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www.ildialogo.org Metodo colonnelli argentini: dalla strage alla burocrazia,di Augusta De Piero

Metodo colonnelli argentini: dalla strage alla burocrazia

di Augusta De Piero

Riprendiamo questo articolo, su segnalazione dell'autore che ringraziamo, dal suo blog http://diariealtro.it/?p=6681
27 giugno 2019 – 
27 giugno 2019 Reggio Emilia, lavaggio del cervello e falsi documenti per allontanare bambini dai genitori.
Ricopio e lascio alla credibilità del link.  In fondo mi consento un commento per chi volesse leggerlo
27 giugno 2019 Reggio Emilia, lavaggio del cervello e falsi documenti per allontanare bambini dai genitori
Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, raggiunte da misure cautelari. Sono accusate di aver sottratto i minori alle famiglie per darli in affido retribuito a conoscenti. Tra gli affidatari anche titolari di sexy shop. Il premier Conte: “Sconvolgente”
REGGIO EMILIA – Ore e ore di intensi lavaggi del cervello durante le sedute di psicoterapia, bambini suggestionati anche con l’uso di impulsi elettrici, spacciati ai piccoli come “macchinetta dei ricordi”, un sistema che in realtà avrebbe “alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari”. Sono alcune contestazioni che emergono dall’inchiesta Angeli e Demoni sulla rete dei servizi sociali della Val D’Enza, nel Reggiano, che ha portato a misure cautelari per diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Moncalieri, in provincia di Torino, perquisita questa mattina.
Le misure cautelari sono state eseguite dai carabinieri di Reggio Emilia. Il sindaco è agli arresti domiciliari. Uguale provvedimento per la responsabile del servizio sociale integrato dell’Unione di Comuni della Val d’Enza, una coordinatrice del medesimo servizio, un’assistente sociale e due psicoterapeuti della Onlus torinese. Ulteriori otto misure di natura interdittiva (divieto temporaneo di esercitare attività professionali) sono state eseguite a carico di altrettanti dirigenti comunali, operatori socio-sanitari, educatori.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Reggio Emilia Valentina Salvi, ha dell’incredibile: vede al centro la rete dei servizi sociali della Val D’Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti. E non solo.
Secondo il quadro accusatorio, quello che veniva spacciato per un modello istituzionale da emulare sul tema della tutela dei minori abusati, altro non era che un illecito business ai danni di decine e decine di minori sottratti alle rispettive famiglie. I destinatari delle misure cautelari sono accusati, a vario titolo, di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.
I minori venivano allontanati dalle rispettive famiglie attraverso le “più ingannevoli e disparate attività”. Tre queste, sempre secondo la ricostruzione dei militari, relazioni mendaci, disegni dei bambini artefatti attraverso la mirata “aggiunta” di connotazioni sessuali, terapeuti travestiti da personaggi “cattivi” delle fiabe messi in scena ai minori in rappresentazione dei genitori intenti a fargli del male, falsi ricordi di abusi sessuali ingenerati con gli elettrodi.
Il tutto durante, spiegano gli investigatori, i lunghi anni nei quali i Servizi sociali omettevano di consegnare ai bambini lettere e regali dati dai genitori naturali che i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in un magazzino dove erano accatastati. Tra gli affidatari dei minori anche titolari di sexy shop, persone con problematiche psichiche e con figli suicidi. Infine secondo il quadro accusatorio ci sarebbero stati due casi di abusi sessuali presso le famiglie affidatarie ed in comunità, dopo l’illegittimo allontanamento.
Alcune vittime dei reati, oggi adolescenti, “manifestano profondi segni di disagio, tossicodipendenza e gesti di autolesionismo” evidenziano i carabinieri di Reggio Emilia, che hanno svolto gli accertamenti.
