Grande iniziativa del papa: mercoledì a mezzogiorno tutto il mondo a recitare il Padre nostro.

In queste settimane l’homo sapiens-sapiens, l’uomo tecnologico, l’uomo-dio, che si crede capace di tutto anche di distruggere l’equilibrio della biosfera che ha consentito da oltre diecimila anni un clima pressoché costante garantendo lo sviluppo di questa società, oggi si ritrova nudo e impotente di fronte ad un essere invisibile e capace di distruggerlo. Questo sapiens-sapiens oggi trema e prende coscienza della sua vulnerabilità, dei suoi limiti, della uguaglianza dei suoi singoli componenti: ricchi o poveri, potenti o oppressi, scienziati o ignoranti, santi o peccatori.

Ma cosa può fare l’uomo di fronte a un nemico veloce, invisibile e sfuggente? Certamente rispettare le regole consigliate dagli scienziati, riducendo (fin quando non sarà passata la tempesta) al minimo, quasi a zero, i contatti con gli altri; ponendo attenzione alla profilassi consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, restando operoso in casa e … pregando; ognuno a modo suo. Allora aderiamo all’iniziativa del Papa: mercoledì tutti insieme, a mezzogiorno, pregheremo per pochi minuti coscienti di sentirci una piccolissima parte di una immensa umanità, ma quei pochi minuti dovranno essere la scintilla, il cerino che accende in noi il fuoco che deve continuare ad ardere in ogni nostra azione, ininterrottamente, mentre lavoriamo, mentre leggiamo, mentre riposiamo; ogni nostro comportamento tutto ciò che faremo dovrà diventare una preghiera/azione contro il male invisibile; ogni cosa la faremo con il pensiero positivo che lo stiamo facendo per la salvezza dell’umanità. Dobbiamo far tutto questo in modo da avvolgere il pianeta con una immensa, universale preghiera collettiva come un guscio d’amore e di positività, in modo da agire vigorosamente contro questo nemico invisibile che ci sta attorno e ci vuole afferrare. Facciamo questo tutti insieme per il bene nostro, dei nostri figli, nipoti, vicini: per l’intera umanità. Sono convinto che facendo così CE LA FAREMO e potremo finalmente riabbracciarci tutti. Grazie Papa Francesco. Noi ci saremo.

Gesualdo, 23 marzo 2020

*Presidente di Astronomia Moderna

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