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www.ildialogo.org Ma davvero il problema dei musulmani è la radicalizzazione ?,di amina salina

Ma davvero il problema dei musulmani è la radicalizzazione ?

di amina salina

Dal 2001 questa rivista è parte integrante della lotta per il dialogo tra le fedi e tra le culture, anzi direi che è insieme alla battaglia contro le guerre la sua ragion d’ essere principale. Giustamente sono vent’ anni che denunciamo l’ islamofobia strisciante prima e traboccante dopo sui media e sui socia esercitata a tutti i livelli criminalizzando anche comportamenti normali comuni ad altre comunità come il digiuno o il solo dire bismillah e addirittura lo studio della lingua araba in moschea.
E’ difficile riassumere qui i fiumi di inchiostro che sono stati scritti sulla’’ lotta al terrorismo ‘’ che ha significato di fatto non certo la sconfitta dei terroristi ( che è un fenomeno geopolitico non religioso ) ma l’ additamento dei musulmani e dell’islam come radice di ogni male. I musulmani sono il  90% delle vittime del terrorismo ma questo non conta. I musulmani rifiutano dal punto di vista dottrinale il terrorismo la guerra la tortura il tradimento ma questo non conta. Essi sono continuamente spinti a dissociarsi ma nel momento in cui un suprematista bianco fa strage di musulmani dentro le moschee in Nuova Zelanda vicino a noi ci sono sempre gli stessi amici, coloro che ci hanno supportato quando scendevamo in piazza per una soluzione di pace e giustizia in Palestina ,quando costruivamo il dialogo dal basso con i cristiani ed i non credenti sulla difesa del bene comune, quando partecipavamo alle marce contro la guerra. Per anni ed anni i governi ,i politici ed alcuni accademici hanno ripetuto che il problema dei musulmani era la radicalizzazione, che i nostri giovani uomini e donne avevano un problema, che partivano per la Siria e per i teatri di guerra. Invano le nostre guide religiose si sono opposte a questo fenomeno appoggiando invece la non violenza, ormai per i media moschea significava jihadismo. Ancora oggi la moschea che frequento, un luogo di pace e di incontro punto di riferimento in tutta Roma per il dialogo interreligioso viene definita da certi pennivendoli ‘’ moschea radicale ‘’ in quanto continuiamo a difendere i diritti del popolo palestinese e continuiamo a diffondere  i valori musulmani senza piegarci alla logica neocoloniale dell’assimilazione.    Noi continuiamo a batterci per la verità perché  le vittime del terrorismo sono oltre agli esseri umani concreti  tutti coloro che cercano questi valori ‘’: la Verità, le identità culturali, le tradizioni viventi e le religioni, le varietà dello spirito, le istituzioni sacre, le leggi della natura, la Conoscenza della realtà e dell’esistenza nella sua totalità non limitata alla sola sfera corporea e grossolana, l’aspirazione dell’uomo verso l’universale e il distacco dalle cose effimere e contingenti; la Pace interiore e la Felicità, la gioia semplice, in cambio dell’angoscia, della disperazione, del ricatto costante, dei bisogni indotti e crescenti, di una corsa senza senso verso una morte priva di significato e di attimi di apparente e momentaneo piacere esteriore.’’(intervista all’avv. Corbucci di cui sopra ).Guerra e terrorismo sono amici del capitalismo postmoderno che intrappola l’ essere umano nella tela di ragno di una vita senza senso se non il consumare Consumare cose, persone, esperienze, rapporti.
Per noi la ‘’lotta al terrorismo ‘’ non ha significato giustizia o protezione ma  ha significato centinaia di inquisiti negli anni scorsi con caso eclatanti ben documentati nel libero scritto dall’avv. Carlo Corbucci di cui potete leggere qui una intervista resa alla radio iraniana IRIB  in cui spiega il senso del suo libro  e la sua filosofia di vita: islamshia.org
