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www.ildialogo.org   In centinaia a Catania contro il senatore Pillon e la Lega,di Domenico Stimolo

  In centinaia a Catania contro il senatore Pillon e la Lega

di Domenico Stimolo

In centinaia, ieri ( 22 marzo) a Catania, sfidando la pioggia e il forte vento, hanno manifestato energico dissenso  e indignazione nei confronti della Lega, per rigettare con grande forza le proposte del disegno di legge del senatore leghista Simone Pillon. Presenti tra l’altro  gruppi di donne  provenienti da Siracusa e Messina.
La protesta, intensa e molto fragorosa, con sonanti ripetuti slogan e canti – su tutti “Bella Ciao”, ormai diventata oltre che canzone di memoria della Lotta di Liberazione al nazifascismo, riferimento universale di riscatto e libertà – è stata  vivacizzata dall’esposizione di numerosissimi colorati cartelloni e striscioni di rifiuto della proposta di legge e in difesa dei diritti delle donne.
Il presidio,  caratterizzato dalla partecipazione di foltissimi gruppi di donne chiamate alla mobilitazione dalle storiche associazioni femministe catanesi in difesa dei diritti delle donne ( in prima fila La Ragna-Tela, Udi, “ Non una di meno”, ShamOffcine….. e dalle organizzazioni sindacali  Cgil e Uil,  è rimasto “piantato” per alcune ore fino a sera, sul lungomare catanese, davanti all’hotel dove si svolgeva  il convegno della Lega, esclusivamente ad inviti.
Come ben noto nella proposta di legge  si inseriscono modifiche strutturali riguardanti il diritto di famiglia, le separazioni, l’affido dei figli minorenni. Inoltre si prevede di trasformare la violenza consumata in casa in reato di maltrattamento, accrescendo in maniera inaccettabile la disuguaglianza tra uomini e donne, l’eliminazione dell’assegno di mantenimento determinerebbe nefaste conseguenze specie nelle aree territoriali caratterizzate da altissimi tassi di disoccupazione femminile.
Il ritorno agli anni bui di oppressione delle donne, legislativo e  sociale, vessatori e intolleranti, Non Passerà! I Diritti Civili conquistati con durissime lotte non possono essere strutturalmente modificati per ripristinare pratiche discriminanti  e schiavizzanti. La nostra civiltà democratica e antifascista lo impone.
domenico stimolo

 

 



Sabato 23 Marzo,2019 Ore: 21:56
 
 
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