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www.ildialogo.org Io VOTO NO, Travaglio permettendo!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Io VOTO NO, Travaglio permettendo!

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
M
arco Travaglio continua, su Il Fatto quotidiano, a perorare il SÌ al referendum costituzionale del 20/21 settembre usando ancora l’argomento del “ricottaro”, quello secondo cui tutti coloro che votano NO sono dei ricottari che in napoletano indica il magnaccia, ossia lo sfruttatore di prostitute, uno cioè che campa sulle spalle della gente o che le sfrutta in modo abietto. Lui non usa la parola “ricottaro” ma la sostanza del suo dire a quello riconduce.
E anche oggi propone un lungo elenco di pregiudicati che sostengono il NO. Li riporto tutti sperando di non dimenticarne qualcuno: Silvio B., Roberto Formigoni, Paolo Cirino Pomicino, Vittorio Sgarbi, Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Stefania Tucci vedova De Michelis , Beppe Garesio, Luigi Crespi, di cui elenca il numero di anni e mesi di carcere e il capo di imputazione per un totale di 52 anni e 10 mesi di reclusione.
Ma poi ci sono anche gli incensurati come Acquaviva, Boniver, Cazzola, Cicchitto (tessera P2 numero 2232), Covatta, Bobo Craxi & C rei di essere stati socialisti. E cita anche il morto Bettino Craxi che “se fosse vivo voterebbe No”. E anche quelli per ora solo indagati come Attilio Fontana.
Travaglio, che a me risulti, si è sempre dichiarato un “garantista”, ma forse scherzava. Travaglio sicuramente sa che i diritti politici possono essere tolti ad un cittadino solo con una sentenza emessa da un tribunale dello Stato e non certo dal direttore di un quotidiano. E fino a quando un cittadino, per quanto condannato alle patrie galere, non è privato dei propri diritti politici egli può votare e se lo vuole può anche fare campagna elettorale per chi gli pare, ed è solo sua la responsabilità di quello che dice o fa.
È un elementare diritto garantito dall’art. 48 della nostra COSTITUZIONE, che lui vuole modificare insieme a personaggi come Salvini e Giorgia Meloni, i campioni dell’assenteismo parlamentari, in particolare Salvini che ha questo record in tutti gli organismi elettivi nei quali è stato eletto, dal Consiglio Comunale di Milano al Parlamento Europeo. Salvini poi è anche noto per essere il capo di un partito che ha truffato 49 milioni di euro allo Stato italiano. E ha dichiarato che vota Sì.
La nostra COSTITUZIONE riguarda tutti i cittadini, non solo quelli incensurati, e tutti hanno il diritto di schierarsi per il SÌ o per il NO come meglio gli aggrada purché godano dei propri diritti politici.
Non ho nulla a che fare con i personaggi prima indicati e non sono io che ho giudicato della loro pubblica o privata moralità. Ma che argomento è per sostenere le ragioni di una modifica della COSTITUZIONE quello che fa riferimento ad un numero ristretto di persone e ai loro precedenti penali per indicarli al pubblico ludibrio e per invitare i cittadini a votare al contrario di quello che fanno loro? E chi garantisce i cittadini che voteranno Sì che insieme a loro non voti un corruttore o un corrotto, o un pedofilo o un assassino o un industriale che inquina il territorio o che sfrutta il lavoro nero o che sfrutti la prostituzione? Che dici, Travaglio, a tutti gli elettori gli facciamo esibire anche il certificato penale e magari anche una lettera di “sana e robusta moralità” redatta dal parroco o dal vescovo o basta solo il certificato elettorale e la tessera di riconoscimento per votare?
Le motivazioni per il Sì o per il NO devono essere oggettive e fondate giuridicamente perché con la “Costituzione non si può scherzare”, perché è la casa di tutti o, meglio ancora, la mamma di tutti gli italiani.
E il problema per i sostenitori del Sì alla Travaglio è che non hanno altri argomenti. Non c’è nessun argomento oggettivo e fondato giuridicamente che spieghi il perché bisogna fare questo taglio all’infuori di quello che “bisogna colpire la casta e i suoi privilegi” o “far risparmiare 350mila euro al giorno ai cittadini”, come ha detto Di Maio proprio ieri raddoppiando tra l’altro la cifra reale del cosiddetto risparmio. Cioè stiamo parlando di 0,005833333 euro al giorno pro capite, meno di mezzo centesimo di euro (che non esiste come moneta), che sul bilancio complessivo dello Stato rappresenta lo 0,0000074 %. Il che in italiano corrente significa una presa in giro per chiunque abbia un po’ di sale in zucca. Anche un non esperto in matematica capisce che uno 0,0000074 per centro equivale a ZERO, un qualcosa di cui nessuno si accorge, che non modifica in nulla e in meglio le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini italiani nel loro complesso.