La sua tesi è che il Nuovo Ordine Mondiale nel suo realizzarsi abbia trovato come ostacolo principale l’islam dopo il crollo del socialismo reale e si sia dato da fare per indebolire quella realtà facendosi amici tra i capi di stato musulmani che sostengono una visione del mondo dittatoriale e conservatrice. Neoliberisti e guerrafondai Non potendo distruggere sic et simpliciter la religione o la fede, che sarà sempre presente nel cuore umano, cercano di eliminare anche fisicamente  chi invece nell’islam cerca la liberazione dell’umanità chi non si arrende ad essere semplicemente un funzionario del sistema globale .Il ruolo controrivoluzionario di Arabia Saudita Emirati Egitto tutti alleati degli USA suffraga questa tesi . 
 ‘’Le forze del “Potere Reale” che dirigono i destini dell’Occidente (ma ora anche di gran parte dell’Oriente) – afferma Corbucci - hanno ritenuto utile e necessario creare l’occasione giusta per attuare i due progetti (in realtà due aspetti dell’unico progetto) : Portarsi al centro del Medio Oriente e attuare riforme liberticide nei Paesi occidentali(ivi)’’
E ancora’’ la ragione per la quale e’ stato creato o favorite il mito Califfo al- Baghdadi, e’ la stessa per il quale fu creato il mito Bin Laden, cioè: creare un’occasione, una scusa per le ragioni già dette; e poi, coagulare intorno a quella figura e ai suoi pubblicizzati ideali proclamati nei vari video diffusi, tutti gli scontenti, i fanatici potenziali, i frustrati e anche i giovani ingenuamente persuasi che fosse giunta la “Guida”, il riscatto, il momento della riscossa e finalmente la bandiera della giustizia.’’
Ed è esattamente quello che sta accadendo 
In tutta Europa le nostre guide religiose si sono dovute allineare acriticamente a questo discorso pena l ‘ emarginazione e la criminalizzazione dovendosi continuamente dissociare e scusare da quello che non hanno fatto cosa che non viene mai chiesto alle altre comunità . Alcuni imam specialmente in Francia hanno esagerato affermando che dovevamo fare dei passi indietro nella vita quotidiana scendendo a compromessi per essere dei buoni cittadini diventando invisibili .Non servirà lo hanno fatto già gli ebrei in Europa ed è finita molto male. Organizziamoci prima che la storia si ripeta. .
In Europa già ne stiamo pagando il prezzo e rispetto all’Italia in Francia è andata pure peggio (1) Ma diverse ricerche chiariscono a scanso di equivoci che dietro tutto questo discorso c’è la logica predatoria degli Stati che ormai appaltano milizie ‘’in nome dell’   islam ‘’ per combattere per conto dell’imperialismo esattamente come facevano nell’Ottocento e nel Novecento inglesi e francesi nel Vicino Oriente. Guerra e terrorismi si alimentano a vicenda   indebolendo i musulmani ed arricchendo il sistema militare- industriale USA che vende armi a tutti gli eserciti ed a tutte le milizie i cui capi girano in SUV con i rolex al polso nel deserto nei teatri di guerra. Del resto come dichiara il prof.Lorenzo Vidino a Formiche è molto difficile trovare connessioni in Italia tra gli elementi effettivamente ‘’radicalizzati ‘’ perché si tratta di persone che hanno aderito ad una ideologia tramite il web ,soggetti caratterizzati da un livello culturale basso e sovente da indigenza e problemi mentali
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 Questi soggetti cercano di compensare la loro vita misera attraverso il mito della bella morte esattamente come i giovani che partivano negli Anni Trenta con le camicie nere per andare a sostenere il franchismo in Spagna o come i nichilisti russi che si facevano esplodere uccidendo soldati o politici nella lotta contro lo zar. Il culto estetico fascista della morte in chiave ‘’ musulmana’’ di cui l ‘islam è solo la vernice è figlia della cultura nichilista occidentale. ‘’Viva la Muerte’’ era il grido di battaglia dei franchisti . Come afferma Oliver Roy si tratta di una ‘’ rivolta generazionale ‘’ che non ha nulla di religioso. 
