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www.ildialogo.org LETTERA APERTA A MATTEO SALVINI, MINISTRO DELL' INTERNO,di Omar Camiletti

LETTERA APERTA A MATTEO SALVINI, MINISTRO DELL' INTERNO

di Omar Camiletti

C'è dibattito nella Comunità Islamica italiana sul nuovo governo e sulla politica che sta mettendo in atto il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini. Abbiamo ricevuto da Omar Camiletti una sua lettera aperta al Ministro Salvini che di seguito pubblichiamo auspicando che si possa aprire su tali temi un proficuo dibattito sulle nostre pagine a cui invitiamo tutti a partecipare. Come sempre abbiamo fatto daremo spazio a tutte le posizioni senza esclusione alcuna.
Davanti ai tentativi di mobilitazione dei musulmani e di strumentalizzazione "politicheggiante", messa in cantiere contro di lei e l'attuale governo, reo secondo costoro di razzismo, xenofobia e islamofobia e quant'altro di nefasto.....ritengo, in quanto italiano di religione musulmana, siano opportuni dei chiarimenti per il suo futuro operato; anche in merito all'invito fatto in precedenza su questa bacheca ... ai miei fratelli e alle mie sorelle, nella fede, di immettere elementi di spiritualità negli affari correnti di questo mondo, che sono tutt'altro dalla "militanza" in uno schieramento.
Se infatti il diritto alla propria libertà di culto e' sancito nella nostra Costituzione e dalla realtà inoppugnabile di pluralismo religioso che ormai contraddistingue anche la società italiana, non si puo sottacere che in Italia sono in molti a nutrire diffidenza e preoccupazione nei confronti dell'islam e dei musulmani… per via del terrorismo … di un radicalismo ghettizzante...di illegalità e abusivismi vari.
Tuttavia molti sono anche i musulmani d'Italia disponibili a partecipare maggiormente alla coesione nazionale e - cogliendo le novità positive di questo governo - contribuire ad un raggiungimento di una intesa con lo Stato e la società italiana che consenta, in conformità con le leggi, quei diritti collettivi del culto.
Uno dei primi nodi da sciogliere, penso, sia quello di non sovrapporre le complesse problematiche dell'immigrazione… (in special modo quelle degli ultimi anni) a quelle sorte con la presenza della consistente minoranza islamica in ( e di ) Italia.
Per diverse ragioni la separazione tra stato e religione, cardine della laicità su cui ruota tutto il nostro ordinamento, ha invece determinato, nella repentina crescita delle varie "comunità" islamiche una serie di criticità.
Il rapporto tra lo stato e organismi di rappresentanza della "minoranza islamica" e' sempre avvenuto sulla base della legislazione sui "culti ammessi" legata ad una visione del secolo scorso. Questo ha favorito quel che si può definire come una sorta di "clericalizzazione" dell'Islam, del tutto alieno all'autentico messaggio dell'Islam. E che ha escluso quel ruolo prezioso dei componenti intellettuali della intera minoranza islamica (e sopratutto un ruolo della componente femminile).
L'islam e' laico… non prevede la divisione tra ecclesiastici e laici. La figura dell'imam invece viene spesso equiparata a quella vescovile della Chiesa cattolica. Trascurando di soffermarmi sul livello di taluni "imam", ( e dell'insegnamento che possono impartire ai ragazzi!) mi preme sottolineare come da ciò siano scaturite o quantomeno... non sono state affrontate varie questioni come:
  1. la scarsa democraticità negli organismi islamici che non permette il ricambio e la selezione di una leadership adeguata al contesto;
  2. una insufficiente trasparenza nei bilanci;
  3. la mancanza di una vera amalgama fra le comunità con la relativa frantumazione su fattori etnici ...causata da una ridotta capacita linguistica della lingua italiana;
  4. privi di strumenti mediatici non si può non registrare un devastante deficit di comunicazione dei musulmani con l'insieme della società italiana.
Bisogna essere reciprocamente, noi e lei, Ministro, consapevoli che deve essere sviluppato l'Islam d'Europa che sappia essere in grado di discernere tra ciò che costituisce l'autentico messaggio religioso dell'Islam e ciò che invece fa parte di culture locali, consuetudini e modi, retaggio dei paesi di provenienza, abbigliamento incluso, ma che hanno poco a che fare con l'essenza dell'Islam. Occorre contrastare con efficacia pareri, avvisi anacronistici fra il ridicolo e l'inquietante che vengono diffusi sui social-media.
Non sono cosi ingenuo da pensare che tutte le cose andranno a posto, ma neanche cosi cinico da sottrarmi all'impegno. E tutto sta poi nella volontà dell'Altissimo.
Con i miei più distinti saluti.
Omar Camiletti



Venerdì 29 Giugno,2018 Ore: 22:43
 
 
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