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www.ildialogo.org Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra

«fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?». PROVE DI RESISTENZA (13)


di Giovanni Sarubbi

I Mattinali di Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre 2020


BEATITUDINI
Le Beatitudini sono l’unica confessione di fede che Gesù di Nazareth ha lasciato ai suoi seguaci. È un programma di vita sociale molto chiaro, l’ho sintetizzato ieri. Ed è un programma ignorato completamente da tutte le chiese cristiane che continuano a ripetere il “credo” stabilito al primo concilio di Nicea del 325 d.C. presieduto dall’imperatore Costantino.
Gesù non ha mai chiesto di credere in alcuna delle dichiarazioni contenute nel “credo” costantiniano che ha fondato la religione cristiana. Secondo i testi evangelici (Matteo cap. 25) non saremo giudicati per aver creduto in alcuno dei paragrafi di tale “credo” ma su ciò che concretamente abbiamo fatto verso i diseredati, i poveri, i perseguitati quelli che Gesù chiama i “miei fratelli più piccoli”.
Le beatitudini sono tutte impregnate del “dio umanità” di cui parlava Gesù, le confessioni di fede costantiniane sono invece impregnate del dio della metafisica, muto sordo e lontano e funzionale all’impero romano di cui ha mutuato il culto dell’imperatore.
E scrivo la parola “dio” con la “d” minuscola perché il mio ragionamento non riguarda il “Dio” unico della religione ebraico-cristiana ma riguarda il concetto di divinità e in tal caso, vocabolario alla mano, è giusto scrivere “dio” con la “d” minuscola.
Occorre rilanciare il programma gesuano delle beatitudini, ancora profondamente attuale, liberandolo dal linguaggio religioso tipico del tempo nel quale esso è stato scritto. Ne verrà un gran bene non solo per i seguaci di Gesù di Nazareth ma per tutta l’umanità.


01/07/20 : 9:02:50

AMMUINA
Urli disumani provengono in queste ore dai partiti della destra che vogliono la riabilitazione di Berlusconi che sarebbe stato condannato senza prove il 1° agosto del 2013 in Cassazione a 4 anni per frode fiscale.
Risibile la prova del “dolo” che consisterebbe nella registrazione di un colloquio tra lo stesso Berlusconi e Amedeo Franco, il giudice che redasse il verdetto di condanna di Berlusconi. Egli avrebbe definito i 5 giudici che emisero la sentenza, quindi anche lui stesso, un “plotone di esecuzione".
Questo giudice è morto nel maggio del 2019. Non potrà quindi essere chiamato a smentire o confermare il contenuto e l’autenticità della registrazione. Forse proporranno una seduta spiritica per ascoltarlo. Il suo, se vero, è un pentimento post-mortem.
"Non risulta che il cons. Amedeo Franco abbia formalizzato alcuna nota di dissenso", ha detto la Cassazione. E anzi davanti al CSM egli affermò di non essersi sentito né condizionato né influenzato nel suo lavoro. Antonio Esposito, il presidente della Corte che pronunciò la sentenza, annuncia querela.
Nulla potrà cambiare una sentenza definitiva della Cassazione. È solo un gran polverone mediatico
per spingere il presidente della Repubblica a nominare Berlusconi senatore a vita oppure, più probabilmente, per tentare di aumentare i consensi elettorali di Forza Italia scesa nei sondaggi ai minimi termini. E in periodo elettorale, il 20 settembre si vota, un po’ di ammuina può servire ad infinocchiare qualche fesso. Ma ccà nisciuno è fesso.


02/07/20 : 7:30:47

CIOCCOLATA
Un anno fa, il 3 luglio 2019, ho iniziato questa rubrica. Come allora fa caldo, un caldo asfissiante. Sembra di essere su una graticola ad arrostire. Almeno qui al sud dove dalle mie parti siamo stamattina a 30 gradi. Non si riesce a leggere alcunché di serio e i giornalisti lo sanno e ti propinano solo donne nude e pagliacciate come il maldestro tentativo di promuovere Berlusconi senatore a vita fidando nella distrazione generale e in un colpo di sole, improbabile, del presidente Mattarella.
Ci attende una lunga estate rovente al sud e con alluvioni e disastri vari al nord e al centro e i soliti mestatori a girare la melma in cui hanno ridotto la politica. E si sa la melma più si rivolta e più puzza e i suoi schizzi ti sporcano e ti infettano e producono disgusto e astensionismo. Ed è questo quello che vogliono. Avere sempre meno persone che votano e si impegnano nella vita sociale per poter più facilmente corrompere i pochi che continuano a votare.
E fra una bufala e l’altra, si preparano a fare una sporca campagna elettorale per le regionali e soprattutto per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari che con queste premesse sembra avere un esito scontato.
Come è già successo la stampa, le TV e i social faranno crescere questa marea di fango che tenta di sommergere la vita pubblica italiana. Continueranno a vendere merda per cioccolata. E ci sarà chi la mangerà. Ma non tutti. C’è chi resiste e io sono tra loro. E voi che mi leggete da che parte state?


03/07/20 : 9:14:11

MADE IN USA
Argomenti estivi. Siamo all’inizio di Luglio, tempo di vacanza, fa caldo e “il popolo vuole sesterzi”, “panem et cicenses” e soprattutto sesso, tanto sesso. Così si giustificano direttori e giornalisti che scaricano sul “popolo” le loro decisioni editoriali.
E le TV, quelle gratis o a pagamento, sono piene di film a base di violenza, di sangue, tanto sangue, e teste mozzate da spade e asce e sparse su campi di battaglia con decine di migliaia di vittime e poi roghi di pile di cadaveri, e sacrifici umani e perfidie diaboliche, e fratelli che si uccidono e si odiano, e madri che uccidono i propri figli. E sono tutti film made in USA.
È questo il palinsesto di base di Società quali NETFLIX o Amazon, che le diffondono attraverso Internet, ma anche della TV pubblica. Decine e decine di serie TV dove l’ingrediente base è il sangue, il sesso e la violenza senza limiti. Filmati in grado di legare milioni di persone davanti allo schermo come fossero drogati.
Qual è la “cultura” che questi filmati trasmettono tutti possono capirlo. Servono da un lato ad evadere dalla realtà e dall’altro a giustificare una realtà fatta di guerre reali, di distruzione di interi popoli, di ingiustizie sempre più violenti e devastanti. E di una politica che non è più “Politica” ma solo corruzione e di una classe sociale, quella dei capitalisti ricchi e gaudenti, che lottano senza esclusione di colpi per il loro potere e che vuole tenere le classi povere schiavizzate e rese incapaci di reagire sia sul piano concreto sia su quello culturale.


04/07/20 : 9:25:42

SACRIFICI
Papa Francesco è un Papa diverso da quelli che lo hanno preceduto. Preti della diocesi di Roma lontano da microfoni e telecamere e a tavola con gli amici raccontano di un Papa che fa sortite fuori dal Vaticano senza scorte e sotto mentite spoglie. E di un Papa che legge personalmente le lettere che gli vengono inviate e che ha sguinzagliato per Roma il suo elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, a fare quello che lui vorrebbe fare ma che da Papa gli è impedito: andare per poveri, cercarli uno a uno e aiutarli come faceva a Buenos Aires.
Ed è un Papa che il più delle volte parla a braccio e magari straccia i fogli con i testi che gli sono stati preparati dalla curia vaticana e da risposte spiazzanti che non ti aspetti come quando disse, qualche anno fa, «Dio è ingiusto? Sì, è stato ingiusto con suo figlio, l’ha mandato in croce». Risposta che da un lato (Dio è ingiusto) coglie l’assurdità di una dottrina sacrificale che vede Dio compiere verso se stesso un sacrificio terribile, quale quello del suo figlio, e dall’altro lo giustifica dicendo “l’ha mandato in croce”, sottintendendo per la nostra salvezza.
Da un lato è portatore di posizioni avanzate sul tema dell’ambiente e della “salvaguardia del Creato”, per la pace e contro i mercanti di armi, dall’altro di dottrine teologiche sacrificali disumane e antievangeliche che discendono tutte da quel culto dell’imperatore romano di cui la religione cristiana ha preso il posto, con contorno di crocifissi miracolosi e di Madonne.
Il Vangelo di Gesù di Nazareth è un’altra cosa.


05/07/20 : 8:56:02

AMBIGUITÀ
Rovelli estivi. Gad Lerner chiede oggi a Giorgia Meloni di dire se il suo partito, quel Fratelli d’Italia che ha nel suo simbolo quello del MSI (Movimento Sociale Italiano erede diretto del fascismo) sia fascista oppure no. Gli indizi si moltiplicano, dice Lerner, dalla foto del militante che fa il saluto romano davanti ad un banchetto del partito, a quella del consigliere comunale friulano di Fdi, Gabrio Vaccarin, in divisa nazista davanti alla foto di Hitler, alla vicenda di Francesco Acquaroli indicato dalla Meloni come candidato del centrodestra nella regione marche che presenziò “a una cena celebrativa della marcia su Roma, sul cui invito comparivano un fascio littorio e lo stemma del suo partito”.
Sciolga il dubbio atroce, dice Lerner, che la accusa di doppio giochismo chiedendole di fare come Gianfranco Fini che, quando andò a Gerusalemme, dichiarò che “il fascismo era il male assoluto”.
È vero che il clima è impazzito e le alte temperature possono fondere anche i cervelli, ma che cosa c’è ancora da chiarire?
Lerner è troppo intelligente per credere che la Meloni non sia fascista. Lo è da sempre e non gli va dato tregua perché il fascismo non è semplicemente “una dottrina che nega la democrazia”, come lui scrive, ma è un partito criminale, corrotto fin nel midollo, razzista, responsabile di omicidi efferati, di guerre efferate, di genocidi e di assalti alle associazioni dei lavoratori e di decine di stragi impunite che hanno insanguinato il nostro paese ed è sostenitore del militarismo e delle industrie belliche.
Le ambiguità, forse, è Lerner che deve scioglierle.


06/07/20 : 8:27:27

SACRIFICI (1)
«Ciao Giovanni,
Continui ad insistere che nel vangelo non esiste l'idea "sacrificale", ma solo quella della fraternità e della scelta degli ultimi. Leggi ad es Mt. 16,21-23; 17,22-23; 20,17-19. O tutti i racconti della passione. O il colloquio tra Gesù e Nicodemo (Gv. 3,16)! Come fai a dire che non è un aspetto evangelico quello sacrificale?» Questa la domanda che mi è stata posta.
Occorre innanzitutto una premessa che riguarda “I sacrifici umani” attestati negli scritti ebraici nell’episodio del cosiddetto “sacrificio di Isacco”. Il patriarca Abramo ricevuto da Dio l’ordine di sacrificare il suo unico figlio Isacco non ha esitazioni. Va sul monte indicatogli da Dio e si appresta ad uccidere e poi bruciare suo figlio ma Dio gli ferma la mano. Da allora, gli Ebrei sacrificheranno a Dio non più esseri umani bensì animali.
Ma gli ebrei non erano i soli a fare sacrifici umani che erano praticati anche da altri popoli come i Celti, i Germani, i Greci e nella stessa Roma. Sacrifici umani sono stati attestati anche tra gli Aztechi del Messico o fra i Vichinghi.
Con i sacrifici umani si volevano nutrire gli dèi con il sangue di un uomo per dare loro forza o per placare la loro collera con un’offerta preziosa.
L’episodio di Abramo e Isacco dice con chiarezza che il Dio di Abramo non vuole sacrifici umani. Ma c’è di più. Non c’è profeta, a cominciare da Isaia, che non attacchi la pratica degli stessi sacrifici di animali come non graditi a Dio. Né sacrifici umani né di animali. “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova", scrive Isaia. Perchè il Dio di Abramo avrebbe poi dovuto sacrificare addirittura il proprio figlio per placare la propria collera? (continua)


07/07/20 : 8:35:57

SACRIFICI (2)
Il tempio di Gerusalemme ai tempi di Gesù era diventato una vera e propria macelleria. Era l’unico posto dove venivano sacrificati tutti i tipi di animali previsti dalla Torah, dai piccoli uccelli ai grandi bovini. E i sacerdoti erano a capo di una organizzazione che forniva gli animali da sacrificare. Il pellegrino che si recava a Gerusalemme per effettuare i sacrifici rituali comprava dai sacerdoti gli animali che poi i sacerdoti sacrificavano nel tempio riappropriandosi della carne che poi veniva venduta nelle macellerie di Gerusalemme di proprietà dei sacerdoti. Durante i giorni di permanenza a Gerusalemme, i pellegrini mangiavano carne che acquistavano nelle macellerie. La pagavano così due volte. Un affare molto lucroso per i sacerdoti.
L’episodio chiave, raccontato in tutti e quattro i vangeli, è quello noto come “cacciata dei mercanti dal tempio” (Marco 11, 7-19; Matteo 21, 8-19; Luca 19, 45-48; Giovanni 2, 12-25). Ma Gesù caccia tutti dal tempio, non solo i mercanti.
È l’episodio clou che condannò a morte Gesù perché di esplicita opposizione al potere dei sacerdoti che era potere oppressivo spirituale ed economico.
Ma tutti i 4 evangeli sono una raccolta di racconti dello scontro netto e senza appello di Gesù con i sacerdoti, con gli scribi e i farisei. I sacerdoti che facevano da mediatori tra il Dio posto nell’alto dei cieli e gli uomini; gli scribi depositari della interpretazione della legge; i farisei, i puri che si sentivano superiori agli altri membri della comunità e che vivevano separati.
Lo scontro di Gesù con il potere sacrificale dei sacerdoti è netto e senz’appello. (Continua)


08/07/20 : 7:44:15

SACRIFICI(3)
La parola sacrificio ricorre nell’intera Bibbia 348 volte. Una sola volta è presente nel Vangelo di Luca nel racconto della circoncisione di Gesù in relazione al sacrificio rituale di tortore o colombe che la Torah prescriveva per la nascita di un primogenito maschio. Nei Vangeli mai Gesù è indicato come “capro espiatorio” e neanche i passi indicati dal lettore da cui siamo partiti in queste riflessioni lo fanno (Mt. 16,21-23; 17,22-23; 20,17-19, o i racconti della passione e il colloquio tra Gesù e Nicodemo Gv. 3,16). Chi compie questo salto interpretativo è la Lettera agli ebrei. Si tratta di un testo di autore ignoto scritto fra il 70 e il 100 d.C.. I destinatari di questa lettera sono dei cristiani provenienti dall’ebraismo che rimpiangono le tradizioni ebraiche, i suoi riti e sacrifici. Ad essi l’autore parla di Gesù come Figlio di Dio e sommo sacerdote e della sua morte come del vero sacrificio che libera dal peccato e unisce i credenti a Dio.
Nei Vangeli c’è un Gesù che si oppone ai sommi sacerdoti agli scribi e ai farisei e che per questo viene ucciso; dall’altro c’è un Gesù trasformato in sommo sacerdote e vittima sacrificale al tempo stesso. Da un lato la liberazione dall’oppressione della religione, di cui la cacciata di tutti dal tempio è testimonianza; dall’altro la trasformazione di Gesù in un Dio.
Questa contraddizione, comprensibile quanto si vuole rispetto ai primi passi delle comunità gesuane, non è più accettabile se trasformata in dogma di fede e in un rito, la messa, che perpetua in eterno l’uccisione, seppure virtuale, di un uomo. (continua)


09/07/20 : 9:09:08

SACRIFICI(4)
La parola sacrificio ha una molteplicità di significati di cui il principale è quello che abbiamo affrontato in questi giorni. È il tema fondante della religione cristiana nata al Primo concilio di Nicea nel 325 d.C.. Fino a quel momento il cristianesimo non era una religione. Fu Costantino che la trasformò in religione, mutuandola dal culto all'imperatore, al Concilio di Nicea dove, sotto la sua presidenza, si definì il Credo che poi fu definitivamente approvato, con qualche aggiunta, nel Concilio di Costantinopoli del 381 d.C. Ma quel Credo è lo stravolgimento totale del programma gesuano costituito indubitabilmente dalle Beatitudini di cui esistono due versioni, una contenuta nel Vangelo di Matteo e una in quello di Luca con quest’ultima con un carattere più marcatamente sociale per i quattro “guai” lanciati contro i ricchi, i sazi, i gaudenti e i potenti. 
Il culto dell’imperatore era l’unico culto obbligatorio per i cittadini dell’Impero. Era l’imperatore l’unico dio che tutti i cittadini dovevano adorare. E il culto dell’imperatore era un culto sacrificale, come quello a tutti gli altri dei a cui si sacrificavano animali di tutti i tipi. Animali la cui carne veniva poi mangiata dai cittadini più poveri costituendo per essi l’unica possibilità di mangiare carne. Trasformare il culto dell’imperatore nel culto a questo Gesù uomo-dio sacrificato da dio stesso consentì all’impero di imporre il proprio potere attraverso un’unica religione costruita a propria immagine e somiglianza.
Occorre liberare Gesù di Nazareth e l’umanità dall’oppressione della religione dell’imperatore Costantino.


10/07/20 : 8:54:38

IRRAGIONEVOLE
“È irragionevole la norma che preclude l’iscrizione Anagrafica ai richiedenti asilo”, scrive la Corte Costituzionale bocciando il primo decreto sicurezza del 2018, dell’allora ministro degli interni Salvini, nella parte che nega l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.
“irragionevole”, secondo il vocabolario Treccani, si dice di qualcosa “che non ha la facoltà della ragione”, con riferimento agli animali, o “di cosa, non conforme a ragione, infondato, non moderato dalla ragione, e quindi smodato, esagerato”. I decreti Salvini sono non solo contrari alla Costituzione, che è la madre di tutte le nostre leggi, ma addirittura irragionevoli, cioè folli.
Non è la prima volta che le leggi fatte approvare dai leghisti vengono dichiarate incostituzionali.
Viene da chiedersi perché la Lega continui imperterrita, nonostante le continue bocciature subite, a produrre leggi incostituzionali.
Il motivo è duplice. Da un lato la Lega vuole dichiarare il proprio carattere eversivo dell’ordine costituzionale; dall’altro in tal modo essi fanno passare nell’amministrazione dello Stato pratiche incostituzionali nel periodo di tempo che intercorre fra l’approvazione della legge e la sua bocciatura. La Lega vuole minare la Costituzione nel sentire comune della gente rendendo “legale” ciò che non solo è illegale ma anche irragionevole, cioè folle. La Lega vuole inserire la pazzia nei rapporti sociali, con tutto ciò che questo può comportare, violenza compresa. Come faceva il fascismo.


11/07/20 : 8:44:52

SI CHIAMA FASCISMO
“Chi pagherà?” si è chiesto Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace in Calabria, quando ha saputo della sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Ministero dell’Interno nei suoi confronti, promosso dall’allora ministro Salvini, per la gestione dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Sentenza che segue quella del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria seconda il quale Mimmo Lucano non doveva essere arrestato, ne doveva essere allontanato dal suo paese. Contro di lui è stato montato un processo con un “quadro indiziario inconsistente” e “assenza di riscontri alle conclusioni formulate dall’ufficio di procura (di Locri, ndr), fondate su elementi congetturali o presuntivi”. Ma anche “erroneità del calcolo effettuato dalla polizia giudiziaria in punto di profitto del reato”.
Dovrebbero ora essere perseguiti tutti coloro che hanno inventato contro Mimmo Lucano una marea di falsità, a cominciare da quel Matteo Salvini che, da Ministro degli Interni, ha promosso l’azione di distruzione del progetto Riace, trovando il sostegno della procura di Locri che ora dovrebbe essere messa sotto accusa e costretta a pagare per i suoi comportamenti.
Come dovrebbero pagare tutti quei giornali e TV e siti internet che, a seguito di Salvini, hanno rovesciato valanghe di fango su Mimmo Lucano e la sua gestione dello SPAR che, scrive sempre il Riesame, non ha dato luogo a "condotte penalmente rilevanti".
Chi ha rubato 49 milioni di euro allo Stato è libero di andare in giro a infangare gli onesti che vengono messi in carcere. E questo si chiama fascismo!


12/07/20 : 8:09:15

CHIESE – MOSCHEE - TEMPLI
Da due giorni non si parla d’altro che delle due paroline dette da Papa Francesco domenica 12 luglio al termine dell’Angelus domenicale in Piazza San Pietro. «Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato», riassume oggi l’Osservatore Romano.
Questo “molto addolorato” è diventato il titolo di decine di articoli che suonano tutti come una dichiarazione di guerra dell’occidente “cristiano” contro l’oriente “islamico” e contro il turco Erdogan intento a ricostruire l’impero ottomano. E gli eredi degli antichi crociati sono partiti all’assalto delle delegazioni consolari turche in Italia e i giornalisti, che fino a ieri avrebbero voluto Bergoglio sul rogo, hanno tessuto oggi le sue lodi per “aver detto finalmente qualcosa contro l’Islam”.
Non so che cosa ci sia da essere addolorati se un edificio, qualunque esso sia, venga destinato a luogo di culto, qualsiasi sia la religione che lo utilizzi. Soprattutto poi se i fedeli che si riuniranno in quel luogo adorano l’unico “Dio” che adorano i fedeli cristiani ed ebrei.
Evidentemente il cosiddetto “dio unico” unico non è, e ogni religione adora un proprio “dio” in lotta contro altri “dei”. Siamo al paganesimo.
E in quelle due paroline, “molto addolorato”, riemerge l’antica religione dell’impero romano, quel culto dell’imperatore che ha usato il nome di Gesù come paravento per distruggerne il Vangelo, la buona notizia della liberazione degli schiavi e dell’abbattimento di tutte le religioni oppressive e dei loro templi, luoghi di potere e di malaffare.


14/07/20 : 8:50:44

NO!
L’Italia è in perenne campagna elettorale ma è la prima volta che se ne fa una nei mesi di Luglio è Agosto. Si vota il 20 settembre e le liste vanno presentate il 20 agosto e da qui a quella data è tutto un fiorire di iniziative per definire programmi e organigrammi. E, da quando c’è il maggioritario cioè da circa 30 anni, si cerca soprattutto il “capo assoluto” a cui tutto sarà demandato. Il 20 settembre si vota anche per il referendum costituzionale al quale noi invitiamo a dire NO.
Per dare una svolta alla politica in Italia, lo ripetiamo oramai da anni, è necessario mettere sotto accusa il maggioritario e ripristinare la legalità costituzionale. Chiunque voglia incidere realmente nella realtà politica e porsi come alternativa al marciume dilagante deve necessariamente contestare in modo deciso la concezione maggioritaria che è dilagata in ogni aspetto della vita pubblica. Più volte abbiamo richiamato l’art. 49 della Costituzione che chiama i partiti a “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. “Concorrere” è radicalmente diverso da “comandare”.
Il maggioritario fa parte della cultura e della politica FASCISTA che abolì tutti i partiti e tutti gli organi di rappresentanza democraticamente eletti.
Come si vuole fare oggi con la riduzione drastica del numero dei parlamentari per restringere tutti i poteri in poche mani.
Ed è per questo che noi diciamo NO ed invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi contro l’ennesima spallata alle libertà democratiche che questa modifica della Costituzione comporta.


15/07/20 : 8:42:08

GONZI
Il gioco delle tre carte è un gioco antico, il più semplice e redditizio gioco di prestigio in cui cadono solo i gonzi. È un gioco ma anche una truffa come quella andata in scena in queste ore con la vicenda Autostrade - famiglia Benetton.
Nel 2018, quando cadde il Ponte Morandi, il noto giornalista economico Giuseppe Oddo, scrisse un articolo sul suo blog dal titolo “Autostrade fu acquisita dai Benetton a costo zero” (vedi link). L’acquisizione avvenne nel 1999, maturò durante il primo governo Prodi e proseguì e si concluse con il governo D’Alema e, scrive Oddo “è stata l’operazione più lucrosa mai realizzata dalla famiglia imprenditoriale di Ponzano Veneto”. Costo zero!
Oggi la cosiddetta “uscita dei Benetton” da Autostrade avverrà con pagamento di una cifra, non ancora ben definita, di svariati miliardi (forse 10) da parte della Cassa Depositi e Prestiti (quella che raccoglie i risparmi postali). E Benetton rimarrà in Autostrade con una quota del 10% continuando a sedere nel consiglio di amministrazione. È un ottimo affare per i Benetton che infatti hanno rinunciato a tutti i contenziosi aperti col governo.
E tutti gridano alla vittoria e i gonzi abboccano. Gli unici che si fregano le mani per la contentezza sono i Benetton che, ciliegina sulla torta, non pagheranno neppure il risarcimento promesso di 3,4 miliardi che andrà in capo alla nuova società la cui maggioranza sarà nelle mani della CDP.
Dopo il danno la beffa. La logica della privatizzazione non è stata sconfitta. Ci voleva una nazionalizzazione senza indennizzi. Altro che gioco delle tre carte.


16/07/20 : 9:09:41

EVIRARSI
«Favorevole al proporzionale ma anche alla riduzione dei parlamentari. Oggi la maggioranza di essi va in aula solo per scaldare la sedia ( quando è presente)». Così mi scrive un lettore.
Gli ho risposto immediatamente così: «Il tuo argomentare è identico a quello del marito che tornando a casa e trovando sua moglie che fa sesso con il suo migliore amico decide di evirarsi. Mi sembra proprio un'assurdità».
Le notizie sui parlamentari assenteisti e sui loro privilegi abbondano sui nostri mass-media che si “dimenticano” però quasi sempre di dire chi sono i principali assenteisti e di quale corrente politica essi fanno parte. La loro totalità è formata dai partiti della destra fascio-leghista con i loro capi in testa, quei Salvini e Meloni assenteisti di professione, che sono ferrei sostenitori della legge elettorale maggioritaria.
L’assenteismo è figlio diretto del maggioritario che, ricordiamolo agli smemorati, è stata imposta dal fascismo, la cosiddetta “legge Acerbo”, appena esso conquistò il potere. Legge maggioritaria e fascismo sono intrinsecamente collegati perché maggioritario significa ridurre in pochissime mani il potere decisionale, cancellando il dovere stabilito nell’art. 49 della Costituzione di “CONCORRERE” alla formazione della politica nazionale e quindi l’impegno a valutare le leggi nel loro merito e non nel loro essere proposte da una maggioranza precostituita. Va abolito il maggioritario e va ripristinata la legge elettorale vigente agli inizi degli anni ‘90, non tagliare i parlamentari. Evitiamo di evirare la democrazia.


17/07/20 : 8:12:54

BRAVA GENTE
Italiani brava gente, fascisti diversi e migliori dei nazisti perfidi e feroci ed estremisti fanatici con i fascisti poco più che dei rammolliti. È questo il quadro che ancora oggi viene dato da una pubblicistica interessata a diffondere bugie sul regime fascista per promuoverne una riedizione. Ma oggi c’è uno strumento in più per smentire e combattere tale vergognosa e delirante propaganda fascista. È il sito internet campifascisti.it .
Ne da notizia oggi un articolo del quotidiano Avvenire. Questo sito contiene i risultati del lavoro di ricerca di due storici, Andrea Giuseppini e Roman Herzog, che hanno analizzato migliaia di documenti degli archivi del Ministero della difesa rimasti coperti per decenni dal segreto di Stato e ora desecretati scoperchiando la pentola degli orrori del fascismo. “I campi fascisti. Dalle guerre in Africa alla Repubblica di Salo” è il titolo del sito campifascisti.it che abbraccia il periodo tra la presa del potere di Mussolini nel 1922 e la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Oltre millecento i campi di concentramento finora censiti. Finora si credeva che fossero poco più di trecento. Al fascismo spetta il triste primato di essere stato l’inventore dei campi di concentramento come anche quello di aver usato per primo i gas tossici durante le guerre africane.
Quando la smetteranno di ripetere la favola che “Mussolini ha fatto anche cose buone”? Il fascismo è stato un regime criminale e i suoi capi dei criminali a loro volta. E criminali sono le idee e le bugie su cui hanno costruito il loro dominio.


18/07/20 : 8:24:08

CORROTTI E CORRUTTORI
“Quale nazione ha tanti parlamentari ( inutili) come l'Italia? Chi rappresentano se non se stessi? Quale contributo danno alla democrazia?”, oppure: “rassegnatevi a mollare l'osso, adesso bisogna dar spazio a pochi, buoni ed onesti !!! che facciano l'interesse del popolo”.
Questi alcuni dei commenti che ho ricevuto in risposta al mio appello a votare NO al prossimo referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.
Queste risposte sottintendono l’accusa a tutti i parlamentari di essere corrotti, imputando loro la responsabilità dello stato di miseria e precarietà che stiamo vivendo.
L’ultima risposta dice con chiarezza che chi voterà Sì ha voglia di dittatura, dell’uomo solo al comando che condisca la propria dittatura con continui richiami agli “interessi del popolo”. Come faceva abitualmente Mussolini nei suoi discorsi infarciti di “retorica populista” per coprire gli interessi dei grandi capitalisti, FIAT in testa, che foraggiarono fin dai primi passi il suo regime.
E i corruttori? Perché ci si dimentica sempre dei corruttori? E chi sono i corruttori e perché corrompono?
Le cronache degli scandali ci dicono che i corruttori SONO TUTTI CAPITALISTI che corrompono per ottenere favori e soldi pubblici per arricchirsi. Sono loro, i capitalisti, che andrebbero colpiti mentre invece, nella coscienza collettiva, i CORRUTTORI vengono sempre assolti, sono inesistenti. E sono i CORRUTTORI che stimolano, attraverso i loro giornali, la campagna per il taglio dei parlamentari che è taglio della democrazia. Vanno fermati i corruttori non la democrazia.


19/07/20 : 8:51:35

RUBARE
Parlamentari tutti ladri, ma anche consiglieri comunali, provinciali, regionali.
Allora ladri tutti gli italiani che i parlamentari e i consiglieri comunali, provinciali, regionali li eleggono. E più sono ladri più vengono votati ed acclamati. E più truffano 49 milioni di euro allo Stato più consensi pigliano. E se poi sono anche puttanieri e poligami, meglio ancora in un paese che si definisce all’80% cattolico e difensore della famiglia.
Gli italiani sono ossessionati dal furto. Una inchiesta dell’EURISKO, promossa dalla Chiesa Valdese nel 2005 sulla religiosità degli italiani, trovò che il 92% degli italiani era in grado di citare almeno un comandamento biblico, quelli di Mosè sul monte Sinai. Tra i più «gettonati» al primo posto c’era «non rubare» (66%), seguito poi dal «non uccidere» (41%), «non desiderare la donna d’altri» (40%) e «onora il padre e la madre» (31%).
È il furto che terrorizza gli italiani e non l’omicidio a cui non c’è rimedio. E c’è anche una canzone del 1988 di Antonello Venditti, molto popolare e molto orecchiabile, che parla di “Un mondo di ladri”, di scandali, di disprezzo per i politici, di rabbia, di preghiere, di grida e di lettura degli oroscopi e di vergini da sposare, e di santi e di eroi.
Ma se viviamo in un mondo di ladri, non è forse anche colpa di ognuno di noi quando ci voltiamo dall’altra parte? Non sarà la riduzione del numero dei parlamentari che potrà fare dell’Italia un paese di santi ed eroi se si continua poi a dare consenso proprio ai partiti condannati per truffa ai danni dello Stato.


20/07/20 : 9:16:34

VIRILITÀ
Non sono mai riuscito a capire, da maschio, cosa ci possa essere di attraente nel fare sesso con una donna con cui decine di altri maschi lo hanno fatto immediatamente prima. E farlo poi spesso in condizioni igieniche assurde, come capita a chi sfrutta le prestazioni sessuali delle donne che si prostituiscono per strada. Si deve essere malati di mente per ridursi in condizioni simili. Si deve ritenere il proprio corpo una merda ed una merda il corpo della donna dentro cui si scaricano i propri escrementi, perché tale diventa il seme maschile. Attività sessuale ridotta a bisogno fisiologico insopprimibile, anche in tempo di pandemia che ha fermato tutto, a parole, ma non lo sfruttamento sessuale che è continuato.
Molti giornalisti, maschi, hanno riso della vicenda di quella trentina di maschi di Modica in Sicilia che si sono infettati di Coronavirus usando una prostituta di passaggio, trattenutasi in paese per una decina di giorni. E si sono susseguiti gli appelli delle autorità, sindaco in testa, a fare i tamponi e a farli fare anche ai propri familiari, anche mettendo a rischio il matrimonio.
Quand’ero ragazzo ricordo la vicenda della mamma di un amico morta per la sifilide che il marito, utilizzatore di prostitute, le aveva attaccato. Si compativa la povera donna ma non ricordo di aver sentito mai condanna o disprezzo per il marito puttaniere. Capii che sfruttare le donne era considerato una prerogativa dei maschi, quasi un obbligo per dimostrare la propria virilità. Ma io non mi sono mai adeguato e rifiuto l’idea che possa continuare così. E voi?


