritono EMANUELE BRACCHI, che ha interpretato con efficacia, i gesti e le parole del Gesù di Nazareth di Luca e di Giovanni; al Flauto LIDIA STEFANI, ha eseguito con leggerezza ed eleganza le musiche di commento ai momenti del dramma della passione; poi con EMILIO PARAGGIO l'oboe si è fatto sentire con un vivace commento in dialogo con il Fagotto di MATTIA RULLO, che hanno reso più gradevole l'ascolto
del gruppo attento di ascoltatori intervenuti ; più pacato e meditativo GIULIANO GALLI, che ha fatto vibrare le corde del violoncello, ma sempre in maniera composta e pacata; poi l'organo di BRUNO STRADA, è servito ad armonizzare e fondere le varie voci degli strumenti e dei cantori, otto femmine e sei maschi della corale mista.
Tra una parte e l'altra, in cui è stato diviso l'oratorio, che dura circa un'ora, poco poco meno, sono stati evidenziati alcuni brani del Testamento spirituale di Frère CHRISTIAN DE CHERGE', affidati al CORO a mo' di Commento, di efficace penetrazione psicologica:
“Lascio il mio corpo alla terra,
Ma nessuna barriera tra lei e me;
Il cuore per la vita,
Senza parole vuote tra lei e me;
Le mie braccia saranno incrociate sopra di me;
Il mio volto rimanga nudo
Per non impedire il bacio e lo sguardo:
Lasciatelo vedere”.
Poi i testi raggiungono l'apice della coralità quando si avverte il presentimento della fine del gruppo di monaci. Attorno ad essi ormai ruotano le notizie di eventuali attacchi di morte e violenza, si esprime ancora nel Testamento spirituale de Frère DE CHERGE' che così si esprime nel presentimento di una morte che ormai avverte come imminente e tragica:
“Di questa vita perduta,
totalmente mia e totalmente loro,
io rendo grazie a Dio,
a Dio che l'ha voluta tutta intera,
per questa gioia non ostante tutto!
In questo “grazie”,
dove tutto è detto,
ormai della mia vita,
includo tutti voi,
amici miei vicini e lontani,
e voi, amici di questa terra:
per tutti, il centuplo donato,
Come Cristo ha promesso!
E infine un pensiero per il suo ipotetico omicida:
E anche per te,
amico dell'ultimo minuto,
che non avrai mai saputo
quello che facevi,
anche per te voglio questo “grazie”,
questo “A Dieu”, nel
cui volto ti contemplo.
E che ci sia dato di ritrovarci,
Ladroni beati, in Paradiso,
Se piace a Dio, Padre,
Padre nostro, di tutti e due.
Inshallah, Amen. (CARLO CASTELLINI).



Martedì 09 Aprile,2019 Ore: 22:06
 
 
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