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www.ildialogo.org I PASTORI TROVARONO MARIA E GIUSEPPE E IL BAMBINO. DOPO OTTO GIORNI GLI FU MESSO NOME GESU’,di p. José Maria CASTILLO

MARIA MADRE DI DIO – 1 gennaio 2019 - Commento al Vangelo
I PASTORI TROVARONO MARIA E GIUSEPPE E IL BAMBINO. DOPO OTTO GIORNI GLI FU MESSO NOME GESU’

di p. José Maria CASTILLO

Lc 2,16-21
[In quel tempo, i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
  1. L’originalità del cristianesimo, in relazione con le altre religioni, consiste nel fatto che noi cristiani comprendiamo la relazione con Dio a partire da quello che sono e come sono le nostre relazioni umane. Ebbene, la nostra prima relazione come esseri umani è la relazione con nostra madre. Già a partire dal seno materno, prima di nascere, ci stiamo relazionando intensamente con nostra madre. E così impariamo ad amare e ad essere amati, cosa che è il mezzo e il cammino tramite il quale iniziamo a comprendere Dio e come deve essere la nostra relazione con Dio.
  2. Nel dire tutto questo, non si tratta di dissolvere la differenza tra l’«Essere divino» e l’«essere umano», perché questo equivarrebbe a cadere in una forma (mal dissimulata) di ateismo o (a partire da un altro punto di vista) di panteismo. Con simili ragionamenti lambiccati non andiamo da nessuna parte. Non stiamo parlando dell’essere dell’uomo e dell’essere di Dio. Stiamo parlando di come deve agire (comportarsi) l’essere umano per incontrarsi con l’Essere divino. Relazionarsi con Dio non è divinizzarsi, ma tutto il contrario: umanizzarsi. Nella misura in cui diventiamo più umani, siamo più vicini al divino, perché nell’INCARNAZIONE Dio SI È UMANIZZATO in Gesù.
  3. Nel pensiero dell’Antichità il tema predominante era il problema dell’Essere (la metafisica). Nella cultura della Modernità e della “Postmodernità”, nella quale viviamo, è il comportamento (l’etica), in maniera tale che l’aspetto più importante non è l’«Essere», ma l’«Agire». Per questo nel comportamento è dove e come conosciamo chi sia ognuno. Quando tale comportamento (i suoi “fatti”, i suoi “frutti”) supera quello che offre la condizione umana, chi si comporta così è più di un essere umano. E nella misura in cui si avvicina a questo, si può affermare che Dio sta in questa persona. Per questo noi cristiani diciamo che in Gesù conosciamo Dio, vediamo Dio, avvertiamo in modo palpabile Dio. E questo arriva fino al punto di affermare che Dio ha avuto una Madre. In questo - bisogna ripeterlo – affonda le sue radici l’attualità del cristianesimo.



Lunedì 31 Dicembre,2018 Ore: 11:36
 
 
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