Prima della data di canonizzazione, fissata per il 14 ottobre 2018, nel paesino di CASTENEDOLO, in provincia di Brescia, il sindaco GIAMPIETRO GROLI, con gli amici ha organizzato un incontro per di presentazione e approfondimento della figura di GIOVANNI BATTISTA MONTINI, che ha guidato la barca di Pietro in anni difficili e burrascosi, che poi racconteremo. Gli ospiti sono citati nel titolo di questa testimonianza.

Sono presente con l'amico Piero Alghisi, che si professa ateo, ma è sempre ricco di idee, iniziative a favore dei meno fortunati, e sensibile a tematiche religiose ed ecclesiali. Un'operatrice di Teletutto, presenta l'iniziativa e Annachiara Valle presenta gli esperti in veste di conduttrice.

Il primo a prendere la parola è PAOLO CORSINI, già apprezzato sindaco di Brescia, con due mandati, che ha onorato con significative realizzazioni ed illuminate proposte politiche. Data la complessità della personalità del papa di Concesio, i temi da affrontare erano tanti e non facili, e quindi i relatori si sono attenuti a sottolineare solo alcuni aspetti essenziali.

Per questo il prof. CORSINI, ha quasi fatto l'elenco, chiosando brevemente il “Magistero di Paolo VI, il compimento del Concilio Vaticano II; la definizione del Popolo di Dio in cammino, la collegialità episcopale nel Governo della Chiesa, l'Ecumenismo come espressione di Fraternità; il riconoscimento del diritto alla libertà religiosa, il concetto di Laicità dello Stato; il ripudio dell'antisemitismo, il rinnovamento liturgico, l'utilizzo della Lingua volgare, come supporto all'inculturazione della fede”. Ma anche altri temi e argomenti vengono quasi elencati, in modo chiaro e vivace dal docente di Storia all'ateneo di Parma, ora in pensione, che sottolinea ancora il Dialogo di Montini con la cultura e la sua simpatia per il mondo moderno, in un tempo di grandi contrasti dentro e fuori dalla Chiesa. E non dimentica di citare il Libro e lo studio di DON GIUSEPPE TOMASINI, dal titolo :”SFIDE, RICORDI, SPERANZE, IL VENTO FRESCO DEL CONCILIO, (“Una silloge, un prete, una storia, Questa triade di parole potrebbe fare da chiave interpretativa di queste pagine, ricche di sapienza e di memoria, belle dal punto di vista letterario, cariche di sentimento e di intelligenza, briose nello stile”, Gabriele Filippini).

LEONARDO SAPIENZA, Reggente della casa pontificia, presenta il suo libro come un atto di Devozione dovuta; ripercorre alcuni dei momenti significativi della vita di PAOLO VI per comprendere la sua figura psicologica e la sua interiore spiritualità; passi significativi del suo itinerario spirituale, il suo travaglio interiore, ma anche tormento spirituale in un'epoca storica segnata da cambiamenti epocali.

Il papa bresciano ha mostrato trepidazione per la missione che gli è stata assegnata, ma ha anche vissuto alcuni momenti di “estrema solitudine” pur radicato nella sua fede umile, “con la ferma coscienza di non avere mai tradito il santo vero”. Non è questo il luogo per far il riassunto del libro. Ci saranno altre occasioni.

ALCUNE RIFLESSIONI A MARGINE.

Mi sia permessa qualche riflessione a margine dell'incontro che dal punto di vista organizzativo è filato via tranquillo. L'incontro è entrato troppo poco dentro i problemi di attualità concernenti la comunità cristiana, i laici e la presenza delle donne nella Chiesa; e l'attenzione si è troppo soffermata su temi e argomenti di natura secondaria come la Lettera di Dimissione (lettera una o lettere due?) di Paolo VI, scritte di proprio pugno, qualora fosse intervenuta una malattia invalidante e avesse impedito il prosieguo di un'attività onerosa come quella che compete al Papa. Lettera o lettere che furono fatte scomparire dalla cartellina contenitrice. E poi misteriosamente ricomparse.....!

Invece poco o nulla si sono soffermati i relatori sui problemi sollevati e ancora rimasti aperti della pubblicazione e commento della HUMANAE VITAE, con i problemi ad essa connessi. (La contraccezione, la sessualità dei coniugi e il contesto familiare, il Primato della coscienza nel prendere alcune decisioni.......!), come se l'argomento fosse definitivamente chiuso con l'edizione di questa enciclica.....!

Ho avuto l'impressione che si respirasse una sorta di uniformità vaticana, di tranquilla sottomissione formale e ci si è invece soffermati su aspetti folcloristici e pruriginosi delle LETTERE DI DIMISSIONI. Infine non vorrei sembrare più realista del re: ma mi sembra di capire come la maggior parte delle masse cattoliche non abbia letta l'enciclica e nei loro comportamenti i coniugi cattolici si comportano già con senso di retta coscienza e responsabilità.

Mentre invece tante coppie cristiane hanno perso fiducia nella visione della sessualità proposta dalla Chiesa che fatica a instaurare un dialogo proficuo e autentico con i coniugi cristiani. Forse è da rivedere un po' tutta l'impalcatura e la filosofia e teologia che finora ha hanno elaborato i teologi moralisti più attenti al bilancino delle regole che a una visione liberante e arricchente della sessualità.

L'attuale papa FRANCESCO sembra invece aprire nuove prospettive per comprendere e vivere in pienezza il dono della sessualità.

Il documentario iniziale aveva evidenziato e commentato le tappe più significative del suo pontificato attraverso gli interventi di testimoni e studiosi quali LUCETTA SCARAFFIA, LUCIANO PAZZAGLIA, LORIS FRANCESCO CAPOVILLA, ANGELO SCOLA, LEONARDO SAPIENZA, ANDREA RICCARDI, FULVIO DE GIORGI, DON ANGELO MAFFEIS: senza dubbio un grande tributo ad un grande uomo e cristiano, come ha ricordato il nostro Vescovo mons. PIERANTONIO TREMOLADA, parlando delle doti di Montini ma anche della sua brescianità, di cui dobbiamo essere orgogliosi.

(Carlo Castellini).