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www.ildialogo.org «Veritatis Gaudium», il dibattito sul futuro della chiesa, da Napoli al Mediterraneo,di Giovanni Sarubbi

«Veritatis Gaudium», il dibattito sul futuro della chiesa, da Napoli al Mediterraneo

Cronaca, interviste, commenti


di Giovanni Sarubbi

Aggiornamento delle ore 18:10 del 21/06/2019. Il convegno è finito all'incirca verso le tredici. Papa francesco è subito ripartito dopo il suo intervento. Riportiamo di seguito le registrazioni di tutti gli interventi della mattinata in ordine inverso all'ora nel quale sono stati tenuti. La prima registrazione è così quella dell'intervista a Sergio Tanzarella che abbiamo realizzato alla fine del convegno dopo la partenza del Papa. Sono tutte relazioni di ascoltare attentamente e su cui riflettere. Relazioni di alto profilo che fanno di Napoli una punta avanzata di riflessione sul futuro della Chiesa e sul dialogo interreligioso. Di particolare valore gli interventi di una professoressa musulmana e di un professore ebraico entrambi della FTIM. Per la prima volta ho sentito citare il profeta dell'Islam con il suo nome proprio Muhammad al posto del dispregiativo Maometto inventato nel medioevo ai tempi delle crociate. Ed autori cattolici hanno usato l'espressione "il Profeta" per indicare Muhammad quando non ne hanno citato il nome. Un passo avanti enorme di rispetto fra cristiani e musulmani che non può che fare bene al dialogo fra cristiani e musulmani.
La prima impressione a caldo è quella di aver assistito ad un evento che sarà punto di riferimento per il dibattito nelle chiese cristiane nei prossimi anni. Presenti al convegno anche raprresentanti delle altre chiese cristiane e delle altre religioni fra cui musulmani ed ebrei. Ma c'è anche la netta sensazione che il disforso sia tutto aperto e che la battaglia delle idee è aperta e mi sembra ci sia la consapevolezza della necessità che si debba rispondere colpo su colpo a quanti coscientemente ogni giorno lavorano per distruggere il vangelo di Gesù di Nazareth e l'incontro fra le culture e le religioni. Il Papa ha più volte parlato di meticciato. L'umanità è meticcia e chi parla di razza pura è fuori dalla storia e dall'umanità ed è destinato ad essere sconfitto.
Ma siamo solo all'inizio di un lungo percorso in cui occorre l'impegno di tutti.
Giovanni Sarubbi
A questo  link tutte le registrazioni da noi effettuate. Le registrazioni saranno caricate un poco alla volta. Aggiornare più volte la pagina per accedere alle altre registrazioni.


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DISCORSO DEL SANTO PADRE Francesco così come è stato pronunciato


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Il testo completo dell'intervento di Sergio Tanzarella



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Aggiornamento delle ore 8.47. La giornata comincia subito bene. In attesa che arrivi il papa dal palco vengono trasmesse immagini inequivocabili su che cosa pensi la chiesa di Napoli sul tema dei migranti. Viene trasmesso un video del sito FANPAGE.it sul caso della SeaWatch di sei mesi fa a cavallo del Natale quando la nave carica di migranti salvati in mare rimase in balia del onde per più e più giorni. E il sindaco di Napoli Luigi De Magistris lanciò un appello alla citta all'accoglienza di questi migranti. Risposero in dodicimila e fanpage.it realizzo il filmato che rappresentava qual è il cuore di Napoli. Un cuore che batte per l'accoglienza, la solidarietà, l'amicizia tra i popoli perchè chi è stato migrante, e il popolo napoletano è un popolo di migranti, non può che essere aperto e senza frontiere. Di seguito la dichiarazione del sindado Luigi De Magistris che è presente al convegno e ha assistito in diretta a questa proiezione e a questo ben augurante inizio della giornata. Speriamo che chi fomenta odio e violenza e promuove la caccia allo straniero oggi mastichi amaro. E ogni riferimento è puramente voluto.
Ascolta le dichiarazioni del sindaco Luigi de Magistris link


