AL SINDACO E CONSIGLIERI DELLA GIUNTA:
NAZARIO DE ANGELIS (COSSIGNANO)
MARISA CIOTTI (COSSIGNANO)
FEDERICO BUFFARE (SAN BEN. DEL TRONTO)
GIOVANNI CATALDI (ROMA)
ANDREA DE NICOLA (ASCOLI PICENO)
GRAZIANO FELIZIANI (COSSIGNANO)
DANIELA SILVESTRI (SAN BEN. DEL TRONTO)

     Distinto Signor Sindaco, ROBERTO DE ANGELIS, 
     E AI CONSIGLIERI DELLA GIUNTA.                                                                                    sono un cittadino lombardo di Brescia, che ogni anno, viene a trascorrere un periodo di vacanze nella vostra terra ospitale in particolare nel piccolo paesino di COSSIGNANO, dove abitano i miei suoceri e i miei cognati. Abbiamo ascoltato i racconti del terremoto e delle sue infinite scosse e visto i lucciconi nei loro occhi dei nostri famigliari e parenti, quando parlavano dei loro ricordi e delle loro paure passate e delle ansie presenti per un incerto futuro. 

      Appunto per questa nostra simpatia nei vostri confronti intendo richiamare l'attenzione del Sindaco, dei consiglieri e dei cittadini Cossignanesi, per la condizione delle strade che abbiamo percorso mille volte, ma la cui SITUAZIONE di pericolosità viene sottovalutata o lasciata all'indifferenza generale. Cerco di capire: a voi,  che quasi ogni giorno state facendo esperienza delle scosse dirette o indirette del terremoto, parlare di strade dissestate, potrebbe sembrare quasi una cosa da nulla o un tentativo di solletico.

      Siamo coscienti di ciò, ma anche noi abbiamo osservato passaggi, dissesto, comportamenti, automobili, bici di corsa, trattori, camion pesanti, che transitano tranquillamente o a grandi velocità, su queste strade dissestate e che rischiano di franare dall'oggi al domani. 
        In particolare mi riferisco al tratto che va da Contrada Moglie fino alla villa del dottor Piergallini, di via contrada san Michele, 1. Ma anche la salita che conduce al paesino di Carassai, (per ricordare un altro tratto di strada  molto deformato da scosse o franamenti), passa davanti alla Cantina carassanese e giunge fin sopra l'abitato, prima di affrontare la discesa verso la valle dell'Aso.
   Questa preoccupazione mi induce a pensare a cosa potrebbe accadere qualora la pioggia consistente di alcuni giorni o probabili nevicate abbondanti ostruirebbero la strada già malconcia o favorire altri smottamenti o frane di cui siete già al corrente molto più di me. Tra l'altro nel tratto di strada da me succitato c'è una bella voragine prodotta da calanchi spaventosi che potrebbero raccontare la loro storia. 

   Distinto signor sindaco ROBERTO, io non intendo farmi pubblicità a poco prezzo, non è mia abitudine; mi sono informato dai miei parenti e sono al corrente che su dette strade sono già stati effettuati vari interventi e che i soldi non sono mai sufficienti, per certe opere pubbliche.
     Ma ora, signor sindaco, la SICUREZZA STRADALE in quel tratto e in altri, è messa duramente alla prova, e penso non ci sia più tempo per silenzi poco comprensibili e prese di posizione ormai ineludibili. Certo le Pappardelle al sugo di cinghiale sono sempre gradite come anche le Salsicce di Carassai, o i concerti all'insegna di Vizi e Virtù. Ma la sicurezza delle persone viene molto prima di tutte queste cose. 
    Per questo noi con tanti altri cittadini e villeggianti che amano il vs paesino già visitato dal terremoto, ci aspettiamo una parola di maggiore presa di coscienza e di intervento.
Grazie. 

Carlo Castellini, Brescia