- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (181) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org REFERENDUM, QUANDO LE PAROLE SONO PIETRE,di Luigi Caputo

REFERENDUM, QUANDO LE PAROLE SONO PIETRE

di Luigi Caputo

COMUNICATO STAMPA
“Si tratta di un provvedimento demagogico, che cerca un facile consenso senza affrontare il tema reale dell’efficienza della Camere. Anche per quanto riguarda i risparmi prospettati si tratta di ben poca cosa rispetto alle decine di miliardi che oggi lo Stato italiano versa ai propri creditori (…) Si tratta di un intervento superficiale, che non porta vantaggi ma anzi, accompagnato dalle modesta riforma elettorale , produrrà collegi di estensione senza pari in Europa, condannando peraltro le regioni più piccole a non avere, a causa della soglia implicita, rappresentanti dell’ opposizione in Parlamento”.
Non sono parole di un partito irriducibilmente schierato per il NO ( in questo momento in Parlamento non ve ne sono) ma del sen. Parrini, capogruppo PD in commissione Affari Costituzionali, pronunciate nella seduta del 9 luglio 2019. Noi pensiamo che si possano sottoscrivere in pieno, rappresentano un’ottima sintesi delle ragioni del NO. Sappiamo che dal luglio dello scorso anno molta acqua è passata sotto i ponti. In mezzo, un cambio di alleanze che ha neutralizzato il pericolo Lega- Salvini, sulla base di un patto che prevedeva, tra l’altro, la conversione al SÌ del PD previa riforma del sistema elettorale ed altri adeguamenti finora rimasti sulla carta e anzi, per come si sono delineati finora i relativi progetti di legge, destinati a rappresentare un rimedio peggiore del male (vedi soglia di sbarramento al 5%). Quel patto, in ogni caso, non vincola gli elettori, a partire da quelli del PD, a quanto pare numerosi, che ritengono che la posizione originaria del proprio partito sia tuttora valida e che in ogni caso non si possa barattare la Costituzione con il governo, la cui sorte peraltro non sarà certo determinata dall’esito della consultazione referendaria. Noi aggiungiamo soltanto che questo non è il momento dei tatticismi ma di una battaglia sui e per i valori costituzionali, fra i quali quello della rappresentanza del popolo è una pietra angolare. Votare sì significa invece dare fiato alla tromba dell’antiparlamentarismo, gonfiare le vele di qualsivoglia progetto e/o disegno eversivo della Costituzione. Come ha affermato la compagna Luciana Castellina, “quell’ immagine delle poltrone vuote mostrate (dai 5 Stelle) con baldanza, davanti a Montecitorio comunica un altro messaggio: che il Parlamento non serve a niente”. Si esprima perciò anche un NO critico, mantenendo semmai quelle riserve – che sono largamente anche le nostre – su un Parlamento oggi inadeguato sotto il profilo della rappresentanza e anche, in buona misura, della qualità del personale politico che lo compone. Senza mai dimenticare, però, nel contempo, che la “riforma Grillo-Di Maio” si abbatterebbe non su questo Parlamento, bensì sul Parlamento inteso come istituzione. E che l’ antiparlamentarismo, quanto non sarà certo determinata da più fa appello al popolo, tanto più si ritorce contro di esso, e in particolare contro le classi subalterne.
 
Luigi Caputo
Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Regionale Campania



Venerdì 18 Settembre,2020 Ore: 18:17
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info