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www.ildialogo.org la politica italiana fra tirapugni e spie,di Augusta De Piero – Udine

la politica italiana fra tirapugni e spie

di Augusta De Piero – Udine

Ad alcuni amici che so responsabilmente  attenti alle scelte politiche , consapevole di essere irritante e noiosa ma non  ho altro mezzo che scrivere. 
Quel che è troppo è troppo e sono stanca di prese in giro a danno delle persone che non possono difendersi da sé.
Mi spiego. Ho appena inviato questo scritto (debitamente firmato) alla giornalista che conduce Prima Pagina (Rai 3), impossibilitata a intervenire perché in questi giorni ho impegni irriformabili al mattino e so che se scrivo a qualche organo di stampa da sola non  ottengo alcun riscontro. Continuerò però anche con questo mezzo. Non posso fare altro.
augusta
Da qualche giorno fra politici  - gli uni presenti al governo gli altri all’opposizione ma uniti oltre ogni colorazione politica -– volano stracci genitoriali al grido di dolore : “le colpe dei padri non ricadano sui figli”.
Signori ministri e deputati, mentre usate con speculare reciprocità i vostri padri come strumento di lite (quasi fossero dei tirapugni) fingete di non sapere che c’è una legge che condanna nati in Italia a non avere il certificato di nascita a seguito della irregolarità amministrativa dei genitori.
Infatti se le persone non comunitarie prive del permesso di soggiorno si recano in comune per registrare la dichiarazioni di nascita di un figlio nato in Italia, la legge prevede la presentazione del permesso di soggiorno e, non avendolo, costoro si fanno conoscere irregolari e si espongono al rischio di espulsione.  (legge 94/2009 art. 1 comma 22 lettera g).
Così, speculari ai padri tirapugni, compaiono i figli spie: complimenti per l’amorale capacità di far uso degli uni e degli altri che, nel caso dei piccoli offesi, vi consentono un gioco facile perché (a differenza dei padri) sono impossibilitati a difendersi.
Ce lo ricorda anche il Terzo Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (novembre 2017. cap.3.1): «Rispetto … al diritto di registrazione alla nascita, si fa presente che l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato, avvenuta con la legge 15 luglio 2009 n.94 in combinato disposto con gli artt. 316-362 c.p., obbliga alla denuncia i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che vengano a conoscenza delle irregolarità di un migrante. Tale prescrizione condiziona i genitori stranieri che, trovandosi in situazione irregolare, spesso non si presentano agli uffici anagrafici, proprio per timore di essere eventualmente espulsi».
Perché non intervengano strilli di una inaccettabile autodifesa ricordo che nel 2009 quarto governo Berlusconi) la norma fu approvata con voto di fiducia imposto dall’allora ministro dell’interno Maroni –predecessore dell’attuale nel ruolo e nell’ideologia – e che poi il sopravvenire in ordine cronologico dei governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni ha visto maggioranze diverse ma attente a non far nulla su questo punto specifico (e lasciamo perdere tanto altro) quasi facessero l’occhiolino a un popolo stordito e stanco: “non temete di queste piccole spie non  vi priviamo”.
E tanto non  ci hanno privati di loro che li hanno offerti (piccoli, utili capri espiatori) al governo Conte  che, ben che vada, penso se ne disinteressi come i politicamente diversi, ma omogenei nella lotta ai neonati, suoi predecessori.
Si avvicina il Natale: tranquilli potrete inserire nei presepi che offrirete al calore delle vostre famiglie, sicuri nelle vostre tiepide case (so che Primo Levi può essere disturbante però sfacciatamente lo ricordo),  un  nuovo mitico eroe, oggi esemplare: si chiama re Erode. Lui sì sapeva come fare: per prenderne uno li cancellava tutti.
Non gli è andata bene ma oggi chissà!
Augusta De Piero – Udine



Sabato 01 Dicembre,2018 Ore: 15:40
 
 
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