Napoli 21 giugno 2019. ore 7.52. Di nuovo da Napoli da Posillipo. Questa mattina sveglia alle 4 per giungere puntuali all'appuntamento alle 6 alla stazione di Napoli per prendere la navetta che ha accompagnato i giornalisti accreditati alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale dove alle 9.30 giungerà Papa Francesco. Alle 6 l'aria è già caldissima. Papa Francesco parlerà all'aperto nel piazzale della facoltà appositamente allestito con un palco di 8 metri di altezza per 30 di lunghezza che “garantirà una adeguata ombreggiatura per il pontefice”, come assicura la relazione sul palco diffusa in sala stampa. L'arrosto misto lo forniranno le 650 persone sedute sotto il sole in quello che io ho subito ribattezzato il forno. Temperatura prevista circa 30 gradi.
Davanti alla facoltà ci accoglie una miriade di forze di polizia. Ci sono carabinieri, con la loro unità cinofila, guardia di finanza, polizia di stato, vigili urbani. La strada antistante la facoltà è chiusa al traffico privato. Più tardi forse ci saranno anche gli elicotteri a sorvegliare la zona dall’alto. Tutta la zona è stata bonificata da ieri sera alle 20 con i criteri usati quando si muovono le più alte autorità dello Stato come il presidente della repubblica. Quello che è in arrivo difficilmente può essere associato all’umile profeta di Nazareth anche a dispetto di quello che dice sulla povertà. È un capo di stato, così viene accolto e così viene vissuto dalle autorità cittadine. E così lo percepiscono anche tantissimi cristiani e fedeli cattolici. Cattolicesimo come instrumentum regni.
La “casa pontificia”, che gestisce tutti i viaggi del Papa, ha un suo rigido protocollo. Forse oggi assisteremo alla rottura di tale protocollo che prevede un rigido schema nella assegnazione dei posti nella platea che siede davanti al Papa. Oggi forse, fra poco lo sapremo e lo vedremo, tale schema verrà rotto. In prima fila dovrebbero esserci tutte donne. Mi dicono che è una cosa mai successa prima. Del resto l’ultimo intervento del convegno prima che parli il Papa è quello di una donna, la professoressa ANNA CARFORA della PFTIM. E molto probabilmente oggi verrà consegnata al Papa una lettera di un gruppo di studenti laici della PFTIM, in maggioranza donne, dal titolo “Prima che gridino le pietre” perché “si sono sentiti fortemente interpellati, nella propria coscienza, a dover rispondere con impegno e competenza alla sue continue battaglie contro l’indifferenza, di cui sono ammalati in primis i cristiani, insieme a quella parte di Chiesa che non ha ancora accolto il forte vento che lo Spirito Santo ha soffiato nel Concilio Vaticano II”.
Oggi cercheremo di capire il senso vero della “Veritatis Gaudium”. Che senso ha questo titolo che a prima vista sembra ricalcare le impostazioni del pontificato di Benedetto XVI. Essere gioiosi perché si possiede la verità? E DI CHE VERITÀ SI TRATTA? La verità va ricercata o la si possiede una volta per tutte come dice la consolidata teologia cattolica, penso a quella della “Dominus Jesus” proprio di Ratzinger. E basta dire che la formazione deve essere basata sul dialogo senza mettere in discussione quelle teologie che hanno portato le chiese cristiane, quella cattolica ma anche tutte le altre chiese con poche eccezioni, a rendersi complici di crimini orrendi quali il razzismo, lo schiavismo, le guerre, o la comlicità con regimi queli quello nazista e fascista? Come è possibile che possano esserci tantissimi preti del nord italia che invitino a votare Lega, un partito che ogni giorno coscientemente snatura e distorce il Vangelo di Gesù di Nazareth proponendo un “suo vangelo” sovranista, nazionalista, razzista che ricalca la strada già percorsa dal nazismo e dal fascismo? Vedremo.
Giovanni Sarubbi

Il primo giorno - Le relazioni. Aggiornamento del 20/06/2019 delle ore 20

Rendiamo disponibili ai nostri lettori le registrazioni audio delle relazioni tenute nella prima giornata del convegno. Domani pubblicheremo una prima riflessione e alcune interviste realizzate durante il convegno. Molti gli spunti di riflessione su temi quali le migrazioni, l'interculturalità e quale teologia praticare. Moltissimi i riferimenti al documento di Abu Dhabi sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. Il cuore della Veritatis Gaudium è il dialogo. Tutta la formazione delle nuove generazioni di preti deve avere al centro il dialogo, Questo uno dei dati emersi dal dibattito. Altri approfondimenti nei prossimi giorni.

Cliccate ora sul seguente link per ascoltare le relazioni


Napoli 20 giugno. Ore 8:12. Il sole già arde forte. Siamo forse sui 25 gradi. Dalla collina di Posillipo dove è situata la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la casa dei Gesuiti, di solito si vede distintamente il Vesuvio. Oggi però di prima mattina il Vesuvio è velato da una foschia abbastanza fitta. Ma anche così lo scenario è mozzafiato. Un posto che viene giudicato come il più bello del mondo e a ragione. Già nel nome è contenuta la sua bellezza. Posillipo (Pusìlleco in napoletano) deriva dal greco Pausilypon che letteralmente significa «tregua dal pericolo» o «che fa cessare il dolore» o anche "riposo dagli affanni". Chi viene qui rimane estasiato e starebbe ore a guardare questo spettacolo della natura. Di seguito solo alcune foto, giusto per rendere l’idea, ma dal vivo, vi assicuro, è un’altra cosa.
È in questo scenario che per due giorni, oggi 20 e domani 21, si discuterà su un tema apparentemente astruso “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del mediterrano”. Si discute in realtà del futuro della Chiesa Cattolica perché la Veritatis Gaudium è una costituzione apostolica di Papa Francesco del 29 gennaio 2018 che riforma completamente gli studi teologici. Teologia che finora è stata appannaggio esclusivo dei chierici e che ora la riforma di papa Bergoglio vorrebbe portare ad un livello di diffusione maggiore. Teologia non più ad uso esclusivo dei preti ma diffusa in tutto il popolo di Dio.
Il convegno ha però anche una sua valenza specifica perché inserisce la Veritatis gaudium nel contesto del mediterrano, cioè in un ottica di dialogo interreligioso con gli altri popoli, religioni e culture che sulmediterraneo si affacciano. Ed infatti la prima giornata affronterà la questione delle migrazioni, della interculturalità e del dialogo e di quale teologia in un contesto interculturale e interreligioso.
Ma per ora mi fermo qui. Godetevi le poche foto che vi allego. E se è vero che sarà la bellezza a salvare il mondo allora siamo nel posto giusto.
In giornata altri aggiornamenti a seguire sempre su questa pagina.



Giovedì 20 Giugno,2019 Ore: 08:40
 
 
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