21/07/20 : 8:29:47

ELEMOSINA
L’Irpinia è considerata ancora oggi la terra di De Mita, dove non si muoverebbe foglia che lui non voglia. Me lo ha ripetuto in questi giorni un irpino disoccupato, vittima di ingiusto licenziamento da una fabbrica irpina in cui era stato messo tramite una raccomandazione ma non di De Mita, bensì di un vecchio dirigente “comunista” irpino. Le “due chiese”, quella comunista e quella democristiana, qui in Irpinia si confrontavano così. Quando si poteva, si raccomandava e si riusciva a volte ad ottenere qualche risultato.
Oggi non è più così né per De Mita né ancora di più per la CGIL, che viene ancora considerata come “comunista”. Oggi i nuovi padroni delle raccomandazioni stanno da altre parti, nei sindacati di destra e a pagamento e il mio interlocutore mi cita anche il sindacato, ma non il nome del sindacalista, che riesce ad ottenere assunzioni precarie per sei mesi e poi punto e accapo. Ed è così impregnata di corruzione la coscienza delle persone, anche di quelli che si dicono di sinistra o addirittura comunisti, che chi grida ed è arrabbiato contro il potere corruttivo di De Mita poi, nella foga della sua rabbia, dice di avergli fatto anche regali a base di vino e altre cibarie locali pur di ottenere l’agognato posto di lavoro ma senza risultati.
La disoccupazione al sud è un grave problema e fino a quando si penserà che il lavoro dipenda dall’intermediazione parassitaria di un qualsivoglia potere politico o sindacale non potrà mai essere un diritto ma sarà una elemosina.


22/07/20 : 8:27:10

CARABINIERI
Sei carabinieri arrestati ed altri 4 sottoposti a misure di prevenzione. Accade a Piacenza dove è stata sequestrata la stazione dei carabinieri di Piacenza Levante. Un fatto mai accaduto. Di solito sono i carabinieri che arrestano i delinquenti. E ci sono filmati, registrazioni, fotografie che hanno documentato, senza ombra di dubbio, le attività criminali dei carabinieri arrestati che descrivono uno scenario di tipo camorristico, con carabinieri dediti allo spaccio di droga su larga scala. Per tre anni gli arrestati hanno potuto operare del tutto indisturbati.
Quando scoppia uno scandalo, dove nessuno se lo aspetta, si parla di solito di “fulmine a ciel sereno”. Chi studia i fenomeni sociali sa invece che ciò che appare è solo la punta dell'iceberg che per i nove decimi è sommerso e non si vede.
Se fatti simili accadono significa che ci sono controlli che non vengono esercitati e margini di manovra troppo ampi che consentono a chi vuole delinquere, vestendo la divisa di un corpo dello stato, di poterlo fare impunemente. Quante altre caserme come quella di “Piacenza Levante” esistono?
E quando ciò accade è raro che siano stati i cittadini a denunciare. I casi di maltrattamento di cittadini inermi sono tanti ma di famiglie Cucchi disposte ad andare fino in fondo ce ne sono pochissime, perché pochi sono i giudici che scelgono di stare con il cittadino che accusa un carabiniere per i quali vige la presunzione di innocenza a prescindere da ciò che ha fatto.
Questo è il vero scandalo su cui andrebbe aperta un’inchiesta.


23/07/20 : 9:15:24

RIFORME
Ho quasi settantanni e da quando ho l’età della ragione sento la parola “riforme” spesso coniugata con la parola “rinnovamento”. Queste parole mi sono venute a nausea, mi viene l’orticaria ogni volta che qualcuno le usa perché non si riforma e non si rinnova nulla e parlare di riforme e rinnovamento serve solo a consolidare lo “status quo” e ad impedire che cambi qualcosa.
Stamattina riparla di riforme Romano Prodi, il primo presidente del consiglio del centro-sinistra che nel 1996 sconfisse Berlusconi. Le riforme di quei 5 anni di governo inaugurarono la precarietà del lavoro (TREU), aprirono i primi lager per migranti (i CPT legge Turco-Napolitano), stravolsero tutta la normativa sulla pubblica amministrazione (le leggi Bassanini), avviarono le privatizzazioni, fra cui quella di Autostrade, fecero la prima guerra dell’era repubblicana (Kossovo).
Si parla di riforme per imbellettare iL sistema economico capitalistico che è irriformabile e produce solo la distruzione progressiva dell’ecosistema.
La scienza cambia continuamente il modo di produzione e il modo di fruizione dei beni e servizi prodotti nella società. Ciò che strozza tutto e impedisce che le innovazioni tecnologiche diventino benessere per tutta la società è l’appropriazione privata della ricchezza che è la base irriformabile del sistema capitalistico che vuole solo e sempre privatizzazioni e libertà delle imprese da ogni qualsivoglia vincolo sociale, innanzitutto quello dalle tasse. Riforme? No Grazie! I tempi del socialismo sono più che maturi.


24/07/20 : 9:29:25

LIBERAZIONE
Ho già espresso lo scorso 14 luglio la mia assoluta indifferenza rispetto al cambiamento d’uso da Museo a Moschea di Hagia Sophia ad Istanbul. Non sono un nostalgico delle crociate e se un qualsiasi edificio viene usato come luogo di culto di una qualsiasi religione non mi suscita nessuna emozione. Per Hagia Sophia mi viene da pensare alle tonnellate di sangue di cui quel luogo è intriso sia per la sua costruzione sia per la sua difesa o conquista prima dai crociati poi dal sultano Mehmet II.
Non sono indifferente, invece, alle preghiere fatte con una spada in mano, come è avvenuto ieri ad Istanbul all’inaugurazione di Hagia Sophia come moschea. Ali ErbaÅŸ, presidente del Direttorato per gli affari religiosi della Turchia, ha fatto il sermone del venerdì tenendo in mano la spada di Mehmet II definita come una “reliquia dall’altissimo significato simbolico” o come la “prestigiosa spada del Sultano Mehmet II”.
Non credo nelle reliquie, non ne ho mai adorato alcuna, ne tantomeno credo che una qualsiasi spada possa definirsi “prestigiosa”. È uno strumento di morte, un simbolo di dominio e di guerra, un simbolo che dovrebbe essere bandito da una religione i cui fedeli ripetono in continuazione i 99 nomi di Dio che iniziano con: Ar-Rahmân(Il Misericordioso); Ar-Rahîm(Il Compassionevole); As-Salâm(La Pace), e che augurano pace a chiunque incontrino.
Non sono nessuno per giudicare, ma a me le religioni che impugnano le spade, qualsiasi esse siano, non mi piacciano perché sono “instrumentum regni”, strumenti di dominio anziché di liberazione. Ed è per la liberazione che io mi impegno.


25/07/20 : 9:00:04

ADESSO
Come sanno i miei quattro lettori sono un nonviolento antimilitarista e detesto tutte le armi. Rifiuto ogni simbologia militare che sono tutte oppressive e tutte minacciano morte e distruzione nascondendosi dietro alla parola “pace”. Rifiuto l’uso strumentale, e quasi sempre violento, della parola “sacro” che è servita nei secoli a coprire massacri immani, perpetrati per difendere qualcosa di “sacro” per questa o quella comunità.
Abbiamo, come umanità, una storia fatta di guerre, quasi sempre combattute in nome di un “dio” che nei tempi antichi erano più di uno e che da qualche migliaio di anni è uno solo, ma non è cambiato l’uso che l’umanità ne ha fatto, usandolo per coprire la sete di dominio e di potere, o la volontà di conquistare nuovi mercati o di distruggere i propri nemici, spacciando la propria volontà per “volontà di Dio”.
Anche l’ultima guerra mondiale è stata combattuta in nome di “Dio”, un “Dio” usato per la guerra, mai per la pace anche se fra i vari primi nomi di “Dio” della tradizione islamica c’è quello di As-Salâm(La Pace).
Non abbiamo, come umanità nel suo complesso, alcun patrimonio storico-culturale di cui essere orgogliosi e alcun luogo sacro da difendere o rivendicare in faccia a chicchessia.
È l’ora di deporre tutte le armi e tutti i simboli e le tradizioni che rimandano a conquiste e guerre. È l'ora della pace e di riconoscersi fratelli e sorelle, perché la guerra, le armi, la distruzione dell’ambiente, l’oppressione dell’essere umano sull’essere umano, lo sfruttamento selvaggio della Madre Terra SONO FOLLIA ed è ora di prenderne coscienza. E occorre farlo ADESSO.


26/07/20 : 8:37:38

TRUCI E MATTI
La Crudelia De Mon della politica italiana annuncia, con una faccia più truce del solito, che «Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia insieme arrivano quasi al 50%» e che arriverà presto il giorno in cui daranno «all’Italia un governo forte, coeso e che metta al primo posto gli interessi dell’Italia e degli italiani» sorvolando sul fatto che l’ex capo di tale coalizione si sente così italiano da aver trasferito le sue aziende in Olanda ed invia i suoi proclami di difesa dell’Italia da una delle sue molte residenze estere. E questo senza parlare di conti svizzeri.
Un altro personaggio di tale schieramento oggi rivendica la “libertà di omofobia” titolando il proprio vomito quotidiano con: “Gli omofobi hanno il diritto di essere tali”.
L’omofobìa, scrive il vocabolario Treccani, è l’ “avversione ossessiva per gli omosessuali e l’omosessualità». La parola “ossessiva”, scrive sempre la Treccani, si riferisce a qualcosa «Che ha carattere di ossessione, o che è causa di uno stato di ossessione (nel significato patologico della parola), riferito a persona, che soffre di nevrosi ossessiva».
Insomma ad occhio non mi pare una cosa buona rivendicare il “diritto ad essere degli ossessi”, cosa che mi ricorda chi, dalle parti della Lega, anni fa voleva costituzionalizzare la mafia al sud.
Entrambi questi personaggi, ma se li guardate bene sono tutti così, hanno uno sguardo truce che, sempre secondo la Treccani, è una parola che indica persone che hanno uno sguardo Feroce e minaccioso, ma insieme torvo e sinistro, che incute terrore, efferato, crudele, disumano. Come quelli di Hitler e Mussolini.
Se non ci svegliamo da questa politica da incubo ci aspetta il governo dei truci e dei matti. E si è già verificato nel corso della storia. Vade retro.


27/07/20 : 9:07:34

RISVEGLI
Alle prossime elezioni regionali in Campania troveremo una scheda elettorale con almeno 25 simboli diversi. 14 saranno quelli collegati alla candidatura a presidente dell’attuale presidente Vincenzo de Luca, altri 6 o 7 quelli collegati con il candidato della destra Caldoro, una quella dei 5 stelle, e altre 3 o 4 di partiti vari fra cui 2, forse 3, della cosiddetta “sinistra alternativa”. Per un totale di 1250 candidati a caccia di voti, uno ogni 4mila abitanti.
Nella cosiddetta “prima repubblica” al massimo siamo arrivati a 7-8 partiti. Per giustificare l’introduzione del maggioritario dicevano che c’erano troppi partiti e che bisognava semplificare andando verso il modello “bipolare” statunitense con due soli partiti.
Il maggioritario è stato introdotto con il suo premio di maggioranza e soglia di sbarramento, ma i “partiti” si sono moltiplicati all’infinito. Sono in realtà “comitati di affari”. La Costituzione è stata stracciata.
In questo quadro, desolante è l’atteggiamento della cosiddetta “sinistra alternativa” che continua a commettere due errori fondamentali che sono la sua frammentazione e la non opposizione alle leggi elettorali maggioritarie il cui spirito è anzi penetrato in profondità nella loro politica.
E da un quindicennio oramai si segue sempre lo stesso schema. Ci si sveglia 3-4 mesi prima delle elezioni, si inventa una nuova lista, con un nuovo simbolo legato ad un’idea diversa da quella precedente su cui poi non si riesce neppure a fare unità e così ci si presenta divisi alle elezioni per collezionare l’ennesima sconfitta. E i De Luca di turno ringraziano.


30/07/20 : 8:17:40

ALMIRANTE-BERLINGUER
Il consiglio comunale di Terracina, guidato da un sindaco del partito di Fratelli d’Italia, erede del MSI il partito fascista di cui Almirante è stato fondatore e segretario per tutta la vita, ha deciso di intitolare una piazza ad Almirante-Berlinguer.
Hanno protestato contro tale decisione l’ANPI e il PD ma credo ci sia un vasto schieramento di forze politiche e sociali e singole persone contrarie a questo accostamento che trae origine dallo scambio di saluti avvenuti in occasione della morte di Berlinguer da parte di Almirante, ricambiati poi da Nilde Iotti e Giancarlo Paietta alla morte di Almirante.
Ricordo distintamente l’immagine di Almirante che andò a salutare Berlinguer nella camera ardente allestita a Botteghe Oscure. Lo fecero passare da una porta secondaria, lo accolse Giancarlo Paietta.
Quella visita mi disturbò molto perché consideravo inammissibile che potessero esserci rapporti fra il PCI e il partito erede del fascismo. Poi venne fuori che quel saluto era frutto degli incontri segreti avuti fra Berlinguer e Almirante fra il 1978 e il 1979, ai tempi del cosiddetto “terrorismo rosso”, per scambiarsi informazioni e forse condividere una linea comune “contro le BR e lo stragismo fascista”, come ricorda Padellaro oggi su Il Fatto. È una vicenda storica che è ancora avvolta nel mistero e su cui occorerebbe indagare.
Fascismo e antifascismo non sono in alcun modo conciliabili e l’intestazione di una piazza ad Almirante e Berlinguer questo significherebbe.


31/07/20 : 8:51:48

EVERSIVI
Qualche giorno fa le TV ci hanno trasmesso le immagini di un convegno tenuto nella sede del Senato della Repubblica dove Salvini e Sgarbi si sono presentati senza mascherine sostenendo che il virus non c’è più. Non gli hanno fatto alcuna multa e la sala non è stata sgombrata come avrebbe dovuto essere. Un cantante famoso, presente anche lui senza mascherina, ha dichiarato di essersi “sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa”, dimenticandosi di vivere in una mega villa sul mare e parco immenso annesso.
Oggi il presidente Mattarella dice che non esiste il diritto di far ammalare gli altri attraverso comportamenti irresponsabili quali quelli di non rispettare la distanza di sicurezza e l’obbligo della mascherina.
Non esiste neppure il diritto a dire bugie. Gli stessi che dicono che il virus non esiste sono anche quelli che dicono che il virus lo portano gli immigrati. Esiste o non esiste?, direbbe Amleto. E la legge è uguale per tutti oppure per i bugiardi seriali e gli squallidi shown man televisivi sono esenti da punizioni che valgono per i comuni mortali?
In Campania chi non usa la mascherina rischia 1000 euro di multa. Cosa rischia chi diffonde bugie e compie azioni illecite davanti alle telecamere? Nulla, e gridano al complotto o alla fucilazione, come ha fatto ieri “il Giornale” a proposito di Salvini rinviato a giudizio per il caso OpenArms.
Le parole de il Giornale sono eversive e andrebbero immediatamente sanzionate.


01/08/20 : 9:13:15

2 agosto 1980 – 2 agosto 2020
Quarant’anni dalla strage fascista alla stazione di Bologna. Ore 10:25. 85 morti e 200 feriti.
È stato già detto tutto. Tutto del dolore dei familiari delle vittime e dei feriti. Tutto della loro rabbia e della rabbia degli antifascisti italiani di fronte all’ennesima strage di Stato. Tutto dell’indignazione nei confronti del “segreto di Stato” che protegge colpevolmente gli autori e i mandanti di crimini orrendi. Tutto della richiesta di verità e giustizia.
Non ci sono più parole su una condanna al dolore perpetuo che hanno ricevuto i familiari delle vittime il giorno dell’attentato.
E anche aggiungere i propri ricordi, il dov’ero io quel giorno e come reagii, aggiunge poco o nulla e non cancella alcun dolore e non da alcuna giustizia ai morti e ai vivi.
Quella strage dimostrò una volta di più che il fascismo non era morto il 25 Aprile del 1945. Esso era vivo e vegeto e continuava a produrre morti su morti come aveva fatto in tutti gli anni del suo dominio. Morte, violenza, odio, squadrismo, assassini mirati, e guerre su guerre, e distruzione di popoli inermi, e campi di concentramento, e razzismo e ignoranza diffusa, e corruzione ad ogni livello. Questo è il fascismo che continua a vivere nei partiti che ancora oggi gridano “dio patria e famiglia”, che promuovono la guerra ai migranti, che parlano di complotti globalisti e diffondono bugie e paura; che vogliono distruggere la Costituzione repubblicana e vogliono l’uomo solo al comando.
Al fascismo bisogna opporsi! Ora e sempre resistenza!


02/08/20 : 9:10:43

ISLAMOFOBI
Sono questi i giorni della festa islamica del sacrificio e dell’annuale pellegrinaggio alla Mecca. E i soliti islamofobi ignoranti parlano di “rituale barbaro e illegale” e di “macellazione fai-da-te” praticata da ebrei ed islamici in Italia.
Quando l’Italia era un paese all’80% contadino, cioè fino a 50-60 anni fa, la macellazione casalinga era la pratica comune per tutti gli animali da cortile, quali polli e conigli, che si compravano vivi e si macellavano in casa. L’uccisione del maiale era poi una festa a cui da bambino ho assistito più volte. E poi c’erano le feste di Pasqua e del 15 agosto dove si scannavano in casa gli agnelli. E chi scannava l’animale, maiale o pecora che fosse, seguiva un rituale che era a tutti gli effetti un rito sacro.
Il sacrificio di animali è comune alle religioni monoteistiche, ebraismo, cristianesimo e islam e alle religioni politeistiche che le hanno precedute.
E il sacrificio di un animale è sempre servito a celebrare un momento di festa e unità delle famiglie attorno alla condivisione di un pasto comune particolare, come poteva essere un agnello, che veniva fatto una sola volta l’anno, mentre per tutto il resto dell’anno ci si cibava dei frutti della terra.
Oggi gli islamofobi in servizio permanente nella stampa italiana fanno i finti animalisti e si mostrano inorriditi per la macellazione casalinga ma non per quella fatta al chiuso dei macelli che uccide e vende ogni anno 70miliardi di maiali allevati in modo indegno. Questa si è una cosa vomitevole.


03/08/20 : 8:51:23

MUSEI
Per poche ore si è riparlato a Roma di “Museo del fascismo”. Lo hanno proposto tre consiglieri 5Stelle di Roma subito bocciati dalla sindaca Raggi che ha dichiarato: “Roma è orgogliosamente antifascista e non può rischiare di celebrare il fascismo”. Sono completamente d’accordo. Quella del “Museo del fascismo” è un’idea di Giuliano Ferrara di 5 anni fa che oggi la rivendica come sua.
Ancora una volta si usano parole di cui non si conosce il senso o le si usa per imbrogliare le carte in tavola, come fa Ferrara. E di nuovo occorre far riferimento ad un semplice vocabolario per capirci qualcosa.
La parola musèo, scrive il vocabolario Treccani, significa letteralmente «luogo sacro alle Muse», ed era il nome di un istituto culturale dell’antica Alessandria d’Egitto. Si tratta di luoghi dove si celebra la sacralità di qualcosa di cui ha senso celebrare il ricordo per l’importanza avuta per il progresso dell’umanità.
È dunque assolutamente improponibile un museo del fascismo perché il fascismo è un disvalore che per definizione non può essere celebrato. Sarebbe come voler fare un museo sulla mafia o sulla camorra o sull’inquinamento o sulla tortura, sulla corruzione, sugli stermini. Questo è stato il fascismo.
Ha senso invece realizzare un museo dell’antifascismo, che è un valore positivo perché si oppone ad una ideologia e ad una pratica politica delinquenziale, che ha portato lutti e distruzioni al nostro paese e al mondo intero insieme all’ideologia nazista figlia diretta del fascismo.
Ora e sempre resistenza.


04/08/20 : 9:00:00

2750 TONNELLATE
Beirut 4 agosto. Un incendio, decine di esplosioni e dieci secondi dopo una esplosione enorme che ha provocato un fungo tipo bomba atomica. Non è esplosa una bomba nucleare. Pare si sia trattato della esplosione di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio che di base è un fertilizzante, ma che è usato anche come esplosivo.
In queste ora i mass-media farfugliano di tutto di più. Si parla di incidente ma anche di attentato; si parla della crisi economico-politica che sta vivendo il Libano e del verdetto che fra due giorni verrà emesso da un tribunale dell’Aia sull’attentato che 15 anni fa uccise il primo ministro Rafiq Hariri. E si parla di Israele, di Siria, Turchia, Russia e di Hezbollah che tutti hanno influenza su quel paese. E ci si accorge che in Libano ci sono soldati italiani in una delle tante e costosissime missioni militari in cui è impegnata l’Italia.
Il Libano è sicuramente uno stato al collasso, ridotto alla fame dalla bancarotta finanziaria e poi dal Covid e paralizzato “dalla protesta popolare contro una classe politica corrotta”, come scrive oggi Gad Lerner.
Cosa potrà succedere nessuno lo sa. Dalle prime dichiarazioni questa esplosione verrà probabilmente utilizzata a favore della guerra.
Sicuramente servirà al governo Libanese per reprimere tutti i movimenti popolari che ne hanno scosso le fondamenta nell’ultimo anno.
Noi vorremmo invece fare un appello alla pace e a bandire tutte le armi che provocano solo distruzioni e morti. E le immagini non lasciano dubbi in proposito. Abbiamo bisogno di pace.


05/08/20 : 8:30:56

FOLLIA ATOMICA
Hiroshima 6 agosto 1945. 75 anni fa alle 8.15 la città venne rasa al suolo dal primo bombardamento atomico della storia. Morirono sul colpo 100mila persone. I piloti dell’aereo e la bomba stessa furono benedetti da un cappellano militare dell’esercito americano. “Little boy” chiamarono quella bomba. I giapponesi l’hanno poi chiamata pikadon che potrebbe tradursi come lampo-tuonante (pika=baleno, don=boato) che è quello che hanno visto e sentito gli abitanti di Hiroshima e poi di Nagasaki tre giorni dopo. Come quello che abbiamo visto e udito due giorni fa a Beirut ma 10mila volte più forte e accecante.
Le immagini di Hiroshima distrutta vengono diffuse ogni anno ma nessuno sembra più terrorizzato dalla distruzione totale dell’umanità. L’Orologio dell'apocalisse (Doomsday Clock in inglese) è stato portato a 100 secondi dalla mezzanotte. Ma la paura gioca a favore dei produttori di armi atomiche non contro di essi. Gioca a favore di chi vede una conflagrazione atomica globale come il compimento delle promesse bibliche sulla cosiddetta “fine dei tempi” e sul giudizio finale. Lessero così la prima esplosione atomica i fondamentalisti statunitensi che attendevano e ancora attendono l’arrivo di Gesù su una nuvoletta a giudicare i vivi e i morti. Teologia, dannata teologia che credi di interpretare la volontà di un “Dio” costruito ad immagine e somiglianza della parte peggiore della specie umana.
E la guerra atomica è diventata anche un gioco, una App per smartphone che consente di vedere gli effetti della esplosione nucleare sulla propria città o su una qualsiasi città del mondo. Una di queste App ci dice che una bomba di 340kt, quella delle bombe B61 in dotazione all’esercito USA, sganciata su Beirut produrrebbe immediatamente 400mila morti ed altrettanti feriti con la distruzione completa non solo della città ma di tutta la regione. E abbondano le serie televisive sul dopo guerra nucleare.
Viviamo in piena follia atomica e non abbiamo un pianeta di riserva dove salvarci.


06/08/20 : 8:59:37

FOLLIA DEL MERCATO
Come era prevedibile sul disastro di Beirut sono cominciate le accuse e le controaccuse. Ogni entità della politica mediorientale (Hezbollah, Israele, Turchia, Russia, Iran, ...) cerca di sfruttare a proprio vantaggio il dramma che ha sconvolto la vita dei cittadini di Beirut. Non c’è ancora alcuna certezza su cosa abbia provocato le tremende esplosioni che hanno distrutto la città. C’è chi parla di “strage di Stato” e di un attentato auto prodotto. E cominciano a girare filmati, ovviamente anonimi come sempre succede in eventi simili, che sostengono essersi trattato di un missile.
Intanto oggi il Sole24ore riporta le dichiarazioni di vari enti italiani di controllo che assicurano non esserci nei porti italiani alcun deposito di nitrati o di esplosivi. “In Italia le norme sono rigide” assicura il quotidiano di Confindustria. E poi fornisce alcuni numeri su cui riflettere.
In Italia ci sono 995 stabilimenti suscettibili di creare incidenti rilevanti di cui 520 ad alto rischio.
520 luoghi, e quindi città, che sono sotto il continuo pericolo di esplosioni come quelle di Beirut.
La normativa che ci proteggerebbe si chiama Seveso III, ed è una direttiva europea emessa il 4 luglio 2012 e poi recepita dal governo italiano.
Ma non sono le leggi in se che garantiscono la sicurezza. Soprattutto quando le attività economiche che stanno dietro agli stabilimenti ad alto rischio si basano sul massimo profitto. Gli incidenti sono sempre possibili e l’elevato numero di omicidi ed infortuni sul lavoro lo testimoniano. La follia del mercato e l’ingordigia degli imprenditori generano morti e distruzioni.


Con la riflessione di oggi termina il primo anno di esperienza di questa rubrica quotidiana che viene sospesa per un periodo di riposo. La rubrica riprenderà il prossimo 24 agosto.



07/08/20 : 9:04:17

RICOMINCIAMO
Un altro anno di impegno per la pace, per la giustizia sociale, contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla donna, per la difesa dell’ambiente, contro il razzismo e il fascismo, per il dialogo interreligioso. Contiamo sul vostro aiuto.
E ricominciamo in un fine agosto 2020 pieno dei soliti orrori che da 50 anni caratterizzano i mesi estivi, costellati di omicidi e tragedie che riempiono le pagine dei giornali e le TV e ora anche Internet e i social, che speculano indegnamente sulle tragedie familiari come nel caso del piccolo Gioele Mondello e di sua Madre Viviana Parisi. Le TV degli orrori continuano imperterrite a ripetere un copione antico nato in Italia 39 anni fa con il caso del piccolo Alfredino Rampi, morto il 13 giugno 1981 in diretta TV. Continuiamo ad avere a che fare con un’informazione drogata e bugiarda.
Ma incombe sulla ripresa anche la pandemia che è ritornata a correre, come si temeva, per colpa dei negazionisti come Salvini, Sgarbi, Meloni, Santanchè, Briatore, insieme a medici come Zangrillo, sostenuti da giornali come Libero e “il Giornale”, che da settimane diffondono menzogne irresponsabili che hanno riportato i contagi a oltre 1000 al giorno, come era agli inizi del mese di marzo scorso.
E ricominciamo anche dal referendum sul taglio dei parlamentari a cui bisogna opporsi con milioni di NO.
I problemi certo non mancheranno e noi cercheremo, nel nostro piccolo, di essere non “la voce di uno che grida nel deserto”, ma la voce quotidiana di una comunità di persone impegnate a promuovere una società giusta e pacifica.


24/08/20 : 6:34:20

EVERSIONE
Non è la prima volta che un presidente di regione fascio-leghista emette una ordinanza fasulla. Lo ha fatto nei giorni scorsi il presidente della Sicilia Musumeci, fascista di antica osservanza, sul tema dei migranti. Ordinanza di nessun valore perché "interviene su una materia che non è di competenza della Regione ma di esclusiva competenza statale" come ha subito dichiarato il Ministero degli interni. Perché dunque Musumeci lo ha fatto?
I presidenti di regione fascio-leghisti ritengono di avere i pieni poteri sul territorio della propria regione come se fossero i capi assoluti di uno stato indipendente e sovrano. Perciò si fanno chiamare “governatori” denominazione che non esiste nella nostra Costituzione.
L’ordinanza nulla di Musumeci serve a sobillare la popolazione siciliana contro lo Stato italiano e il suo ordinamento costituzionale. È un atto eversivo che vuole scardinare lo stato repubblicano e dovrebbe essere impugnato immediatamente dal Governo e Musumeci denunciato alla magistratura e la regione commissariata.
Ma di tutto questo non troverete nulla sui grandi giornali o sulle TV che continuano a sostenere i partiti fascio-leghisti nel loro attacco allo Stato democratico. Troverete invece le dichiarazioni di Musumeci che vuole andare avanti comunque. Lui “se ne frega”. Lui, come ha scritto Gad Lerner, vuole addossare ai migranti il contagio da Covid19 e vuole imporre al governo di lasciarli in mezzo al mare. “Cioè di agire da fascista quale lui continua a essere",.
Cosa si aspetta a portare questo fascista davanti ad un tribunale?


25/08/20 : 7:25:09

VANGELO
Il Parroco di Siracusa, Don Lorenzo Russo, ha scritto ai propri parrocchiani un messaggio chiaro e inequivocabile. Chi gioisce “per l’ordinanza di Musumeci convinti da domani di essersi liberati del problema delle migrazioni non venga a Messa”. Lo stesso faccia chi “osanna scelte politiche che non fanno il bene dei poveri di questo mondo ma guardano solo al proprio interesse”. Non giova a nulla battersi il petto, ascoltare la Parola del Vangelo, nutrirsi dell’Eucarestia ma poi vivere ipocritamente e fare come i “sepolcri imbiancati”, di cui parla Gesù, “che si lasciano ammirare dalla gente per la loro bellezza esteriore, ma che all’interno custodiscono solo odore di morte”.
Ma don Lorenzo Russo non è stato il solo nella chiesa cattolica siciliana a criticare l’ordinanza fasulla del presidente Musumeci. Lo hanno fatto anche la Caritas e l'Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Palermo che in un messaggio hanno espresso “forte preoccupazione e fermo dissenso nei confronti dell’Ordinanza Musumeci”. “Come ha fatto notare a più riprese Papa Francesco, se dividiamo l’umanità in persone di serie A e di serie B, se non ci facciamo carico del dolore di tutti, siamo destinati al fallimento umano e politico” scrivono nel loro documento Caritas e Ufficio Migrantes che definiscono l’ordinanza sbagliata e pericolosa “perché equipara i poveri agli untori e divide ancora una volta l’umanità in due preparando e non evitando la catastrofe planetaria che verrà da un mondo disunito e disumano”.
Questo è il Vangelo di Gesù di Nazareth. Tutto ciò di cui parlano Salvini, Meloni, Musumeci &C. è la vecchia religione oppressiva dell’Impero Romano.


26/08/20 : 6:56:34

VERITÀ
L’Italia vive da 75 anni in un clima di “colpo di stato permanente”. Sono decine le stragi impunite sui cui ancora si brancola nel buio, da Portella della Ginestra, alla strage di Piazza Fontana, a quella di Ustica e di Bologna avvenute 40 anni fa.
E proprio sulla strage di Ustica il “colpo di stato permanente” colpisce ancora, con l’ennesima apposizione del segreto di stato per altri otto anni, da parte del presidente del consiglio Conte, sulle carte che portano la firma del colonnello Stefano Giovannone, capocentro del Sismi in Libano dal 1973 al 1982. Diffondere quelle carte costituirebbe “un grave pregiudizio agli interessi della Repubblica”. Questa la risposta che il presidente Conte ha dato a Giuliana Cavazza, presidente onoraria dell’associazione “Verità per Ustica” e figlia di una delle 81 persone morte nella strage, che chiedeva copia di quei documenti.
La verità fa male”, avrebbe detto Conte, imitando Caterina Caselli, per giustificare la sua decisione!
Ma poi il giornale La Stampa, che ha diffuso la notizia, si è profuso in una lunga descrizione del contenuto di tali documenti facendo riferimento ad organizzazioni della resistenza palestinese accusandole, tra le righe, di essere tra i responsabili della strage di Ustica. Insomma l’ennesimo depistaggio per scaricare su altri le responsabilità che sono innanzitutto dello Stato italiano che certifica la sua responsabilità apponendo il segreto su atti stragisti. La verità che fa male è questa ed è nota da tempo ed è ora di non farsi più prendere in giro da chicchessia.


27/08/20 : 7:50:44

LA CASTA
Come sempre le parole vengono usate senza capirne il significato e anzi il più delle volte sono stravolte da una propaganda subdola e studiata. È il caso del sostantivo “casta” con il quale si identifica – dice il vocabolario Treccani - un “Gruppo sociale chiuso e per lo più endogamo, i cui membri sono uniti da comunanza di nascita, di religione o di mestiere e, con senso spregiativo, classe sociale, ordine di persone che si considera, per nascita o per condizione, separato dagli altri, e gode o si attribuisce speciali diritti o privilegi”.
Per definizione una “casta” è costituita da un numero ristretto di persone.
In Italia il termine “casta”, a partire dal 2007 anno di uscita del libro “LA CASTA” di Sergio Rizzo & Gian Antonio Stella, che con il libro hanno fatto i soldi, è diventato sinonimo di deputato o senatore. In questi giorni di campagna elettorale per il referendum sul taglio del numero di parlamentari, questo taglio viene presentato come “dare una lezione alla casta”. Nulla di più falso.
Se un gruppo sociale è una casta, il fatto che per legge si stabilisca che questo numero debba essere al massimo composto da 600 persone anziché 945 questo non toglie ai 600 rimanenti la qualifica di casta. Anzi essendosi ridotti di numero la loro “casta” sarà ancora più “casta” perché il potere di cui disponevano i 945 ora sarà diviso sui rimanenti 600. Quindi meno deputati, più potere ad ognuno di essi.
Chi, dunque, vota SI credendo di punire gli odiati appartenenti alla “casta” dei deputati, sta facendo proprio un favore a quella “casta” che si vorrebbe combattere. IO VOTO NO!


