- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (230) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LA DEMOCRAZIA IN ITALIA E LA COSTITUZIONE GENERATE DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE SI DIFENDONO CON IL VOTO. NOI VOTIAMO NO!,di ANPI Sicilia

LA DEMOCRAZIA IN ITALIA E LA COSTITUZIONE GENERATE DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE SI DIFENDONO CON IL VOTO. NOI VOTIAMO NO!

di ANPI Sicilia

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
COORDINAMENTO REGIONALE SICILIA
Ente Morale D.L. n. 224 del 5 aprile 1945
Comunicato stampa
LA DEMOCRAZIA IN ITALIA E LA COSTITUZIONE GENERATE DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE SI DIFENDONO CON IL VOTO.
AL REFERENDUM DEL 20-21 SETTEMBRE - SULLA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI - ANPI SICILIA INVITA I CITTADINI SICILIANI A VOTARE NO!
Il Coordinamento regionale dell’Associazione Nazionale Partigiani, coerentemente con la deliberazione assunta dall’ANPI Nazionale, riguardo il referendum confermativo della riforma costituzionale, invita i cittadini siciliani a votare NO!
La “riforma” prevede una drastica riduzione dei parlamentari: 230 nella Camera dei Deputati ( dagli attuali 630) , 215 al Senato ( dagli attuali 315). Un taglio nefasto per le sorti della nostra democrazia. Fortemente lesivo della funzionalità decisionale ed operativa di Camera e Senato – cuore motore della gestione democratica e delle scelte legislative nel nostro paese -, dannoso per le esigenze concrete degli italiani poiché incide negativamente sulla corretta distribuzione della rappresentazione territoriale e sulle scelte dei cittadini. Un risparmio totalmente insignificante sul piano economico complessivo della spesa pubblica,
Se diventasse operativa la “riforma” la Sicilia perderebbe ben 29 parlamentari: 20 per la Camera dei Deputati e 9 al Senato. La Sicilia diventerebbe la regione d'Italia meno rappresentata. Considerato il perverso intervento strategico delle organizzazioni mafiose nel voto in Sicilia, da sempre in opera, il ridimensionamento del numero dei parlamentari e gli esigui seggi rimasti a disposizione dell’isola determinerebbero un’esposizione e un influenzamento ancora più grande agli appetiti e alle trame di mafia e corruzione. Pertanto, richiamando alla nostra comune memoria i centinaia di martiri assassinati per contrastare la mafia, è necessario difendere la dignità civile e il futuro politico della Sicilia.
Nel percorso storico della Repubblica italiana il numero dei parlamentari, quindi anche nel rapporto con la popolazione, è già stato mutato, pur in un quadro di equilibrio complessivo omogeneo. Nel 1948, quando si iniziò a votare per la definizione del Parlamento, la popolazione italiana corrispondeva a 46 milioni di abitanti. La Costituzione prevedeva che il numero dei deputati e sanatori fosse proporzionale al numero degli abitanti delle circoscrizioni elettive Si votò con il sistema proporzionale per scegliere 574 deputati e 237 senatori: un deputato e un senatore rappresentavano rispettivamente 80.000 e 194.000 abitanti.
Con la modifica costituzionale del 1963, con una popolazione accresciuta, pari a 51 milioni, si stabilì l’attuale vigente composizione numerica: Camera dei Deputati n° 630, Senato n ° 315 . Con un rapporto, quindi, di 1 deputato ogni 81.000 abitanti, 1 senatore ogni 162.000 abitanti. 0ggi, se passasse la modifica, con una popolazione di 60.000.000 di abitanti ( 60,317 mil.): ogni deputato rappresenterebbe 150.000 abitanti, un senatore rappresenterebbe 300.000 abitanti. Verrebbe meno il principio fondativo dei padri costituenti, compromettendo, quindi i delicati rapporti democratici sulle eque rappresentanze territoriali, sulla tutela delle minoranze e sulle modalità elettive del Presidente della Repubblica ( rapporto tra parlamentari e rappresentanti delle Regioni).
Passando la “riforma”, nel contesto europeo l’Italia avrebbe il minor numero di deputati in proporzione alla popolazione.
Non sprechiamo le conquiste di democrazia e libertà conquistate con la Lotta di Liberazione dal nazifascismo.
VOTIAMO NO!
Ottavio Terranova - Coordinatore regionale Anpi Sicilia - Vice Presidente nazionale Anpi
Palermo, 8 settembre 2020



Venerdì 11 Settembre,2020 Ore: 21:52
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info