Le indagini sono iniziate alla fine dell’estate 2018 dopo un’anomala escalation di denunce all’Autorità Giudiziaria, da parte dei servizi sociali coinvolti, per ipotesi di reati di abusi sessuali e violenze a danni di minori commessi da parte dei genitori. L’analisi dei fascicoli vedeva puntualmente approdare le indagini verso la totale infondatezza di quanto segnalato. Da questo spunto si è sviluppata l’indagine che ha svelato numerosi falsi documentali, redatti secondo l’accusa dai servizi sociali in complicità con alcuni psicologi, “artatamente trasmessi all’Autorità Giudiziaria”.
Le reazioni. Conte: “Sconvolgente”
Da Osaka dove si trova per il G20 summit il premier Giuseppe Conte commenta la vicenda: “Tutto ciò che riguarda i bambini rischia di essere drammatico. Ho letto le notizie su Reggio Emilia. Se fossero confermate, si tratta di ipotesi accusatorie sconvolgenti e raccapriccianti”.
Il vicepremier Luigi Di Maio parla di “una galleria di atrocità assolute che grida vendetta” e ha dato indicazione ai suoi uffici di scrivere immediatamente una lettera al ministro Fontana per chiedere una verifica immediata di tutto il sistema di affidi nazionale, perchè “orrori simili non sono accettabili”. Di Maio attacca il Pd: “Quello che viene spacciato per un modello nazionale a cui ispirarsi sul tema della tutela dei minori abusati, il modello Emilia proposto dal Pd, si rivela oggi come un sistema da incubo”.
“Schifoso e orribile quanto emerge dall’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sulla gestione di minori. Si vada avanti, fino in fondo, per accertare le responsabilità, la verità e per punire i colpevoli senza esitazione. Patetici i tentativi di strumentalizzare politicamente questo dramma” scrive su Twitter il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.
La giunta del Comune di Bibbiano esprime solidarietà al sindaco Andrea Carletti ora ai domiciliari: “Ha sempre dimostrato attenzione e cuore verso tematiche che anche noi riteniamo prioritarie: legalità, trasparenza e cura per le persone. Abbiamo assoluta certezza che Andrea abbia sempre operato nel rispetto delle norme. La nostra fiducia incondizionata va al lavoro della Magistratura, che ci auguriamo faccia luce sui fatti al più presto. Prima che come sindaco, conosciamo Andrea come uomo e siamo assolutamente convinti della sua estraneità ai fatti”.
Commento concludendo
Quello che non trovo tollerabile è lo sconvolgimento e il raccapriccio del presidente Conte.
Verifichi il Presidente l’esistenza di una legge che dal 2009 nega il certificato di nascita ai nati in Italia, figli di migranti senza permesso di soggiorno. Possono essere salvati a norma di circolare se mai viene pubblicizzata (legge 94/2009 art. 1 comma 22 lettera g – Circolare 19/2009, emanata del Ministero dell’Interno –dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali).
Dice il Terzo Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (novembre 2017. cap.3.1):
«Rispetto … al diritto di registrazione alla nascita, si fa presente che l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato, avvenuta con la legge 15 luglio 2009 n.94 in combinato disposto con gli artt. 316-362 c.p., obbliga alla denuncia i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che vengano a conoscenza delle irregolarità di un migrante. Tale prescrizione condiziona i genitori stranieri che, trovandosi in situazione irregolare, spesso non si presentano agli uffici anagrafici, proprio per timore di essere eventualmente espulsi».
E il rapporto ancora raccomanda «di intraprendere una campagna di sensibilizzazione sul diritto di tutti i bambini ad essere registrati alla nascita, indipendentemente dall’estrazione sociale ed etnica e dallo status soggiornante dei genitori».
Se bambini di cui l’esistenza è riconosciuta possono correre di questi rischi quale sarà il livello di pericolo dei bambini nascosti, senza identità e senza protezione?
E non ce ne fosse nemmeno uno perché tenere in vita una legge intesa a crearli?
E’ partita nel 2009 con la benedizione del IV governo Berlusconi (ministro dell’Interno Maroni), è passata indenne durante i governi Letta, Renzi, Gentiloni che l’ha consegnata nelle mani dell’attuale Presidente.
Provi a pensarci su (la modifica di legge non  richiede onere di spesa).



Venerdì 28 Giugno,2019 Ore: 21:29
 
 
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