28/08/20 : 7:37:48

COMPLICITÀ
L’Avvenire è stato l’unico giornale stampato che ne ha parlato, peraltro a pag. 14. Brenton Tarrant, il 29enne suprematista bianco australiano che il 15 marzo del 2019 uccise 51 musulmani e ferendone altri 40 nella moschea di Christchurch in Nuova Zelanza, in diretta su Facebook, è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di rilascio condizionale. È la sentenza più dura mai comminata da una corte neozelandese.
L’odio razziale e la xenofobia sono ingiustificabili e lo sono ancora di più quando essi sono conditi con motivazioni di carattere religioso quali quelli espressi dal suprematista bianco australiano o dall’altro suo omologo norvegese, Anders Behring Breivik, che il 22 luglio del 2011 compì una strage simile a Oslo e Utoya uccidendo 91 persone e ferendone 310 per lo più giovani. In quella occasione, giova ricordarlo, la stampa italiana scrisse la pagina più nera e indegna della sua poco gloriosa storia addebitando immediatamente la strage ad una organizzazione presunta “islamica” inesistente mentre l’autore della strage era «un cristiano fondamentalista» legato all'estrema destra neonazista e ferocemente anti-islamico. Come quello australiano.
Come si possa associare la parola “cristiano” a chi commette stragi efferate o realizza genocidi, o campi di concentramento e di sterminio, o leggi razziali, o che propone ancora oggi “la guerra ai rifugiati” e il blocco navale contro di essi, come fa Giorgia Meloni, è una questione che dovrebbe interrogare e indignare chiunque si definisce seguace di Gesù di Nazarteh e del suo vangelo.
Il fatto che nessuno dei grandi giornali abbia parlato di questa condanna è il segno della loro cattiva coscienza e della complicità con quanti ancora oggi soffiano sul fuoco dell’odio razziale e xenofobo. Occorre resistere a questa deriva folle. Negli USA si sta muovendo un grande movimento antirazzista. E in Italia?
Vedi anche i seguenti mie articoli: “Siamo tutti musulmani“ del Il 16 marzo del 2019 e “Scusateci fratelli e sorelle musulmani” del 23 luglio 2011


29/08/20 : 8:02:20

TASSELLI
Continua lo scambio di amorosi sensi tra Matteo Salvini ed il direttore di Avvenire Marco Tarquinio che è giunto ad una svolta. Qualche mese fa l’Avvenire pubblicò una lettera di Salvini al Presidente della Repubblica Mattarella sul tema della scuola suscitando vivaci reazioni tanto che Tarquinio pubblicò alcune delle email che aveva ricevuto tentando di spiegare il senso della sua operazione. Ma senza riuscirci perché Salvini è un bugiardo patologico. Le lettere pubblicate protestavano perché Avvenire si era fatta “usare” da chi fino al giorno prima era stato contrastato per la sua “linea politica”.
Oggi ci risiamo. Avvenire pubblica una lettera di Salvini sulle Foibe che, da quando è stata istituita la giornata del “ricordo” del 10 febbraio, è un argomento usato per cancellare le responsabilità del nazismo e del fascismo in ciò che è successo nel cosiddetto “confine orientale” italiano e rilanciare l’anticomunismo.
Quell’anticomunismo che è stato usato per giustificare i concordati con il fascismo prima ed il nazismo poi che hanno poi spianato la strada alla II Guerra Mondiale e alla sue stragi “in nome di Dio”.
Tarquinio mette oggi su Avvenire un altro tassello che porterà all’incontro ufficiale tra Salvini e il vertice della CEI.
E intanto i sovranisti di cui Salvini è il capo riconosciuto, continuano a celebrare messe scismatiche, all’ombra di Steve Bannon nell’abazia di Trisulti nel frusinate, con l’ausilio di ordini religiosi quali i Francescani della Immacolata, una congregazione commissariata dal 2013 sulla quale pesano inchieste per scandali finanziari.
Caro Tarquinio, non si può dialogare con il diavolo.


30/08/20 : 9:05:05

RICORDATELO
I negazionisti della pandemia sono fascisti, nazisti e sovranisti. Era già chiaro ma oggi, dopo la manifestazione a Berlino è ancora più chiaro. Hanno sfilato con tanto di bandiere naziste come nel 1933, tentando di fare irruzione nel palazzo della Camera dei deputati.
E sono i paesi guidati da leader negazionisti come Stati Uniti e Brasile, ad essere i paesi più colpiti dalla pandemia per l’irresponsabilità dei loro leader, di quelli che parlano di varechina iniettata nelle vene come cura (Trump) o che dicevano che tanto tutti dobbiamo morire (Bolsonaro), riempiendo i loro paesi di fosse comuni. Siamo a 25,1Mln di casi e a 844.000 decessi e il contagio continua a diffondersi.
In Italia il leader dei negazionisti e quel Salvini che irride alle misure protettive (mascherine, distanza di sicurezza e lavaggio mani) insieme alla sua corte fatta di personaggi incommentabili (Sgarbi), brutti figuri (Briatore) che sembrano usciti da un film dell’orrore di cui si ricordano le bocche urlanti e gli occhi fuori dalle orbite (Santanchè), le facce truci e minacciose come se gli avessero da poco scannato il figlio o li avessero buttati sul lastrico(Meloni). E invece sono tutti ricchi, e vivono alle spalle della collettività o sono evasori fiscali conclamati che vivono nel lusso e lo sbandierano e disprezzano i poveri ma che finiscono anch’essi in ospedale come quel tale Briatore che si ostinano a chiamare imprenditore. Sono tutti leghisti o appartengono a Fratelli d’Italia. Ricordatelo quando andrete a votare.


31/08/20 : 8:22:18

RIVOLUZIONE
I contagi? Colpa solo degli altri. La confindustria ci riprova a negare la verità come i bambini trovati col dito nella marmellata che dicono di non essere stati loro. Lo ha fatto Bonomi, da 100 giorni presidente della associazione degli imprenditori, in una lettera a tutti gli associati. Bonomi, ridere o piangere?, vuole la “rivoluzione”, vuole “firmare contratti rivoluzionari” che consisterebbero in nessun aumento ai dipendenti e libertà di licenziare. Cioè un puro e semplice ritorno alle condizioni lavorative degli inizi del capitalismo.
Milano non si ferma”, “Bergamo non si ferma”, “Brescia non si ferma”, erano gli slogan della Confindustria lombarda in tutto il periodo del lockdown e le industrie lombarde non si sono mai fermate con il 60% e più di lavoratori costretti ad andare in fabbrica senza mascherine e senza precauzioni, ammalandosi e facendo ammalare decine di migliaia di persone. E facendo morire migliaia di anziani.
L’unica preoccupazione di Bonomi è stata, fin dalle sue prime uscite, quella di evitare qualsiasi responsabilità penale per gli industriali sui contagi in fabbrica. Gli industriali vogliono lo “scudo rispetto alla responsabilità penale in caso di contagi”. Se un lavoratore si ammala di Covid sul luogo di lavoro gli industriali non vogliono essere chiamati a risponderne penalmente. Vogliono che la loro bramosia di profitto e i loro comportamenti sconsiderati, da incoscienti e irrispettosi della salute propria e di tutti i propri simili non venga considerata penalmente perseguibile. Bonomi vuole la rivoluzione, e l’avrà.


01/09/20 : 8:59:28

NO

Al referendum del 20-21 settembre voterò NO.
Voterò NO al taglio del Parlamento, alla strozzatura della rappresentanza democratica, all'estromissione delle minoranze dalle Camere, al compiuto asservimento dell'organo legislativo all'esecutivo e a centri di potere extraistituzionali ed antidemocratici.
Voterò NO alla manomissione della Costituzione e alla compressione ed imprigionamento della sovranità popolare.
Voterò NO alla negazione del principio su cui si fonda lo stato di diritto: la separazione, l'equilibrio ed il controllo dei poteri.
Voterò NO al disegno di sostituire alla democrazia rappresentativa un potere oligarchico e opaco, abusivo e tracotante, concretamente violento e tendenzialmente totalitario.
Voterò NO condividendo l'appello degli illustri docenti di diritto costituzionale che hanno denunciato i guasti gravissimi della riforma costituzionale sottoposta a referendum.
Voterò NO perché la democrazia, la libertà, la giustizia, il diritto alla vita, alla salute e alla dignità sono beni troppo preziosi per permettere che siano "tagliati per risparmiare".
Voterò NO perché in quanto esseri umani preferiamo essere cittadini anziché sudditi.
Voterò NO perché l’unica modifica della Costituzione finora approvata, quella del 2001 sul cosiddetto “federalismo”, ha devastato l’Italia, l’ha divisa profondamente, ha riacutizzato la questione meridionale e incentivato il razzismo a cominciare da quello antimeridionale.
Basta modifiche estemporanee e disorganiche della Costituzione. Bisogna finalmente applicarla.


02/09/20 : 8:27:51

FOLLIA
La bellezza di essere anziani, e forse anche un po' matti, è quella di perdere i freni inibitori. È impagabile poter dire quello che si pensa senza freni e senza limiti.
La realtà la vedi per quella che è. E ti accorgi che sei circondato di ombre, di morti che camminano, di gente che si affanna a correre e a cercare cariche, di presidente, di sindaco, di ministro. E ti accorgi delle tante macchiette tristi, dei tanti ignoranti presuntuosi ma di bell’aspetto, dei tanti pedofili e di gente, maschi e femmine, dediti alla prostituzione, a vendere il proprio corpo e la propria anima al riccone di turno o al miglior offerente.
E godi come un matto, come è bello essere matti, quando apprendi che uno ricco e famoso come Berlusconi, si è beccato il COVID come l'ultimo pezzente di questa terra, nonostante sia scappato a Nizza per evitare il contagio e nonostante abbia cambiato la giovanissima badante che gli cambia il pannolone con una ancora più giovane e prona.
Cosa non si farebbe per 20milioni di buona uscita e un giro in barca a mostrare il proprio sedere e a pubblicare le foto su internet. Quel sedere che in tanti hanno usato per il proprio sollazzo prima del vecchio ricco sfondato che crede di aver fatto la conquista di una vita ma che è solo l’ultimo del condominio che l’ha usata.
E ti accorgi che sono in tanti, anche nel tuo piccolo paesello, una cinquantina, ad avere la villa con la piscina abusiva piena di quell’acqua potabile che in quest’estate rovente è diventata un lusso.
Erasmo da Rotterdam, un capostipite della civiltà occidentale, ci ha scritto su anche un Elogio della follia. Follia, beata follia.
Beati i folli perché ad essi apparterrà il futuro.


03/09/20 : 7:55:16

SCERIFFI
Lo chiamano “lo sceriffo”. Parliamo di Vincenzo De Luca, attuale presidente della Campania e di nuovo candidato a tale ruolo nelle elezioni del 20-21 settembre. Ma di nomignoli ne ha tanti. Lo hanno chiamato “Pol pot”, “professore”, Vicienzo ‘a funtana, lanciafiamme .... Quella di “sceriffo” se l’è conquistata con i blitz in strada contro gli ambulanti e gli immigrati e le sue dichiarazioni contro i rom tipo: «A Salerno gli zingari li prendiamo a calci e il cielo stellato ce lo godiamo noi». «Io sono la destra europea», ha dichiarato qualche anno fa, lui che è stato segretario provinciale di Salerno del PCI. Rivoltante.
È il classico uomo di potere, sempre sul carro del vincitore. È stato dalemiano, fassiniano, veltroniano, bersaniano, renziano... È l’uomo della “frittura di pesce” con le quali voleva vincere il referendum del 2016 sulla modifica renziana della Costituzione. Gli aneddoti su di lui rasentano la leggenda che lui stesso alimenta e che le imitazioni di Crozza aiutano a consolidare.
Oggi è a capo di una accozzaglia di liste, ben 15, con la quale vorrebbe riconquistare la presidenza della regione. Non è una coalizione. Non si capisce cosa possa unire chi si definisce di sinistra con ex salviniani o berlusconiani o con persone inquisite per camorra o che ripetono gli slogan di Gomorra. Tutto sembra lecito a De Luca purché gli consenta di continuare a comandare.
O con lui o contro di lui, si dice a Salerno. E le 15 liste sono in lotta tra loro per un posto alla corte di De Luca. Fanno una più schifo delle altre. Non votate per lui e per loro.
Beati i folli perché ad essi apparterrà il futuro.


04/09/20 : 8:20:20

VADANO ALL’INFERNO
Ci sono proprio tutti, da Forza Nuova a Povia, Taormina, Fusaro e Sara Cunial. E c’è lui, Carlo Maria Viganò, il vescovo cattolico anti-Bergoglio che benedirà oggi la manifestazione dei negazionisti italiani anti-COVID che si svolgerà a Roma promossa dalla organizzazione neonazista cattolica Forza Nuova.
Il mio caro amico Pietro Taffari, prete cattolico, mi dice che i cattolici sono una specie strana. Ci sono “i cristiani cattolici, i semplici cristiani, i cattolici non cristiani, i cattolici atei, i nazisti cattolici, gli atei devoti, i seguaci di Salvini e di Magdi Allam”, quelli che dicono che la parola “prossimo” indica solo la propria famiglia. E l’elenco è lungo. C’è insomma tutto e il contrario di tutto. Brava gente e feroci assassini.
Qualche hanno fa fece scalpore il sodalizio culturale fra il papa emerito Benedetto XVI e Marcello Pera, noto massone e presidente del senato. Scrisse Ratzinger nella Prefazione al libro di Pera dal titolo “Perché dobbiamo dirci cristiani”, che “Il dialogo tra le religioni non è possibile” perché “La fede non si può mettere tra parentesi“. Fede, parola magica e oscura dietro cui si nascondono le cose più turpi come lo sterminio degli ebrei ordinato dal cattolico Hitler.
Viganò è il prototipo del cattolico medio italiano che tuona contro “eretici e fornicatori”, ma poi sfrutta la prostituzione e violenta le donne.
Sul COVID è diventato negazionista ma all’inizio della pandemia l’ha definita “una punizione di Dio contro peccati individuali e sociali”, in particolare contro l’omosessualità.
Li chiamano “cattolici tradizionalisti” per far intendere che la tradizione del cattolicesimo è fatta di mostruosità, crociate, stermini, benedizione di guerre, schiavismo, razzismo, oscurantismo, adorazione di statue e madonne, oppressione delle donne e negazione del Vangelo di Gesù di Nazareth. Vadano all’inferno. Occorre separarsi da tale tradizione.


05/09/20 : 8:32:56

VOCE DAL SEN SFUGGITA
Paolo Farinella prete, come ama firmarsi, voterà si perché è un sostenitore dei 5Stelle. Lo ha scritto nel suo ultimo articolo sul Fatto dal titolo: “Referendum: chi vota No è in malafede, bugiardo o superficiale. O tutte e tre le cose”. “Non penso che avrei votato Sì se l’idea non fosse venuta da loro”, cioè dai 5Stelle, scrive don Farinella.
Quello che è inaccettabile, e che non ci saremmo mai aspettato da lui, è la demonizzazione dell’avversario con questo titolo che non esprime alcun contenuto, che non spiega nel merito nulla della sua scelta politica.
Quale sarebbe la malafede, quali le bugie, quali le superficialità? Semplicemente non le indica. Parla di persone che fino a ieri erano per il SI e oggi sono per il NO come se cambiare opinione potesse essere un’accusa in un referendum dove ciò è assolutamente legittimo e normale fino all’ultimo secondo prima del voto.
Ma la cosa più incredibile è quando don Farinella, voce dal sen sfuggita, scrive che lui avrebbe “mantenuto 150 deputati e 100 senatori, magari sfoltendo anche le Regioni, le Città metropolitane e i Consigli comunali”. E perché non tagliare tutto? Perché non ritornare a “Faccetta nera”, al Re, al Duce, ai podestà?
Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile”, affermò Davide Casaleggio in una intervista a La Verità del 23 luglio 2018.
“Quando si vuole diminuire l’importanza di un organo rappresentativo s’incomincia sempre col limitarne il numero dei componenti, oltre che le funzioni”, disse Umberto Terracini, presidente dell'assemblea Costituente.
NOI VOTEREMO NO!


06/09/20 : 8:18:28

MI VIENE VOGLIA DI...
Non c’è telegiornale che non dedichi 4-5 minuti a Silvio Berlusconi e alle sue “condizioni di salute” dopo il suo ricovero perché si è beccato il Covid-19. A lui sono stati rivolti “auguri di pronta guarigione” da tutti i giornali, da tutti i politici, persino dal presidente della Repubblica. E c’è chi, come Piero Fassino, si è detto sicuro che egli “Combatterà con forza anche questa battaglia”. Manca il conferimento di qualche onorificenza o premio speciale o la santificazione in vita.
Si occupa di lui Zangrillo, il primario del "Covid non esiste più, qualcuno terrorizza il paese" del San Raffaele di Milano, ed è ricoverato in una suite extra lusso da 300mq al 6 piano della clinica milanese degli straricchi, con 9 stanze, 3 bagni, sale riunioni e diversi servizi per i pazienti, come parrucchiere, l'estetista, una palestra e una piscina. Lo chiamano reparto “Diamante” ed è per i pazienti “solventi” che cioè possono pagare. E lui può sicuramente pagare, Lui che ha dato 20milioni di euro come buon’uscita all’ultima delle sue fidanzate.
Viene da vomitare a leggere questi auguri servili, questo prostrarsi ai piedi di un evasore fiscale conclamato, che ha corrotto la cultura e l’economia di questo paese aumentando lo sfruttamento e peggiorando le condizioni di vita dei lavoratori, privatizzando persino il nome Italia, inventandosi un partito chiamato “Forza Italia” per sfruttare il tifo calcistico. E che ora sfrutta la sua “malattia” per risalire su nei sondaggi e tutti a presentarlo come un “combattente”.
Mi viene voglia di mandarli tutti all’inferno.


07/09/20 : 8:27:21

LA CASTA
Papà ma che devo fare?” “Ricorda il nome che porti. Affacciati al Balcone! La folla e femina! Ama farsi fottere!
È la scena madre del film “Il presidente del Borgorosso Football Club” di Luigi Filippo D'Amico con Alberto Sordi nella parte di Benito Fornaciari che ha ereditato dal padre la squadra del Borgorosso Football Club. Un attimo prima lo volevano linciare, poi quattro belle parole messe una dietro l’altra dette da un balcone ed è l’apoteosi. La folla e femina! Ama farsi fottere!
È la stessa filosofia che anima coloro che hanno approvato in parlamento il taglio dei parlamentari su cui si voterà nel referendum il prossimo 20 e 21 settembre.
I giornalisti Rizzo e Stella, che si sono fatti i soldi su tale argomento, hanno lanciato l’idea della esistenza della “casta” dei parlamentari, cancellando così la casta degli industriali, degli evasori fiscali, dei banchieri,...di tutti coloro che sfruttano il lavoro altrui. Per anni siamo stati bombardati da bugie di tutti i tipi sui privilegi dei parlamentari tanto che nel 90% della popolazione la parola parlamentare è diventato sinonimo di ladro e corrotto. Storia antica, si salvano i corruttori e si attaccano i corrotti.
E oggi per dare un colpo non alla “casta” ma alla democrazia ci si è inventati il taglio secco dei parlamentari che, se vinceranno i SI diventeranno 600, il 36,5% in meno. E fanno credere che così la gente potrà dare una lezione alla “casta”, a quella stessa “casta” che ha approvato la riduzione del proprio numero. Saranno così i cittadini con il loro Si a far diventare la “casta” ancora più “casta”.
La folla e femina! Ama farsi fottere!” E allora tu vota NO!


08/09/20 : 6:20:30

WILLY
Morire massacrato di botte da quattro energumeni, come è accaduto a Willy Moteiro Duarte a Colleferro qualche giorno fa, è una cosa orribile. È una notizia che toglie il respiro e ti sprofonda nella violenza più nera, nera perché fascista perché tali sono gli autori dell’omicidio di Willy.
Dietro ai 4 energumeni c’è una cultura della violenza diffusa H24 ogni giorno dell’anno da tutte le TV, pubbliche e private. E ci sono anche i servizi internet, Netflix e Amazon, che contribuiscono notevolmente all’imbarbarimento culturale del mondo.
NETFLIX, in particolare, è un pozzo senza fine di violenze di tutti i tipi con uccisioni a raffica e nel modo più brutale possibile. Il sangue è l’elemento fondamentale di tutte le scene, sangue a centinaia di ettolitri, e teste mozzate e corpi smembrati. E poi ci sono le serie TV sugli omicidi efferati dei serial killer, questi ispirati dalla realtà statunitense dove il fenomeno dei serial killer è una drammatica realtà di quel paese. E c’è sesso, tanto sesso, violento e brutale anch’esso, pura e semplice pornografia la più sadica e brutale possibile.
Il clima di paura generato dalle politiche di Salvini e Meloni hanno fatto moltiplicare i corsi di tutti i tipi di arti marziali e la corsa all’acquisto di armi.
E ci sono gruppi nazifascisti che tengono indisturbati in giro per l'Europa i loro campi paramilitari. Si addestrano al colpo di stato e alla violenza. Sono l’arma di riserva di un sistema agonizzante. Ed è tutto alla luce del sole ma non c’è cieco più cieco di chi non vuole vedere.


09/09/20 : 8:29:48

PONTASSIEVE
La ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, in relazione all’episodio di Pontassieve del 9 settembre dove Salvini è stato maledetto da una donna che lo ha poi strattonato, ha detto: “Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti. Per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata e isolata”.
Giusto, e cosa aspetta a proibire qualsiasi comizio della Lega, soprattutto quelli a cui partecipa Salvini, che sono una continua provocazione contro i cittadini onesti e rispettosi della Costituzione e fonti di continue violenze verbali e istigazioni a delinquere e tentativo di sovvertire la nostra Repubblica?
E cosa aspetta a chiudere tutti i profili social di Salvini che sono una continua fonte di fake-news che anche in inglese sono BUGIE, falsità, imbrogli, violenze verbali che provocano raggiri e truffe?
Bene ha fatto il sindaco di Pontassieve a definirlo “ospite sgradito”, e bene hanno fatto i ristoratori, con la scusa delle minacce, a non farlo mangiare nei propri ristoranti.
L’episodio di Pontassieve, a quelli della mia generazione, ricorda quanto accaduto nel 1973 al Mottagrill del Cantagallo, nei pressi di Bologna, dove tutti i lavoratori scesero in sciopero immediatamente quando lì arrivò il fascista Giorgio Almirante che se ne dovette andare digiuno e senza benzina.
È ora di ricominciare a lottare per davvero contro i nuovi fascisti della Lega e dei suoi alleati.
Ora e sempre resistenza.


10/09/20 : 8:19:34

GUERRA E PACE
11 settembre 2001. L’inizio di quella che poi è stata definita nel 2013, da papa Francesco, “la terza guerra mondiale a pezzi”. Per me e questo giornale è stata da subito la “terza guerra mondiale”, che continua da 19 anni e di cui non si intravede la fine. Una guerra globale, con conflitti e tensioni in tutti i continenti, definita all’inizio dai consiglieri del presidente George W. Bush, “guerra infinita”. Una guerra che coinvolge ben 69 Stati per un totale di 824 gruppi armati di vario tipo, dagli eserciti regolari ai gruppi terroristici.
Ma il 2001 è stato anche l’anno del G8 di Genova, dal 19 al 22 luglio, con la morte di Carlo Giuliani e i terribili fatti della Diaz che qualche funzionario di polizia allora mise in collegamento con i fatti di Genova del 1962, quando la città insorse contro il congresso del MSI che alla fine non si tenne. “Suscitò polemiche – scrive Wikipedia - la presenza dell'allora vice presidente del consiglio Gianfranco Fini nella sala operativa della questura genovese, presenza che da diversi giornalisti venne ritenuta inopportuna e criticamente messa in relazione agli abusi poi compiuti dalle forze dell'ordine”.
Poco prima dell’11 settembre c’era stato l’annuale Forum Ambrosetti dei finanzieri di tutto il mondo a Cernobbio dove Berlusconi, da poco presidente del consiglio, aveva parlato di una prospettiva rosea per il futuro, mentre Giovanni Agnelli, che evidentemente ne sapeva di più, lo invitava alla calma.
E insieme alle guerre ci sono sempre le pandemie. Guerra e pace dipendono esclusivamente da noi.


11/09/20 : 10:12:12

RICOTTARO
Ad una settimana dal voto irrompe nella campagna referendaria l’argomento del “ricottaro”. La parola “ricottaro” in napoletano indica il magnaccia, ossia lo sfruttatore di prostitute ed ha un connotato sicuramente offensivo.
È una variante dell’argomento della “casta” e si traduce in “tutti quelli che votano NO sono dei ricottari”. Lo ha tirato fuori per prima l’ineffabile Travaglio fornendo una lista di coloro che voteranno NO e indicando tra essi ad esempio Formigoni.
Ovviamente non è un argomento politico. Non spiega perché, rimanendo immutato tutto il resto della Costituzione, bisognerebbe ridurre semplicemente il numero dei parlamentari.
Rimanendo all’argomento del “ricottaro”, Travaglio e tutti quelli che lo sbandierano fanno finta di dimenticare che votano SI i campioni dell’assenteismo parlamentare come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Lega e Fratelli d’Italia. Quelli che vogliono l’uomo solo al comando. I difensori degli evasori fiscali, i sostenitori della libertà di uccidere in casa propria e, per ritornare ai “ricottari” in senso stretto, quelli che vogliono la riapertura delle case chiuse. Ma che bella compagnia, verrebbe da dire.
La Costituzione è un tutt’uno e non si può modificare la seconda senza attaccare anche la prima parte, quella dei “principi”. E il numero dei parlamentari è legato sia alla rappresentanza dei cittadini, sia al funzionamento delle due camere. Meno parlamentari significa vanificare il processo di formazione delle leggi che ora vengono votate articolo per articolo prima nelle commissioni e poi nel voto d’aula. Significa che le leggi le farà una sola persona, il duce o capitano che dir si voglia, e il parlamento servirà solo alla ratifica formale. La democrazia è un’altra cosa. NOI VOTIAMO NO!


12/09/20 : 8:43:32

VAL BREMBANA
"Migranti sui bus solo in alcuni orari, serve posto per studenti e valligiani". E questa la richiesta fatta al prefetto di Bergamo dalla Lega della Val Brembana in provincia di Bergamo. All’incontro erano presenti i due parlamentari leghisti Daniele Belotti e Alberto Ribolla. Avviene a Sedrina paesino di 2516 abitanti dove la Lega è all’opposizione.
E che novità è, direte voi. La Lega è un partito razzista fin dalla sua nascita trenta anni fa. E questo episodio ne è l’ulteriore conferma. E il tema non è neppure nuovo per i fascio-leghisti lombardi che nel 2009 a Milano, con De Corato vicesindaco (FdI), facevano salire gli stranieri senza documenti su dei bus con le grate sui vetri, gli autobus galera. E sempre nel 2009 Salvini, allora consigliere comunale della Lega Nord, chiese carrozze del metrò per i soli milanesi, e altre a parte per gli immigrati. Come ai tempi della segregazione razziale di Montgomery, capitale dell'Alabama contro cui lottarono Martin Luther King e Rosa Parks.
Il Prefetto ha accolto la delegazione gentilmente e ha promesso il suo “costante controllo della situazione”. I migranti in questione sono 90 ma per i leghisti rappresentano “una massiccia presenza”. Per loro anche uno solo è troppo.
L’esistenza della val Brembana per me e quelli della mia generazione è legata alla famosa battuta del film “Totò Peppino e la malafemmina” del 1956: “Ma da dove venite voi, dalla val Brembana?”. Li ho sempre immaginati simili a Totò e Peppino ma mai razzisti.
È proprio vero la Lega rappresenta il peggio di un popolo.


13/09/20 : 9:09:45

OMOFOBIA
È di ieri l’ennesima vittima dell’odio per le persone omosessuali o LGBT.
Si chiama Maria Paola uccisa a Napoli dal fratello che “voleva darle una lezione” perché aveva una relazione con una persona transessuale.
Non possiamo più fare finta di nulla. Ci sono troppe facce truci che incitano alla violenza ed è ora di fermarle dicendo con chiarezza qual è l’origine di tale violenza.
E la violenza contro le persone LGBT è figlia innanzitutto degli insegnamenti “religiosi” e della lunga persecuzione che le persone omosessuali hanno subito nel corso della storia. Persecuzioni giustificate sempre “nel nome di Dio”, un “dio” mostruoso, sanguinario, usato a proprio uso e consumo da persone folli e assetate di ricchezze, che hanno usato la sessualità per dominare le popolazioni e perpetuarne lo sfruttamento.
Ed è ancora oggi così a giudicare dal documento della Conferenza Episcopale Polacca della Chiesa Cattolica sulla questione LGBT. Un documento che sprizza odio, “in nome di Dio”, e che fornisce una sponda religiosa per politiche discriminatorie e violente.
Nessuno è proprietario di “dio” e nessuno può parlare in suo nome ed imporre alcunché. È ora che tutte le religioni depongano i loro dei e la smettano di usarli per opprimere e uccidere.


14/09/20 : 8:37:27

SEPOLCRI
Al centro della missione della Chiesa c'è il dovere di testimoniare la verità che scaturisce dal
Vangelo e dalla legge di Dio”. È una frase apparentemente innocua ma che al contrario è l’origine di ogni intolleranza e di ogni discriminazione. È la frase di chi ritiene di possedere la verità ed essere il depositario della “legge di dio” assoluta e immodificabile.
Ed è con questa frase che inizia il documento “Posizione della Conferenza episcopale polacca sulla questione LGBT +” di cui ho accennato ieri. È la frase che fissa i paletti invalicabili, i confini entro cui stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi è dentro i confini è nel giusto e salverà l’animaccia sua, chi è fuori dritto all’inferno.
Il Vangelo di Gesù di Nazareth è invece accogliente, amorevole, aperto agli uomini e alle donne qualunque sia la loro condizione. E la “legge di dio” di cui parlano è quella che è servita nei secoli a coprire lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la violenza sulle donne, la schiavitù, le crociate, i roghi degli omosessuali e di tutti coloro che si opponevano al loro potere materiale e alle loro ricchezze. Un “dio” feroce e crudele.
Gesù li chiamava «sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume». Ed è ancora così.


15/09/20 : 8:25:17

OGGI TACETE
«La città deve imparare cos'è la solidarietà», ha detto Monsignor Cantoni vescovo di Como commentando l’uccisione di don Roberto Malgesini, il prete dei poveri che da anni era impegnato nel soccorso ai migranti, agli ultimi della terra quelli “che la città di Como non voleva vedere”. La città vive in “un clima disumano”, ha aggiunto il vescovo di Como, con riferimento alle tante iniziative della giunta comunale di destra, composta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, che sta facendo la guerra ai senzatetto, ai migranti e ai mendicanti e allo stesso don Roberto che è stato anche multato per essersi opposto alle ordinanze sindacali che vietano di dare aiuto ai migranti.
È un omicidio figlio delle politiche dei cosiddetti “decreti sicurezza” di Salvini e della Lega. Il responsabile dell’omicidio, secondo il Corriere della Sera, era diventato “clandestino” proprio a causa di tali decreti e sperava in un aiuto di don Roberto che ha finito poi per pagare per la politica scellerata della Lega e di Salvini.
E ora i Sallusti, Belpietro, Feltri et similia, che ogni giorno scaricano i loro escrementi sulla pubblica opinione sotto forma di articoli, si dicono allibiti per le parole del Vescovo e tentano di fare di don Roberto un “loro martire”. Non pretendo che capiate le vostre responsabilità, ma almeno oggi tacete. Non accusate gli altri di essere ideologici come se voi non lo foste e la vostra ideologia non fosse chiara. È quella fascista della disumanità, dell’assenza di solidarietà e del razzismo.


