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www.ildialogo.org DOSSIER VIGANO: E' SCOPPIATA LA BOMBA? ,di Ernesto Miragoli

DOSSIER VIGANO: E' SCOPPIATA LA BOMBA? 

di Ernesto Miragoli

(26-08-18) 
Il quotidiano di Maurizio Belpietro, La Verità, dedica oggi sette pagine ad un memoriale che l'ex Nunzio Apostolico in America Carlo Maria Viganò, ha scritto mettendo in luce comportamenti deplorevoli di cardinali e vescovi in tema di pedofilia, efebofilia, omosessualità e giungendo ad invitare il papa a dimettersi. 
Mons. Viganò, varesino, 77 anni, una lunga carriera nella diplomazia vaticana, non è la prima volta che fa parlare di sè. 
Quando da segretario del Governatorato vaticano fu promosso Nunzio Apostolico negli USA da papa Benedetto XVI rese pubblica una lettera che scrisse al papa perché riteneva quell'incarico un'ingiustizia e non una promozione. 
Oggi rende pubblico un tremendo, preoccupante ed inquietante memoriale giustificandosi che finora ha taciuto per il bene della chiesa, ma ora non può più farlo perché non è più tollerabile il silenzio. 
Ho letto il memoriale da cima a fondo e non solo non ne escono bene cardinali in pensione, ma anche potenti cardinali di curia e lo stesso papa che solo pochi giorni fa ha scritto una lettera al popolo di Dio chiedendo scusa per i gravi reati di pedofilia di cui si sono macchiati e continuano a macchiarsi i religiosi al servizio del cattolicesimo. 
La bomba è scoppiata e non so quali conseguenze potrà avere perché non è mai successo che un vescovo attacchi cosi apertamente vescovi e cardinali e persino il papa che è accusato di essersi attorniato di collaboratori di cui sapeva i trascorsi poco limpidi. 
L'immagine del papa riformatore e castigamatti, quasi un Robespierre della chiesa, si stava già appannando in questi ultimi tempi. Il memoriale di mons. Viganò se non darà il colpo di grazia, certamente lascerà un puzzo pestilenziale che ammorberà l'aria della chiesa per chissà quanto tempo. 
Del giro "bergogliano" si salvano in pochi, anzi nessuno. Fra i cardinali del famoso C9 non ce n'è uno che non sia coinvolto, ma è veramente inquietante leggere che Viganò in due incontri con il papa, sollecitato da questi, abbia descritto il comportamento dei cardinali e il papa abbia mostrato di essere a conoscenza della cosa. 
A giustificazione del papa molti si appelleranno al fatto che ha tolto il galero cardinalizio a Mc Carrick ma è una giustificazione che non regge: il cardinale aveva già trasgredito l'ordine di Benedetto XVI di ritirarsi a vita privata senza più apparire in pubblico senza che il successore di Benedetto XVI gli reiterasse l'ordine del predecessore. Non solo: alla luce di questo memoriale il gesto del papa di togliere la berretta cardinalizia a Mc Carrick appare una mossa anticipata per salvare la faccia in vista del memoriale di Viganò che certamente era nota in Vaticano. 
Lo sconcerto fra i fedeli che a fatica riusciranno a turarsi il naso ed a voltarsi solo verso il Crocifisso lasciando perdere un clero corrotto che giunge ai vertici della gerarchia ecclesiale e pretende di indicare la retta via sarà grande e il colpo che subirà la chiesa cattolica sarà molto difficile da riassorbire. 
Quando dal conclave del marzo 2013 uscì eletto il cardinale Bergoglio scrissi che il club per soli maschi più esclusivo del mondo meritava un applauso per la riuscita operazione di marketing. 
