- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (162) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org I responsabili di questa strage devono risponderne penalmente e civilmente,di Pierluigi Rainone

I responsabili di questa strage devono risponderne penalmente e civilmente

di Pierluigi Rainone

Gentile Redazione,
ho deciso di scrivervi perché' e' fondamentale non perdere di vista, anche in una fase così' dolorosa e drammatica come quella che stiamo vivendo, il punto fondamentale: quello di individuare i responsabili di questa strage(solo così' può' essere definita) che si sta' consumando quotidianamente sotto i nostri occhi.
Tutto il Mondo si sta' chiedendo le cause del "disastro Lombardia"; studiosi, scienziati e cittadini rimangono sgomenti difronte a questa immane tragedia.
Dopo  quasi tre settimane di quarantena a livello nazionale e' doveroso evidenziare alcuni aspetti che dovranno essere presi in considerazione in inchieste della Magistratura inquirente nelle locali e competenti Procure della Repubblica: (Milano, Bergamo e Brescia in specifico).
Come testimoniato da alcuni organi di informazione: la rivista "Internazionale" e "TPI" in specifico, tutto quello che stiamo vivendo avrebbe potuto essere tranquillamente evitato se solo fossero stati presi già' nel mese di febbraio, alcuni provvedimenti di emergenza al fine di tutelare la salute pubblica; ma, come appare oramai evidente, si è' preferito tutelare i profitti, la produttività' e l'economia della bergamasca perche' come hanno ripetuto alcuni Sindaci della zona(a cominciare da quello di Alzano Lombardo) "istituire una zona rossa simile a quella di Codogno avrebbe comportato una catastrofe economica per l'economia bergamasca"....
Il 23 febbraio era già' esplosa la situazione nell'ospedale di Alzano ma, nonostante questo, si è' preferito ripetere che "Bergamo is Running" così' come ripeteva il Sindaco Sala per la sua Milano....; fabbriche tutte aperte e contagi a migliaia tra i lavoratori che a loro volte hanno contribuito(inconsapevolmente) a diffondere il virus
Si sono mandati al massacro migliaia di medici e di infermieri sprovvisti di materiale adatto; tutto questo non ha fatto che alimentare la catena dei contagi.
Sotto imputazione dovrebbe essere, comunque, messo l'intero modello produttivo lombardo che non tiene conto del benessere delle persone; una cultura che fa' della produzione un totem intoccabile anche davanti a migliaia di morti.
È' ora che le locali Procure della Repubblica comincino ad indagare i responsabili di questa strage immane che ha messo in luce la follia distruttiva ed autodistruttiva di un intero modello: sociale, economico,sanitario e culturale.
Servirà' questa tragedia per modificare radicalmente l'approccio??
Dovremmo augurarcelo tutti
Sperando che questa mia lettera possa essere ospitata nella posta dei lettori,porgo i saluti piu' cordiali alla Redazione
Pierluigi Rainone
Segretario circolo Verdi Ambiente e Società'-sezione di Terni



Venerdì 27 Marzo,2020 Ore: 22:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Lettere

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info