16/09/20 : 9:02:10

NO,NO,NO!
«Il si al referendum è il primo passo verso il cantiere delle riforme». È la frase che ripetono i sostenitori del Sì. Dopo questo referendum, ce ne saranno altri ed è al tempo stesso una promessa e una minaccia.
Modificare la Costituzione è diventato uno sport nazionale. In 40 anni, dal 1948 al 1998, le leggi di modifica della costituzione sono state 7, nei 18 anni successivi (meno della metà del tempo) ben 9 una ogni due anni. Riforme a colpi di maggioranza a cominciare da quella del 2001.
È uno sport che deve finire. Non se ne può più di riforme costituzionali fatte da improbabili padri costituenti che appena si affacciano sulla scena politica, non avendo null’altro da fare, dichiarano la necessità di “profonde riforme costituzionali”. L’unica riforma finora approvata, quella del titolo V del 2001, è stata una sciagura perché ha introdotto il cosiddetto “federalismo” che ha messo in ginocchio il sud e ingrassato ancora di più le regioni del nord che ora, in mano ai fascio-leghisti, vogliono l’autonomia differenziata. E sciagura ancora maggiore sulla questione sanitaria, esplosa durante questa pandemia, con 20 sistemi sanitari regionali tutti impegnati ad ingrassare i privati e in particolare le cliniche della Lombardia.
La minaccia di ulteriori modifiche, cioè dell’ennesimo salto nel buio, fatto da avventurieri della politica è un OTTIMO MOTIVO PER VOTARE NO. La drammatica crisi economica e ambientale che stiamo vivendo non si risolve tentando di cambiare in modo sciagurato la nostra Costituzione.
Vedi anche Io VOTO NO, Travaglio permettendo!,di Giovanni Sarubbi


17/09/20 : 8:45:00

ECCO PERCHÉ VOTO NO
Domani scatta il silenzio elettorale. Riassumo così i motivi del mio NO.
- La riduzione di oltre un terzo dei parlamentari, senza una Legge elettorale proporzionale pura significa vanificare la sovranità popolare. (art. 1 Costituzione)
- Per ridurre la spesa basta tagliare gli stipendi eccessivi e il numero dei dipendenti.
- L'ampliamento dei Collegi e il rapporto rappresentanti/cittadini, che diviene il più basso in Europa (da 1/96.000 a 1/150.000), impedirà di dare voce alle forze politiche minori, ai territori periferici e alle minoranze linguistiche, riducendo ancor più la partecipazione democratica e aumentando l'astensionismo. Le regioni più ricche e popolose saranno ancora più ricche e avranno ancora più potere.
- Con un Senato ridotto a 200 membri e lo sbarramento al 5% nella legge elettorale, prenderanno seggi solo le liste che ottengono il 15% in almeno una Regione, impedendo l’entrata nel parlamento alle voci più critiche e alle minoranze politiche, le sole che possono opporsi a chi detiene il potere economico.
- Se vince il Sì, la politica sarà gestita da una oligarchia. Chi vota Sì, pensando di votare contro “la casta”, in realtà la sta rafforzando. Meno saranno più corrotti e manovrabili saranno e la Costituzione potrà facilmente essere cambiata con il voto di pochi parlamentari.
- Indebolire le funzioni del Parlamento è il primo passo per passare dalla Repubblica parlamentare alla Repubblica Presidenziale.
Per tutto questo IO VOTO NO. Un NO a chi vuol tagliare il nostro diritto ad essere rappresentati.


18/09/20 : 8:24:08

SOLE
Domani si vota per il referendum e per le regionali. I commenti dei giornali spaziano dalle ragazze di un liceo romano che hanno scelto di svestirsi come le escort mettendo il loro sedere in bella mostra; alla intervista di Silvio Berlusconi che lamenta di essere tormentato “dall’oppressione fiscale, dall’oppressione burocratica, dall’oppressione giudiziaria” da cui è facile salvarsi, basta non delinquere; alla inchiesta sui commercialisti arrestati a Milano e legati a Salvini e alla Lega. Scapperà Salvini ad Hammamet, si chiedono in molti, per sfuggire al mandato di cattura che voci dall’interno della procura di Milano danno per già pronto?
Intanto a pag. 13 il Corriere della sera racconta dei 50 milioni di americani che in sette mesi hanno perso il lavoro a causa del coronavirus e dei 643 miliardari degli Stati Uniti che hanno aumentato le loro fortune del 29% dal 18 marzo. Il patrimonio complessivo di queste 643 persone è passato da 2.950 miliardi a 3.800, 845 miliardi in più cioè quasi 5 miliardi di dollari in più al giorno. L’uomo più ricco del pianeta, Jeff Bezos padrone di Amazon è passato da 73 a 186 miliardi di dollari; Mark Zuckerberg, quello di Facebook, ha quasi raddoppiato, raggiungendo i 100 miliardi.
E intanto i ghiacciai si sciolgono. E Travaglio grida allo scandalo perché ha scoperto che chi vota NO al referendum lo fa perché vuole la sconfitta dei 5Stelle che se lo sono intestato.
Siamo messi male. Ma il sole è sorto e occorre lavorare e lottare per un mondo migliore. E si chiama socialismo.


19/09/20 : 8:34:08

MASCHI E FEMMINE
Un amico lettore mi scrive in merito al mio mattinale di ieri: «Ciao Giovanni, il passaggio "tipo escort" lo potevi evitare, perché leggendo gli atti processuali di qualsiasi stupro si fa riferimento sempre ai cosiddetti atteggiamenti incoraggianti... Il resto dell'articolo ok».
Ovviamente ha ragione. Nessuno è autorizzato a violentare chicchessia qualunque tipo di vestito indossi. Ma qui per fortuna non stiamo parlando di questo. Stiamo parlando di quello che in gergo si chiama, col solito inglesismo, “dress code”, cioè “Codice di abbigliamento”. E cioè si può andare a scuola con il “sedere da fuori”, perché minigonna questo significa? O in bermuda per i maschietti?
La pubblicità ha sdoganato per le donne un modo di vestire come escort, cioè in modo provocante, perché la sessualità è diventata parte essenziale degli spot pubblicitari da quando è stato scoperto che il sesso fa vendere meglio e di più i prodotti. Nessuno ci fa oramai più caso ma provate a guardare attentamente le pubblicità, e siamo ad oltre 3000 spot al giorno, e vi accorgerete che sono tutte impregnate di messaggi sessuali evidenti.
Le ragazze che vestono come fossero delle escort o delle veline televisive sono vittime di chi ha trasformato le lotte di liberazione delle donne in una nuova oppressione delle donne con l'uso del loro corpo come strumento per le pubblicità commerciali.
Ma stiamo parlando anche di una vicepreside femmina incapace di spiegare che la scuola è una cosa seria e non un casting del “grande fratello”, che la scuola esige rispetto per se stessi e gli altri e che andare a scuola non è la stessa cosa che andare in discoteca o in spiaggia e non è una gara a chi “la/lo mette meglio in mostra”. E ciò vale per maschi e femmine. Una preside che scarica la propria incapacità sui colleghi maschi facendoli diventare guardoni.
Un po’ di anni fa accompagnai una mia figlia ad un concorso. Erano in 3000, tutti giovani fra i 20 e i 30 anni. Sembrava un casting del “grande fratello”, minigonne ridottissime, tacchi a spillo, rossetti sgargianti, sessualità prorompente, come escort alla conquista del riccone di turno.
Ad Avellino, un po’ di anni fa, c’era un caporedattore di un quotidiano nazionale che aveva per lo più collaboratrici esterne femmine che andavano in redazione con minigonne a fil di mutandina perché così piaceva al capo. Ora fa il moralista da una TV locale insegnando come fare i maggiordomi dei potenti di turno accusando gli altri di esserlo.
E parliamo infine di genitori anch’essi incapaci di spiegare le differenze tra andare a scuola o andare in discoteca.
E non capisce nulla Lidia Ravera che su la “REPUBBLICA ROMA” di ieri, parla di ragazze “coraggiose” e di femminismo come sinonimo di gara a chi ha la minigonna più corta e a chi meglio si fa strumentalizzare dalla pubblicità commerciale. Non capisce nulla perché non vede l’uso che la pubblicità fa del corpo delle donne ma anche dei maschi belli e muscolosi. Non c’è rotocalco che non sia pieno di donne e maschi seminudi.
Nessuna femminista, di quelle che ho conosciuto io negli anni ‘60 del secolo scorso, si vestirebbe mai come si vestono oggi le ragazzine che fanno strumentalizzare il proprio corpo per di più da una insegnante femmina che ripete stereotipi sessisti fuori luogo.
E i pubblicitari ringraziano e ringraziano quei vecchi papponi che si fanno fotografare circondati da donne seminude, o usano mettere sui propri profili social le foto delle loro ultime prede sessuali come trofei, indici del proprio potere economico e politico.
Non è questa la liberazione della donna per la quale hanno lottato le femministe liberali o le donne comuniste e socialiste.


20/09/20 : 8:48:45

STUPRO A PAGAMENTO
Stupro, un atto violento e brutale fatto da un maschio nei confronti di una donna che spesso provoca anche la morte della vittima. È un atto esecrabile, che si ripete continuamente perché c’è un retroterra culturale che diffonde continuamente, attraverso tutti i mass-media, una cultura che dipinge il maschio come un essere dominante che con lo stupro manifesterebbe la sua mascolinità.
E non posso che richiamare quanto ho detto ieri in tema di pubblicità che sono tutte piene di messaggi sessuali evidenti. E quanta violenza c’è nelle migliaia di film, sotto forma di serie televisive, che le case cinematografiche USA sfornano a getto continuo.
Ma c’è anche un altro tipo di stupro di cui si vuole la legalizzazione. È uno “Stupro a pagamento”, quello che viene definito “il mestiere più antico del mondo”, cioè la prostituzione. “Stupro a pagamento” è il titolo di un libro scritto da Rachel Moran che ha come sottotitolo “La verità sulla prostituzione” contro cui non c’è nella società un movimento di massa che la cancelli definitivamente dalla storia dell’umanità.
Sono schierato da sempre contro la prostituzione e la lettura di questo libro mi ha confermato nelle mie convinzioni. E allora vi invito a leggerlo e vi invito da oggi in poi a non usare più il termine “prostituzione”, che colpevolizza le donne e manda assolti i maschi che le sfruttano, ma usare sempre “Stupro a pagamento” perché di questo si tratta. E vi invito a mobilitarvi tutti e tutte contro le proposte di riapertura dei bordelli sostenute dalla Lega che vorrebbe cancellare la legge Merlin.


21/09/20 : 9:01:41

Referendum
Hanno vinto i Sì con il 69,64 % dei votanti che sono stati 24.993.015 (il 53,84% degli aventi diritto). Le regioni del sud, le più povere, sono quelle che a valanga hanno votato Sì e la palma va al piccolo Molise con il 79,89 %. Ha vinto l’odio per la politica, ha vinto l’idea che la parola “parlamentare” sia sinonimo di “privilegiato”, anziché di rappresentante del popolo, come ha ripetuto anche ieri dopo lo spoglio Luigi Di Maio, che si è intestata la vittoria e che ha detto: “Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno”. E i suoi non sono privilegi? E quelli che resteranno? Non avranno più privilegi? Non saranno più corrotti? Non saranno più alle dipendenze dei capi partito? E che ruolo avranno in questo nuovo parlamento? E come verranno eletti? Proporzionale puro senza sbarramento o maggioritario mascherato da proporzionale? E quale sarà la ripartizione dei seggi sul piano regionale? E chi avrà la forza economica per poter competere in collegi elettorali che saranno quasi il doppio di quelli attuali? Sarà un parlamento per chi avrà i soldi per pagare macchine elettorali grandi e costose. Chi li finanzierà? Chi garantirà sulla loro moralità? Le esigenze del popolo saranno spazzate via, come succede negli USA. E la moralità sembra non interessare alla grande maggioranza dei votanti visto che nel corso dei decenni la stessa quantità di persone che hanno votato a questo referendum hanno dato la loro preferenza a corrotti e corruttori, ai campioni degli assenteisti parlamentari e a quelli che vogliono i poteri assoluti.
Questi sono i problemi che ora stanno di fronte a chi ha votato Sì e a chi ha votato No, perché l’Italia e le sue istituzioni democratiche sono la nostra casa comune.
Ci sono 21.425.734 elettori che non si sono recati alle urne. I sostenitori del NO non sono riusciti a convincerli a votare e questo, più della vittoria del Sì, è il vero vulnus per la democrazia in Italia dove oramai da qualche decennio il 50% degli elettori si disinteressa delle proprie sorti. E quando è così le dittature, mascherate anche con votazioni plebiscitarie, sono sempre dietro l’angolo.
Staremo a vedere e ci misureremo sulle scelte che ora i partiti del Sì metteranno in atto. Ma, dobbiamo saperlo, la battaglia è lunga e fino a quando le forze, che in questi mesi di campagna elettorale hanno difeso la democrazia e la nostra Costituzione saranno divise, prevarranno ancora quei grandi capitalisti e le forze politiche che li sostengono che ci hanno portato al disastro economico attuale e che hanno scaricato sulle nostre istituzioni la battaglia contro i cosiddetti “privilegi” che dovrebbe vedere essi stessi sul banco degli imputati, con i loro mostruosi guadagni e le loro ruberie realizzate sulla pelle dei lavoratori e dei diseredati.


22/09/20 : 8:17:49

GIORNALONI
Dice Travaglio che “i giornaloni hanno sostenuto il NO e hanno perso dimostrando di essere lontani dalla realtà dei cittadini”. Se i giornaloni lo hanno fatto io che ho sostenuto il NO non me ne sono accorto. Quello dei giornaloni è stato il classico gioco delle parti. Nessuno di essi ha smontato l’unico argomento del Sì che è stato il “taglio delle poltrone e dei privilegi”, Di Maio docet. Le istituzioni repubblicane sono state descritte come luogo di privilegio e ruberie e non di esercizio della sovranità popolare.
E per rafforzare il Sì i giornaloni hanno diffuso le dichiarazioni e gli interventi di una lunga sequela di personaggi politici pregiudicati che dichiaravano il proprio NO, che è stato usato per screditare le ragioni del NO e per indicare tutti coloro che avrebbero votato NO come dei corrotti. E Travaglio è andato a nozze, lanciando l’argomento del “tutti ricottari”. Con il Sì tutti gli anticasta, con il No “la casta”. E il Sì è stato rabbioso e non poteva che essere così.
Nessun giornalone, presunto sostenitore del NO, ha diretto la rabbia della gente verso i veri responsabili della loro miseria e della corruzione che sono i grandi industriali, quelli che hanno la loro sede in Olanda per evadere le tasse, ma che poi gridano al “prima gli italiani”, e che hanno il potere economico per corrompere funzionari pubblici o politici.
È più facile demolire le istituzioni che colpire il capitalismo parassitario e corrotto del nostro paese.


23/09/20 : 8:28:00

VOLPI E POLLAI
Lo Stato Italiano e quello Vaticano hanno un ministro in comune. È l’arcivescovo Vincenzo Paglia Gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia e Presidente della Pontificia Accademia per la vita, cioè il capo dei dicasteri Pontifici impegnati sui cosiddetti “principi non negoziabili” di ruiniana memoria.
Ebbene il ministro della sanità Roberto Speranza, indicato come il “più a sinistra” della compagine governativa, lo ha nominato presidente di “una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana” che dovrebbe fornire le proposte per una riforma del settore.
Al di la del merito della questione di cui dovrà occuparsi, la decisione del ministro Speranza viola l’art. 7 della Costituzione e l’art. 1 del Concordato fra Stato e Chiesa revisionato nel 1984 dal duo Craxi-Casaroli che affermano essere “Lo Stato e la Chiesa cattolica, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”. Insomma quel “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, interpretato dai più come la prima formula del principio di laicità.
La cosiddetta “sinistra” fa quello che la destra vorrebbe ma non fa. Storia antica iniziata nel 1996 con il primo governo Prodi su questioni come precarietà del lavoro, migranti, privatizzazioni e finita con il Jobs Act di Renzi che ha cancellato lo Statuto dei lavoratori.
La “sinistra” corre verso destra e perciò poi la destra-destra vince.
Affidereste voi ad una volpe la guardia di un pollaio?

24/09/20 : 9:00:02

ALLODOLE
A due giorni dal referendum Grillo attacca il Parlamento come istituzione obsoleta e parla di “democrazia diretta referendaria” mediata dai computer. La gente ha visto “le poltrone e i privilegi”, il classico specchietto per le allodole, ma chi ha diretto il gioco referendario mira proprio al Parlamento in nome di una “democrazia diretta” che cancella i rapporti umani e “la politica” come luogo del confronto tra persone, dove insieme, col ragionamento e non a colpi di voti elettronici, si giunge alle migliori soluzioni per la comunità. L’uomo è un animale politico, diceva Aristotele, se togli la politica rimane solo l’animale.
Quello di cui parlano Grillo e i 5Stelle è un progetto totalitario che prefigura un mondo senza più rapporti tra le persone. Ma è un progetto folle anche sul piano strettamente tecnico. I software attraverso cui si eserciterebbe la “democrazia diretta” sono per definizione truccabili, li si può imbrogliare, li si può manipolare, si può inventare una “Bestia”, come quella che usa Salvini, per manipolare l’informazione e creare notizie false per truccare i referendum.
E che sia un imbroglio lo si legge nella proposta di legge elettorale lanciata ieri da Travaglio tutta incentrata sulla “preferenza”. Fatela come volete purché ci diate la preferenza, dice Travaglio. L’ennesimo specchietto per le allodole. Niente proporzionale puro e senza soglia di sbarramento perché si vuole continuare sulla strada del maggioritario che è la scorciatoia per la dittatura. Come lo fu per il fascismo che prima adottò il maggioritario e poi ridusse i parlamentari a 400.


25/09/20 : 8:23:46

L’UOMO IN BOTTIGLIA
Leggere un articolo di Travaglio è come entrare in un imbuto con vortice annesso. Giri tutto l’imbuto 1,2,3,4..volte e poi ti ficca nel buco più stretto. E mentre giri ti fa le battutine che servono a depistare il tuo pensiero e a non pensare al buco dove stai andando a finire. E anche se nei suoi scritti non c’è la sua faccia che ride, tu la vedi, è lì che ti osserva e controlla se tu sorridi o meno. E le battutine continuano fino alla fine quando entri nella parte finale dell’imbuto e ti rendi conto di non aver capito una beata mazza di quello che ha scritto e finisci nella bottiglia.
Rimangono solo i sorrisini e le battute ma zero contenuti, zero pensieri alti o bassi che siano. Puoi ridere la prima volta, la seconda a denti stretti, ma poi capisci che vuole prenderti in giro e non ridi più. Soprattutto poi se pensi ai tanti comici che usano la politica per distrarti e farti ridere così tu non ti indigni più.
Una cosa però bisogna dirla. Travaglio possiede una banca dati enorme di citazioni e delle condanne penali di tutte le vittime dei suoi articoli. Oggi se la piglia con De Benedetti. Deve essersi fatto sviluppare un software apposito dove basta inserire il nome o il nomignolo e gli escono tutte le citazioni e le condanne e lui copia quello che gli serve al momento e passa avanti.
Il suo maestro è stato Indro Montanelli. E lui, uomo di destra, viene considerato di sinistra, solo per le sue battutine, da chi non sa più cosa sia sinistra e cosa sia destra. Uomini in bottiglia.


26/09/20 : 8:54:58

SPAGHETTI WESTERN
Dalla morte di George Floyd in poi negli USA si vive in un clima di guerra civile e c’è paura diffusa. Quell’evento ha dato vita ad un movimento di massa che ha spostato i rapporti di forza da Trump verso i democratici. E Trump, che non vuole lasciare la Casa Bianca, ha reagito come se stesse recitando nel più classico degli spaghetti western, schierandosi con la polizia e i suprematisti bianchi che hanno cominciato ad uccidere i neri.
Negli USA le armi non mancano, ce ne sono di tutti i tipi e a tutti disponibili e le munizioni altrettanto. Con quello che c’è se cominciano a scannarsi tra loro possono andare avanti per i prossimi 50 anni.
Trump non vuole lasciare la Casa Bianca e ha minacciato, in caso di vittoria del suo avversario, di non accettare alcuna transizione pacifica. E il ricorso alle armi non è solo una minaccia.
Ma non ci sono solo le armi. Trump ha nominato la cattolica ultraconservatrice Amy Coney Barrett, alla Corte Suprema, in sostituzione della democratica Ruth Bader Ginsburg morta qualche giorno fa. E dato che il voto postale, causa Covid, è aumentato notevolmente Trump ha nominato un suo uomo come capo del servizio postale americano che può spostare, accelerare, rallentare, far scomparire la posta secondo le necessita del momento. Come successe in Florida ai tempi di George W. Bush quando il fratello Jebb, governatore di quello Stato, non fece mai fatto aprire le scatole contenenti i voti dei cittadini americani residenti all’estero.
E si ostinano a chiamarla democrazia.


27/09/20 : 8:44:49

DISSESTO IDROGEOLOGICO

Confesso che ho avuto paura. Ieri dalle 13 la pioggia era insistente ma nulla lasciava prevedere cosa stava per accadere. Una massa d’acqua, fango e detriti vari si è riversata sul terrazzo di circa 300mq della mia vicina posto proprio sotto il costone della montagna che abbiamo alle spalle trasformandolo in una sorta di piscina. I canali di scolo si sono otturati quasi subito e l’acqua ha cominciato a tracimare. 300 metri cubi di acqua e fango hanno cominciato a venire giù con violenza e solo a quel punto ci accorgiamo che qualcosa non va. Il frastuono dell’acqua è fortissimo. Mi sono affacciato al balcone e ho visto questa massa d’acqua a pochi metri da me che veniva giù con una furia che da vicino non mi era mai capitato di vedere.

Continua a leggere al seguente link: https://www.ildialogo.org/editoriali


28/09/20 : 8:35:06

FANGO
Si costruiscono case dove non si deve costruire nulla e si finisce poi a spalare tonnellate di fango e a contare e piangere i morti e a fare promesse che poi non vengono mantenute.
E le promesse non vengono mantenute perché il sistema è organizzato come una macchina mangiasoldi, che finanzia i cosiddetti imprenditori, e non a mettere al centro della propria azione i bisogni e gli interessi collettivi della popolazione, fra cui quello primario della salvaguardia dell’ambiente.
L’attività principale di sindaci e assessori è quello di cercare finanziamenti, che significano appalti, cioè profitto per qualche imprenditore e, come fatto residuale, lavoro per un po’ di lavoratori. Ma nulla più. E l’Italia è piena di opere incompiute o inutili e persino dannose.
E di fronte ad un disastro la preoccupazione è quella di chiedere la dichiarazione di “calamità naturale”, cioè soldi che sono indubbiamente necessari per riparare i danni ma che, tacitando le coscienze, non cambiano il rapporto dei cittadini con il territorio nel quale vivono che continua ad essere sfruttato e vilipeso. E i soldi fanno dimenticare che le offese alla natura sono irreversibili e che nessuna ricchezza potrà mai ripararle.
E con i disastri arriva la Protezione Civile che è formata da volontari e che sopravvive con le donazioni dei cittadini. Ottima cosa i volontari. Ma non sarebbe meglio, ad esempio, trasformare l’esercito in una struttura finalizzata esclusivamente alle attività di protezione civile? Non sarebbe meglio usare i 27miliardi che ogni anno spediamo per la guerra per la cura del territorio e per la sua messa in sicurezza? E non sarebbe meglio avere mezzi di soccorso per i Pompieri anziché bombe, cannoni, aerei e navi da combattimento e quant’altro produciamo per uccidere e distruggere?
Dopo aver passato due giorni in mezzo al fango sono queste le domande che mi pongo.


29/09/20 : 8:14:23

PROFEZIA
Dopo il voto per le regionali e per il referendum costituzionale a sinistra si discute dei risultati e delle prospettive. Per sinistra intendo non il PD e i suoi alleati del cosiddetto “centro-sinistra”, che di sinistra non hanno più nulla, ma i partiti di Rifondazione Comunista, il rinato PCI e i loro alleati che hanno dato vita a diverse aggregazioni alle ultime elezioni regionali.
Questa sinistra è oramai una diaspora ed è così dal 2008, cioè dalla fondazione del PD e dalla scelta maggioritaria di Veltroni che tenne fuori, da quello che fino ad allora era il “centro-sinistra”, proprio la sinistra di Rifondazione, dei Verdi e del Partito dei Comunisti Italiani (oggi PCI) che diedero vita alla lista Arcobaleno con Fausto Bertinotti leader della coalizione. Fu un disastro. 150 fra deputati e senatori, tanto era la forza parlamentare dei partiti che costituirono l’Arcobaleno, sparirono dal parlamento e da allora sono fuori sia dal parlamento sia dalla maggioranza dei consigli regionali.
Ed è dal 2008 che le forze della sinistra ripropongono cartelli elettorali che, causa le leggi elettorali maggioritarie, non riescono più ad entrare nelle istituzioni né locali né nazionali. È il segno che la sconfitta del 2008 non è stata analizzata e compresa a fondo.
Due domande contenute nei Vangeli credo possano servire ad indirizzare il dibattito. Una è quella di Gesù ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che io sia?". Ed essi gli risposero: "Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti"»(Mc 8,27-28). Gesù era visto come un profeta.
Oggi quale funzione profetica svolgono i partiti di sinistra? (Continua)


30/09/20 : 8:55:24

LIBERAZIONE
Per continuare la riflessione di ieri sul dibattito post-elettorale, parto da un noto passo del Vangelo di Giovanni (Gv 17,20-21). È Gesù che parla e che dice: “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”.
Tutti i movimenti di liberazione dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, come è stato l’originario movimento dei seguaci di Gesù di Nazareth, ad un certo punto conoscono la divisione, la rottura in frazioni e le lotte intestine. Questo testo è noto come preghiera di Gesù per l’unità dei cristiani molto usata da chi frequenta le iniziative “ecumeniche”. La frase centrale è “perchè il mondo creda”. L’unità e la solidarietà tra gli sfruttati, che si impegnano su una strada di liberazione dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, è fondamentale per essere credibili nei confronti del mondo.
Stessa storia di divisioni ha vissuto il movimento operaio e comunista internazionale fin dalla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista scritto da Marx ed Engels nel 1848 che si conclude con la nota frase “Proletari di tutto il mondo unitevi”.
L’appello all’unità degli oppressi è lo stesso da duemila anni a questa parte. Ed è solo tenendo sempre a mente l’appello all’unità che la lotta degli oppressi per la propria liberazione potrà avere successo. E il primo passo sulla via della liberazione è prendere coscienza della propria condizione di sfruttamento.


01/10/20 : 8:33:14

far-West
Dunque fra poche settimane sarà disponibile in farmacia “uno spray anticovid”, una sorta di farmaco miracoloso che, al costo di soli 3 euro, “previene le infezioni respiratorie”, come annuncia Libero, quel foglio che si ostinano a definire “giornale”.
Ma non si tratta di un farmaco perché è stato bocciato due volte dall’Agenzia Italiana del Farmaco, ma di un “integratore alimentare”. E questo spray miracoloso è tutto italiano, come dire che volete di più. Sembra di essere in un film western dove all’improvviso compare l’uomo in bombetta giacca e cravatta che, alla guida del carro dei miracoli, va in giro a vendere bottigliette di liquido miracoloso annunciando la guarigione da tutti i mali. E le nostre farmacie e i supermercati sono pieni di tali prodotti che costano pure parecchio. Questo invece è quasi gratis.
Dopo Trump, che ha proposto le iniezioni di varechina per curare il Covid, ecco , annuncia Libero, la start-up tutta italiana che propone un integratore, cioè se va bene un po’ di vitamine o estratti di erbe o cose simili. Come se il made in Italy fosse una garanzia di cosa buona e giusta.
Speculare sulla salute e la paura della gente è una cosa indegna ed è questo il target editoriale di Libero e quindi non ci stupiamo se esso si è prestato a dar manforte ad un prodotto che l’agenzia italiana del farmaco ha bocciato.
Hanno trasformato l’informazione in un far-West, in un gioco a chi la spara più grossa con la diffusione quotidiana di veleni. Dovrebbero vergognarsi ogni minuto della loro vita ma siamo sicuri che non lo faranno.


02/10/20 : 8:21:26

AUGURI
Trump e sua moglie hanno il COVID. Non gli farò gli auguri di pronta guarigione. Non se li meritano. Sarebbe come fare gli auguri ad Hitler o a Mussolini e proprio non è il caso. Sarò politicamente scorretto. Come lo fu Dietrich Bonhoeffer, il pastore luterano tedesco che partecipò attivamente alla congiura, poi fallita, per uccidere Hitler e per questo arrestato e ucciso dai nazisti. Venne impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg all'alba del 9 aprile 1945, pochi giorni prima della fine della guerra, insieme all'ammiraglio Canaris, per espresso ordine di Hitler.
Scrive Wikipedia: “A un compagno di prigionia italiano, che gli domandò come potesse un sacerdote partecipare a una cospirazione politica che prevedesse anche lo spargimento di sangue, disse: «Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante»”. E io sono con Dietrich Bonhoeffer.
I Trump, Bolsonaro, Johnson, Salvini e consorteria varia, stanno mettendo in discussione l’esistenza della nostra umanità. Le loro azioni e le loro parole generano morte e violenza e sostengono la guerra che sconvolge l’umanità da almeno 20 anni.
Non è quindi il caso di essere “politicamente corretti”. Auguro a tutti loro una lunga e penosa malattia. Gli auguro di provare una congrua dose di sala di rianimazione e che i medici li curino con iniezioni di varechina come da Trump prospettato. E auguro ai cittadini del mondo di prendere coscienza della gravità del momento storico che stiamo vivendo.


03/10/20 : 8:36:10

ANSCHLUSS
Una delle cose della mia infanzia che mi è rimasta impressa è la paura per la riunificazione della Germania. Quando ero ragazzino l’idea che la Germania dovesse rimanere divisa, perché altrimenti ci sarebbe stata un’altra guerra, era diffusissima. E quando 30 anni fa la Germania est, la DDR, venne annessa dalla Germania ovest, di cui ieri 3 ottobre si è celebrato il trentesimo anniversario, ebbi paura. E la guerra non era solo uno spettro che agitava i miei pensieri.
Anschluss – L’annessione”, è il titolo di un libro sull’unificazione della Germania, scritto da Vladimiro Giacchè, giunto nei mesi scorsi alla sua seconda edizione. Un libro pieno di dati, numeri, fatti concreti che spiegano il grande imbroglio della unificazione tedesca pagato per intero dai tedeschi dell’est che sono stati ridotti in miseria, con tutto l’apparato produttivo fagocitato dal capitalismo tedesco-occidentale. Un’intera economia fu liquidata, scrive Giacchè.
E dopo trentanni ieri a Berlino è scoppiata la “ostalgia”, con decine di manifestazioni di quelli che la stampa ha chiamato “i nostalgici della Ddr”. "Fu un'annessione", questo il grido di battaglia di queste affollatissime manifestazioni. Ed il termine “annessione”, cioè riduzione in schiavitù dei popoli dell’est, è stato usato da Vatican News per parlare della riunificazione tedesca, che ha avuto un impatto enorme sulla vita dell’Europa e dell’Italia, come tutti abbiamo imparato a nostre spese.
Ma conviene che vi leggiate il libro di Giacchè. Ne vale la pena.


04/10/20 : 8:40:09

UNA SOLA UMANITÀ
Fratelli tutti. È il titolo della terza enciclica di Papa Francesco. La prima lettura è stata molto positiva. Papa Francesco lancia la sfida per la costruzione di una nuova umanità, che è in perfetta sintonia con l’appello per la diciannovesima giornata del dialogo cristiano-islamico, “Costruiamo una sola umanità!”, che abbiamo lanciato nel luglio scorso.
Ci fa molto piacere che la chiesa Cattolica abbia scelto, finalmente, di scrivere un documento aperto, che lancia una sfida chiara a quanti vogliono la guerra e promuovono il razzismo e soffiano sugli odi religiosi proponendo la visione di un Dio mostruoso, assetato di sangue e di violenza. “Dio è amore”, scrive Francesco nelle prime righe della nuova enciclica.
«Le pagine che seguono – scrive Francesco - non pretendono di riassumere la dottrina sull’amore fraterno, ma si soffermano sulla sua dimensione universale, sulla sua apertura a tutti. Consegno questa Enciclica sociale come un umile apporto alla riflessione affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà.»
Non sarà una battaglia semplice. I nemici dell’umanità hanno immediatamente reagito. I soliti giornali fascio-leghisti hanno attaccato duramente l’enciclica. In questa battaglia noi ci saremo. Statene certi.


