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www.ildialogo.org A CHE COSA DEVO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME?,di p. José María CASTILLO

IV AVVENTO – 23 dicembre 2018 - Commento al Vangelo
A CHE COSA DEVO CHE LA MADRE DEL MIO SIGNORE VENGA A ME?

di p. José María CASTILLO

Lc 1, 39-45
[In quei giorni] Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
  1. La prima cosa che fa Maria, non appena Gesù ha fuso la sua presenza nella vita e nell’essere di lei (immediatamente dopo l’annuncio angelico dell’incarnazione), è andare “in fretta” a far visita ad Elisabetta. La presenza di Gesù in un essere umano lo spinge all’incontro, l’incontro che avvicina ed unisce le persone. Il primo segno della presenza di Gesù è il desiderio di incontro, di fusione, di dialogo, di gioia condivisa. Dove sono assenti queste esperienze e questi sentimenti, non c’è Gesù e non c’è lo Spirito di Gesù.
  2. La preparazione del Natale, così come di solito la si gestisce ed alla quale si abitua, si incentra soprattutto sul pranzo e sui regali, secondo l’idea ed il desiderio della famiglia che si riunisce in questi giorni di vacanza e di divertimento. Per questo - come è logico - il commercio, l’affare, il profitto…..sono i fattori determinanti della vigilia di Natale. Ecco perché il Natale si è trasformato in una festa mondana, nella quale ciò che meno importa è il ricordo di Gesù e quello che interessa di più è trascorrerlo nel miglior modo possibile.
  3. Oggi, inoltre, succede che, più mezzi di comunicazione abbiamo, più viviamo senza comunicare e da solitari. Nei popoli e nelle piazze tutti si salutano. Nelle grandi città ci sono persone che vivono molti anni nella stessa casa, si incontrano spesso nelle scale e neanche si salutano. Il saluto di Maria ha fatto saltare di gioia Giovanni Battista nel seno materno. Noi abbiamo organizzato la società, nella quale in realtà ci sono molti svaghi, ma pochi saluti di incontro profondo e vero.



Mercoledì 19 Dicembre,2018 Ore: 14:00
 
 
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