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www.ildialogo.org Lettera a Benedetto,di Mario Mariotti

Lettera a Benedetto

di Mario Mariotti

Caro Benedetto,

la tua decisione di abdicare mi ha sorpreso, pero mi ha piacevolmente sorpreso! La lettura utopica della causa della tua decisione dovrebbe essere la seguente: hai finalmente capito che Vaticano, Segreteria di Stato, Curia romana, Istituto Opere Religiose, Santa Sede, Palazzi Apostolici con annessi e connessi, con Nostro Signore Gesu Cristo non hanno proprio nulla a che fare!

Ti e venuto in mente Celestino V°, che aveva capito che, se fosse rimasto in quel sito, avrebbe perduto la propria anima, e anche tu hai avuto paura di perdere la tua. Concordati con i poteri più schifosi di questo mondo; gemellaggi indecenti fra lo IOR, il Banco Ambrosiano, Sindona, Regan, la CIA e c. per finanziare Solidarnosc e sfottere il socialismo; sostegno a tutte le Destre del Pianeta, e persino ai piazzisti plurimiliardari dalla “dentiera sorridente” il tutto nella logica luciferina che il fine giustifica i mezzi: un atomo di spirito evangelico é riuscito a toccarti, ti e venuta la nausea, hai rinunciato.

Questa, però, è la lettura utopica. La realtà è probabilmente molto più prosaica e semplice. Ti sei trovato in un nido di vipere imparentate con gli aspidi, i crotali ed i serpenti-corallo; hai cercato di fare un po’ di pulizia; hai litigato per tutti questi anni; ti sei accorto che il nido-Curia romana era più forte di te; ti sei sentito stanco e hai rinunciato a lottare, sperando che il tuo successore abbia più fortuna di te.

Se questa ipotesi é vera, a me non rimane altro che contestarti il fatto che non dovevi, parlando delle cause, essere cosi indeterminato e sfumato: stanchezza e inadeguatezza di fronte alla complessità del ministero petrino. Avresti dovuto essere più esplicito, e denunciare il covo dei rettili, con le sue lotte di potere, le fazioni, le divisioni, l'ipocrisia della forma ispirata al Vangelo e della sostanza funzionale a mammona.

Tuttavia, dimettendoti, ti devo dire che tu, senza saperlo, hai reso un grande servigio non tanto alla Chiesa cattolica, che si trova a migliaia di anni-luce dalla vera Chiesa dello Spirito, ma alla Verità, e quindi alla vera Chiesa, al popolo laico di coloro che amano, condividono, servono, curano la Vita. La tua decisione infatti, anche se lui non lo dice, ma anzi cerca di tenerlo nascosto, mette in crisi profonda tutto il mondo cattolico. Per lui, infatti, tu sei il Vicario di Dio in terra; questo vicariato viene da Dio stesso, e non da te; tu, dimettendoti da vicario, hai contraddetto e superato la Sua volontà, facendo prevalere la tua.

Siccome tutto questo è assurdo, ecco che il concetto di vicariato di Dio va in tilt, e una delle radici maligne del potere di S.R.Chiesa, cui non verrà mai perdonata la transustanziazione di Dio-Amore in potere, viene recisa, e il mondo cattolico avrà l’occasione di iniziare ad uscire da quella alienazione che l'ha sempre legato ai poteri costituiti di questo mondo, ed ha sempre contrastato il progetto di Dio per noi, cioè l'incarnazione dello Spirito.

Più di un miliardo di persone, i cattolici del Pianeta, comincerà ad aprire gli occhi sugli artifici maligni messi a punto dalla religione, uno dei quali é il “vicariato”, che ha messo e mette Dio a servizio della chiesa e non viceversa, e piano piano arriverà a capire che la democrazia é un valore evangelico, che la chiesa dovrà aprirsi a questo valore, che questo valore sarà la porta per la conversione dalla lettura religiosa del Vangelo alla laicità etica di cui il Signore é paradigma.

