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www.ildialogo.org Contro il cosiddetto decreto “sicurezza” bis!,di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Federazione di Napoli

Contro il cosiddetto decreto “sicurezza” bis!

Disobbedire ai decreti repressivi, cacciare il governo reazionario di Lega e Cinque Stelle!


di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Federazione di Napoli

L’approvazione al Senato del cosiddetto decreto “sicurezza” bis rappresenta un «punto di non ritorno»: un provvedimento dai contenuti autoritari e repressivi, che viola norme fondamentali di elementare condotta civica e di umanità e che, in una parola, porta il nostro quadro normativo, sulle materie dell’immigrazione e della gestione dell’ordine pubblico, sostanzialmente fuori da un ordinamento democratico di diritto.
Assurde e violente, nello stesso tempo, le norme del decreto. Innanzitutto, il decreto impedisce di fatto il salvataggio delle persone in mare e condannerà centinaia e centinaia di persone, uomini, donne, bambini e bambine, a morte sicura nella traversata del Mediterraneo: uomini e donne già in fuga da guerre e carestie, povertà e fame, violenze e torture, e che il decreto condannerà a traversate sempre più pericolose.
L’intera prima parte del decreto è tutta dedicata a contrastare l’arrivo in Italia di persone in fuga da guerre e povertà e ad impedire una efficace messa in salvo delle loro vite. Il ministro dell’Interno, insieme con i ministri delle Infrastrutture e della Difesa, potrà «limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale» quando si presuppone che sia stato compiuto «favoreggiamento dell’immigrazione clandestina».
Contro il comandante della nave che avrà tratto in salvo le persone in mare e sarà entrata nelle acque territoriali italiane, per approdare, come prevedono le leggi internazionali, al porto sicuro più vicino, saranno comminate sanzioni da 150 mila euro fino a un massimo - incredibile - di un milione di euro e si impone persino una sanzione aggiuntiva, il sequestro della nave, che potrà essere finanche requisita e distrutta.
La Lega e il Movimento Cinque Stelle che, sostanzialmente compatti, hanno approvato questo provvedimento, si rendono responsabili di una gravissima lesione delle più elementari norme del diritto internazionale e dell’ordinamento democratico, e si macchiano del crimine più orrendo: la violazione dei diritti umani essenziali e la violazione delle più elementari norme di rispetto della vita umana, di umanità.
Persino le Nazioni Unite, in occasione del sequestro della nave umanitaria «Sea Watch 3» e dell’arresto ingiustificato dell’attivista Carola Rackete, sono intervenute per condannare, ancora una volta, l’Italia, sollecitando «le autorità italiane a porre fine alla criminalizzazione delle operazioni di ricerca e salvataggio» e ricordando che i decreti sicurezza «contravvengono agli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani».
Quanto impone il decreto “sicurezza” è, dunque, una perfetta mistura di disumanità e di autoritarismo: non a caso, tutta la seconda parte del decreto è dedicata alla repressione delle manifestazioni e delle lotte sociali, prevedendo addirittura un nuovo tipo di reato, qualora un qualsiasi oggetto, potenzialmente atto ad offendere, venga utilizzato nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Non solo, ma prevede pene sempre più pesanti per tutte le fattispecie tipiche delle manifestazioni di piazza e delle lotte sociali, quali la resistenza a pubblico ufficiale, l’interruzione di ufficio o servizio pubblico e addirittura una indefinita - orwelliana - «violenza o minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti», la cui genericità è quanto mai grave ed allarmante.
Da un lato, un provvedimento che mette gli uni contro gli altri gli “ultimi” e i “penultimi” della società, utilizzando la questione migranti come cortina fumogena dietro cui far passare l’attacco alla libertà dei movimenti di lotta; dall’altro, un provvedimento simbolo della campagna di odio di Lega e Cinque Stelle.
Oggi più che mai è necessaria una mobilitazione popolare, ampia e unitaria, che sia, al tempo stesso, anti-autoritaria, anti-capitalista, anti-razzista, anti-fascista e anti-sessista. Rivendichiamo una democrazia sempre più avanzata, la libertà delle lotte e del conflitto sociale. Ci battiamo, in tutte le strade e in tutte le piazze, per disobbedire ai decreti liberticidi, per la cacciata del governo reazionario di Lega e Cinque Stelle.

 
Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Federazione di Napoli
FB: RifondazioneComunistaNapoli



Venerdì 09 Agosto,2019 Ore: 16:38
 
 
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