- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (694) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org E NOI CHE COSA DOBBIAMO FARE?,di p. José María CASTILLO

III AVVENTO – 16 dicembre 2018 - Commento al Vangelo
E NOI CHE COSA DOBBIAMO FARE?

di p. José María CASTILLO

Lc 3, 10-18
[In quel tempo,] le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
  1. Il messaggio di Giovanni Battista presenta un messaggio di onestà, che in quella società si doveva considerare “normale”. Per questo non misero Giovanni in carcere per aver denunciato delle ingiustizie, ma a causa degli scandali sessuali di Erode. Una società si perverte quando un numero consistente di cittadini arriva a pensare che è logico trarre il maggior profitto a qualsiasi costo. Questa è una società corrotta.
  2. Nella società dell’Impero (anche in Israele) tra il 2 ed il 3 per cento della popolazione possedeva all’incirca la maggior parte della ricchezza dell’Impero. Quando una simile disuguaglianza si considera “normale”, questa è corruzione pura e dura. Corruzione integrata nella “cultura”.
  3. La predicazione di Giovanni Battista - se ci atteniamo al discorso che ci ricorda Luca - non poteva incidere in quella cultura per cambiarla. Gesù è stato un’«altra cosa». Gesù ha presentato un programma che, se fosse seguito, smantellerebbe il mondo di alta posizione dei potenti (cf. Mt 19,21 par). Questo ci pone una domanda terribile: nei nostri paesi “cristiani” crediamo nel Vangelo? Se in Europa o negli Stati Uniti continuiamo a votare governanti corrotti e corruttori, viviamo in una società cristiana o continuiamo a vivere nella società dell’Impero, che si riproduce senza fine? Chi prende sul serio il Vangelo?



Lunedì 10 Dicembre,2018 Ore: 17:41
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Il Vangelo della domenica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info