Adesso però, caro Benedetto, nell'immediato, salta fuori un altro grosso problema. Mettiamo il caso che lo Spirito Santo non sia ben informato sul fatto che il cardinale Scola é stato, assieme a Formigoni e Buttiglione, maestro di Berlusca per guanto riguarda la formazione cattolica di quest'ultimo; non succederà, Dio ce ne liberi, che esso Spirito farà di lui il nuovo Papa, per cui il servizio contemporaneo, vedi Comunione e Liberazione, a Dio ed a mammona, continuerà imperterrito e S.R.Chiesa tornerà a guardare con nostalgia verso il Concilio di Trento?

Speriamo proprio di no; che lo Spirito Santo sia vigile, e non ci faccia questo brutto scherzo! Ce ne ha gia combinati tanti, in passato, partendo da Papa Borgia, passando per Pio XII, concordatario col nazismo, arrivando a Giovanni Paolo II, corresponsabile della globalizzazione di mammona nei Paesi d'oltre cortina. Deve cominciare a stare pin attento… Per ora e per i prossimi mesi, noi, pecore cattoliche e pecore laiche, dovremo sorbirci tutta la procedura che serve per eleggere il nuovo Papa, che tanto nuovo poi non sarà, perché scelto fra coloro che sono stati scelti dallo stesso Papa, cioè fra coloro che sono affini a lui stesso, che la vedono allo stesso modo.

Essendo i cittadini laici, agnostici, atei una razza in estinzione; essendo la nostra informazione più clericale dei preti; essendo la nostra Sinistra la seconda nell'Ordine dei Baciapile, essendo i nostalgici di Predappio al primo posto; essendo, sempre la nostra “democratica e pluralista” informazione, riuscita a far partorire, o meglio evacuare, il consenso politico all’“ineffabile di Arcore” che sta massacrando quel poco di buono che rimaneva nella cultura della nostra gente, ingannando e corrompendo "lo universo mondo" pur di salvare il proprio "particulare", ecco che ci troveremo tutti quanti di nuovo al catechismo, come quando eravamo piccini, e questa volta davanti alla TV!

Un grande profumo di incenso, ed una ancora più grande rottura... Ma pazienza, e speriamo bene, speriamo che non ci vada troppo male!

Tu, caro Benedetto, per ora puoi ancora fare qualcosa. Sei accreditato come grande teologo: prova a spiegare a quelli che ti hanno accreditato, al popolo dei Cattolici, che il “vicariato di Dio” e un assurdo logico e teologico; che l’“infallibilità del Papa” e un concetto da dar da bere ai cercopitechi solo nel momento del loro letargo invernale; che il Papa andrebbe eletto da tutti i vescovi e non solo dai cardinali; che il non-credere al “vicariato” ed all’“infallibilità” non solo non é peccato, ma che e peccato il crederci, per cui i fedeli-credenti in questi assurdi dovranno rendere conto di fronte all'Altissimo della loro alienazione aggravata e continuata.

Prova a spiegare al prossimo, da grande teologo, quindi da grande conoscitore di Dio, che Lui il vicariato e l'infallibilità non li vuole neppure sentir tossire; che lo fanno vomitare; e che Lui non si preoccupa dei peccati contro se stesso, ma del male che le sue creature impongono ad altre sue creature, che Egli ama appunto perché anche loro Sue creature.

Invece di ritirarti a pregare, operazione teologicamente sbagliata, perché implica che Dio modifichi la propria volontà secondo quella di chi Lo prega, il che nega la natura di Amore incondizionato di Dio-Padre, che soccorre l'uomo solo attraverso l'uomo, solo attraverso chi dice si allo Spirito, e ama e condivide, renditi trasparente alla Verità, e convertiti alle cause utopiche del tuo abbandono! Usa il tempo che ti resta per gridare che se la chiesa non si converte a Cristo, alla povertà evangelica, alla democrazia, alla laicità etica, non ci sarà salvezza in lei, ma solo fuori da lei…

Mario Mariotti

Questa lettera è stata scritta prima della elezione del nuovo Papa (ndr)




Venerdì 22 Marzo,2013 Ore: 16:01
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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