Ma poi perché continuate a fare questa associazione fra il ruolo di parlamentare della Repubblica Italiana con quella di appartenente ad una cosiddetta “casta” inventata dai giornalisti Rizzo e Stella che con il loro libro si sono fatti i soldi?
Ricordate la COSTITUZIONE? I parlamentari sono lo strumento attraverso cui il popolo esercita la sua sovranità sancita dall’Art. 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Forme limiti, cioè parlamento e organi costituzionali annessi per dare corpo alla democrazia e alla rappresentanza di tutti i cittadini.
Ora almeno di non voler credere che Travaglio e soci vogliano togliere d’imperio il diritto di voto ai cittadini senza passare da una sentenza di un tribunale, come garantisce la nostra Costituzione, questo continuo riferimento ai “ricottari”, ai ladri, ai corrotti è veramente nauseabondo. Perché continuate ad offendere le istituzioni della Repubblica che rendono possibile l’esercizio della sovranità popolare facendo di tutt’erba un fascio? È la dimostrazione che per costoro la Costituzione è carta straccia, che usano a loro piacimento, e con il loro comportamento e le loro azioni tendono a distruggerla nella coscienza collettiva, come sta facendo la destra di questo paese fin dall’atto della sua promulgazione il Primo Gennaio 1948.
Costituzione che è largamente inapplicata nei suoi principi fondamentali, a cominciare dal lavoro, dalla uguaglianza dei diritti e dalla pace, e che viene continuamente attaccata e manipolata nella sua seconda parte per giungere ad un regime presidenziale. E lo dicono apertamente i partiti della destra fascio-leghista, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che vogliono l’uomo solo al comando.
Se non fosse una cosa tremendamente seria verrebbe da ridere a crepapelle. Travaglio forse non sa che fra i sostenitori del Sì al referendum c’è anche il Partito dell’Alternativa Monarchica che, pigliando spunto dai suoi argomenti, parla degli “scrocconi del NO” o meglio ancora degli “accattoni”! cioè di tutta “una categoria di gente che bussa alle porte dei politici per ottenere favori, sovvenzioni, ecc. e questo genere di persone necessita di tante porte, perché se una rimane chiusa, ne vogliono un’altra che si apra”. E nel comunicato di tale Matteo Cornelius Sullivan, Reggente del Partito della Alternativa Monarchica, si cita “Renzo Arbore che in un’intervista molti anni fa disse molto chiaramente che lui andava a bussare alle porte delle varie sedi di partito per ottenere favori e immancabilmente si metteva la spilletta monarchica per bussare ai monarchici, quella comunista per mendicare ai comunisti, democristiana per democraticamente accattonare li ecc.”, concludendo che si tratta “di persone senza alcun senso di dignità civica a cui non interessa uno Stato snello ed efficiente ma uno Stato che dia… che dia a loro” e solo a loro.
Riassumendo chi vota no sarebbe un ricottaro, un corrotto, un sostenitore della casta e per ultimo anche uno scroccone ed accattone. Manca l’impalatura nella pubblica piazza.
Ecco, Travaglio come l’ultimo reggente del Partito della Alternativa Monarchica, di quella monarchia che consegnò l’Italia al fascismo e lo sostenne in tutte le sue guerre coloniali, che firmò le leggi razziali del 1938 e consentì lo sterminio di propri cittadini e che solo di fronte alla sconfitta imminente e certa firmò l’armistizio di Cassibile del ‎3 settembre 1943, annunciato poi l’8 settembre.
I soldi veri da recuperare sono quelli degli oltre 150 miliardi di euro l’anno dell’evasione fiscale; o quelli relativi alle spese militari e alle missioni militari all’estero che ci costano un’altra trentina di miliardi all’anno, compresi gli stipendi, quelli si favolosi, di una massa di generali e colonnelli la più alta del mondo, più alta persino di quella dell’esercito USA.
Travaglio ma non ti vergogni manco un poco per le cose stupide, violente ed offensive che scrivi?
IO VOTO NO! E buon voto a tutti e tutte!
Giovanni Sarubbi



Mercoledì 16 Settembre,2020 Ore: 22:49
 
 
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