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www.ildialogo.org Giovani padri, e altro,di Lidia Menapace

Giovani padri, e altro

di Lidia Menapace

Sono appena tornata da Piacenza, colà invitata da un circolo Arci giovanile, intitolato Vic ,a memoria di Vittorio Arrigoni. Prima di tutto sono lieta di segnalare l'iniziativa, che è una di quelle tendenti a praticare una cultura politica e di vita alternativa, cioè che incomincia a percorrere una via prerivoluzionaria. Il circolo , autofinanziato, svolge una attività di incontro e discussione, pacata, appassionata, curiosa, senza vincoli che non sia la voglia di ascoltare e interloquire. Insomma: discutono. Sembra che questa sola attività intrinsecamente democratica susciti preoccupazione, sono già state inoltrate proteste per chiasso, disturbo ecc. immotivate e senza conseguenze. Ora debbono solo attendersi qualche provocazione da parte o di facinorosi di per sè, oppure anche di professione , volti a spingere le tensioni sociali verso le botte o le proteste vioiente, o i vandalismi. Spero che non succeda e dico che in ogni caso sarebbe giusto che gruppi di cittadini/e autorevoli si predisponessero a fare da garanti e da alleati esterni , senza intrigarsi minimamente nella gestione del circolo. Non è il primo circolo Arcl che incontro, e segnalo che incomincia ad esserci una piccola crescente simpatia per l'Arci piuttosto che per l'Anpi.
Mi avevano chiamato tramite Davide, un compagno che è stato professore lì e che aveva assistito e favorito la loro nascita politica. Ho passato con loro una bellissima serata di dibattito politico serrato intelligente curioso vario.
Chiudono rigorosamente a mezzanotte per non incorrere in multe o repressioni. Siccome la cosa è piaciuta, e l'indomani resto a Piacenza in attesa di proseguire poi per Monza per l'Anpi, organizzano un ulteriore incontro ancor più informale per la sera.
Ho anche passato una giornata tranquilla di grande e piacevole ospitalità nella casa di una del circolo, e ho conosciuto il fratello, il padre che mi ha nominata zia della loro casa e anche la madre, che gestisce un bar non lontano col suo nuovo compagno. Molto bello compagnevole e civilissimo. Accompagnata a Piacenza nel pomeriggio (i miei ospiti abitano fuori in campagna, e ho visto così anche il bello dolce paesaggo delle prime colline, con frana ahimé e una quantità di tricolori perché è in arrivo a Piacenza l'adunata degli Alpini, esecrata dalla giovane compagna che protesta per i soldi spesi in cose patriottarde e militariste, invece che a mantenere il territorio) stando su una panchina in piazza, ho osservato un fenomeno nuovo che da qualche tempo mi balza agli occhi, anche da ultimo a Catania: sono visibilmente numerosi i giovani padri con passeggino, neonato/a, biberon e pacco dei pannolini, insomma in veste di padri esperti e disinvolti. E' una straordinaria novità, che segnala madri meno possessive e dittatoriali nella gestione dei e delle neonati/e, padri che apprendono volentieri e con piacere. Sembra in via di estinzione la genia dei padri che o lasciano cascare in terra i e le piccole per paura di strizzarli o li strizzano fino a fargli i lividi per paura che caschino per terra. In altri termini, incominciano ad essere socialmente viibili padri normalmente affettuosi dediti pratici.
Siamo alle soglie di una vera mutazione? cioé quella dalla quale per casuale mutamento del Dna mi aspetto un cambiamento irreversibile della sessualità maschile storicamente violenta? anche gli uomini incominciano ad avere normalmente una relazione adeguata con il corpo umano nudo fragile bisognoso di cure e vivace? sarebbe una mutazione delle relazioni nella specie umana, una rivoluzione delle più straordinarie: spero che non restiamo indietro noi donne, o per paura di perdere il dominio della generazione, o per rivalsa, o per emancipazione imitativa e ritardata.
Sarebbe un vero e triste guaio. Mentre dall'apporto di tutti e tutte può aprirsi l'avventura finalmente umana della specie. Ciò che ancora mancava all'evoluzione della ragione, che consenta relazione tra generi e generazioni e finalmente aprirsi la più piena e totale laicità, quando anche la riproduzione e la sessualità verranno gestite non da tristi divieti o comandi esterni, ma da ragione gioia piacere dai e dalle umane.



Martedì 16 Aprile,2013 Ore: 09:20
 
 
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