05/10/20 : 8:42:24

PRINCIPI FONDAMENTALI
Per la destra e i suoi giornali il processo a Salvini sarebbe già finito. Lo scrive stamattina su “il Riformista” il suo direttore Piero Sansonetti secondo cui il processo e finito sabato 3 ottobre. Scrive così: “Ora la magistratura dice: non c'è luogo a procedere”. E dov’è la sentenza passata in giudicato che lo sancisce? Dov’è l’ordinanza del GUP che archivia? Per Piero Sansonetti e soci quello che conta in politica sono i “processi mediatici”, cioè quello che pensa lui e quelli come lui.
Per la destra, Giorgia Meloni in testa, le azioni dell’ex ministro Salvini erano “una scelta politica condivisa peraltro da gran parte dei partiti e degli elettori”. Cancellano la Costituzione in nome di un populismo senza limiti. E che significa che una cosa è giusta e sacrosanta se la vogliono gli elettori? Che se gli elettori vogliono possono decidere, per esempio, che uccidere qualcuno a casa propria non è reato, cosa che peraltro è stata fatta con la legge sulla cosiddetta “legittima difesa”?. Oppure se fra gli elettori prevalgono sentimenti razzisti alla Ku Klux Klan, il governo è abilitato ad approvare leggi razziste, come sono i cosiddetti “decreti sicurezza” sempre del Salvini sotto processo a Catania?
Questi signori confondono i loro sogni con la realtà e sragionano come se la Costituzione non esistesse. Dell’articolo 1 secondo comma della Costituzione loro ricordano solo “La sovranità appartiene al popolo”, cancellando la seconda parte la dove si dice “che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Il “popolo” non può andare contro i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2), non può andare contro la pari dignità sociale di ogni persona (art. 3), non può favorire lo sfruttamento dei lavoratori (art. 4 e 36), tanto per citare solo qualcuno dei principi fondamentali su cui si basa la nostra Repubblica.
E sono “Principi fondamentali” che valgono per tutti, Salvini e Piero Sansonetti compresi.


06/10/20 : 8:54:46

DISUMANITÀ
I cosiddetti “decreti sicurezza”, quelli razzisti e fascisti firmati da Salvini, sono stati modificati. L’UNHCR plaude alle modifiche fatte dal governo dicendo che “l'Italia rivede la legislazione restrittiva introdotta due anni fa sulla pelle dei più disperati e si riallinea al diritto internazionale, ai diritti umani e al principio di solidarietà”.
Per padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre impegnato contro i decreti Salvini, si tratta di "Un piccolo passo in avanti ma è davvero troppo poco contro i decreti Salvini, che sono un distillato di razzismo di Stato ".
Per Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, «il nuovo decreto "Sicurezza" abolisce alcune delle norme più restrittive che erano state introdotte nel precedente testo redatto da Matteo Salvini, senza accedere alla logica dell'accoglienza indiscriminata propugnata dagli estremisti alla Saviano».
Cerasa non lo cita ma il suo obiettivo è Papa Francesco che nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti” così scrive: «in alcuni Paesi di arrivo, i fenomeni migratori suscitano allarme e paure, spesso fomentate e sfruttate a fini politici. Si diffonde così una mentalità xenofoba, di chiusura e di ripiegamento su se stessi. I migranti vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona».
Fino a quando ci sarà chi considererà estremista queste parole di Papa Francesco, prevarranno disumanità, violenza e razzismo e ci siamo dentro da oramai troppo tempo.


07/10/20 : 8:27:53

DIO CI PROTEGGA
Ogni giorno, da quando è stata pubblicata, i giornali della destra fascio-leghista tentano di smontare e ridicolizzare l’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, tentando di separare le questioni materiali da quelle spirituali e di metterle in contraddizione tra loro.
Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, scriveva due giorni fa che “l'enciclica di Franœsco aiuta a smontare la dottrina economica del suo pontificato”. Insomma Francesco viene descritto come uno squinternato che smentisce se stesso.
Oggi tocca a “il Giornale” di Sallusti e a LaVerità di Belpietro. Il primo pubblica un articolo di tale Pier Luigi Del Viscovo che se la passa molto bene con le sue molteplici attività di consulente e proprietario di varie aziende. Il secondo pubblica un articolo di Marcello Veneziani, il maître à penser della destra italiana. “L'enciclica – scrive Del Viscovo - riconosce al capitalismo la capacità di produrre ricchezza, ma lo critica per come poi questa viene distribuita tra la popolazione”. Egli chiede “prudenza nel lanciare certe accuse” perché la produzione della ricchezza è un totem che non può essere messo in discussione.
Veneziani invece scrive che “l’enciclica «fratelli tutti» è un inno al comunismo” con “Marx, Lenin e Mao più moderati di Bergoglio” che avrebbe inaugurato “il comunismo papale” e conclude così: i precetti del papa “possono giustificare ogni invasione, occupazione, espropriazione. Dio ci protegga dal comunismo papale”.
Lo spettro del comunismo è ancora forte e terrorizza i capitalisti e i loro lacchè. Dio ci protegga da Marcello Veneziani e soci che difendono la propria ricchezza basata sullo sfruttamento dei poveri.


08/10/20 : 8:23:40

SPUDORATI
Domani a Roma ritornano quelli di “tamponatevi il culo”, i “No Mask” o COVIDIOTI che dir si voglia. Hanno lanciato la “Marcia per la liberazione” e il loro programma “sovranista”.
Se non ci fosse da piangere sarebbero la “parte goliardica del sovranismo”. Tutti belli lisci e tirati a lucido, le donne truccate alla perfezione nelle loro case lussuose che si fanno ritrarre davanti a belle biblioteche senza manco un libro fuori posto, o sdraiati su comodi divani. Intellettuali della piccola e media borghesia che rivendicano il diritto di “fare impresa” e annunciano che “non c’è più differenza di ceto sociale”, padroni e operai uniti nella lotta, e chiedono di “mandare donazioni”.
E ci sono le soubrette che da decenni partecipano alle peggiori trasmissioni della TV “fognatura sociale”. E parlano di “tempo apocalittico” e di “dittatura sanitaria” esercitata mediante l’uso di “mezzi tecnologici e psicofisici”.
Non sanno cosa significhi “tempo apocalittico”. Per loro è solo la paura di rimanere senza le prebende da piccolo borghesi quali sono, che potrebbero perdere a causa della crisi globale del sistema capitalista, contro cui non dicono la cosa fondamentale e cioè che occorre passare dalla proprietà privata dei mezzi di produzione alla proprietà sociale di tali mezzi e alla gestione collettiva della produzione e della ricchezza. Parlano invece di “porre un freno alle multinazionali”, anziché la loro socializzazione, e “tasse eque con un 2020 tax free”, cioè le stesse rivendicazioni degli allergici alle tasse quali Briatore e Berlusconi.
Le loro parole d’ordine, false, sono le stesse che spianarono la via alla instaurazione del fascismo in Italia e del nazismo in Germania.


09/10/20 : 9:04:57

STORIA
A certa stampa i ragazzi piacciono sfigati, pigri, disinteressati al mondo che li circonda, disimpegnati su tutto e impegnati solo a rincorrere il successo sull’onda dell’inno del capitalismo rampante che canta “uno su mille ce la fa”. E quando trovano una giovane di 17 anni che si impegna per il futuro del pianeta, ed è diventata il simbolo della lotta contro i cambiamenti climatici, la deridono, la sfottono in ogni modo, colgono ogni minimo pretesto per ridicolizzarla.
Sto parlando di Greta Thumberg e dei giornali della destra fascio-leghista, come il Tempo che oggi dedica a Greta un articolo denigratorio.
L’articolo, dal titolo Greta perde un altro Nobel, è firmato da una donna, Angela Di Pietro, e trabocca bile dalla prima fino all’ultima parola. Non basta essere donna per stare dalla parte giusta della storia. Ci sono donne che non esitano ad usare violenze, anche solo verbali, nei confronti di altre donne, ree di aver alzato la testa e di volere un mondo privo di violenza e sfruttamento selvaggio della natura. E così si sfotte Greta e si sfottono i milioni di giovani di tutto il mondo che si mobilitano per la salvaguardia dell’ambiente. Questi figuri concepiscono la vita come uno scontro dove o si vince, e allora sei portato in trionfo, o se perdi o arrivi secondo sei una nullità e vai necessariamente scartata e derisa.
Ma non vi vergognate manco un poco per quello che scrivete? Vi piacciono i giovani che si prostituiscono nelle trasmissioni fognatura ma non quelli che vogliono dare un futuro all’umanità.
Ma la storia si ricorderà di Greta e non di loro.


10/10/20 : 7:44:17


11/10/20 : 8:29:49

PANDEMIA
Il COVID-19 impazza in tutto il mondo occidentale. 1.091.464 i morti e
38.442.524 i contagiati a livello globale. In testa ai contagi gli USA con 7.916.099 contagiati, seguita dall’India con 7.239.389 contagiati. L’Italia è al 17° posto con 372.799 contagiati e 36.282 deceduti. La Cina, dove è iniziata la pandemia, è al 48° posto con 90.869 contagi e 4.739 morti, una inezia rispetto al miliardo e quattrocento milioni di abitanti di quel paese.
E in Cina il contagio non c’è più e non lo dico io ma il Center for Systems Science and Engineering (CSSE) della Johns Hopkins University (JHU), che è la più antica e prestigiosa università di ricerca statunitense che ospita nove divisioni accademiche di livello mondiale. Una fonte al di sopra di ogni sospetto. Proviamo a chiederci perché e qual è la differenza tra la Cina e il resto del mondo.
Innanzitutto in Cina l’emergenza sanitaria non si è trasformata in emergenza economica, come è avvenuto in tutto l’occidente capitalistico. In Cina non ci sono stati “imprenditori” che si sono opposti alle decisioni dell’unica autorità sanitaria che ha deciso il lockdown. Nessuno si è permesso di dire, nel pieno dell’epidemia, “la Lombardia non si ferma”. L’epidemia è stata circoscritta e stroncata nell’unico modo possibile, chiudendo il focolaio di infezione e fermando la circolazione delle persone. È il criterio che da millenni l’umanità segue in casi del genere. Basti leggere le regole sanitarie contenute in testi come la Bibbia Ebraica o il Corano, dove si vieta di andare nelle zone infette e a chi vive in tali zone si vieta di uscire da esse.
In Cina la direzione dell’iniziativa sanitaria è stata unica, da noi abbiamo venti servizi sanitari regionali in ognuno dei quali è stato insediato un Comitato Tecnico scientifico e ogni regione e ogni comune ha potuto aggiungere norme su norme a quelle centrali. Non ci sono in Cina cliniche di lusso per ultra miliardari che hanno usufruito di cure di cui i comuni mortali hanno solo sentito parlare.
E, infine, in Cina non c’è stato alcun coglioncino o coglioncina che a tutte le ore del giorno dalle TV di Stato hanno continuamente messo in ridicolo le norme decretate dal Governo e dal suo ministero per la salute. Non ci sono state trattative fra regioni e categorie economiche che hanno ottenuto attenuazioni di norme restrittive e così ci si è avvitati nell’epidemia.
In Cina c’è il socialismo, in Italia e nel mondo occidentale c’è il capitalismo. Le società socialiste, per quanto imperfette esse possano essere, sono sempre preferibili alle società basate sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Soprattutto in tempi di pandemia.


15/10/20 : 8:46:13

SOSTENIAMO VICOFARO
Il vescovo di Pistoia Tardelli ha chiuso al culto la chiesa di Vicofaro, “l’ospedale da campo sempre aperto” punto di riferimento in Italia per l’accoglienza ai migranti. E il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha emesso un'ordinanza per isolare l'area. Attorno alla chiesa, con un’azione in perfetto stile Gestapo, sono state poste due file di transenne presidiate da polizia, carabinieri e vigili urbani.
Non sarà parso vero, al primo sindaco fascista eletto a Pistoia dall’avvento della Repubblica, di poter finalmente chiudere Vicofaro con l’aiuto aperto del Vescovo che da sempre si oppone a don Biancalani. E don Biancalani giustamente dice di sentirsi «ancora una svolta screditato agli occhi dei migranti, dei fedeli e anche di tutti quei soggetti che non vogliono Vicofaro e ci minacciano. Più rimaniamo da soli e più siamo in pericolo». Ma Vicofaro non rimarrà sola.
Sono anni che i fascio-leghisti di Pistoia tentano in tutti i modi possibili di chiudere e ridurre al silenzio l’esperienza straordinaria di accoglienza realizzata da don Biancalani. Finora non ci sono riusciti e non ci riusciranno neppure questa volta.
E oggi vogliamo semplicemente fare un appello a tutti i nostri lettori a sostenere don Biancalani e il suo impegno a favore dei migranti. Andate sulla sua pagina facebook ed esprimetegli solidarietà e aiutate l’Assemblea Permanente Antirazzista Antifascista Vicofaro Pistoia (link) che sostiene don Biancalani.
Oggi è il giorno dell’azione concreta. Oggi dobbiamo dire al vescovo di Pistoia che tra lui e il Vangelo di Gesù di Nazareth c’è un abisso incolmabile.


16/10/20 : 8:44:56

NON È UNO SCHERZO
Poteri dello Stato che si combattono con ordinanze contrapposte. Comitati tecnico-scientifico regionali contro il comitato tecnico-scientifico nazionale. Presidenti di regione contro il primo ministro. E ci si contrappone non sul costo al dettaglio delle mozzarelle ma su come gestire la pandemia di COVID-19. Una vera follia che sta avendo come conseguenza l’aumento esponenziale dei casi di questa malattia. Ieri abbiamo registrato il picco assoluto per l’Italia con oltre 10mila casi in un giorno. E in Campania siamo alle manifestazioni di piazza contro l’ultima ordinanza del Presidente De Luca che ha chiuso le scuole fino al 31 ottobre.
Chiunque abbia studiato come si gestisce una emergenza sanitaria nazionale o addirittura mondiale sa che la regola fondamentale è quella che ci deve essere un unico centro di direzione e che non si può delegare a chicchessia il potere di emettere ordinanze contrastanti con le direttive nazionali, perché ciò significa diffondere caos e paura e dar vita a comportamenti irrazionali e deleteri per la salute collettiva.
C’è bisogno di un unico sistema sanitario nazionale pubblico abolendo la follia di venti sistemi sanitari regionali.
Di fronte ad una pandemia mondiale, da giornalista, posso solo chiedere che ci sia una direzione unica e centrale della pandemia che elimini l'obbrobrio di ordinanze nazionali, regionali, provinciali, comunali che stanno facendo solo moltiplicare i casi di contagio e i morti gettando la popolazione nello sconforto. Non si può scherzare con la vita delle persone.


17/10/20 : 8:56:04

LO STUPRO CONTINUA
“Lo stupro di Francesco d’Assisi e di tutti gli ideali di pace” continua. I francescani di Assisi hanno risposto al centro Ghandi di Pisa che per primo ha sollevato forti critiche e dissenso totale con la scelta di far sorvolare Assisi dalle Frecce Tricolori il 4 ottobre festa di San Francesco. La loro risposta sembra scritta dall’ufficio stampa del Ministero della Difesa tanto è carica di ipocrisia e di bugie. Fra Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, scrive che “nessun danno hanno subito persone e cose, come di consueto avviene in questo tipo di manifestazioni acrobatiche che prevedono un passaggio piatto sull'area in cui si svolge l'esibizione”. Prima affermazione falsa. 16 sono stati i piloti delle Frecce morti durante le loro esibizioni, di cui 8 durante 6 manifestazioni aeree di cui quella di Ramstein del 28 agosto 1988 fu la più drammatica con tre piloti morti e 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori. Non c’è alcunché di “consueto” nelle esibizioni delle Frecce i cui piloti rischiano la propria vita e quella degli spettatori ogni volta che si alzano in volo. E il “passaggio piatto”, cioè il volo a bassa quota non è affatto esente da rischio.

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18/10/20 : 9:38:20

RIALZARE LA TESTA
Dalla crisi del coronavirus si uscirà con disoccupazione e guerra. Qualche giorno fa il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, aveva chiesto la cancellazione del blocco dei licenziamenti. Disse che vedeva segnali incoraggianti di ripresa e perciò sarebbe stato «Giusto cancellare il provvedimento». Accontentato. Il blocco dei licenziamenti terminerà il primo gennaio 2021. Festeggeremo l’anno nuovo con la disoccupazione di massa.
E potevano mancare i fondi per la guerra? Giammai. La rivista Analisi Difesa ci informa che dal Recovery Fund arriveranno 30 miliardi di euro per le industrie militari. I papponi degli armamenti, tutti legati alla destra fascista, potranno divertirsi a realizzare nuovi aerei, nuovi droni (Conte è andato a baciarne uno come si trattasse di un figlio), nuovi elicotteri e poi tanta intelligenza artificiale, e satelliti, e 5G.
Disoccupazione e guerra, la ricetta di sempre del capitalismo per continuare ad impestare l’umanità con il suo sistema disumano basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Non “Fratelli tutti” ma homo homini lupus («l’uomo è lupo per l’uomo»).
Che fare? Le condizioni materiali per il superamento del capitalismo previste da Marx nel 1848 ci sono tutte. Manca la capacità soggettiva della grande massa di sfruttati del mondo di rendere concreto il passaggio al socialismo per passare dal padrone che comanda e gli schiavi subiscono agli schiavi che liberando se stessi costruiscono una nuova umanità di “Fratelli tutti”. Occorre rialzare la testa.


19/10/20 : 8:18:55

IO SO
Il diavolo è nei dettagli. Il presunto terrorista, che avrebbe ucciso in Francia il professore di storia e geografia Samuel Paty, avrebbe usato il termine “Maometto” nel twitter scritto per rivendicare il suo gesto. La frase intera, che è scomparsa da twitter insieme al video dell'assassinio, è stata ripresa dal sito di Articolo21.
Chi ha scritto quella frase, usando il termine Maometto, ha detto con chiarezza di non essere musulmano e di disprezzare i musulmani perché i musulmani non usano mai il termine Maometto per indicare il profeta dell’Islam ma sempre quello di Muhammad, che è il suo nome proprio in arabo. Maometto è un termine offensivo, inventato nel medioevo ai tempi delle crociate e deriva da “mal connetto” o Macometto, per indicare che il profeta Muhammad fosse uno fuori di testa.
Ma la cosa più grave è il fatto che il giovane ceceno accusato dell’assassinio di Samuel Paty, è stato ucciso pur essendo egli armato solo di un coltello e ciò è successo in tutti i casi simili finora accaduti in Francia. Nessuno ha potuto così interrogare i presunti “terroristi”, nessuno ha potuto verificare chi erano effettivamente e le loro motivazioni e se erano effettivamente loro ad aver commesso gli omicidi di cui erano accusati. Nessuno ha potuto verificare nulla. C’è solo la versione della polizia.
E il dubbio iniziale che si tratti di quella “strategia della tensione” che abbiamo vissuto in Italia per soffiare sul fuoco dell’islamofobia è divenuto oramai certezza. Non c’è alcun “terrorismo islamico” in giro per il mondo ma una precisa strategia politica che pianifica attentati da addebitare all’islam per soffiare sull’islamofobia.
Io so. Ma non ho le prove”, scriveva Pasolini. Ed è ancora così.


20/10/20 : 8:42:35

FATTI NON PAROLE
Le religioni unite chiedono pace”, titola stamattina l’Avvenire in un articolo di resoconto dell’iniziativa promossa ieri dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma sul tema della pace. Presenti i rappresentanti di tutte le religioni del mondo. Alla presenza del Capo dello Stato Mattarella i rappresentanti delle religioni prima hanno pregato, separatamente, e poi in Campidoglio hanno firmato l'Appello per la Pace che comincia con le seguenti parole: «Convenuti a Roma nello “spirito di Assisi”, spiritualmente uniti ai credenti di tutto il mondo e alle donne e agli uomini di buona volontà, abbiamo pregato gli uni accanto agli altri per implorare su questa nostra terra il dono della pace».
Lo “Spirito di Assisi” ritorna. Ma a quale spirito ci si riferisce? A quello del poverello di Assisi? O a quello dei portinai del Sacro Convento che hanno applaudito, il giorno dopo aver assistito alla firma dell’enciclica Fratelli Tutti, allo spettacolo blasfemo delle Frecce Tricolori su Assisi?
È sempre un bene quando le religioni si incontrano per parlare di pace. Sarebbe anche ora che pregassero insieme a tutte le altre e non separatamente come ancora si è fatto ieri.
Ma il tempo delle parole e degli appelli dovrebbe essere sostituito dal tempo delle azioni concrete. Bisognerebbe recidere qualsiasi rapporto fra le religioni e gli apparati militari che si sono manifestati proprio ad Assisi con il sorvolo delle Frecce Tricolori in occasione della festa di San Francesco. La Chiesa Cattolica e le altre confessioni cristiane che hanno strutture simili, dovrebbero abolire l’Ordinariato Militare che contraddice tutti i discorsi di pace che ogni tanto si fanno. Sono inconcepibili preti con le stellette, cioè militari che in quanto tali sono funzionali all’apparato militare e non certo al Vangelo di Gesù di Nazareth. Sciogliere l’Ordinariato Militare darebbe credibilità a preghiere e appelli per la pace che il sistema militare e industriale della guerra irride in ogni modo possibile. Un prete, un vescovo, un cardinale per benedire una caserma o una portaerei lo si trova sempre disponibile perché si muovono nella scia di quel «In hoc signo vinces» che ha trasformato il vangelo di Gesù di Nazareth in una religione oppressiva.


21/10/20 : 8:52:24

CINA
A Qingdao, città della Cina orientale con 11 milioni di abitanti, si sono registrati 11 casi positivi di coronavirus di cui 10 di viaggiatori provenienti da altri paesi e solo uno relativo a un contagio locale. Le autorità locali, in quattro giorni, hanno sottoposto tutti gli 11 milioni di abitanti a tamponi molecolari. Nessuno è risultato positivo.
In Italia siamo ad una media di oltre diecimila nuovi casi al giorno. Forse ci aspetta il lockdown o il coprifuoco, per impedire ai balordi alla Briatore di andare nelle discoteche a riempirsi di alcol droga e a diffondere il coronavirus.
Qualcuno mi dice: “Quella è una dittatura e poi l’hanno diffusa loro la malattia, vuoi che non abbiano l’antitodo?”
Non lo dice più neppure Trump ma c’è ancora chi ci crede alla balla del “virus cinese”, la fandonia del secolo inventata per giustificare l’incapacità dei servizi sanitari del mondo capitalistico ad affrontare una pandemia perché essi sono basati, come tutto ciò che esiste nelle società capitalistiche, sul profitto privato, con la sanità privata che ha oramai soppiantato quella pubblica, ridotta solo a rubinetto da dove mungere soldi.
A Napoli c’è un ospedale COVID che non può essere utilizzato perché manca il personale. “Ognuno di noi lavora per 10”, dicono gli infermieri in un clima di caccia alle streghe: “Se parlo rischio il licenziamento”. Poi la Cina sarebbe una dittatura.
Repetita juvant: per quanto imperfetto possa essere, il sistema socialista è infinitamente migliore del sistema capitalista. Nel socialismo al primo posto ci sono le persone e non gli interessi dei signori capitalisti.


22/10/20 : 8:38:07

SCARPARO
C’è un detto napoletano che dice così: “Quanno nun sai fa ‘o scarparo nun rompere ‘o cazzo ‘e semmenzelle” che tradotto letteralmente significa: “se non sai fare il calzolaio, non creare problemi ai chiodini”.
Nessuno dovrebbe quindi diffondere sui social filmati, vignette, proclami che contengano consigli di tipo sanitario sul Coronavirus.
Con la salute delle persone non si deve scherzare mai. Nessuno dovrebbe assumere farmaci senza una prescrizione medica. Così nessuno dovrebbe mai prendere sul serio tutto ciò che gira su qualsiasi virus o cure per combatterli che non provengano da fonti ufficiali, da chi cioè è preposto istituzionalmente alla tutela della salute collettiva.
Fateci caso, tutti coloro che fanno video inerenti al Coronavirus usano ad un certo punto alcune frasi tipiche quali “deep state” o “governo mondiale” e parlano di sommosse, confondendo il piano sociale con quello sanitario. E concludono con un appello a non interrompere la catena, che è la classica conclusione di tutte le bufale che girano su internet.
Non si deve mai scherzare con i virus che possono essere tutti letali e non è corretto minimizzare la pericolosità di alcuno di essi. Come vi sentireste se un vostro amico o un vostro parente più stretto venisse ucciso da un virus di cui voi, superficialmente, aveste decretato la innocuità?
Non vanno confusi aspetti sanitari e aspetti sociali. Se nel mondo occidentale la pandemia si è trasformata in una emergenza economica questo è colpa del sistema economico capitalistico che è infettato dal virus del profitto. E prima lo capiamo meglio è.

23/10/20 : 9:06:54

IL NULLA
L’amico Raniero La Valle, nella sua ultima lettera di “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri”, magnifica la presenza del Presidente della Repubblica italiana all’evento promosso dalla comunità di s. Egidio a Roma sul tema della pace.
«Non era mai successo – scrive La Valle - che la Repubblica Italiana - insieme al papato della Chiesa cattolica, al patriarcato di Costantinopoli, al Rabbino capo di Francia, al rappresentante del Grande Imam del Cairo, a un buddista giapponese, a una indù e a molti altri leaders religiosi del mondo intero - firmasse un appello a tutte le altre Repubbliche e Regni per chiedere ai governi e a tutti gli uomini e le donne di passare a condotte di fraternità e di pace e costruire una sola umanità, nella persuasione, che è anche una confessione di fede, che “nessuno si salva da solo”».
Io avrei preferito che il Presidente Mattarella, a proposito di firme, non avesse firmato ad esempio, i due “decreti sicurezza” di Salvini. O avesse firmato una lettera al Parlamento per chiedere la ratifica del trattato ONU sulla messa al bando delle armi nucleari. O, come capo delle forze armate, avesse operato per il rientro in Italia di tutti i contingenti militari italiani che operano all’estero in zone di guerra, a cominciare dall’Afghanistan.
Mattarella finora ha interpretato il suo ruolo come quello di un notaio e la firma su un documento, fatto di belle parole, non cambierà questa sua convinzione di fondo.
Che le religioni parlino di pace è un bene, ma non è aggrappandosi al nulla che si potrà costruire la pace mondiale.


24/10/20 : 9:10:04

SOGNI E REALTÀ
Le buone notizie sono sommerse da quelle cattive. Oggi nessuno parlerà della 50esima ratifica del TPAN (Trattato di proibizione delle Armi Nucleari) che consentirà, tra 90 giorni, l’entrata in vigore di tale trattato. Tra 90 giorni e dopo 75 anni dal loro primo utilizzo, le armi nucleari saranno vietate dal diritto internazionale. Ma questo, noi lo sappiamo, non ne impedirà il loro uso fino a quando il militarismo condizionerà le coscienze delle persone, anche di quelle che a parole dicono di essere pacifisti e che fanno parte di quella chiesa cattolica dove c’è un Papa Francesco che definisce la guerra una follia. Quel militarismo che considera la guerra come “la continuazione della politica con altri mezzi", secondo la nota definizione di Carl von Clausewitz.
Mi riferisco al direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che solo ieri ha risposto alle tante lettere di protesta che ha ricevuto sul sorvolo di Assisi delle Frecce Tricolori. E si tratta di una risposta militarista che Tarquinio affida all’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, già capo di Stato Maggiore della Marina, che lamenta la ritirata della marina italiana dal mar Mediterraneo, la sua scarsità di mezzi e uomini e la mancata “consapevolezza del destino marittimo dell’Italia, dell’importanza del mare per la prosperità e sicurezza dell’Italia, da parte della classe dirigente del nostro Paese”. L’ammiraglio ci ha risparmiato l’Eia! Eia! Eia! Alalà!.
Le lettere di Rocco Altieri, presidente del centro Ghandi di Pisa e quella di Pierangelo Monti, del MIR vengono pubblicate dopo quella dell’ammiraglio e usate da Tarquinio per dare forza propio alle sue tesi. Tarquinio le irride definendole “limpide rimostranze di due altri amici innamorati della pace” che sono nulla rispetto alle parole dell’ammiraglio che prefigurerebbero, secondo Tarquinio, un uso “pacifico” di “strumenti potenzialmente di guerra” che diverrebbero espressione di «Forze armate “disarmate” di intenzione aggressiva secondo lo spirito della nostra Costituzione». E ripete la favola delle “Frecce Tricolori” che “emozionano e rasserenano” che da strumenti di formazione al combattimento aereo per piloti militari diventano innocui strumenti acrobatici.
Il fascino della divisa, il militarismo diffuso insieme all’obbedienza sono i tratti distintivi di una cultura che impregna anche chi dice di essere per la pace. Loro però dicono di sognarla la pace, noi vogliamo invece realizzarla e non ci sta più bene essere etichettati come sognatori da chi usa le armi per difendere un sistema sociale ingiusto perché basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.


25/10/20 : 8:40:21

NON DITE DI NON SAPERE
«Dove sono i soldi della sanità, dove sono? - urla una giovane donna in faccia ad un plotone della polizia - Avete avuto mesi per organizzarvi! Mia figlia soffre! Ha una patologia rara! Non può fare la visita a causa del Covid». Sono alcune delle frasi gridate durante la manifestazione contro De Luca dello scorso venerdì notte a Napoli documentate in un filmato del sito fanpage.it.
La disperazione della donna sembra sincera e le domande che pone sono serie. Dove sono i soldi, chiede la donna. Sono in armamenti (una trentina di miliardi all’anno, 70 milioni al giorno) e sono nelle cliniche private. Sono in missioni militari all’estero in violazione dell’art. 11 della Costituzione (un miliardo l’anno). Sono in una marea di soldi dati alle imprese multinazionali, che poi chiudono, lasciando solo macerie e disoccupazione, come la Whirlpool di Napoli. Sono in un sistema sanitario diviso in 20 sistemi sanitari regionali finalizzati ad arricchire le cliniche private della Lombardia e a distruggere tutto ciò che è pubblico.
Avrebbero dovuto abolire i 20 sistemi sanitari regionali ritornando all’originario sistema sanitario nazionale, abolendo al contempo la sanità privata perché la salute è un bene primario come sancisce la nostra Costituzione(art. 32). Non lo hanno fatto e non lo faranno perché nelle società capitalistiche come la nostra, prevalgono gli interessi privati ed il cosiddetto “libero mercato”. In Cina e a Cuba è diverso. E durante la manifestazione di Napoli c’era chi gridava “libertà”, rivendicando quella “libertà di impresa”, e quindi di sfruttamento dei lavoratori, che non consente le cure alla figlia della signora del filmato.
E non dite che non lo sapevate.


26/10/20 : 9:05:07

UNA SOLA UMANITÀ
Sono passati 19 anni ma è come se fosse il primo giorno. Mi riferisco alla Giornata del dialogo cristiano-islamico che cominciò i suoi primi passi 19 anni fa, proprio verso i primi di ottobre del 2001, dopo un paio di settimane da quell’11 settembre che diede inizio a quella che poi Papa Francesco nel 2013 ha definito “Terza guerra mondiale a pezzi” che è ancora in corso.
Chi apre oggi i giornali trova, come 19 anni fa, una raffica di articoli che inneggiano allo scontro di civiltà, alla guerra contro l’islam come religione pericolosa per l’occidente capitalistico. È un revival continuamente aggiornato con nuovi episodi oscuri, con al centro giovani disperati che commettono atti esecrandi e che vivono nei ghetti delle grandi città europee, ed etichettati come musulmani, e che vengono subito uccisi dalla polizia, impedendo qualsiasi possibilità di capire la verità dei fatti. Come è successo per l’ennesima volta in Francia con l’uccisione del professore Samuel Paty e l’immediata uccisione del suo presunto assassino. E di nuovo tutti i giornali fanno a gara a chi conosce meglio la dottrina dello “scontro di civiltà”, inventata dal consulente del Pentagono Samuel P. Huntington e finanziata dalle industrie degli armamenti. Con l’eccezione, ad onor del vero, del giornale Avvenire che oggi pubblica una intervista a Ignazio De Francesco, monaco e islamologo, proprio sulla XIX giornata, che si celebra oggi, citando il tema della giornata che è “Costruiamo una sola umanità” ma divenuta nel titolo "Costruiamo una nuova umanità" che va bene lo stesso.
E noi continueremo ad impegnarci e a lottare per una sola e nuova umanità che butti via tutti gli orrori fin qui accumulati e dia speranza alle nuove generazioni.
Questa sera alle ore 18 sulla pagina Facebook del nostro sito (facebook.com) diretta streaming dell’incontro nazionale dei promotori della Giornata del dialogo cristiano-islamico.


27/10/20 : 8:41:44

MAI PIÙ GUERRA
Nazionalismo, militarismo e sistema economico capitalistico sono strettamente intrecciati. La denuncia di questo intreccio strettissimo è stata fatta dai partiti socialisti oltre un secolo fa al congresso internazionale di Stoccarda, nel 1907, dove essi scrissero la seguente risoluzione:
«Le guerre tra gli Stati capitalistici sono in genere un effetto della loro concorrenza sul mercato mondiale, poiché ogni Stato tenta non soltanto di assicurarsi certi sbocchi, ma di conquistare nuove regioni, e qui l'asservimento di popoli e paesi stranieri è di capitale importanza. Queste guerre sono inoltre generate dai continui riarmi militari, provocati dal militarismo, che è l'arma principale del dominio di classe della borghesia e della sottomissione politica delle classi povere», che non hanno alcun potere economico e politico e «su cui ricade la maggior parte dei sacrifici materiali» delle guerre e che, per tale motivo, le odiano.
E a distanza di un secolo è ancora così. La diffusione del nazionalismo e del militarismo serve alla guerra, che è sempre finalizzata al raggiungimento di scopi economici e politici.
Rispetto ad un secolo fa oggi abbiamo un pontefice, come Papa Francesco, che parla della guerra come follia e che essa «si nutre del pervertimento delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell’altro e della diversità vista come ostacolo». E dice che «oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile “guerra giusta”. Mai più la guerra!».
Le guerre sono tutte ingiuste come lo sono il nazionalismo e il militarismo. (Continua - Da oggi e fino al 4 novembre parleremo di guerra.)


