Una grande manifestazione sabato pomeriggio ha attraversato il centro cittadino in difesa del CPO ( Centro Sociale Occupato) Colapesce, chiuso all’alba dalla polizia giorno 4 giugno. In quel momento nessuno degli attivisti era presente.

Nel febbraio dello scorso anno il grande edificio monopiano di proprietà della società immobiliare di Unicredit – ubicato nell’area storica della città, a ridosso del mercato della “ Pescheria”-, chiuso, deturpato e abbandonato da molti anni ( ultimo utilizzo pubblico: ex Hard Rock cafè), fu occupato dai ragazzi e dalle ragazze ( molto giovani)  della “Piazzetta”, contenitore di  collettivi  studenteschi cittadini.

In poco tempo, grazie alla grande energia di volontariato dei giovani, il locale,  ampiamente degradato negli interni, con grande lavorio e con l’utilizzo di risorse economiche frutto delle sottoscrizioni operate, fu ripristinato ed attrezzato. Un grande impegno di valore civile. Oltre ad un’articolata attività di aggregazione sociale giovanile finalizzata alla valorizzazione delle tematiche legate ai fondamentali valori democratici, alla solidarietà, al contrasto etico del razzismo e dei risorgenti impulsi  di odio e di disprezzo dei valori umani, sono state realizzate  molte attività di “mutuo soccorso” a supporto degli abitanti della zona. L’area territoriale, denominata “ S. Cristoforo”, di fatto un quartiere popolare, fortemente degradato e con parametri di vivibilità molto scadenti,  è caratterizzato da rilevanti problemi occupazionali, di abbandono scolastico e di coesione sociale ( diffusa illegalità), è ampiamente carente dei primari servizi di sostegno e di luoghi pubblici di aggregazione giovanile. In questo momento la città vive una grandissima crisi finanziaria del Comune, con tutte le tragiche conseguenze derivanti.

Quindi, sono state realizzate attività di doposcuola, di “sportello” consultivo, di socialità per i giovani, un supporto legale per i lavoratori, azioni di scambio culturale con molte realtà associative cittadine, e quant’altro di operativo con carattere diversificato rispetto alle imperanti  logiche speculative di “ divertimento” dei giovani.  

Un’esperienza forte, pregiata, nitida ed innovativa per Catania, in questa fase storica, con positivo ruolo civile e sociale.

All’improvviso è stata decretata la fine!

Parecchie centinaia di persone hanno partecipato al corteo ( oltre settecento), energico e tonante,  conclusosi davanti ai locali del CPO Colapesce. Molti i giovani, in prima fila. Di grande rilievo la presenza di tante realtà associative cittadine. Diverse delegazioni di realtà sociali sono venute da città siciliane e dalla provincia catanese - particolarmente numerosa la parte palermitana -  per portare il diretto sostegno ai ragazzi e alle ragazze del Colapesce.

L’impegno continua.

p.s. Cola Pesce è il mitico personaggio di un’antica leggenda siciliana. Nelle profondità marine “regge” una delle tre colonne - fortemente deteriorata – che mantengono in superficie la Sicilia.  

domenico stimolo