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www.ildialogo.org L'uguaglianza:la chiave della democrazia,di Mario Mariotti

L'uguaglianza:la chiave della democrazia

di Mario Mariotti

Una delle tante bestemmie di cui si nutre il pensiero unico neoliberista è quella che tutte le dittature sono uguali; e un'altra é quella che noi staremmo, qui e oggi, godendo del valore inestimabile della democrazia. Partiamo dalla prima. Essa equipara nazifascismo e comunismo, per cui un regime che si era posto un programma in cui la razza ariana doveva dominare, quella slava ubbidire da serva della gleba, e quella ebraica togliere il disturbo dalla terra dei viventi, ebbene esso sarebbe stato, e sarebbe equivalente al tentativo di costruire una società senza servi e senza padroni, un mondo in cui ciascuno contribuisse al bene comune e ricevesse secondo i suoi bisogni. Già questo fa capire la profondità ed il volume della bestemmia; e poi essa stessa viene contraddetta anche da coloro che la pronunciano e la alimentano. Infatti alla nostra democrazia made in-USA i fascismi del Cono-sud delle Americhe non solo non facevano schifo, ma li aveva favoriti e posti in essere lei stessa, attraverso la CIA; e quindi l'equiparazione va a farsi fottere.
Altra considerazione sulla differenza reale può essere quella che il nazifascismo, per venire soffocato, ha avuto bisogno di una guerra mondiale, con milioni di morti, oltre venti solo da parte dell'URSS, mentre il comunismo, attraverso la guerra fredda e l'informazione che dell'Occidente faceva vedere solo il positivo, è stato spinto al suicidio dal rincoglionimento degli eredi di coloro che avevano pagato un prezzo altissimo per difenderlo. Il fallimento dell'esperienza comunista dimostra, purtroppo, che il bipede umano non é ancora pronto, non é ancora maturo per costruire il Regno; come non erano pronti e maturi i primi cristiani, che passarono dall'essere i primi atei e compagni del loro tempo, al trasformarsi prima in stampelle dell'Impero, e poi a diventare fascisti loro stessi, convertendosi alla ricchezza ed al potere.
Passiamo ora alla seconda bestemmia, a quella che il nostro regime sarebbe il 'top' della democrazia. Il nazista Goebbels diceva (era il ministro della propaganda) che se un enunciato falso viene ribadito per migliaia di volte, esso diventa vero; la gente arriva a considerarlo vero.
E' quello che è successo a noi stessi, che ci autoconsideriamo fruitori delle migliori democrazie e libertà possibili perché il suddetto pensiero unico ci ha convinti. Anche qui c'è qualcosa che non funziona. La nostra democrazia è un parto del dollaro, vedi USA; e la nostra libertà, essendo condizionata dalla presenza nelle nostre tasche del dollaro, che permette di esercitarla, non è accessibile e fruibile dall'enorme popolo degli sconfitti di una società, economia, politica e cultura basate sulla competizione.
Trump, poi, è libero di fare quello che gli ordinano le lobby che hanno finanziato con milioni di dollari, la sua campagna elettorale; e il povero è libero di fare tutto quello che vuole, ma non può farlo perché manca della chiave: sua maestà il Dollaro.
La semplicissima ricetta per capire se ci sono libertà e democrazia? Aprire i fanali sull'egualitarismo. Siccome tutti abbiamo gli stessi bisogni e desideri, l'esistenza delle differenze blasfeme fra i ricchi e i poveri dimostra che esse sono solo virtuali, formali.
Solo una cosa le potrebbe trasformare in sostanziali: la fruizione dei diritti umani fondamentali: cibo, lavoro, scuola, sanità, sicurezza da parte di tutti, proprio di "tutti"! Se noi manteniamo separate libertà, uguaglianza e fraternità, abbiamo il casino di cui stiamo godendo, Senza la chiave per uscirne.



Mercoledì 03 Giugno,2020 Ore: 17:53
 
 
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