Continuiamo a riflettere con i nostri lettori sul convegno di Napoli sulla «Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del mediterraneo» concluso da Papa Francesco. Dopo l'intervista con Sergio Tanzarella (vedi link) e quella con Brunetto Salvarani (vedi link) proponiamo quella con Ambrogio Bongiovanni. Dottore in missiologia e in ingegneria chimica. È docente di dialogo interreligioso e interculturale presso la Pontificia Università Urbaniana (Roma) ed è fondatore e responsabile del Movimento San Francesco Saverio. Dal 2001 è membro del Comitato Interventi Caritativi in favore del Terzo Mondo della Conferenza Episcopale Italiana. Dal 1990 ha vissuto alcuni anni in India conducendo iniziative di dialogo interreligioso e di riabilitazione educativa per bambine di strada. Ha collaborato con il CISRS (Christian Institute for the Study of Religions and Society) ed ha lavorato a contratto per le Nazioni Unite. Dal 1997 al 1999 ha svolto attività di ricerca nel campo di Storia della Scienza nel contesto indiano presso la Jawaharlal Nehru University. Ha insegnato alla Pontificia Università Gregoriana presso l’Istituto di Studi su Religioni e Culture. Fra i suoi libri citiamo l'ultimo uscito per l'editore "il pozzo di giabobbe" dal titolo "Satira e religioni".
Ambrogio Bongiovanni ha svolto un ruolo di primo piano nel convegno di Napoli sulla "Veritatis Gaudiam" avendo moderato la prima giornata dei lavori del 20/06/2019 che articolato "L'analisi del contesto" con relazioni sulle migrazioni, sulla interculturalità, sul dialogo nel contesto del Mediterraneo e su quale teologia nel contesto del Mediterraneo. Anhe lui ci offre una riflessione dall'interno su una Costituzione Apostolica, qual è la «Veritatis Gaudium», ignota ai più ma che è destinata a produrre fecondi risultati. Egli ha concluso questa intervista ricordando quel  ^"Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù." di Galati 3,28 che da sola dovrebbe spingere tutti i cristiani ad opporsi al razzismo e alla discriminazione nei confronti degli stranieri che oggi è la politica ordinaria praticata dall'attuale governo. Di questa sua intervista lo ringraziamo. Buon ascolto.