28/10/20 : 8:52:33

MILITARISMO
Il militarismo si può definire come il culto di tutto ciò che è militare, il culto della ubbidienza cieca agli ordini dei superiori gerarchici e ad una vita dove si deve dire sempre signor sì, il culto della forza bruta e del suo uso sistematico nei rapporti fra le persone e fra gli stati.
«L'esistenza del militarismo – diceva Bruno Misefari famoso anarchico del secolo scorso - è la dimostrazione migliore del grado di ignoranza, di servile sottomissione, di crudeltà, di barbarie a cui è arrivata la società umana. Quando della gente può fare l'apoteosi del militarismo e della guerra senza che la collera popolare si rovesci su di essa, si può affermare con certezza assoluta che la società è sull'orlo della decadenza e perciò sulla soglia della barbarie, o è una accolita di belve in veste umana.» E aveva ragione.
Mi sono chiesto perché nei giorni scorsi Papa Francesco abbia nominato cardinale Fra Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, che ha acconsentito al sorvolo di Assisi delle frecce Tricolori benedicendole e consentendo il tripudio di folla nei confronti di quelli che sono strumenti di morte e di addestramento dei piloti militari alla guerra e manifestazione di vana potenza militare e di nazionalismo, che sono i due ingredienti del militarismo e di ogni guerra.
Mi sono ricordato così del testo di una intervista che lo storico Sergio Tanzarella diede al giornalista Pierluigi Mele il 27 settembre del 2017 a seguito della nomina di Giovanni XXIII a patrono dell’esercito Italiano (LINK).
Dice Tanzarella sui cappellani militari: “La presenza attuale, così come è organizzata con la equiparazione di fatto alla gerarchia degli ufficiali con stellette e stipendi, appare il risultato di una concezione della relazione Stato-Chiesa ormai inattuale, frutto di un neocostantinismo di inizio XX secolo cui diede ulteriore sviluppo il fascismo. Che dei preti possano fare un servizio di assistenza spirituale a dei soldati potrebbe anche essere accettabile, ma fuori dalla struttura e dalla organizzazione delle forze armate. L’ordinariato militare andrebbe chiuso. La presenza dei cappellani militari equiparati agli ufficiali è stata concepita per la Prima Guerra Mondiale e per le guerre coloniali. Qualcuno ha le lancette dell’orologio ancora ferme nel ministero della difesa e nella Chiesa. Occorrerebbe che si dicesse che i tempi di Agostino Gemelli e di Reginaldo Giuliani sono finiti, irrimediabilmente finiti. E invece questi cosa fanno? Prendono il povero Giovanni XXIII e lo fanno patrono dell’esercito”. E lo hanno fatto sotto Papa Francesco.
Forse non è un caso che Papa Francesco, che definisce la guerra una follia e che condanna le industrie belliche e chiede di convertire le spese militari in spese per eliminare la fame nel mondo, non usi mai la parola “militarismo” di cui la Chiesa Cattolica, ma non solo essa, è ancora profondamente impregnata. (Continua)

29/10/20 : 8:54:14

CIECHI
Ennesimo tragico atto di violenza ieri in Francia. Sono fatti che si ripetono da oramai 20 anni a questa parte, da quell’11 settembre del 2001 quando è iniziata la “terza guerra mondiale a pezzi” che ancora continua. Il copione e la regia di questi attentati è sempre quello del libro “Lo scontro delle civiltà” del consulente del Pentagono Samuel P. Huntington scritto nel 1996.
E si continua a parlare di “islam radicale” che alimenta una islamofobia diffusissima che recenti indagini demoscopiche hanno rilevato. E ci si continua ad interrogare sulle responsabilità delle religioni, e dell’Islam in particolare, sulla cosiddetta “radicalizzazione” di coloro che commettono efferati delitti.
E si grida allo scandalo in un mondo dove la diffusione delle armi e del militarismo è sistematica e senza freni, e contagia persino i Francescani di Assisi o la TV del Papa che inneggiano alle Frecce Tricolori e alle forze armate. E ci sono morti di serie “A”, quelli nelle chiese occidentali, e morti di serie “Z”, quelli dei paesi poveri, che non fanno notizia, come è successo due giorni fa a Peshawar in Pakistan, dove una bomba in una moschea ha fatto 8 morti e oltre 136 feriti.
E non ci si accorge che c’è una intera umanità che si sta “radicalizzando” per le decine di milioni di bambini che ogni anno muoiono per fame e malattie, per la deforestazione dell’Amazzonia, per i cambiamenti climatici che stanno devastando la Terra. E si continua a sostenere un sistema sociale che consente lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la concentrazione della ricchezza mondiale in poche mani. E si continua a demonizzare la socializzazione dell’economia e chi si batte per la difesa della Madre Terra, per la fine di tutte le guerre e della produzione di armamenti.
Ciechi guidati da ciechi, questo siamo diventati.


30/10/20 : 8:58:12

PREZZOLATI
Dietro la guerra ci sono i soldi, tanti soldi. Lo diciamo continuamente. Ed è così anche con la guerra attualmente in corso tra Francia e Turchia. Guerra raccontata come scontro tra “libertà di satira”, da parte francese, e “difesa dell’islam” da parte Turca. Ma la religione o la laicità non c’entrano nulla.
I due Stati e i due presidenti – scrive il giornale Analisi Difesa - sono rivali in tutti gli scenari di crisi: Parigi sostiene la Grecia contro le pretese turche sul Mediterraneo Orientale e sostiene l’Armenia contro gli azeri appoggiati da Ankara nel conflitto in Nagorno Karabakh mentre anche in Libia Parigi risulta sbilanciata a fianco del generale Khalifa Haftar sconfitto nella battaglia di Tripoli proprio dall’intervento militare turco”.
C’è la vil moneta dietro le parole grosse e le facce feroci e i giornalacci come “Charlie Hebdo” francesi o i Libero e simili in Italia sono gli utili idioti delle industrie degli armamenti che si fregano le mani pensando agli affari che fanno vendendo armi.
E lo scontro è anche proprio sulle armi che la Francia ha venduto alla Grecia che lo scorso 13 settembre annunciarono l’acquisto, da parte greca, di 18 caccia Rafale della Dassault e di quattro nuove fregate francesi che rafforzeranno il dispositivo militare greco nell’Egeo dove Grecia e Turchia si scontrano per il gas naturale. Un affare per la Francia stimato sui 5 miliardi di euro.
Chi soffia sul fuoco degli odi religiosi è un servo al soldo delle industrie da guerra come sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni.


31/10/20 : 9:04:17

SISTEMA MILITARE-INDUSTRIALE
In Italia c’è una organizzazione padronale molto particolare che si chiama Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD).
L’Aiad, che fa parte anche di Confindustria, associa la quasi totalità delle aziende definite “ad alta tecnologia”, oltre un centinaio, che si occupano di armamenti il cui fine è l’uccisione di esseri umani e la distruzione della natura.
Dell’AIAD fanno parte anche l’ANPAM, l’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili e l’ASAS, l’Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio. Dell’AIAD fanno parte industrie come Beretta, Fincantieri, Leonardo, le più note, ma anche aziende per lo più sconosciute al grande pubblico che sono così potenti e determinanti nelle scelte politico-economiche del nostro paese da poter vantare un “presidio fisso della Federazione presso il Segretariato Generale della Difesa” e rapporti stretti con la NATO. Diceva Marx nel 1848 che i governi delle società capitalistiche sono “il comitato d’affari della borghesia”. Ed è ancora così.
E a capo dell’AIAD c’è Guido Crosetto, volto noto della politica italiana, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, il partito fascista erede del MSI. È lui che ha rapporti stretti con il ministro della Difesa e con tutte le strutture della NATO. È lui in Italia il sistema militare-industriale.
E nessuno si scandalizza che egli sia al contempo presidente del settore industriale degli armamenti e coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia. Dire armamenti in Italia è dire destra fascio-leghista. (Continua)


01/11/20 : 9:03:55

MAMMONE
Dopo il “deep state” ora c’è anche la “deep church” e il “Great Reset” che sono la versione attuale dei racconti paurosi che 70 anni fa, quando io sono nato, si raccontavano ai bambini per incutere loro la paura dell’ignoto. «Fa’ ‘o bravo, si no vene’ o mammone», si dice a Napoli, o l’uomo nero che dir si voglia. Personaggi come l’ex nunzio apostolico negli USA, Carlo Maria Vigano, o come Diego Fusaro, noto filosofo del nulla, hanno sostituito il mammone delle favole napoletane con “deep state” che provoca paura perché è scritto in inglese. Se invece di usare l’inglese scrivessero la sua traduzione in italiano, che è “stato profondo”, tutti capirebbero che è un imbroglio, una favola per bambini.
Ma finalmente ora sappiamo, dopo l’ultima lettera aperta a Trump di Carlo Maria Viganò per benedire la sua campagna elettorale e perorarne la rielezione, di cosa hanno paura i sostenitori della teoria del “deep state”. Hanno paura di dover rinunciare alla “proprietà privata” e tale rinuncia sarebbe imposta (per favore non ridete) nientedimeno che dal Fondo Monetario Internazionale e da chi promuove il World Economic Forum di Davos, cioè da chi detiene la quasi totalità della ricchezza mondiale. Ve lo ripeto, non vi mettete a ridere perché è scritto proprio così in questa lettera di Viganò che è fra il comico e il delirante, una cosa che farebbe ricredere il compianto prof. Franco Basaglia sulla scelta di chiudere i manicomi. Se fosse ancora vivo si darebbe da fare per riaprirne almeno uno dove rinchiudere quel centinaio di pazzi forsennati come Viganò o Fusaro.


02/11/20 : 8:45:23

CARTE
La pandemia in Italia e in tutto l’occidente capitalistico non è un problema di salute pubblica, ma è solo una questione di tipo economica. E le questioni sono due: chi paga e chi si arricchirà o, meglio ancora, chi soccomberà e chi invece si arricchirà. Della salute delle persone, degli oramai 50milioni di malati e del milione e duecentomila morti, non interessa nulla a chi governa le nazioni capitalistiche. Toti, presidente della Liguria, docet.
E non ci voleva Report per sapere che la sanità italiana è assolutamente impreparata a fronteggiare una qualsiasi epidemia perché essa, con la modifica del Titolo V della Costituzione del 2001, è stata unicamente finalizzata alla privatizzazione del sistema sanitario e all’arricchimento delle cliniche private Lombarde.
Report ieri sera ha confermato che la ripresa attuale della pandemia è figlia della riapertura delle discoteche in Sardegna dell’inizio di Agosto imposta dai vari Briatore che hanno pensato solo al proprio guadagno. Ed è successo così dappertutto, a cominciare dalla Lombardia dove da Febbraio scorso si continua a ripetere “la Lombardia non si ferma”. E non si sono mai fermati, in particolare le fabbriche di armi. E la Lombardia continua ad essere al top per i contagi. Ma è anche colpa dei “no mask” fomentati dalla destra fascista che vuole abbattere la Repubblica.
Tutti sanno che i piani pandemici e quelli di protezione civile esistono solo sulla carta. La parola d’ordine è “tenere le carte a posto” per pararsi il sedere in caso di inchieste e morti, tanti, troppi morti come solo il sistema capitalistico riesce a fare.


03/11/20 : 8:30:53

PANCIAFICHISTA
4 Novembre. Oggi si festeggia, pensate un po’, la vittoria nella prima guerra mondiale, quella che Benedetto XV definì l’inutile strage, la guerra che fu scatenata “dal forte contrasto imperialistico per il dominio economico mondiale attraverso le colonie, tra la Germania da un lato e la Francia e l’Inghilterra dall’altro lato”. Oggi si festeggia la prima guerra imperialistica mondiale, la prima di quelle che hanno insanguinato il ventesimo secolo e che ha gettato le basi per la nascita del fascismo e del nazismo. Una guerra voluta dal Re sabaudo e dal nascente capitalismo italiano, Fiat in testa, che con la guerra ha fatto un sacco di soldi. Da allora – diceva Gramsci - guerra e capitalismo sono entità inscindibili.
La festa del 4 novembre andava abolita il 25 aprile del 1945. Essa è la celebrazione del militarismo e del fascismo che fece del 4 novembre la propria festa principale. E oggi i cieli di Roma saranno solcati dalle Frecce Tricolori che del militarismo e della potenza militare sono il simbolo principale.
Non c’è nulla di eroico nel mestiere del militare e nella guerra. Militare è sinonimo invece di violenza, distruzioni, estorsioni, stupri, maltrattamenti del popolo. Ce lo ricorda il Vangelo di Luca (3,10-14) che riporta la risposta che Giovanni Battista diede a dei militari che volevano sapere cosa dovessero fare, e lui rispose così: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe", cioè rinunciate al vostro mestiere di soldati. Ed è ancora questa l’unica cosa che oggi possiamo dire di fronte alla celebrazione della vana potenza delle armi.
E chiamatemi pure panciafichista.


04/11/20 : 8:24:55

SCONFITTA
Per fascisti e nazisti la sconfitta non esiste. Loro vogliono solo vincere e anche quando perdono dicono che hanno vinto loro e che sono gli altri che imbrogliano o che tradiscono. È ciò che sta accadendo in queste ore negli USA alle prese con lo spoglio dei voti per l’elezione del Presidente. Biden, il candidato del partito Democratico, al momento in cui scrivo è in testa con 264 grandi elettori contro i 214 di Trump, il candidato repubblicano, e gli mancano solo 6 grandi elettori per diventare il nuovo presidente USA. Ma per i “giornali carta igienica” della destra fascio-leghista italiana è lui che ha vinto. E non hanno paura di cadere nel ridicolo neppure di fronte alla censura che i social-network USA, Twitter e Facebook, hanno fatto nei confronti dei messaggi di Trump inneggianti alla vittoria e ai brogli. Falsi come una moneta da 300 euro.
I nazifascisti hanno il mito della vittoria perché si ritengono superuomini. Concepiscono i rapporti sociali come subordinazione del popolo alla loro volontà superiore.
A noi non resta che aspettare che le operazioni elettorali si concludano. Poi occorrerà ragionare su come cambiare la politica della superpotenza USA che con la presidenza del nazista Trump è diventata il peggio che sia mai stato visto nella storia di quella nazione che è sull’orlo di una vera e propria guerra civile, per la dichiarata intenzione di Trump di non voler accettare la eventuale sua sconfitta. La sua sconfitta sarebbe la sconfitta del cosiddetto sovranismo a livello mondiale. E questo sarebbe un gran bene.


05/11/20 : 8:53:08

GOVERNO
I fascio-leghisti, responsabili della debacle della sanità italiana e della diffusione del virus a livello di massa, quelli che hanno inneggiato ai no-mask e al “tamponatevi il culo” e hanno sostenuto le manifestazioni dei gruppi nazifascisti delle ultime settimane, quelli che hanno contestato le misure minime di prudenza (mascherine, lavaggio mani e distanza di sicurezza) che l’umanità usa da migliaia di anni (sono contenuti persino nella Bibbia e nel Corano), sono anche quelli che oggi abbaiano di più e vogliono a tutti i costi buttare giù il governo chiedendo nuove elezioni intonando il loro slogan iniziale della “Lombardia non si ferma”. Per loro contano i soldi, della salute delle persone se ne fregano. Sono dei nazifascisti. Toti docet.
La previsione dei 70mila morti non è più una iettatura ma una tragica prospettiva. Siamo a quasi 40mila morti.
È folle il continuo rimpallo di responsabilità fra comuni, regioni, governo centrale. È folle che ci siano 20 sistemi sanitari regionali e cliniche private che succhiano solo risorse. E folle che a pagare siano le classi povere. È folle che si continuino a tutelare i grandi patrimoni e si continuino a sostenere le spese per armamenti, quelli che la destra fascio-leghista vuole tutelare a tutti i costi, anche passando sulla strage di decine di miglia di persone.
Se questo fosse un governo comunista, come dicono da quando è stato costituito, la pandemia sarebbe già stata stroncata, come in Cina, e tutti coloro che gridano sguaiatamente per difendere gli interessi dei grandi capitalisti, che da questa pandemia vogliono uscire ancora più ricchi e potenti, sarebbero stati tutti arrestati e ridotti al silenzio.


06/11/20 : 9:18:06

INSEGNAMENTI
Don Biancalani, i ragazzi che lui ospita nella chiesa di Vicofaro a Pistoia e tutti coloro che con essi collaborano, sono soggetti ad una vera e propria persecuzione sistematica. Proprio ieri si è consumato contro di loro l’ennesimo atto di violenza gratuito. Ci scrive don Biancalani che : «Un nostro ragazzo, con una grave malattia da controllare ogni giorno, pur avendo terminato la sua quarantena per il covid positivo (ora negativo), continua ad essere trattenuto in albergo a Montecatini senza motivo, ci è stato detto che i ragazzi di Vicofaro per essere dimessi necessitano di un nulla osta del commissariato di polizia!! Qui siamo proprio fuori dalla legge e dall'umanità».
Da trent’anni l’Italia si è fatta via via corrompere dai fascio-leghisti, che oggi stanno utilizzando la pandemia per dare il colpo di grazia alla nostra Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo, aizzando sommosse di piazza e spalleggiando in parlamento i gruppi nazifascisti che le guidano. Questa è l’Italia di Salvini che va in giro con le mascherine inneggianti a Trump e che sostiene personaggi come Steve Bannon, quello che ieri ha detto che “Trump deve decapitare Fauci e Wray(direttore FBI) e impalare le teste a cancelli della Casa Bianca”. Con questo personaggio, Salvini e Meloni, hanno organizzato incontri e scuole di formazione alla sovversione (come Mussolini la chiamano “rivoluzione”). A Bannon e ai suoi “rivoluzionari” è stata persino concessa l’antica certosa di Trisulti in provincia di Frosinone per tenere i loro corsi.
Negli USA i sostenitori di Trump armati tentano di assaltare i seggi elettorali. I sovranisti italiani tentano la stessa cosa nel nostro paese ed è sotto gli occhi di tutti. Cosa aspetta il governo a sciogliere i partiti nazifascisti esterni e interni al parlamento che stanno usando la stessa strategia che negli anni ‘20 del secolo scorso portò il fascismo al potere? La storia non vi ha proprio insegnato nulla?


07/11/20 : 9:33:51

DONNE
«You are fired» (Sei licenziato), è lo slogan ripetuto in mille manifestazioni in queste ore dai giovani e dalle donne americane dopo la proclamazione di Joe Biden come 46° presidente degli USA.
E sono state le donne, con il loro voto, che hanno sconfitto Trump, le donne che si sono mobilitate come non mai contro il sessismo volgare di un presidente che ha attentato a tutte le conquiste democratiche che le donne hanno ottenuto da un secolo a questa parte. E la sconfitta di Trump è l’ulteriore conferma che sono le donne il motore della vita dell’umanità, e sono loro la forza decisiva contro cui si infrangono le idee di potenza e potere dei nazifascisti di turno. E una donna, per la prima volta negli USA, è diventata vicepresidente.
Ora il problema sarà ridurre alla ragione un Trump ed una destra nazifascista piena della propria boria di potenza. Le foto mostrate da tanti giornali dicono più di tante parole. Ci sono bande armate nazifasciste in tutti gli USA pronte alla guerra. E quelle che impugnano non sono le armi giocattolo del “SoftAir”, sono armi vere e sono armi da guerra e se Trump nelle prossime ore darà l’ordine ci sarà una carneficina.
Probabilmente ci sarà qualche scaramuccia, parole grosse continueranno ad uscire, direbbe Camilleri, dalla “vuccuzza a pirtuso di culo” di Trump che dovrà arrendersi davanti al riconoscimento internazionale di Biden che è immediatamente iniziato. Tutti i governi del mondo hanno inviato messaggi di congratulazioni a Biden. Gli unici che sostengono ancora Trump sono rimasti Salvini e Meloni che se la prende con il COVID perché, per i nazifascisti, c’è sempre “un destino cinico e baro” che causa le loro sconfitte.
Sappiamo bene che il nazifascismo non è morto. “Il ventre che lo ha generato è ancora fecondo”, diceva Brecht e si chiama capitalismo imperialista che ha un potere economico enorme ma che scricchiola da tutte le parti. Il capitalismo è arrivato alla sua fine e la transizione al socialismo è cominciata ed è inevitabile. Se sarà pacifica o violenta dipenderà dalla volontà dei popoli, e innanzitutto dalle donne, di far valere la propria forza che è enormemente più grande di quella di quel centinaio di piccoli uomini, tipo Trump, rinchiusi nelle loro torri piene di dollari. Il loro oro e la loro ricchezza sono nulla. E il socialismo è a portata di mano.


08/11/20 : 9:01:22

IL PEGGIO
Scrivevo ieri che sono le donne la forza decisiva contro cui si infrangono le idee di potenza e potere dei nazifascisti di turno. Poi ci sono le eccezioni, ci sono le donne più maschiliste dei maschi, più naziste di Hitler e Mussolini che hanno considerato le donne solo come oggetti da letto.
Una di queste donne è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia l’erede del MSI, di cui conserva nel simbolo la fiamma tricolore, partito fascista che nasconde di essere fascista e lo fa attraverso il volto di una donna.
La Meloni ricorda le parole di Gramsci che su l’Ordine Nuovo del 13 marzo 1920 parla del “Fascio”, organo ufficiale dei Fasci italiani di combattimento, definendolo “La vespa uscita da una carogna in putrefazione… che non da niente, non un’idea, non uno stimolo a costruire un’idea”. E a distanza di un secolo il fascismo ed i suoi epigoni, comunque mascherati, sono ancora così come si può leggere stamattina in una intervista alla Meloni su il Corriere della Sera a proposito della sconfitta di Trump.
Dice la Meloni che «la sinistra farà i conti ancora a lungo con noi» e dovrà confrontarsi ancora a lungo con chi vuole “meno tasse”, cioè gli evasori fiscali, “difesa della produzione nazionale”, cioè i piccoli bottegai che i grandi capitalisti riducono sul lastrico e che si accontentano delle loro briciole, “più sicurezza e rivendicazione dell’orgoglio nazionale”, cioè più vendita di armi e militarismo per aumentare i guadagni delle aziende armiere di cui è presidente Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia. Sappiamo anche che la Meloni ha dichiarato guerra ai rifugiati, cioè ai più poveri dei poveri, e che vuole il blocco navale nel Mediterraneo e il cannoneggiamento dei barconi carichi di migranti. E che è contraria all’accoglienza e che il cristianesimo di cui si ammanta è quello delle crociate, dei Papi guerrieri e di Costantino ultimo imperatore di Roma.
Siete il peggio della storia che tenta ancora di sopravvivere e contro cui la Resistenza sarà sempre continua e senza quartiere.


09/11/20 : 9:33:03

LEGALI DETENTORI DI ARMI
Un altro “legale detentore di armi” ha ucciso la moglie i figli e anche il cane e poi si è suicidato. Aveva una calibro 22 legalmente detenuta. Pare che la moglie volesse separarsi. E le cronache registrano lo stupore dei vicini, degli amici, del sindaco che ripetono le solite frasi: “Era un ragazzo esemplare”, “Era una famiglia normale”, “nulla lasciava prevedere un fatto simile”, ma ci sono i morti e si tratta di bambini e delle loro mamme.
Riempite un paese di armi e queste ad un certo punto spareranno da sole”. È una frase attribuita a Napoleone Bonaparte che di armi se ne intendeva. Non so se è veramente sua ma è una frase che tutti dovremo tenere a mente perché le armi sono pericolose in se e costituiscono una tentazione fortissima per chiunque le possieda.
E in Italia ce ne sono troppe e ci sono persino associazioni di “difesa dei legali possessori di armi” che ritengono sia un “diritto naturale delle singole persone detenere ed utilizzare le armi per gli scopi legali per cui sono nate”, si legge sul sito di una di queste associazioni.
E per cosa sono nate, fabbricate e vendute le armi? Un coltello da cucina è fatto per tagliare il pane o il formaggio ma può essere certo usato anche per uccidere. Ma con una pistola o un fucile non si può mangiare il pane o gli spaghetti. Le armi da fuoco servono ad uccidere o ferire esseri viventi e per farlo ci si addestra al tiro al bersaglio, che non è un gioco innocuo ma un esercizio finalizzato alla uccisione di esseri viventi.
Chi detiene un arma è un potenziale assassino e fino a quando questa semplice e drammatica verità non diverrà coscienza collettiva i morti, soprattutto donne e bambini, continueranno ad esserci e nessuna giustizia sarà mai possibile per essi.


10/11/20 : 8:54:36

DOMINIO
Due anni di lavoro per un rapporto di 445 pagine sulla vicenda McCarrick, l’ex cardinale americano ridotto allo stato laicale per pedofilia, e per rispondere alle accuse a Papa Francesco dell’ex nunzio apostolico a Washington Caro Maria Viganò, il sostenitore di Trump che continua a sostenerlo anche nei suoi tentativi di ribaltare il risultato del voto.
Nel rapporto, scaricabile dal sito del Vaticano, Viganò viene citato alcune centinaia di volte. L’ultima citazione è quella che demolisce il castello di accuse di Viganò. «In una lettera – scrive il rapporto-, verso la fine del suo mandato di Nunzio, l’Arcivescovo Viganò ringraziò McCarrick “per il Suo encomiabile ministero alla Chiesa universale e i Suoi più recenti tentativi di dialogo con la Cina e il mondo musulmano, sforzi che senza dubbio porteranno molti frutti
Volano stracci fra preti, morti che seppelliscono morti che hanno distrutto con la loro teologia, dogmi, dottrine e soprattutto potere temporale la via dell’uomo di Nazareth, trasformato in un “dio” utile ai potenti per opprimere i poveri che lui voleva invece liberare.
La «Chiesa Romana – scriveva Gramsci nel 1920 -, con cui occorre fare i conti perché è forza positiva, governa un immenso apparecchio di dominio e di supremazia».
Dominio e supremazia che sono il condimento di tutta la vicenda Viganò McCarrick. Occorre liberare Gesù di Nazareth dal clero che lo imprigiona con la propria teologia oppressiva.


11/11/20 : 9:05:40

VANGELO
Chiesa cattolica e chiesa valdese a Pinerolo in Piemonte sospendono, con un comunicato congiunto, le celebrazioni di messe e culti domenicali nelle prossime due settimane. Un gesto ecumenico e di testimonianza civile lo hanno definito i due firmatari del documento che sono il pastore valdese Gianni Genre, già moderatore della Tavola Valdese, e il vescovo di Pinerolo Derio Olivero.
"Sono sopravvissuto al Covid. Ora niente messe festive per proteggere la collettività", ha detto il vescovo Olivero al quotidiano La Stampa di oggi. La decisione sulle messe ha fatto storcere il naso a più di un funzionario Vaticano dove, durante la prima fase della pandemia, ci si è dati molto da fare per organizzare riti a base di crocifissi miracolosi e statue piangenti di madonne e di santi che, in alcune zone d’Italia, sono stati portati addirittura in volo sulle città come forma di benedizione. E come in pieno medioevo non sono mancati neppure gli affidamenti al “cuore immacolato di Maria”, o a quello di Gesù e i rosari continui che non hanno fermato la pandemia ma solo rovinato le statue. E ieri abbiamo superato il primo milione di contagiati e i 43mila morti.
E così il Vescovo Cattolico e il Pastore Valdese invitano i propri fedeli ad impegnarsi “come cristiani nella solidarietà, nell’ascolto, nell’amore fraterno e nel seguire le persone che attraversano la dimensione della malattia e del lutto”. Come a voler ricordare che il Dio di Gesù è l’umanità ed è da lì che bisogna ripartire per dare un senso al definirsi continuatori del suo Vangelo.


12/11/20 : 8:56:48

ASSASSINI
"Morte del piccolo Joseph, non siano solo i nostri occhi a vedere". È un piccolo filmato di soli 27 secondi che i soccorritori della Open Arms hanno condiviso dopo l’ennesima strage di migranti in fuga dalla Libia e dall’orrore della guerra. 94 annegati fra cui un bimbo di 6 mesi, e le urla strazianti della madre ti entrano nel profondo del cuore. E il pensiero va a quei “cristiani della domenica”, ai tanti adoratori di statue, madonne, crocifissi, santi e sante miracolose che non solo non alzano un dito ma che vogliono il blocco navale nel mediterraneo e il cannoneggiamento dei barconi dei migranti. Penso alle grandi multinazionali delle materie prime che hanno ridotto l’Africa a una fornace ardente di guerre per il saccheggio di petrolio, uranio, coltan, metalli rari, oro, diamanti. Penso ai capi di tali multinazionali i cui volti e i cui nomi sono oscurati da una stampa compiacente. Ma penso anche ai politici che li sostengono e ai preti che li benedicono, ai Trump, Salvini, Meloni, Bannon, Viganò che gridano allo scontro di civiltà e alla guerra contro l’Islam.
E gridano al complotto e sobillano il razzismo e l’odio contro i migranti e pagano regimi dittatoriali per impedire che i migranti arrivino in Europa.
Ma riuscite a dormire la notte e a mangiare di giorno? Riuscite a guardare in faccia i vostri figli? Conoscete cosa è l’umana pietà? Che esseri siete, a quale mondo appartenete? Meritereste che i vostri figli e i vostri affetti più cari facessero la stessa fine dell’ennesimo bimbo ucciso nel mediterraneo per colpa delle vostre politiche assassine.


13/11/20 : 8:18:09

INVISIBILI
Sono dieci milioni gli apolidi nel mondo, persone invisibili, senza patria, senza cittadinanza e senza diritti basilari quali l'istruzione, la salute, il lavoro, il voto e la libertà di movimento. Ne ha parlato ieri l’Osservatore Romano riportando le dichiarazioni dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi che, in occasione del VI anniversario della campagna #Ibelong (io appartengo), vuole porre fine all’apolidia entro il 2024.
Come si diventa apolidi? L’Unhcr cita espressamente fra le cause dell’apolidia “la mancata registrazione alla nascita” dei nuovi nati a causa di leggi discriminatorie sulla cittadinanza come quella che dal 2009 impedisce in Italia l’iscrizione anagrafica dei bambini nati da migranti che non hanno il permesso di soggiorno.
Ma dell’Italia non si parla. Si citano paesi come Myanmar, Kuwait, Costa d’Avorio, Thailandia, Iraq e Repubblica Dominicana ma dei bimbi apolidi nati in Italia nessuna traccia, sono più apolidi degli altri, invisibili fra gli invisibili per effetto anche dei cosiddetti “decreti sicurezza” Salvini che l’attuale governo non ha ancora abrogato ma che sta modificando con il d.l. 21 ottobre 2020, n. 130. Ma in tale “nuova normativa” permane una ostilità di fondo verso le operazioni di soccorso in mare delle Ong, che potrebbero essere trascinate in tribunale per rispondere di operazioni di soccorso non effettuate nel rispetto della “competente autorità per la ricerca e il soccorso”.
Migranti e bambini, le persone più fragili e indifese sono considerate un pericolo dai governi europei che si definiscono “cristiani” e difensori della vita, pronti a versare lacrime di coccodrillo di fronte all’ennesimo bambino morto affogato.


14/11/20 : 9:15:44

SCUOLA
Ansia rabbia e impotenza, sono questi i sentimenti che stanno vivendo i docenti di sostegno, obbligati a fare didattica in presenza agli alunni diversamente abili. “Figli di un Dio minore” li definisce il sito tecnicadellascuola.it. Sono tutti per lo più precari costretti a recitare in una pantomima concordata tra Ministra della pubblica istruzione, sindacati e presidi che fingono di dare un servizio scolastico sulla pelle degli ultimi: gli insegnanti di sostegno e gli alunni diversamente abili. E i grandi mass-media tacciono.
Nel DPCM del 4 novembre scorso parlano di un’inclusione scolastica “effettiva” e non solo formale, volta a “mantenere una relazione educativa che realizzi effettiva inclusione scolastica”. E intendono coinvolgere, ove possibile “un gruppo di allievi della classe di riferimento, che potrà variare nella composizione o rimanere immutato” e non si capisce con quali criteri questo gruppo andrebbe selezionato. Sembra di essere tornati, scrive TecnicaDellaScuola.it “alla costituzione di classi speciali dove gli studenti sono solo e solamente alunni con disabilità” con l’attività di sostegno, svolta in presenza, che non prevede nemmeno i collegamenti a distanza con il gruppo classe.
E il pericolo di contrarre o trasmettere il virus è sempre presente.
Un'immensa vergogna e una ipocrisia senza limiti di chi nasconde le proprie incapacità dietro parole importanti quali scuola, inclusione, relazione educativa che meriterebbero ben altro rispetto! Siamo diventati un paese senza memoria e senza coscienza!


