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www.ildialogo.org Vicini ai nostri fratelli cristiani dello Sri Lanka,di Mohamed Nour Dachan

Vicini ai nostri fratelli cristiani dello Sri Lanka

di Mohamed Nour Dachan

I terrificanti attentati terroristici che hanno insanguinato lo Sri Lanka, provocando la morte di oltre 340 innocenti tra fedeli riuniti nelle chiese per la celebrazione della Pasqua e turisti, segnano una nuova pagina nera nella storia dell’umanità. La comunità islamica di Ancona esprime profondo dolore e un fraterno cordoglio per le vittime e i feriti e al tempo stesso condanna con forza e fermezza questi attacchi vili, disumani e scellerati. Ancora una volta alziamo la voce contro questi assassini e li condanniamo per il loro uso strumentale, blasfemo e insensato del nome dell’islam. Mai e poi mai l’islam giustificherà, né tantomeno incoraggerà l’uso della violenza contro civili inermi e chiunque continui ad affermare il contrario offende Dio e offende i fedeli. In tutte le moschee delle Marche il discorso del venerdì sarà dedicato proprio alla preghiera per le vittime dello Sri Lanka e alla condanna contro i loro carnefici.
Oggi siamo qui a condannare gli attentati non solo per la nostra coscienza civile e umana, ma anche per i fondamenti della nostra stessa religione, che chiama i cristiani “gente del libro”, considerandoli cioè fratelli nella fede e riconoscendone i valori fondanti. L’islam riconosce infatti Gesù come profeta, Maria come sua madre, signora del Paradiso e simbolo di purezza e devozione, il Vangelo come libro rivelato. Nel Corano c’è un intero capitolo dedicato alla madre di Gesù intitolato Mariam appunto e Gesù è indicato come “parola di verità” e “messaggero di Dio”; nel testo sacro vengono anche riconosciuti i suoi miracoli e i suoi apostoli. Questo significa che cristiani e musulmani sono vicini più di quanto non si possa immaginare.
Contro la persecuzione dei cristiani esiste un capitolo del Corano che è bene ricordare, a conferma della totale malafede e infondatezza dei terroristi che profanano le scritture e ne fanno uno stumento di odio. Il capitolo a cui ci riferiamo è intitolato “Le costellazioni” e racconta del re Najran, nel nord dello Yemen, che perseguitò i cristiani, uccidendone migliaia, mandandoli al martirio in un fossato dove era acceso un fuoco. Nei libri di esegesi si racconta l’episodio di una madre, giunta di fronte al fuoco con in braccio il figlio. La donna, per cercare di salvare il figlio, pensò di rinunciare alla fede, ma il figlio stesso, miracolosamente, la incoraggiò a continuare la sua testimonianza di fede e a buttarsi nel fuoco. Per punire questo sovrano ingiusto e i suoi seguaci il Signore mandò contro di loro un’esercito dall’Etiopia che vendicò la morte dei cristiani. Da questo racconto si evince che la persecuzione dei cristiani è vietata e punita dall’islam e che il Signore, Allah, definisce “maledetti” coloro che perseguitano i cristiani.
Questo il testo tratto dal Corano, capitolo 85, Sura delle Costellazioni. Va ricordato che nel Corano Dio è chiamato in arabo, Allah e che i cristiani arabi si rivolgono al Signore chiamandolo appunto Allah.
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
“1. Per il cielo dalle costellazioni,
2. per il Giorno promesso,
3. per il testimone e la [sua] testimonianza!
4. Sia maledetta la gente del Fossato
5. dal fuoco incessantemente attizzato,
6. quando se ne stavano seduti accanto,
7. testimoni di quel che facevano ai credenti.
8. E non li tormentavano che per aver creduto in Allah, il Potente, il Degno di lode,
9. Colui al Quale appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Allah è Testimone di ogni cosa.
10. In verità coloro che perseguitano i credenti e le credenti e poi non se ne pentono, avranno il castigo dell'Inferno e il castigo dell'Incendio.
11. In verità coloro che credono e compiono il bene avranno i Giardini dove scorrono i ruscelli. Questo è il grande successo.
12. La risposta del tuo Signore è severa.
13. Invero Egli è Colui Che inizia e reitera.
14. Egli è il Perdonatore, l'Amorevole,
15. il Signore del Trono glorioso,
16. Colui Che fa [tutto] ciò che vuole.
17. Non ti è giunta la storia delle armate
18. di Faraone e dei Thamûd (tribù di tiranni arabi)?
19. I miscredenti continuano invece a tacciare di menzogna,
20. nonostante che Allah sia dietro di loro e li circondi.
21. Questo è invece un Corano glorioso,
22. [impresso] su di una Tavola protetta"
Nel nome di Dio
Siamo vicino ai nostri fratelli cristiani in tutto il modo



Giovedì 25 Aprile,2019 Ore: 18:56
 
 
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