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Terra!, Terra!: il Brasile dà una ‘lezione’ all’Europa e alle sue radici!!! , Una nota di Federico La Sala

VITTORIA AL MONDO. SI’ ALL’UMANITA’
Terra!, Terra!: il Brasile dà una ‘lezione’ all’Europa e alle sue radici!!!

Una nota di Federico La Sala

“Su cosa è stato edificato il nuovo mondo? Genocidi e stermini. Chi ha dato il nome a questo nuovo mondo? Un Vespucci ((in verità non lui direttamente, ma ricordiamoci dei ragni e delle formiche di Bacone). Chi ha chiamato così l’Amazzonia? E, chi così il Brasile? A Napoli, sì sempre a Nea-polis, questo nome ricorda la brace, il braciere, persone intorno a un fuoco che riscalda, un cerchio familiare che si apre e accoglie chi ha freddo – non la devastazione e il deserto di chi cieco e folle si mette a distruggere tutto: Edipo con in mano il lancia-fiamme a volontà – Platone, il Tecno-crate. Di fronte alla Foresta gli uomini ciechi e folli di potenza (ma qui si parla anche delle donne-amazzoni) vedono nulla e fanno e … faranno il Brasile?” (Federico La Sala, La mente accogliente. Tracce per una svolta antropologica, Antonio Pellicani Editore, Roma 1991, pp. 180-181)
Se vogliamo parlare di identità europea, oggi che dovremmo parlare di identità terrestre (siamo le generazioni che hanno visto e vedono la Terra dalla Luna, e dallo Spazio!!!), parliamone con più ampiezza, profondità, e altezza: reinterroghiamo il mito, antropologicamente!!!
Se ci muoviamo così, non è solo da “Europa” che dobbiamo partire, ma da chi l’ha rapita - da “Zeus” e da chi era “Zeus”. Così ci avvicinamo a Creta, a Minosse, a Pasifae, al Minotauro, al Labirinto, a Dedalo, Icaro, ad Arianna e Teseo, ecc. ecc. e arriviamo a Troia, a Omero, ad Ulisse e ad Atena e …Atene! Il problema è quello delle origini della Polis e del potere, del Potere armato di tecnica e di astuzia (Atena, figlia di Metis) – Zeus! La ‘civiltà’ del logos armato e astuto: questo è il problema! Allora, forse, capiremo perché “Europa” non è più in Europa… e noi non sappiamo più chi siamo!!!. La questione è da ‘peccato originale’: Eva è stata ‘rapita’ dal fascino di un serpente, Europa dal fascino di un toro. Tutte e due le ‘storie’ dicono del cadere in tentazione, della madre di tutti i viventi e della madre di tutti gli europei, tra le braccia di un ‘dio’ ingannatore, camuffato da animale – e l’obiettivo di tutti e due è negare e togliere “Dio” dal centro della vita sociale e politica degli esseri umani: così per il ‘serpente’, così per Zeus che, con l’aiuto della madre, aveva spodestato Chronos, che a sua volta aveva evirato e spodestato Urano – il Cielo.
Ora di che c’è da meravigliarsi, se (come figli e figlie di Europa) ci troviamo schiavi e senza parole in questo mondo dove regna l’armonia degli opposti e polemos è il padre di tutte le cose?! Di cosa ci si lamenta?! Che si vuole?! Zeus non abita più da noi, e nemmeno Europa: noi ‘europei’ non abbiamo più il fascino del ‘toro’ e nemmeno del ‘serpente’…. e nemmeno la bellezza di Europa. Siamo diventati vecchi, e la nostra ‘bella’ Europa, insieme con i nostri “cervelli”, se ne è andata via!!! Europa, oggi, è stata di nuovo ‘rapita’, e vive (almeno per il momento!!!) a Washington…. Dobbiamo prenderne atto: non siamo più né Zeus né Europa!!! Zeus seduce continuamente la ‘nostra’ bella Europa e la ‘nostra’ bella Europa cade continuamente in estasi - rapita dal toro o dal serpente del momento. E “il giogo della Necessità” continua: che ‘bello’!!!
Quando eravamo giovani e forti, qualcuno ci ha detto che “chi di spada ferisce, di spada perisce”, ma nessuno l’ha voluto né ascoltare né capire. Eravamo tutti degli Zeus, a giocare il logos dell’eros e della guerra.... a caccia di ‘Europee’ da rapire. E, ora, di che ci lamentiamo? Cosa vogliamo? Diventare di nuovo Zeus odi nuovo Europa che Zeus viene a rapire? Boh e bah!? Non abbiamo imparato nulla? Che aspettiamo ancora?! Un altro “Zeus”?! Cosa aveva detto e ricordato Leopardi all’inizio della Ginestra? Non l’abbiamo capito e l’abbiamo dimenticato.... non sappiamo più né cosa è luce, né da dove viene la luce. Preferiamo il buio, e così continuiamo a dormire e a sognare sempre gli stessi sogni.
Che fare? Forse resta ancora un po’ di tempo: possiamo ritornare al di là delle origini e … ri-nascere, in un libero mare e in un cielo puro!!! Solo il lieto-evento può portarci fuori dal tempo della tragedia (e del latinorum dei don Abbondio di tutti i tempi) – e, finalmente, ri-portarci la bella-notizia e nel tempo della Commedia e del parlar volgare di Dante, come di Francesco, come di Gioacchino da Fiore, … come di tutti gli altri esseri umani di buona volontà del Pianeta Terra: non c’è nessun dio che ci può salvare, se non l’Amore - il Dio dei nostri padri (‘Giuseppe’) e delle nostre madri (‘Maria’). A partire da sé, e con i nostri ‘padri’ e con le nostre ‘madri’, cerchiamo di ri-nascere bene – e di non-morire, per sempre, con l’intera Terra!(Federico La Sala, 22.10.2005)



Sabato, 22 ottobre 2005
 
 
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