15/11/20 : 9:12:15

MOSTRI
«Siamo in un momento di frattura del sistema capitalistico, che deve pensare allo stesso tempo alle disuguaglianze e al cambiamento climatico». Lo dice Emanuel Macron, presidente della Francia, in una intervista al Corriere della Sera di oggi. E se lo dice lui che il sistema capitalistico sta vivendo un momento di rottura bisogna credergli, lui che è considerato l’“enfant prodige” della finanza internazionale. E quando parla di diseguaglianze e cambiamenti climatici, parla dei rapporti di produzione e dello sfruttamento selvaggio delle risorse naturali che consentono a pochissime persone al mondo di appropriarsi di gran parte della ricchezza sociale che stanno portando alla distruzione del pianeta Terra, casa comune di tutto il genere umano.
L’alternativa si chiama socialismo, si chiama proprietà collettiva dei mezzi di produzione, si chiama economia finalizzata al bene comune e non all’arricchimento privato di pochi a scapito del 99% della popolazione mondiale. Si chiama solidarietà invece che sfruttamento selvaggio della Madre Terra.
Macron ovviamente vuole salvare il sistema capitalistico e chiama all’unità contro il cosiddetto “terrorismo internazionale” e “l'islamismo radicale”, mostri costruiti a tavolino per deviare la rabbia dei popoli verso nemici fittizi ed impedire che le multinazionali e il grande capitale finanziario, che specula nelle borse di tutto il mondo, venga definitivamente spazzato via.
E il negazionismo anti-COVID, le dottrine complottistiche e i richiami a Satana dell’ultradestra cattolica e protestante servono a salvare il capitalismo. O socialismo o banbarie.


16/11/20 : 8:58:22

CESARE
Chi qualche hanno fa chiedeva il presidenzialismo, oggi chiede di tornare alla Costituzione del 1948, abolendo la sciagurata modifica del Titolo V, approvata nel 2001, che introdusse il federalismo e distrusse il servizio sanitario nazionale, che oggi stiamo pagando con decine di migliaia di morti in questa pandemia.
Lo ha fatto Ernesto Galli della Loggia in un articolo sul Corriere della Sera del 12 novembre 2020. Dice proprio così: “mi permetto di suggerire di tornare alla Costituzione. Alla Costituzione originaria, intendo, quella in vigore dal 1948 al 2001”.
Meglio tardi che mai. Ed è lo stesso Galli della Loggia che nel 2012 diceva che “La nostra Costituzione non ha funzionato. L'esecutivo deve avere più poteri” e che c’è “la necessità di repubblica presidenziale, che nei fatti esiste ma che la Costituzione non prevede”.
Galli della Loggia accusa la sinistra, e quando dice “sinistra” intende “i comunisti”, della modifica del titolo V che fu fatta dal governo D'Alema.
Ma non furono “i comunisti” a cambiare il titolo V ma gli “ex comunisti” che avevano abiurato al proprio essere di sinistra e comunista e avevano ceduto alle più beceri e volgari istanze di un padronato del nord, e lombardo in particolare, che voleva mano libera sul piano economico e sociale. Un padronato che, con la Lega, soffiava sul fuoco del secessionismo e del federalismo e che ha utilizzato il Titolo V per arricchire la sanità privata Lombarda, e per aumentare il divario tra nord e sud del paese. Tornare al titolo V del 1948 è dunque sacrosanto perché significa rimettere in Costituzione la questione meridionale che la riforma D'Alema cancellò.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.


17/11/20 : 9:02:46

Ur-Fascismo
«Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l’‘”r-Fascismo”, o il “fascismo eterno”. L’Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: “Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!” Ahimè, la vita non è così facile. L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo».
Sono le parole che Umberto Eco ha utilizzato per definire l’”Ur-Fascismo”, o il “fascismo eterno” che si è manifestato per l’ennesima volta in questi giorni sotto forma di un libro, scritto dal giornalista Bruno Vespa, dal titolo “Perché l'Italia amò Mussolini”. Un libro che si inserisce nel filone del “Mussolini ha fatto anche cose buone”, cioè delle idiozie e falsità che continuano a circolare a 75 anni dalla fine del fascismo. Un libro che cancella il delitto Matteotti, le leggi fascistissime, gli assalti alle camere del lavoro e l’uccisione e la persecuzione di migliaia di antifascisti, le guerre coloniali alla conquista dell’impero, le leggi razziali e l’alleanza col nazismo e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Chiunque parla bene di Mussolini è un delinquente come lo fu lui e il fascismo che lui guidò nei vent’anni della peggiore storia d’Italia.


18/11/20 : 9:06:04

CAPRE E CAVOLI
Comincia stamattina Economy of Francesco, l’evento voluto da papa Francesco. Doveva tenersi a marzo di quest’anno ad Assisi ma poi è stato rinviato causa pandemia ed è diventato un evento virtuale. Duemila giovani, sotto i 35 anni, da 120 paesi si incontreranno online, dal 19 al 21 novembre, per proporre la “loro economia”. Li chiamano changemakers, cioè innovatori. L’Avvenire parla di “L’altra Davos”, con riferimento al World Economic Forum che si riunisce nella città svizzera di Davos. Un evento, dunque, che si vuole porre come alternativa al sistema economico mondiale.
Sembra una buona cosa se l’obiettivo è quello di rendere concreto quella parte dell’enciclica Fratelli Tutti dove al paragrafo 122 è scritto: “Lo sviluppo non dev’essere orientato all’accumulazione crescente di pochi, bensì deve assicurare «i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi i diritti delle Nazioni e dei popoli». Il diritto di alcuni alla libertà di impresa o di mercato non può stare al di sopra dei diritti dei popoli e della dignità dei poveri; e neppure al di sopra del rispetto dell’ambiente, poiché «chi ne possiede una parte è solo per amministrarla a beneficio di tutti»”.
Ma sarà così? Vedremo cosa ne verrà fuori. Per il momento constatiamo che fra i partner che sostengono l’iniziativa ci sono due banche armate, quelle che finanziano aziende militari e si tratta di Mediolanum e di UBI-Banca, una banca di Intesa san Paolo. Non è un buon inizio.
Non basta essere giovani o “innovatori” per realizzare un sistema alternativo al capitalismo mondiale, soprattutto se si ha una visione idealistica del capitalismo e della sua riformabilità e se si pensa, come scrive Papa Francesco al n. 123 di Fratelli tutti, che “L’attività degli imprenditori effettivamente «è una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti»”. Capre e cavoli sono difficilmente conciliabili.


19/11/20 : 9:43:30

STOMACHEVOLE
Mediaset è un grande patrimonio del paese”. Ricordate questa frase? La disse Massimo D’Alema il 4 aprile del 1996, poco prima del voto che portò alla vittoria del primo governo Prodi che poi salvò Mediaset. E oggi ci risiamo. C’è sempre Berlusconi e Mediaset che ha problemi con un’altra multinazionale, la francese Vivendi di Vincent Bolloré, uno degli uomini più ricchi di Francia e del mondo, che vuole scalare Mediaset e Berlusconi non vuole. E così, come nel 1996, Berlusconi cerca appoggi politici e trova il governo Conte disponibile a presentare una norma “salva Mediaset” già approvata al senato e in via di approvazione alla Camera. E parte l’appello all’unità del presidente Mattarella e Berlusconi accetta. Io do una mano a te e tu dai una mano a me. E Renzi parla di allargamento della maggioranza e Salvini e la Meloni gridano allo scandalo, loro che sono gli scendiletto di Berlusconi.
E in Calabria arrestano per mafia il presidente del Consiglio Regionale, il fascista non pentito Domenico Tallini di Forza Italia. Chissà perché non mi stupisco che un fascista dichiarato stia in Forza Italia e venga arrestato per mafia. E chissà perché non mi stupisco che i soliti Salvini e Meloni chiedano le dimissioni del presidente della Commissione Antimafia invece di quelle di Tallini e di tutto il Consiglio Regionale della Calabria.
Insomma un film stomachevole già visto troppe volte con i soliti personaggi che dovrebbero riempire le patrie galere e che invece girano nei palazzi della Repubblica per i loro affari. Ma non sarà sempre così.


20/11/20 : 9:11:15

POVERA ITALIA.
Il maschilismo è una brutta cosa. «Il maschilismo è dei maschi Giovanni, lo dice la parola stessa», mi ha detto un’amica impegnata contro la violenza sulle donne. «Ma io sono maschio e non sono maschilista. Lo so che è difficile da accettare ma i maschi non maschilisti ci sono», gli ho risposto. E quella dei maschi maschilisti per forza, solo perché sono maschi, è uno stereotipo maschilista disumanizzante, volgare, inutile e violento come lo è quello delle “donne tutte puttane”.
Stereotipi che ci ingabbiano e ci impediscono di stabilire relazioni personali prive di pregiudizi e di valutare le persone, maschi o femmine che siano, per quello che sono e per quello che fanno e dicono.
Mi rifiuto di accettare gli stereotipi maschilisti su maschi e femmine. Ed è per questo che ho trovato disgustose le vignette di Mario Natangelo, vignettista de Il Fatto, sul passaggio della deputata Laura Ravetto da Forza Italia alla Lega. Vignette che però rappresentano bene il cliché che Berlusconi ha costruito attorno al proprio partito e alla propria persona di “utilizzatore finale” di giovani e belle donne, trattate tutte come prostitute, su cui fare battute sessiste per attrarre il loro riso e i loro applausi e quello di donne e uomini che vivono il mito del maschio padre e padrone. Come è capitato a gennaio scorso con la defunta Jole Santelli in Calabria che rise dinnanzi alla battuta sessista sul suo conto del padrone del suo partito.
A me una donna che passa da Forza Italia alla Lega mette solo pena perché passa dal partito “dell’utilizzatore finale” a quello dei magnaccia che vogliono riaprire i postriboli. E tutto per nascondere gli affari di un Berlusconi che vuole salvare Mediaset e trova PD, M5S e Renzi pronti alla bisogna. Altro che sessismo. Povera Italia.


21/11/20 : 9:45:43

EROI? NO GRAZIE!
La patente di eroe non incanta più nessuno. Pochi i medici e gli infermieri che hanno risposto all’appello per fare da tappabuchi nelle strutture sanitarie assalite dai malati di COVID. A Marzo l’adesione fu di massa, oggi no. Pochi anche gli infermieri e i medici in servizio che si sono resi disponibili a lavorare nei loro giorni liberi, nonostante la paga allettante di 350 euro al giorno.
Chi ha un parente stretto infermiere o medico sa che essi stanno vivendo una situazione terribile. Il rischio per la loro vita è altissimo. Le strutture sanitarie pubbliche sono al collasso e le vittime ne sono la testimonianza.
C’è chi parla, edulcorando la realtà, di "sistema sanitario impazzito". Ma non è alla categoria dell'impazzimento che bisogna ricorrere per spiegare gli oramai 50mila morti di questa pandemia, ma a quello del profitto capitalistico e alla trasformazione del servizio sanitario nazionale in business per cliniche private, baroni della medicina e industrie farmaceutiche che hanno piegato ai loro interessi economici un servizio che doveva rendere concreto l'art. 32 della Costituzione. Non "sistema sanitario impazzito" ma sistema sanitario finalizzato al profitto e l'unica soluzione possibile è il ritorno al servizio sanitario nazionale, abolendo i 20 servizi sanitari regionali e la commistione fra sanità privata e sanità pubblica e qualsiasi forma di finanziamento a quella privata. E fino a quando non si imboccherà questa via, che significa assunzione a tempo indeterminato dei 30mila e più infermieri e medici che mancano, gli appelli all’eroismo cadranno nel vuoto.


22/11/20 : 8:27:35

A 40 ANNI DAL TERREMOTO
Il 23 novembre dell’80 alle 19.35 mi trovavo a Portici a Viale Ascione. Ero insieme a mia moglie e stavamo per entrare a casa di un amico che ora non c’è più. Sentimmo un boato prolungato che veniva da lontano. Pensammo che fosse esplosa una bomba. Ma dopo un attimo una folla di persone uscì violentemente dal palazzo dove stavamo entrando. Il portone d’ingresso fu abbattuto nel giro di qualche secondo e solo a quel punto ci rendemmo conto che i lampadari del primo piano oscillavano in modo pauroso. Realizzammo subito che era un terremoto. Non abbiamo sentito la scossa ma la sua voce a 130 chilometri di distanza dall’epicentro. E quando anni dopo ho ascoltato la registrazione fatta casualmente da Radio Alfa 102 di Avellino l’ho riconosciuta, era lei, inconfondibile, profonda e dolorosa. Lo stesso suono doloroso che ho riascoltato lo scorso 27 settembre quando a Monteforte c’è stata un’alluvione con colata di fango detriti e massi che ha investito il condominio dove abito. La Terra geme e manda segnali ma noi non sappiamo ascoltarli.

Per leggere tutto l'editoriale clicca qui


23/11/20 : 6:08:35

PROBLEMA
Ogni tanto Report scopre che in Italia e nel mondo cosiddetto occidentale c’è il sistema capitalistico, quello che pensa ai profitti e che coglie qualsiasi occasione per fare business. E si scandalizza o finge di farlo. Vedi trasmissione sulla questione vaccino che ha rafforzato le dottrine complottistiche e quelle no-vax, no-mask e negazioniste.
Nessuno parla di come abbia fatto la Cina, il Vietnam o Cuba a stroncare la diffusione del virus in pochi mesi, senza vaccino e senza una cura antivirale specifica. In Cina Vietnam e Cuba ha prevalso l’interesse per la salute pubblica, in Italia e nel mondo occidentale hanno prevalso gli interessi economici delle grandi multinazionali e dei bottegai. “Ma in Cina c’è la dittatura”, dicono di solito, però ha funzionato e dopo due mesi di confinamento sono fuori e quando viene scoperto anche un solo caso di positività al coronavirus, bloccano tutta la città e sottopongono a test tutti i suoi abitanti e sono in grado in pochi giorni di fare decine di milioni di analisi per isolare i malati e gli asintomatici. E le epidemie si stroncano confinando i malati e bloccando la circolazione del virus.
E come ha giustamente osservato il dott. Massimo Galli, direttore delle Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, se continuiamo a far prevalere gli interessi dei bottegai, dei proprietari di discoteche e di chi produce armamenti, come si è fatto finora, “la terza ondata è scontata” e dopo il Natale salterà anche la Pasqua.
Il problema è il capitalismo non il virus.


24/11/20 : 8:30:09

COCCODRILLI
Oggi tutti ne parleranno. Non ci sarà giornale o personaggio politico che in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” non spargerà qualche lacrima sulle donne uccise. E intanto le TV continueranno ad usare i corpi delle donne per la pubblicità perché il sesso fa vendere e nel sistema capitalistico gli affari vengono prima di tutto. E le donne incinta continueranno ad essere licenziate o a non essere assunte e continueranno a non esserci asili nido e strutture sociali che liberino la donna dalla "schiavitù domestica" che le relega nel «lavoro più meschino, più umiliante, più duro, più degradante, il lavoro della cucina e della casa che le relega nell'ambito ristretto della casa e della famiglia», come scriveva Lenin nel 1921.
Oggi si ricordano le tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, attiviste politiche, orrendamente massacrate il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per ordine del feroce e sanguinario dittatore fascista Rafael Leónidas Trujillo.
Fascismo e nazismo non hanno mai avuto alcun rispetto per le donne e i loro diritti. Stesso atteggiamento di gran parte delle organizzazioni religiose che sono l’altra faccia dell’oppressione delle donne e delle violenze che esse subiscono. Le religioni da secoli sono state usate per sostenere il patriarcato che opprime le donne da quando esso ha sostituito l’originario sistema matriarcale della primitiva società umana.
Il carattere particolare del predominio dell’uomo sulla donna, come la necessita e il modo di ricondurre su un piano di uguaglianza l’uno e l’altra non saranno messi in piena luce se non quando uomo e donna avranno legalmente diritti assolutamente uguali”, scriveva Engels nel 1884.
Fino a quando le donne non avranno gli stessi diritti degli uomini le violenze nei loro confronti continueranno e tutte le lacrime che oggi si spargeranno saranno le classiche lacrime di coccodrillo.


25/11/20 : 9:13:03

DIEGO ARMANDO MARADONA
Oggi i giornali vi racconteranno che Maradona è morto, ma non è vero. Aveva 60 anni e tanta tanta tanta voglia di vivere. Ed egli è vivo, è vivo nel cuore di Napoli, è vivo nel cuore dei napoletani e degli argentini e di tutti gli sfruttati dalla cui parte stava.
«Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires», disse durante la presentazione ufficiale allo stadio San Paolo il 5 luglio 1984, davanti a 70.000 persone.
Non è stato solo il più grande calciatore della storia, ma anche un militante della sinistra latinoamericana. Lui è stato dalla parte giusta della storia, dalla parte di Cuba, di Che Guevara e di Castro, che lui considerava come un secondo padre; dalla parte di Chavez e di Maduro e di tutti i movimenti latinoamericani che lottavano contro l’imperialismo statunitense; dalla parte dei palestinesi; dalla parte del Sud contro i padroni del calcio italiano del nord.
E si è scagliato contro i poteri forti del calcio, contro i Blatter e i Matarrese e contro gli Agnelli che gliel’hanno fatta pagare. E anche ieri c’è chi ha tentato di oscurare la sua figura parlando di sregolatezze. Erano infami ieri e lo sono di più oggi.
Egli ha avuto il coraggio di criticare anche Giovanni Paolo II. «Sì, ho litigato col Papa. - disse nel 1985 - Ci ho litigato perché sono stato in Vaticano, e ho visto i tetti d'oro, e dopo ho sentito il Papa dire che la Chiesa si preoccupava dei bambini poveri. Allora venditi il tetto amigo, fai qualcosa!».
È stato dalla parte giusta della storia, per tutta la sua vita.
Chi non è napoletano non può capire il dolore che da ieri ci accompagnerà per il resto della nostra vita. Un dolore profondo fino alle lacrime.
Ciao Diego Armando Maradona. Grazie per tutto ciò che ci hai donato. Che la terra ti sia lieve.


26/11/20 : 8:05:32

CONFINAMENTO
Uso pochissimo termini inglesi o latini nei miei articoli. E quando lo faccio fornisco sempre la loro traduzione perché tutti hanno diritto di capire cosa uno scrive e chi scrive ha il dovere di usare un linguaggio comprensibile a tutti. È una buona e semplice regola di giornalismo.
Le parole inglesi, invece, sono diventate di uso comune nella politica e nel giornalismo come lockdown, o il tristemente noto Jobs Act, e dietro al loro uso c’è sempre l’imbroglio.
Prendiamo il termine Lockdown. In italiano si dovrebbe dire confinamento, una parola molto chiara che significa, secondo il vocabolario Treccani, “Il confinare, il relegare in un dato luogo” qualcosa o qualcuno, come ad esempio mettere in un recinto animali da cortile o contenere in uno spazio limitato prodotti chimici o gassosi. Insomma confinamento significa “chiudere dentro”.
Se ci fosse stato confinamento in giro per le nostre città avrebbero dovuto esserci solo squadre di persone in tute NBC, con maschere antigas e bombole di ossigeno, addette alla disinfestazione e nessuno avrebbe potuto mettere neppure il naso fuori dalla porta di casa propria. Come abbiamo visto fare nei tanti film catastrofici a base di virus letali che inondano i canali TV.
E invece in Italia, e in Lombardia in particolare, nella zona più colpita da questa pandemia, non si è fermata una sola fabbrica, neppure quelle di armamenti. Ed è ancora così nonostante le “zone rosse”.
Dove è stato effettuato il confinamento nel mondo? In Cina, a Cuba, in Vietnam e li non c’è alcuna seconda ondata e anzi gli specialisti cubani continuano ad andare in giro per il mondo (arriveranno anche in Sicilia) a portare soccorso a chi pensa al profitto e non alla salute della popolazione ma poi parla sempre contro il socialismo ed il comunismo. Perciò continuano a parlare di lockdown invece che di confinamento.


27/11/20 : 9:22:19

DECADENZA
Non sopporto più le feste comandate e i riti connessi come il Natale, strumentalizzato da alcuni decenni dalle forze politiche fascio-leghiste che si dicono cristiane ma che sono l’esatto contrario di tutto ciò che ha insegnato Gesù di Nazareth.
E anche quest’anno è così con la pandemia che ha avuto il merito di mettere ancora di più in luce come questa festa non c’entra nulla con Gesù di Nazareth e con il suo Vangelo, ma c’entra molto con capitoni, panettoni, spumanti, cenoni, regali e con tutto ciò che serve al capitalismo bottegaio del nostro paese a riprendersi la tredicesima mensilità che riceve chi ha un lavoro stabile. È solo un fatto economico.
Siamo a quasi 1000 morti al giorno per Covid e infuriano le polemiche sulla riapertura dei campi da sci, sul “fateci fare il cenone”, sugli orari delle messe e sui riti formali di una religione, quella cristiana, che non ha nulla a che vedere con il Vangelo e che usurpa e bestemmia ogni giorno il nome di quel Gesù di Nazareth che non ha inventato alcuna religione e che non ha chiesto a nessuno di costruirla e meno che mai all'imperatore Romano Costantino che ne è stato l’iniziatore al Concilio di Nicea del 325 d.c..
Ripartiamo dal basso mettendo insieme persone, qualsiasi sia la loro etnia, la loro fede religiosa o non religiosa o il colore della loro pelle e smettiamola di abbuffarci in feste che rappresentano la decadenza morale della nostra società.


28/11/20 : 8:37:52

ADESSO
L’omicidio di Mohsen Fakhrizadeh, il capo del programma nucleare iraniano, rientra in quella che i politologi definiscono “avvelenamento dei pozzi”. L’avvelenatore è l’ancora presidente Trump fino al 20 gennaio 2021 quando entrerà in carica la nuova amministrazione Biden. Trump vuole condizionare la politica di Biden nel Medio Oriente e verso l’Iran. Nelle settimane scorse era circolata la notizia secondo la quale Trump voleva muovere guerra all’Iran. Ha evidentemente poi scelto di compiere un omicidio mirato, come ha già fatto con l’uccisione del generale Soleimani a gennaio di quest’anno utilizzando come proprio braccio armato Israele e il Mossad.
E non è una cosa nuova. Nel 2008, durante il passaggio tra il presidente eletto Obama e George W. Bush, ci fu l’operazione “Piombo fuso” che lo Stato di Israele condusse contro la Striscia di Gaza. L’aggressione militare durò dal 27 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009. Altissimo il numero di vittime civili fra i Palestinesi. Il 6 gennaio 2009, un raid israeliano colpì persino una scuola ONU adibita a rifugio per civili. Durante quella guerra furono usate armi proibite da parte di Israele come il fosforo bianco.
Ogni guerra ha le sue atrocità e l’unico modo per non vederne più è quello di percorrere solo vie di pace.
E oggi siamo di nuovo davanti al baratro dell’ennesima escalation militare in Medio Oriente. Al momento il presidente iraniano Hassan Rouhàni ha dichiarato: “risponderemo ma senza cadere nella trappola di chi vuole creare il caos”. La pace è appesa ad un filo e fino al 20 gennaio altre azioni simili saranno possibili. Occorre una mobilitazione mondiale per la pace. E occorre farla adesso!


29/11/20 : 8:50:55

LIBERAZIONE
“Chiesa dei poveri”, chiesa misericordiosa, chiesa in uscita, chiesa promotrice di una “nuova politica economica”, chiesa aperta ai migranti, chiesa promotrice di una fratellanza universale, chiesa contro la guerra e le industrie di armamenti.... Sono tante le immagini che il pontificato di Papa Francesco ha proposto in questi anni ma nulla è cambiato nella struttura della chiesa, ancora rigidamente maschilista, ancora legata ai riti sacrificali e alla adorazione di statue di santi e madonne e di crocifissi “miracolosi” che sono stati tirati fuori dalle chiese e portate in processione per chiedere la grazia della fine della pandemia, come in pieno medioevo.
Non c’è traccia nel Vangelo di Gesù di Nazareth di cardinali e chierici vari e di strutture ecclesiastiche che negano il ruolo delle donne, cioè di metà dell’umanità e di quella parte che è l’unica a trasmettere la vita.
Mi dicono che le chiese cosiddette cristiane e le altre religioni cercano di rispondere alla “ricerca di senso” della vita.
Ma è oramai chiaro a chiunque che questa “ricerca di senso” è quella che affligge chi ha la pancia piena e che sfrutta la Terra e tutti gli esseri viventi, nessuno escluso, e che usa le religioni con le loro teologie per dare una giustificazione ad un sistema sociale di sfruttamento selvaggio che genera guerra odio e distruzioni.
Per dare un senso alla vita occorre liberarsi dalle organizzazioni religiose oppressive e dalle loro teologie che sono al servizio dei poteri economici politici e militari.


30/11/20 : 9:21:54

BOMBE
L’avvelenamento dei pozzi continua. Trump e il governo israeliano, che peraltro è in forte crisi, continuano con la pratica delle uccisioni mirate ai danni di alti dirigenti dell’Iran. Venerdì scorso è toccato a Mohsen Fakhrizadeh, capo del programma nucleare iraniano, ieri è toccato al generale Muslim Shahdan ucciso ai confini con la Siria. La tecnica è quella collaudata dei droni guidati direttamente dagli USA che possono colpire bersagli in ogni parte del mondo.
Siamo nel peggior incubo mai vissuto dall’umanità, stante l’esistenza di enormi arsenali nucleari. E un folle come Trump, che decide azioni belliche fra una partita di golf e l’altra, potrebbe decidere di creare un false-flag, tipo un attentato ai danni di personale USA attribuito falsamente all’Iran, per attaccare l’Iran o addirittura decidere di usare l’arma nucleare che può fare senza chiedere l’autorizzazione al congresso.
E l’ipotesi di una guerra nucleare non scatena una reazione di massa dei popoli del mondo a favore della pace e per il disarmo nucleare e convenzionale generalizzato, quale quello dei Partigiani della Pace che fu attivo tra il 1949 e il 1956, coinvolgendo centinaia di milioni di persone a livello mondiale. La pandemia e la crisi economica mondiale che la pandemia copre, sono per ora al primo posto dei pensieri delle persone che pensano alla guerra solo quando gli cade in testa la prima bomba. Ma allora sarà troppo tardi.


DIVORZIO
Ieri primo dicembre era il 50esimo anniversario dell’approvazione della legge sul divorzio. La comunità Papa Giovanni XXIII ha ricordato quell’evento pubblicando su Facebook un passo di un libro di don Oreste Benzi (Onora tuo figlio e tua figlia) che dice cosi: “1 Dicembre 1970 - Approvata la Legge sul divorzio. «Mamma, questa notte ho fatto un brutto sogno!» «Che cosa hai sognato?» «Ho sognato che tu e papà vi eravate separati! Mi sono svegliata e ho pensato: meno male che papà è morto, così non si possono più separare». Margot ha 8 anni. Papà è morto precipitando dalla parete di una montagna sulle Dolomiti. Lui e la moglie erano molto giovani al momento dell'incidente mortale. Il loro amore era grande.
Ho risposto immediatamente con la seguente frase: «In sostanza avete detto: "Meglio morti che separati". Quale figlio o figlia direbbe questo di un suo genitore? E quale figlio lo direbbe rispetto ad un genitore violento che picchia la moglie e i figli? Meglio vivi e separati, direbbe qualsiasi persona di buon senso e non accecata da una teologia che rasenta la follia». E per fortuna non sono stato il solo a protestare perché una valanga di contestazioni sono piovute sulla pagina Facebook dell’associazione soprattutto da parte di cattolici.
L’idea “meglio morti che separati”, ricordiamolo agli smemorati, era quella molto diffusa prima dell’introduzione del divorzio in Italia, ed è quella che ancora oggi arma la mano di quei mariti o conviventi che commettono femminicidi uccidendo spesso anche i figli. Il medioevo è purtroppo ancora tra noi.


02/12/20 : 8:13:28

FOGNE
Il sistema sanitario italiano, che le TV definiscono come il migliore del mondo, è inferiore persino a quello dei paesi africani infestati dalla fame e dalle guerre ad ogni angolo di strada. I numeri del COVID parlano chiaro. In tutta l’Africa si contano ad oggi 1.650.000 malati di covid con circa 40mila morti, molto meno di quelli italiani che hanno raggiunto la cifra di 57mila e un numero pressoché identico di contagiati (1.641.610). Con la differenza che in Italia ci sono 60 milioni di abitanti e in tutta l’Africa ci sono 1.4 miliardi di abitanti, gran parte dei quali vive in povertà assoluta e i sistemi sanitari sono gravemente deficitari.
Di questi numeri non troverete traccia sui mass-media italiani che invece diffondono a reti unificate i distillati di odio puro di personaggi come Giorgia Meloni e Matteo Salvini che anche ieri alla Camera hanno fatto il loro “show fognario”. E mentono sapendo di mentire quando accusano i migranti di diffondere la pandemia. La verità è esattamente il contrario di quello che essi dicono e lo dicono i freddi numeri emessi ogni giorno dalla Johns Hopkins University (JHU) che non è una terribile istituzione comunista.
Ed è invece la Lombardia, stando alle ricerche di uno scienziato tedesco, che ha diffuso nel mondo una variante del virus molto peggiore di quello originario di Wuhan. E i rappresentanti politici della Lombardia accusano gli innocenti africani di quelli che sono i propri misfatti con la distruzione del servizio sanitario nazionale e la chiusura di migliaia di ospedali e migliaia di posti letto e la riduzione del personale medico e paramedico che ha pagato il proprio impegno con migliaia di infettati e centinaia di morti.
Personaggi come Meloni e Salvini rendono la politica una grande fogna a cielo aperto.


03/12/20 : 9:38:07

GANG BANG
Più rigidi si dichiarano sulla morale sessuale e sulla salvaguardia della cosiddetta “famiglia naturale”, più depravati sono nella doppia vita privata che conducono. E quasi sempre li beccano mentre con le mutande in mano o seminudi tentano di scappare, aggrappati alle grondaie, dal luogo dove stavano consumando le loro turpitudini mentali.
È capitato qualche giorno fa a Bruxelles all'eurodeputato conservatore Jozsef Szajer, 59 anni, sposato e con una figlia. È del partito di Orban, il dittatore Ungherese che amoreggia(politicamente) con la Giorgia Meloni e il Matteo Salvini nostrano. Il partito si chiama Fidesz, acronimo di «Fiatal Demokratak Szovertsége» (Unione Civica Ungherese), e si autodefinisce “conservatore, populista ed euroscettico di matrice cristiana”. Insomma i vecchi nazifascisti che ora si fanno chiamare sovranisti.
Lo hanno beccato mentre partecipava ad una “gang bang”, una pratica sessuale di gruppo, un’ammucchiata o orgia che dir si voglia, pare molto in voga anche qui in Italia dalle parti di Milano. Dove ci sono soldi sboccia il vizio e la perversione sessuale e lo sfruttamento della prostituzione. Qualche anno fa un articolo del Fatto portò alla luce l’esistenza di una vera e propria rete di magnaccia che organizza festini sessuali a pagamento a cui partecipa gente danarosa del Milanese.
La destra fascistoide è fatta così, ladri, farabutti e depravati sessuali come sono stati i fondatori di fascismo e nazismo.


04/12/20 : 9:19:12

BASTARDI
«Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle Ong, “taxi del mare”, “crociere”.... ma viene solo da dire bastardi… a Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così». Sono le parole dette da Roberto Saviano durante la trasmissione di La 7 Piazza Pulita lo scorso 3 dicembre a margine di un servizio sul piccolo Youssuf, il bimbo di 6 mesi morto nel Mediterraneo qualche settimana fa.
E la Meloni ha annunciato querela definendo sciacallo Saviano, lei che ha dichiarato guerra ai rifugiati. Lo fece un paio d’anni fa durante la trasmissione “Uno Mattina” intervistato da Franco di Mare. E lo ha ripetuto più e più volte chiedendo il blocco navale del mediterraneo cioè un vero e proprio atto di guerra, con tanto di cannoneggiamenti contro i barconi dei migranti.
E la Meloni, colei che ha dichiarato di avere “un rapporto sereno col fascismo”, si è offesa per essere stata chiamata “bastarda”. Avrebbe dovuto essere messa sotto accusa per istigazione all’odio razziale e per aver diffuso bugie su bugie sui migranti. E il suo partito, che porta nel simbolo quello che fu il simbolo del MSI, il ricostituito partito fascista, avrebbe dovuto essere sciolto insieme a tutti gli altri gruppi nazifascisti collaterali al suo partito.
E invece è su tutte le TV a urlare odio e bugie contro i migranti sul loro essere gli untori del COVID quando è stranoto che il centro mondiale della diffusione del COVID è invece la Lombardia.
“Non dire falsa testimonianza”, è il comandamento che la Meloni ignora.