C'era una chiesa sofferente per l'immagine poco bella che i collaboratori di papa Benedetto ne avevano dato sacrificando senza pietà l'uomo che li aveva promossi ai più alti vertici della gerarchia. Papa Francesco con la sua bonomia, il suo ricordare la misericordia di Dio, le sue uscite estemporanee, il suo scendere dalla papamobile per abbracciare un handicappato, il suo dire "chi sono io per giudicare un gay" o il suo gesto di sposare in volo una coppia di conviventi era tornato a fare del papato un punto di riferimento popolare e del papa una star, quasi come Giovanni Paolo II. 
Le cose non sono più così da un po' di tempo a questa parte e saranno ancora peggio dopo il memoriale di Viganò. 
La sala stampa vaticana reagirà. 
I collaboratori del papa agiranno con il felpato ma micidiale silenzio a cui sono avvezzi distruggendo l'immagine di Viganò, ma il memoriale rimane uno scritto da confutare punto per punto. 
Sì, la chiesa (quella con la “c” minuscola) deve avere il coraggio di prendere il memoriale di Viganò e documentare punto per punto quello che lui scrive per screditarlo. 
Non lo farà perché non può farlo. 
Delle due, l'una: o Viganò è un vecchio farneticante che si è costruito un film che crede vero o è un uomo di chiesa che non ne può più della chiesa che pure l'ha gratificato nella carriera. 
Penso a Benedetto XVI che nel suo ritiro sarà stato informato della cosa e penso alla sua sofferenza di essere stato un papa incompreso ed emarginato, ma penso anche alla sua capacità di continuare ad essere "umile servo nella vigna del Signore" e alla sua onestà di ritirarsi quando si è accorto di non riuscire ad essere il vignaiolo che il Signore avrebbe voluto che fosse. 
Scoppierà la bomba, ma non scoppierà la Chiesa (quella con la “C” maiuscola) perché il Vangelo è più forte di questi poveri uomini che lo predicano senza viverlo; il messaggio di Cristo è più forte di questi farisei che impongono pesanti fardelli sulle spalle della gente mentre essi non li sfiorano nemmeno con un dito. 
Prima di predicare ci mostrino di vivere il Vangelo, allora e solo allora torneranno credibili. 
Lo so: è sbagliato mettere nello stesso calderone preti, vescovi, cardinali che si adoperano per essere autentici testimoni del messaggio cristiano, ma dopo queste vicende (ultime di una serie di vicende che toccano altri argomenti quali la gestione delle ricchezze, lo sperpero dei soldi, il rifiuto di trasparenza) tocca a loro dimostrarci che non sono quello che pensiamo. 
A noi tocca lasciarli soli nei loro palazzi dorati, mascherati nelle loro vesti d'altri tempi a ricevere chi ancora crede di essere ricevuto da un'autorità che, bontà sua, gli fissa un appuntamento dopo mesi. 
Il loro e nostro Maestro non aveva segretari ingessati che guardavano l'agenda; il loro e nostro Maestro andava nella casa di Zaccheo e non aspettava che Zaccheo gli chiedesse di incontrarlo; il loro e nostro Maestro perdonava l'adultera non dicendole chi sono io per giudicarti ma invitandola a non peccare più mettendo così un punto fermo sul peccato di adulterio. 
Sì, c'è una Chiesa viva che vive al di fuori delle cerchie vaticane ed episcopali ed è questa Chiesa che guarderà da lontano (ma non per questo con indifferenza o senza sofferenza) l'ennesima bomba che alcuni uomini di chiesa hanno permesso che scoppiasse. 
Mons. Viganò invoca le dimissioni del papa. E' un errore. Lasci giudicare al papa se dimettersi o meno. Se tutto quello che ha scritto è vero sia pago di aver contribuito ad essere il servo della vigna del Signore che denuncia l'arrivo dei lupi. Scelse come motto episcopale: scio cui credidi (so in che ho creduto). Creda che lo Spirito saprà come guidare questa parte di chiesa corrotta.



Martedì 28 Agosto,2018 Ore: 22:50
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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