‘’Quasi tutti i jihadisti francesi appartengono a due categorie: i francesi di seconda generazione nati in Francia o arrivati quando erano bambini e i convertiti, che già nel 1990 costituivano il 25 per cento degli estremisti e che continuano ad aumentare. Questo significa che tra gli estremisti non esiste una prima generazione, ma soprattutto non esiste una terza generazione. Gli immigrati marocchini degli anni settanta sono già diventati nonni, ma non troviamo i loro nipoti tra i terroristi ‘’ internazionale.it
Migliaia di persone sono state in questi anni utilizzati come carne da cannone nelle varie milizie per ragioni geopolitiche e non religiose convertendosi ad una ideologia mortifera che è l’ opposto della fede religiosa perché si basa sulla violenza, sulla costrizione, sulla morte.
Mentre questo accadeva a poche ore di volo da noi i governi occidentali in primis Francia e Regno Unito  approvavano le cosiddette misure antiradicalizzazione che si risolvevano alla fine nel porre sotto osservazione continua i cittadini musulmani spingendo alla delazione anche al minimo sospetto senza avere nessun criterio fondante per farlo arrivando fino all’espulsione per ragioni di sicurezza dello stato.. Secondo alcuni ricercatori in Francia sono meno di mille le persone seguite per sospetta radicalizzazione di cui un quarto detenuti per reati comuni Ma non si tratta di persone che vogliono mettere delle bombe. A volta basta una sottoscrizione per una associazione di beneficenza ritenuta radicale per essere sospettati mentre vengono creati casi ad arte poi ritenuti delle bufale,ma intanto il circo mediatico si muove come nel caso dell’associazione Baraka. Addirittura mandare soldi ad un orfano i cui parenti sono sospettati di terrorismo significa per il Governo francese finanziare il terrorismo stesso. Il civile Occidente ha avuto bisogno di una campagna di sensibilizzazione per prendersi carico dei piccoli orfani dei terroristi di Daesh che non hanno nessuna colpa e che vengono reclamati dalle loro nonne che hanno costituito delle associazioni per riaverli in Francia e Belgio esattamente come le Abuelas di Plaza de Mayo  Le povere donne ,in  buona parte di famiglie cristiane,  hanno dovuto sopportare il rifiuto e la stigmatizzazione da parte dei cittadini ‘’ perbene’’ senza alcuna responsabilità in quello che è accaduto alla loro famiglie.  Il Middle East Eye si è più volte occupato della questione sia per quanto riguarda la Francia che il Regno Unito denunciando le falle di questi provvedimenti.
middleeasteye.net
Persino l ONU in un rapporto pubblicato di recente ha denunciato l’ effetto delle misure antiterrorismno sui diritti civili ed umani dei musulmani francesi. 
middleeasteye.net
Gli effetti di queste misure sono opposte a quello che si vuole far credere . creano islamofobia, spingono i giovani musulmani verso il rigetto di un islam ragionevole ed equilibrato, diventano una arma di delazione di massa di tipo maccartista .
www.middleeasteye.net
www.middleeasteye.net
Di fatto i governi non sanno che pesci prendere o evitano accuratamente di farlo .
Noi continuiamo a dare l’ esempio nel bene e a lottare per la verità la pace la giustizia .Una buona educazione religiosa ed una società accogliente sono i migliori antidoti contro ogni violenza ed eccesso.
Noi siamo contro terrorismo e guerre come la maggioranza dell’ umanità. I giusti hanno dalla loro parte l’Altissimo che è molto più forte delle venti famiglie che hanno in mano l ‘effettivo potere economico politico e militare sulla Terra .
Salaam amina salina 
 



Venerdì 19 Luglio,2019 Ore: 22:27
 
 
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