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www.ildialogo.org Bose, la chiesa, il Papa, una lettera e una risposta,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Bose, la chiesa, il Papa, una lettera e una risposta

di Giovanni Sarubbi

In merito al mio “mattinale” di ieri 19 marzo (vedi link) in cui parlavo della vicenda di Bose, ho ricevuto da don Aldo Antonelli la seguente lettera:
Caro Giovanni,
molto probabilmente abbiamo informazioni diverse su Bose. Diversamente da te, sono rimasto deluso da Enzo bianchi, che ho sempre seguito con entusiasmo e stima e di cui ho letto i libri. Non è corretto che dopo le sue dimissioni da priore continui, nell'ombra, a farla da "padroncino" (nel senso bonario)! Una volta dimesso, correttezza vuole che si metta da parte, quanto alla Comunità, anche se da lui fondata. Diversamente si dà l'idea che la "Comunità" continui ad essere una sua "creatura". Se è stata la comunità stessa a chiedere gli ispettori vaticani un motivo ci dovrà pur essere! Ad Enzo, proprio in rispetto della sua storia e della sua "personalità" gli è stata offerta più di una soluzione e quella di Cellole era stata concordata con lui..... Mi dispiace ma non sono d'accordo affatto con te su ciò che hai scritto stamane sul Mattinale!
Aldo Antonelli (facebook.com )

Gli ho dato la seguente risposta che ora condivido con voi tutti
Caro Aldo,
ti ringrazio della tua riflessione. Sulla vicenda Bose ho avuto in questo anno riscontri contrastanti. Non conosco personalmente Enzo Bianchi anche se ci seguiamo a vicenda sui social e spesso condividiamo e rilanciamo i nostri rispettivi twitt. Ho qualche amico in comune con lui che con lui ha rapporti strettissimi da decenni e che conosce bene strettamente sia lui che Manicardi. Questo amico mi ha dato la tua stessa interpretazione. Qualche altro amico che pure conosce Bose mi ha dato invece un'interpretazione favorevole a Bianchi. Probabilmente la verità sta nel mezzo come spesso succede in tutte le liti.
Quello che per me è incomprensibile e inaccettabile sono istituti quali quello del "visitatore apostolico", del processo senza possibilità di difesa, del "decreto singolare" cioè imperiale e senza appello, cioè di un codice di diritto canonico e di una struttura ecclesiastica che sono la negazione del Vangelo di Gesù di Nazareth. Quello che oramai per me è inaccettabile è la religione dell'imperatore romano Costantino, che l'ha tenuta a battesimo a Nicea nel 325 dc, e che è giunta fino a noi con tutti i suoi dogmi, i suoi riti, sacramenti, preghiere, teologia e presunzione di superiorità su tutto e tutti come se in questi quasi 2000 anni non fosse successo nulla. Una religione che poi non riesce a risolvere dei normali conflitti umani che si verificano nelle proprie comunità e che è piena di abusi di poteri, a cominciare da quello del Papa e di tutto il clero che lo supporta. È questo che è per me insopportabile e non mi interessa schierarmi da una parte o dall'altra, con Bianchi o Manicardi.
Diritto canonico e decreto imperiale usato contro Enzo Bianchi ma non contro personaggi come Salvini e soci che può continuare a diffondere il suo “vangelo sovranista” spacciandosi per cattolico usando due pesi e due misure.
Non sono mai stato un papista, anche quando sono stato caporedattore del settimanale cattolico della diocesi di Avellino. E oggi ancora di più che non ho più alcun rapporto con la chiesa istituzione, anche se il Papa si chiama Francesco e ha fatto sicuramente qualcosa di molto positivo sul tema della pace. Ma su tutto il resto non ha smosso nulla. La struttura della chiesa è la stessa, il clericalismo impazza, alle belle encicliche non segue nulla e la chiesa è sempre più immobile e incartata su se stessa, sulla sua teologia immobile e i suoi riti e sacramenti come la vicenda Bose dimostra. E non se ne può più.
Non se ne può più di una istituzione che oscilla continuamente tra essere una struttura religiosa e una imperiale, tra un papa che parla contro la guerra e una struttura piena zeppa di cappellani militari e di rapporti stretti con il mondo militare e delle armi che vengono benedette mentre non si possono benedire le coppie gay.
Questo è il senso delle cose che ho scritto oggi probabilmente non riuscendo ad esprimere appieno il mio pensiero.
Ti ringrazio molto di aver voluto condividere con me il tuo dissenso su ciò che ho scritto e ti auguro una buona giornata.
Ciao
Giovanni Sarubbi



Sabato 20 Marzo,2021 Ore: 09:06
 
 
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