05/12/20 : 9:16:04

EVERSIVI
Nel nostro paese essere di destra ha sempre significato essere contigui al fascismo, alla sua politica e alla sua violenza. Lo confermano i due dossier pubblicati oggi da l’Espresso sulla Strage di Bologna del 1980 e sul tentato golpe Borghese del 1970.
«La Procura generale – scrive l’Espresso - ha ricostruito una catena indiziaria che, per la prima volta, parte dai presunti mandanti finanziatori e ricchi mediatori e arriva fino agli esecutori». Cinque milioni di dollari sono stati pagati da Licio Gelli ai terroristi fascisti che hanno eseguito la strage. E ci sono i soliti nomi e le sigle note e parlamentari del MSI.
E non stupiscono neppure i collegamenti stretti fra neofascisti mafia e 'ndrangheta. I mafiosi di tutti i tipi sono tutti dei feroci anticomunisti e quando sono stati arrestati si sono proclamati vittime di giudici e poliziotti comunisti.
E del resto la storia del fascismo è una storia intrisa di sangue, di razzismo, di stermini, di campi di concentramento, di stragi terroristiche, di ladrocini e di progetti eversivi, come furono per l’appunto il tentato golpe del 1970 e i moti di Reggio Calabria di quello stesso anno.
Una destra eversiva che oggi infesta le TV pubbliche e private e che sta usando la pandemia per scardinare lo Stato democratico, vedi le manifestazioni violente di qualche settimana fa a Napoli o la gazzarra inscenata in parlamento qualche giorno fa dai deputati ammassati nell'emiciclo della camera al grido di “salviamo il natale”. Questa è una destra eversiva e come tale andrebbe trattata.


06/12/20 : 9:26:38

FRANE E ALLUVIONI
Ennesima alluvione ed ennesimo morto. Nulla di nuovo. Su alluvioni e frane esistono notizie certe, comune per comune, da almeno 10 anni. Un sito dell’Istat fornisce per ogni comune italiano una scheda dei rischi con indicazioni sintetiche precise e ognuno può accedere a tali informazioni. Il comune dove vivo, di 12mila abitanti, ha il rischio sismico, quello vulcanico, quello da alluvione e quello da frana. E la scheda riepilogativa da i numeri precisi delle persone a rischio per frane e alluvioni. 2771 persone vivono in zone a pericolosità frana molto elevata. 205 persone vivono in zone a pericolosità idraulica elevata. Numeri precisi contati uno ad uno dall’Istat durante i censimenti che l’istituto periodicamente effettua. E se qualcuno li ha contati significa che se ne conoscono anche i nomi e infatti durante le allerta meteo, che sono ormai continui, i comuni emettono ordinanze di sgombero che poi sono notificate alle singole persone che vivono nelle aree a rischio.
Le frane in Italia sono 528.903 e interessano un’area di 22.176 kmq, pari al 7,3% del territorio italiano. E ogni anno ci sono un migliaio di frane con circa 100-200 eventi franosi principali, che causano vittime, feriti, evacuati e danni ingenti ad edifici e infrastrutture primarie. 5.624.402 gli abitanti complessivi che vivono in zone a rischio. Se ne conoscono i nomi e dietro ad ogni nome ci sono storie, affetti, gioie e sofferenze.
La cura del territorio dovrebbe essere la prima in assoluto a cui i comuni e lo Stato dovrebbero dedicare la propria attività. Provate a chiedere al vostro comune quanti soldi vengono dedicati alla cura del territorio e quanti soldi vengono invece buttati in armamenti. Sono sicuro che vi metterete le mani nei capelli.


07/12/20 : 8:24:39

EVANGÈLICO
A proposito di TV fognatura. Netflix propone film e serie TV sulle chiese “evangeliche” statunitensi, chiamate anche “mega church”, e che votano per personaggi tipo Trump. Sono film che esaltano il pensiero politico e religioso che domina negli Stati Uniti. Se continuerà così, dovremmo riscrivere i vocabolari e le enciclopedie che si ostinano a definire il termine evangelico come “Del Vangelo”, o “desunto dal Vangelo” o “Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso o ritenuto tale”. Bisognerà aggiungere un paragrafo a quelli esistenti che pressappoco suonerà così:
«evangèlico: comportamento politico-sociale di gruppi o chiese, che si autodefiniscono cristiane, che comprende razzismo, culto della supremazia degli uomini di pelle bianca, culto della ricchezza come “benedizione di Dio” e quindi della povertà come “punizione di Dio”, sostegno alla guerra, sostegno ad organizzazioni che praticano la violenza contro le razze inferiori (Ku Klux Klan), schiavismo, rifiuto di prestare qualsiasi aiuto a profughi e migranti, abolizione di concetti quali misericordia, amore per il prossimo, con erezione di alti muri ai confini e rifiuto di aiutare i poveri o peggio ancora eliminare la povertà praticando la giustizia sociale. Fra i comportamenti di questi gruppi è compresa, a volte, la violenza nei confronti delle donne, che devono essere subordinate al maschio, e anche il loro omicidio, o l’omicidio di quei medici che praticano l’aborto. A capo di tali chiese ci sono pastori e vescovi che posseggono patrimoni personali di molte decine di milioni di dollari».


08/12/20 : 8:21:53

PADRI
"Il Papa? Un marxista argentino che si fa chiamare Francesco", parola di Antonio Martino, ex ministro berlusconiano che detesta la teoria di Papa Francesco secondo cui la proprietà privata non è un bene primario inviolabile. Hanno il terrore della parola “comunismo” e usano qualsiasi espediente per suscitare odio e violenza contro chiunque, anche di sbieco, dica qualcosa che faccia qualche timido riferimento alle idee socialiste e comuniste, come fa Papa Francesco, che non ha chiesto l’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, come chiedono i comunisti dal 1848, ma ha parlato della proprietà privata come di “un diritto che può essere messo in discussione se viola il bene comune”. Una formula che non risolve la contraddizione tra proprietà privata dei mezzi di produzione e le forze produttive che materialmente producono la ricchezza di cui si appropriano i padroni dei mezzi di produzione.
Lo stesso evento “Economia di Francesco”, tenutosi on-line dal 19 al 21 novembre scorso, ha visto la partecipazione di 2000 e più imprenditori, non di feroci comunisti che vogliono espropriare i ricchi per dare tutto ai poveri. Hanno partecipato i teorici “del capitalismo ben temperato e delle privatizzazioni dei beni comuni”, i prodiani, che tanto male hanno fatto all’Italia in questi anni, come ha rilevato l’amico Rocco Altieri.
Continuano a parlare di “papa comunista” perché questo papa ha parlato contro la guerra e le industrie degli armamenti e a difesa dell’ambiente. Ma poi il mondo cattolico, che lo accerchia, accetta la sponsorizzazione delle banche armate all’evento “Economia di Francesco” e fa sorvolare Assisi dalle Frecce Tricolori, simbolo del militarismo e delle industrie belliche italiane, il giorno dopo la firma dell’ultima enciclica “Fratelli tutti”.
Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e fino a quando non si inciderà in profondità il tumore che si chiama capitalismo, nulla cambierà realmente nella chiesa cattolica che continuerà a morire giorno per giorno. E a nulla servirà l’ennesimo anno santo, dedicato questa volta a San Giuseppe, perché avremmo “bisogno di padri”.


09/12/20 : 9:32:36

CAPITALISMO
Ieri ho parlato dell’attacco di Antonio Martino a Papa Francesco da lui definito “un marxista argentino”. Oggi il Corriere della Sera a pag. 35 con un piccolo trafiletto da notizia di un patto del Papa con “i big per il capitalismo inclusivo” che non è sfuggito al Financial Times “che ieri ha sottolineato come il «Consiglio per il capitalismo inclusivo» che si e formato sotto la spinta del Vaticano raccolga società con una capitalizzazione totale di oltre 2 trilioni di dollari e più di 200 milioni di lavoratori”. Di questo consiglio di “capitalisti inclusivi”, promosso dal Dicastero Vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale, farebbero parte società come “Bank of America, Bp, Ey, Johnson e Johnson, Salesforce e Visa” e ha tra i suoi promotori la famiglia Rothschild, una delle famiglie europee più antiche e ricche del mondo (1577 la fondazione) e che è sicuramente ai vertici della finanza mondiale.
“Capitalismo inclusivo” è l’ennesimo sottile ossimoro politico, inventato dagli esperti mondiali di altrettanti sottili ossimori teologici che sono aria fritta spacciata per fede.
E l’ossimoro del “capitalismo inclusivo” serve a mascherare le contraddizioni sociali insanabili del capitalismo mettendo insieme due termini opposti, come ad esempio “ghiaccio bollente”, buoni per le poesie ma lontane dalla realtà. O è capitalismo, e quindi proprietà privata dei mezzi di produzione e conseguente appropriazione privata della ricchezza sociale prodotta dai lavoratori e quindi ricchezza da un lato e miseria dall’altro, o è inclusivo, cioè socializzazione della ricchezza e suo uso collettivo. É difficile mettere d’accordo capri e cavoli e neppure Papa Francesco, per quanto simpatico possa essere, può riuscirci.


10/12/20 : 9:22:03

INCENDI
Chi segue una religione e una fede deve illuminare il mondo, ma non ha il permesso di bruciarlo”. Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità di Roma, conclude così l’articolo pubblicato ieri 10 dicembre, sul quotidiano Domani, sulla festa ebraica di Chanukkà iniziata ieri e che si concluderà il 18 dicembre. La festa ricorda il successo della rivolta dei Maccabei nella guerra di liberazione contro il dominatore Seleucide. Ogni giorno è prevista l’accensione di una lampada, un piccolo lume segno di speranza nella nuova vita.
In un tempo dominato dalla funesta dottrina dello scontro di civiltà, inteso come scontro tra religioni, le conclusioni del rabbino Di Segni sono un segnale di speranza.
Da alcuni decenni siamo sommersi da scritti inneggianti al “ritorno della religione” o “revival del sacro” che dir si voglia, che sarebbero divenute i motivi scatenanti delle guerre, soppiantando le contraddizioni sociali cioè lo scontro tra ricchi e poveri per la distribuzione delle ricchezze. Ma è proprio così?
In realtà si tratta di una campagna mediatica sostenuta da potenti gruppi economici che utilizzano la religione per deviare gli scontri sociali su temi lontani dai loro immensi patrimoni per impedirne la socializzazione. Nel “ritorno del sacro” non c’è spiritualità o fede ma voglia di guerra e sopraffazione per difendere il proprio business. La solita vecchia storia. Non è un caso che le chiese statunitensi sostenitrici della dottrina dello “scontro di civiltà” siano dei veri e propri grandi imperi economici.



11/12/20 : 9:42:01

CATTOLICI DEL PANETTONE
Si arrabbiano se li si chiama fascisti ma la loro propaganda affonda le sue radici in tutti gli slogan e i manifesti del ventennio. Nel 2017 un manifesto dei neofascisti di Forza Nuova riprese una immagine di Gino Boccasile, il grafico propagandista della Rsi, che rappresentava un nero che aggredisce una donna bianca e la scritta DIFENDILA. Oggi ci riprova Fratelli d’Italia, sezione di Firenze, che propone un manifesto analogo. C’è la foto di un barcone nella notte, pieno di uomini neri alla deriva, e la scritta "pretendiamo subito un blocco navale" e “L’Italia è casa tua DIFENDILA”. I neofascisti hanno paura dell’uomo nero, hanno il razzismo nel loro DNA culturale.
Non conoscono il diritto internazionale e il dovere di salvare le persone in difficoltà in mezzo al mare, e dicono bugie parlando di “invasione”.
Ed è proprio di oggi la notizia che il tribunale di Agrigento ha condannato l'intero equipaggio di sei persone del peschereccio Aristeus di Mazara del Vallo, a quattro anni di carcere per non aver soccorso il barcone che il 3 ottobre del 2013 affondò vicino Lampedusa provocando la morte di 366 persone tra cui donne e bambini.
E chi parla di blocco navale contro una inesistente invasione è lo stesso che sbraita per la difesa del presepe e del Natale e che è convinto che il 25 dicembre a mezzanotte si celebri effettivamente la nascita di Gesù e che quindi spostare la messa cattolica di qualche ora sarebbe “un oltraggio anche per chi non crede”. Sono i cattolici del panettone che, nonostante Papa Francesco, possono continuare a definirsi cattolici e a infangare il nome del profeta di Nazareth.


12/12/20 : 9:25:24

VIGLIACCHI
Chiamata di correo, si chiama così quello che sta facendo Salvini nel processo in corso a Catania dove egli è imputato per il sequestro della nave Gregoretti avvenuta nell’agosto del 2019. Salvini si difende dicendo che la decisione fu collettiva di tutto il governo.
Ma questo non cancella il reato di cui è imputato. Se uno è accusato di furto, il reato e la condanna rimangono anche se egli tira dentro il proprio processo altre mille persone. Da solo o in compagnia sempre ladro rimane.
E nel caso della Gregoretti il reato di sequestro di persona c’è, eccome se c’è. Lo testimonia il rapporto dei carabinieri agli atti del processo, con tanto di documentazione fotografica, sulle condizioni in cui erano tenuti i migranti a bordo della Gregoretti. Foto oggi pubblicate sul sito del quotidiano Domani accessibili solo dagli abbonati. “Così Salvini teneva i migranti tra i sacchi della spazzatura”, titola il quotidiano Domani. E il rapporto dei carabinieri documenta che i 131 migranti a bordo della Gregoretti avevano “la disponibilità di un solo bagno con doccia e lavandino” e che c’erano «venti persone affette da scabbia, uno affetto da sospetta Tbc, tre da micosi cutanea», per un totale di 29 ammalati in «condizioni igieniche sanitarie scadenti e in graduale peggioramento data la loro permanenza a bordo».
E Salvini ha la spudoratezza di chiamare tutto ciò “una scelta di civiltà”. Un anno fa era l'uomo solo al comando in lotta contro l'invasione dei migranti. Oggi si dichiara un semplice gregario. Come i gerarchi nazisti che a Norimberga dichiararono di aver obbedito ad Hitler. Vigliacchi, criminali, omicidi, come tutti i nazifascisti.


13/12/20 : 9:05:39

MINORITÀ
Papato distraente” quello di Francesco che sembra aperto e progressista ma che poi sulla questione delle donne è rigidissimo, così come sulla questione del celibato dei preti. È la definizione lapidaria data da Antonietta Potente, religiosa benedettina, che sabato 12 dicembre ha partecipato ad un incontro on-line(vedi link), che vi invito a guardare, insieme ad Anne Soupa, la teologa cattolica francese che nei mesi scorsi si è proposta come vescovo di Lione, suscitando un vasto dibattito internazionale e ricevendo come risposta un silenzio assordante da parte della curia romana e la nomina da parte di papa Francesco di un vescovo reazionario.
L’incontro è stato voluto e organizzato dall’OIVD (Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne) insieme ad altre sigle di riviste e associazioni e chiese cristiane che si impegnano sul tema delle donne nelle religioni.

Per leggere tutto l'editoriale clicca qui


14/12/20 : 8:07:33

FRANCESCHIELLO
Franceschiello, l’ultimo Re di Napoli, diventerà santo. Lo ha annunciato il cardinale Sepe come ultimo atto del suo essere arcivescovo di Napoli e subito dopo aver annunciato il nome del suo successore. Hanno gioito i neo-borbonici da tempo impegnati in un’opera di rivalutazione di tutto ciò che riguarda il Regno delle due Sicilie che avrebbe avuto solo primati nei confronti del nord Sabaudo. Opera, quella dei neo-borbonici, che trova ampia audience nei mezzi di comunicazione della stessa RAI a direzione leghista, che ha evidentemente interesse a stimolare al sud formazioni politiche che abbiano una impostazione leghista. Lo scenario di un leghismo del sud in lotta contro il leghismo del nord è infatti funzionale alla frantumazione dell’Italia che è l’obiettivo finale della Lega che riemerge sempre in tutte le dichiarazioni politiche dei dirigenti leghisti del nord.
Quella delle santificazioni, a partire da Giovanni Paolo II, è un affare lucrosissimo dove girano soldi a bizzeffe. Un affare che continua anche con Papa Francesco che nonostante le sue aperture, continua a sostenere un modello di chiesa putrida, fatta di indulgenze, di devozioni per le reliquie o le statue di santi e madonne e il turismo religioso e la vendita di oggetti devozionali che affollano i santuari dei santi.
Ed è sconfortante che nessuno di quelli che sotto WojtyÅ‚a e Ratzinger criticavano la pratica delle santificazioni oggi con Papa Francesco non dica nulla e si accetti che un cardinale possa dire, riferito a Franceschiello, che egli sarebbe la prova che "Dio interviene nella storia della nostra città e della nostra regione".
Quando si accorgeranno che la religione dell’impero romano non incanta più nessuno?


15/12/20 : 9:25:04

LUCCIOLE E LANTERNE
La sinistra italiana per risorgere dovrebbe andare a scuola da Papa Francesco. E quanto ha sostenuto Vito Mancuso, presentato come “tra i maggiori teologi italiani”, in una intervista a il Fatto del 14/12/2020.
Che questo Papa abbia scritto cose importanti sui temi della pace e dell’ambiente, sulla fratellanza e sul dialogo interreligioso è indiscutibile. Che possa essere addirittura il leader della sinistra italiana e mondiale mi sembra una forzatura guardando a ciò che di concreto è stato realizzato finora dal pontificato di Francesco.
E i risultati sono scarsi proprio sui temi che Bergoglio ha maggiormente agitato in questi anni, come l’accoglienza dei migranti e il tema della pace, oltre che su temi ecclesiali come il celibato ecclesiastico e il ruolo delle donne nella chiesa dove le rigidità sono ferree.
Sui migranti la maggioranza dei cattolici sta con Salvini e Meloni e il Papa non riesce a neutralizzare la loro propaganda. Sul tema della pace e dell’economia, dopo l’aberrante sorvolo delle Frecce Tricolori su Assisi e il convegno “L’economia di Francesco”, siamo alla riproposizione dell’alleanza con le forze economiche che sono state la base del primo centrosinistra di Prodi, che ha realizzato le privatizzazioni e iniziato la distruzione dei diritti sociali dei lavoratori italiani e della Costituzione, con la modifica del Titolo V, che ha distrutto il sistema sanitario nazionale.
E non c’è da parte di Francesco alcuna richiesta ai ricchi di rinunciare alla loro ricchezza condividendola per poter “distribuire a ciascuno secondo il suo bisogno” (At 4,35). Abbiamo bisogno di “economica della condivisione” non di “capitalismo inclusivo”. E abbiamo bisogno di chiarezza sui contenuti evitando di prendere lucciole per lanterne.


16/12/20 : 8:23:21

I CARE
«Come sapete ci aspetta un Natale molto magro, perché stanno pensando addirittura di restringere ulteriormente. Questo significa andare a bloccare anche un retail che si stava rialzando per la seconda volta da una crisi e lo stanno rimettendo nuovamente in ginocchio. Io penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero, alla fine, venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Ma così, secondo me, diventa una situazione impossibile per tutti».
Sono le testuali parole dette, durante un convegno on-line, con tanto di video e di sonoro, dal presidente della Confindustria di Macerata Guzzini che poi si è scusato come sempre si fa in questi casi.
La frase dal sen sfuggita di Guzzini l’ho sentita più volte in altri modi in questi mesi di pandemia. Ad esempio quando si confrontano i numeri dei morti per le più varie malattie con quelli da COVID. E spunta sempre uno 0,001 % che sta a dire che si tratta di cose risibili, che colpisce i più deboli e malati, che la vita è così, che vuoi che siano lo 0,00% di morti. Sottinteso a tali macabre statistiche c’è quello che ha detto Guzzini in modo brutale. Che è poi quello che ci fanno vedere tutti i giorni le TV quando trasmettono gli appelli di Meloni e Salvini a “salvare il natale”, cioè il business legato al Natale. O quando ci fanno vedere gli assembramenti e i giovani che si scazzottano e chi fa la bella vita e se ne frega del resto del mondo.
Dietro c’è la cultura mussoliniana del me ne frego. Noi invece diciamo I Care, mi importa, come ci insegnò don Milani.


17/12/20 : 8:50:40

PIAZZALE LORETO
Meloni, Salvini e Berlusconi (telefonicamente) al tavolo di Vespa per presentare l’ultimo suo panegirico su Mussolini. Il libro di Vespa è una dichiarazione d’amore per Mussolini sintetizzata nel titolo. Di storico non c’è nulla, 351 pagine di nulla assoluto, aria fritta. Vespa si nasconde dietro al popolo per dichiarare il proprio amore per il fascismo e il suo dittatore.
Il popolo italiano amò tanto Mussolini che lo appese per i piedi a Piazzale Loreto a Milano insieme alla sua amante e ai suoi gerarchi. E fu il popolo, e non i partigiani che lo avevano fucilato, a dileggiarne i cadaveri ed i pompieri ad appenderli per mostrarli a tutti.
«Verso le 7 del mattino del 29 aprile 1945 – scrive Wikipedia - i primi passanti si accorsero dei cadaveri e la piazza si riempì velocemente... nella calca le prime file di folla vennero spinte verso i cadaveri, calpestandoli e sfigurandoli. Molti insultavano, dileggiavano, sputavano e prendevano a calci i cadaveri. Una donna sparò al cadavere di Mussolini cinque colpi di pistola per vendicare i propri cinque figli morti in guerra».
Questa la fine ingloriosa del Mussolini che tanto ama Vespa e i partiti della destra più estrema che si sia mai vista in Italia che si candida, proprio sotto il faccione di Mussolini, a governare l’Italia.
Poi non vi arrabbiate se vi chiamano fascisti. Lo siete e lo dimostrate tutti i giorni. E la fine di Mussolini, che Vespa nel suo libro ignora, dovrebbe farvi riflettere, ma si sa i dittatori o aspiranti tali ignorano la storia, quella vera.


18/12/20 : 9:36:39

FRATERNITÀ
In 69 paesi del mondo l’omosessualità è considerata un reato punibile anche con la morte. In tutti i libri sacri delle religioni l’omicidio è condannato. Nell’ebraismo e nel cristianesimo il “tu non uccidere” è contenuto in un elenco di 10 comandamenti. Ma negli stessi testi a volte è contenuto anche l’ordine dello stesso “Dio” di sterminare interi popoli.
Interpretare questi testi letteralmente e considerarli “parola di Dio” da applicare alla lettera oggi nella nostra realtà è pura follia, ma è ciò che purtroppo accade in 69 paesi del mondo. In molti stati è illegale l’omosessualità maschile mentre è legale quella femminile. Fino al 2003, appena 17 anni fa, era illegale anche negli USA che si autodefiniscono patria delle libertà.
C’è l’omofobia che si definisce “cristiana” e quella che si definisce “islamica” che sono entrambe basate su interpretazioni capziose della Bibbia e del Corano. Con superficialità e arroganza ci si eleva all’altezza di quel Dio a cui si dice di essere sottomessi per fare violenza nei confronti di altre creature.
E in entrambe queste religioni esistono movimenti di credenti cristiani e musulmani che si impegnano contro l’omofobia. Ed è di oggi l’intervista de “il Fatto” al primo imam dichiaratamente gay, il franco-algerino Ludovic Mohamed Zahedm, che ha creato nel 2010 l'associazione Omosessuali Musulmani di Francia (HM2F) e ha fondato a Parigi una moschea "inclusiva" dove l’omofobia è bandita.
Una buona notizia nel segno dell’accoglienza e della fraternità.


19/12/20 : 9:18:39

TANGENTOPOLI NERA
“Tangentopoli nera, Malaffare corruzione e ricatti all’ombra del fascismo nelle carte segrete di Mussolini”, è un libro del 2016 edito da Sperling & Kupfer e scritto da Mario Cereghino e Giovanni Fasanella che hanno studiato le carte segrete di Mussolini. Il loro libro smonta definitivamente l’idea, ancora oggi molto diffusa, che “fascismo sia sinonimo di «ordine e legalità»”. La realtà è profondamente diversa e la conosceva bene Benedetto Croce secondo il quale «il Fascismo è una grande organizzazione di affaristi. Tutti pensano a rimpinguare le tasche e, quando si farà la storia di questi tempi, quello che uscirà fuori farà rabbrividire».
E le migliaia di carte custodite nei National Archives di Kew Gardens, a pochi chilometri da Londra, raccontano la storia “di un regime minato in profondità dalla corruzione e di gerarchi spregiudicati dediti a traffici di ogni genere. A Milano, Mario Giampaoli, segretario federale del Fascio, e il podestà Ernesto Belloni si arricchiscono con le mazzette degli industriali e con i lavori pubblici per il restauro della Galleria, coperti dall'amicizia col fratello di Mussolini. Il ras di Cremona Roberto Farinacci conquista posizioni sempre più importanti tramite una rete occulta di banchieri, criminali e spie. Lo squadrista fiorentino Amerigo Dumini tiene in scacco il governo con le carte – sottratte a Giacomo Matteotti dopo averlo assassinato – che provano le tangenti pagate alle camicie nere dall'impresa petrolifera Sinclair Oil”. “La casistica e relative tipologie di reati – scrivono gli autori - sono davvero impressionanti e persino fantasiose”.
Questo si è un libro da leggere, ve lo consiglio.


20/12/20 : 8:46:08

PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO.
Altri 4 ragazzi morti nel Mediterraneo i cui corpi il mare ha restituito sulle coste libiche il 16 dicembre scorso. Altre foto orribili a testimoniare le colpe del cosiddetto “occidente” ricco e opulento che chiude gli occhi e le frontiere a chi scappa dalle guerre e dallo sfruttamento selvaggio dell’Africa di cui l’occidente stesso è responsabile. C’è solo da piangere per questi quattro bambini, per i loro familiari, per i loro sogni distrutti, per le tantissime vite spezzate dalla guerra e dall’egoismo.
Ed è l’egoismo che domina la nuova legge sull’immigrazione, approvata nei giorni scorsi, con corredo di indegne sceneggiate leghiste in parlamento a fronte di una legge che ha due facce. E una fa paura perché pur modificando alcune cose conserva la logica feroce di chiusura delle frontiere e di blocco delle migrazioni dei vecchi decreti Salvini. Non cambia, scrive Giulia Capitani di Oxfam Italia, “lo sciagurato impianto normativo che regola la gestione delle frontiere”. Si consente, ad esempio, “di trattenere i migranti fino a cinque mesi al solo scopo di poterli identificare”, in violazione dell’articolo 13 della nostra Costituzione. Abbiamo una legge ancora succube delle dottrine e dei “me ne frego” della destra fascista gridati all’unisono da Salvini e Meloni che rivendicano con orgoglio il “diritto alla ferocia” nei confronti dei migranti e dei loro bambini e il proprio sostegno ad un sistema sociale capitalistico basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Come dicevamo nel '68, Pagherete caro, pagherete tutto.


21/12/20 : 8:23:45

STRACCIONI
Il sistema capitalistico non è in grado di gestire una pandemia perché in esso vige la legge della giungla, del si salvi chi può, del chi ha i soldi a palate guarisce in tre giorni perché usa gli anticorpi monoclonali (come ha fatto Trump) che sono negati ai comuni mortali. Secondo una inchiesta de il Fatto, 10mila italiani sono morti perché non si sono utilizzati su essi gli anticorpi monoclonali per altro prodotti in Italia.
E se sei un grande industriale alzi la voce e ottieni milioni o miliardi a palate e se sei invece un piccolo ristoratore chiudi e licenzi i dipendenti e finisci dietro a Salvini e Meloni che sfruttano il malcontento per buttare giù il governo che viene fatto passare per comunista ma che comunista non è.
La dove nel mondo governano i comunisti la pandemia non c’è più da Marzo scorso a cominciare dalla Cina, mentre nel mondo capitalistico esplodono scandali continui e ruberie di tutti i tipi sulla gestione della pandemia e incapacità e disorganizzazione del sistema sanitario che in Italia è aggravato dall’inesistenza di un unico sistema sanitario nazionale.
Nessuno ha mai fatto neppure una minima esercitazione o percorsi di formazione per la gestione di una pandemia e i cittadini continuano ad essere subissati da norme contrastanti di livello nazionale, regionale, comunale. E continua a prevalere il “me ne frego” e tutti a chiedere soldi e soprattutto abolizione delle tasse. E a gridare di più sono proprio i lavoratori autonomi che evadono le tasse al 70% per centinaia di miliardi all’anno con la riduzione drastica delle spese per la sanità. E da un lato si grida che “il privato è bello” e dall’altro si vuole che lo Stato ripaghi i mancati introiti che sarebbero finite in evasioni fiscali. Dopo il danno anche la beffa dei capitalisti straccioni di cui è composta la classe borghese italiana.


22/12/20 : 9:22:11

LUCE
E siamo a Natale, la festa che da 5000 anni e più celebra il solstizio d’inverno variamente condita nel corso dei secoli con celebrazioni di varie nascite miracolose di uomini spesso ritenuti “figli di dio” come Alessandro Magno o gli imperatori di Roma e per ultimo Gesù di Nazareth.
La nascita di Gesù di Nazareth fu fissata al 25 dicembre dallo scrittore Sesto Giulio Africano, nel 221 d.C., per farla coincidere con il solstizio d'inverno e con la festa pagana del Sol lnvictus. È una data simbolica che non è neppure unica visto che gli ortodossi la celebrano il 6 gennaio. Nessuno sa quando è nato Gesù.
La festa del solstizio d’inverno celebrava la morte-rinascita del sole. Dopo il solstizio del 21 dicembre le giornate diventano via via più lunghe e il sole cresce e manifesta la propria luce e la propria forza. A questo ciclo naturale sono legati i riti del falò della sera del 24 dicembre e delle candele che si accendono durante tutto il periodo delle feste. Luce e candele comuni a molte tradizioni religiose fra cui quella ebraica con la festa di hanukkah celebrata quest’anno il 10 dicembre scorso.
Come umanità non sappiamo più cosa sia il buio, cosa sia un cielo stellato o la luce della Luna o di una cometa. Pochissimi conoscono le fasi lunari e il nostro rapporto con la Terra consiste nel suo inquinamento e in guerre continue, come quella che da 19 anni caratterizza la nostra epoca, con gli inevitabili virus pandemici che ne conseguono, provocando milioni di morti e malati gravi.
E allora più che i rituali auguri affogati nei dolci natalizi è ora di ricominciare ad ascoltare i gemiti della Madre Terra che subisce la devastazione che ogni giorno noi esseri umani, suoi figli degeneri, le infliggiamo.
Ed è ora di finirla se vogliamo dare un futuro all’umanità. E che la luce possa aiutarci a sconfiggere le tenebre che offuscano la mente di quanti, anche a Natale e anche definendosi addirittura cristiani, continuano a gridare l’antico grido del “me ne frego” dei nemici dell’umanità.

Questa rubrica riprenderà il prossimo 2 gennaio 2021. Continuate ad inviarci critiche e suggerimenti e ad aiutarci a migliorare il nostro impegno per la pace e la giustizia sociale.


24/12/20 : 9:34:50

PARASSITI
Dopo l’apologia di fascismo di Vespa con il suo libro su “Mussolini amato dagli italiani”, la stampa di destra riprova a rilanciare l’idea che “Mussolini fece anche cose buone”, cioè quella serie di bestialità che i fascisti ripetono da 75 anni e che Vespa ha rilanciato, dai treni che arrivavano in orario, alla bonifica delle paludi pontine. E lo fa propagandando l’ennesimo calendario di Mussolini che andrebbe a ruba.
Fra le varie specie di Vespe ne esistono alcune che hanno un comportamento da parassita sociale.
Si vuol far dimenticare ciò che il fascismo è stato, una ideologia e una organizzazione violenta e oppressiva al servizio del grande padronato, che ha arricchito le grandi famiglie borghesi italiane e tutto l’apparato del partito fascista alimentando corruzione, violenze e soprusi di ogni genere.
«Il Fascismo – scriveva Mussolini nel 1923 – non ha oggi ritegno alcuno di dichiararsi illiberale e anti-liberale. Si sappia dunque, una volta per tutte, che il Fascismo non conosce idoli, non adora feticci: è già passato e, se sarà necessario, tornerà ancora tranquillamente a passare sul corpo più o meno decomposto della Dea Libertà». E questo il succo del “me ne frego” fascista, il presupposto di tutte le violenze che il regime ha scaricato contro il popolo italiano che dal fascismo è uscito povero e analfabeta e con sulle spalle una guerra disastrosa.
E così prima di Natale vi do un consiglio di lettura. Leggete il libro di Francesco Filippi “Mussolini ha fatto anche cose buone: Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”. Avrete così modo di spazzare via le immonde falsità che i Vespa di turno diffondono.


23/12/20 : 9:33:29




    Domenica 27 Dicembre,2020 Ore: 16:48
     
     
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