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www.ildialogo.org Caro Papa ti scrivo...,a cura della Redazione

Caro Papa ti scrivo...

a cura della Redazione


Lucio Dalla - Caro amico ti scrivo
Il 20 e 21 giugno 2019 si terrà a Napoli un convegno sulla “teologia” e su come essa si debba insegnare. Come giornale saremo presenti in sala stampa con il nostro direttore che avuta la notizia sull’accoglimento della nostra richiesta di partecipazione, scrive una lettera agli amici della nostra mailing-list che di seguito riproduciamo.
 
Cari amici e care amiche,
inaspettatamente mi è giunta poco fa la conferma della mia partecipazione, in qualità di giornalista accreditato, al convegno che si terrà il 20 e 21 giugno a Napoli presso la FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE - SEZIONE SAN LUIGI e a cui parteciperà Papa Francesco. Dico inaspettatamente perché gli spazi della Facoltà Teologica sono limitati e quando ho fatto la richiesta di accredito a me come a tutti i giornalisti non è stato garantito l'accesso.
Vado dunque con piacere a questo appuntamento su un argomento che è decisamente per addetti ai lavori. Il titolo del convegno è infatti “La Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. La “Veritatis Gaudium” è una costituzione apostolica di Papa Francesco del 29 gennaio 2018 CIRCA LE UNIVERSITÀ E LE FACOLTÀ ECCLESIASTICHE.
Roba dunque da superspecialisti, teologia e università, qualcosa che di solito non entra nella vita della grande maggioranza dei fedeli di una qualsiasi religione e non solo di quella cristiana.
Non so ovviamente se ci sarà la possibilità di porre domande a Papa Francesco. Probabilmente no.
Mi è venuto allora in mente di proporre a tutti voi a cui invio settimanalmente i miei articoli di fare una specie di gioco.
Se aveste la possibilità di porre una domanda a Papa Francesco cosa gli chiedereste? E cosa pensate in particolare della Teologia e delle università dove la si insegna? Serve a qualcosa la teologia oppure è qualcosa di cui occorre sbarazzarsi al più presto?
Vogliamo provare a scrivere insieme un po' di riflessioni dal basso, così come vi vengono, senza alcuna pretesa e poi vediamo come farle arrivare a Papa Francesco?
 Mi rivolgo a tutti, nessuno escluso, cristiani, musulmani, ebrei, atei, con titoli accademici o senza alcun titolo.
Ringrazio quanti vorranno contribuire a questa idea.
Scriverò ovviamente un resoconto del convegno che pubblicherò sul sito
Buona serata e di nuovo grazie
Giovanni Sarubbi

Lunedì 17 giugno 2019
 
Questa notizia ha provocato molte reazioni positive. Molti i complimenti. Saranno solo 50 i giornalisti accreditati che avranno la possibilità di assistere a quello che non è esagerato definire come il dibattito sul futuro della Chiesa Cattolica. 
La “Veritatis Gaudium”, che i cattolici in grande maggioranza non conoscono, neppure la libreria delle Paoline dove siamo andati per comprarne una copia cartacea più facile da leggere rispetto a quella elettronica, si pone il problema di far diventare la teologia pane quotidiano dei cattolici e non più una materia esclusiva appannaggio dei “sacerdoti”. Si tratta dunque di una vera e propria rivoluzione culturale non più rinviabile pena l’estinzione della chiesa come entità evangelica.
Partecipare quindi a tale convegno con qualche domanda in testa è utile per capire meglio le questioni che li verranno poste. 
Di seguito riproduciamo le prime risposte che abbiamo avute che, anche se ancora poche, ci sembrano significative. Man mano che ci giungeranno le inseriremo in ordine di arrivo. E poi proveremo ad inviarle a Papa Francesco e a ragiornarci su a partire dal resoconto del convegno.
E vogliamo raccogliere le vostre domande al suono di una famosa canzone di Lucio Dalla che parla proprio di un amico che scrive una lettera ad un amico lontano. E Papa Francesco, per il ruolo che ricopre, è sicuramente lontano dalla generalità sia dei fedeli della sua chiesa, sia della generalità degli abitanti del pianeta Terra. Come sono lontani tutti i governanti di tutti i paesi del mondo.
Ecco di seguito le prime domande.
 
Giuseppe (cattolico) 17/06/2019
Giovanni questa è una grande Grazia che hai avuto, certo che la Teologia è importante, con essa si formano i ministri di Gesù, come diceva  San Curato Dars "Lasciate una parrocchia per vent'anni senza sacerdote: vi si adoreranno le bestie". La domanda è questa : visto che ai nostri giorni, c'è in atto un'apostasia silenziosa, una perdita di fede, crisi della famiglia,  i cristiani sono martirizzati, come può la Teologia aiutare a far crescere i giovani e a far rinascere di nuovo i valori di una volta ,ma rivisti ai nostri tempi? 
 
Agnese (Cattolica) 17/06/2019
Per me la teologia è tutta da rifare… Ma a che serve poi? Mica aveva detto questo Gesù!
 
Michele (Cattolico) 18/06/2019
Caro Giovanni,
sono contento per  la tua partecipazione al convegno presso la Facoltà Teologica a cui parteciperà il Papa. Nel tuo messaggio chiedi ai tuoi amici una domanda da porre al Papa.
Pensando ai miei defunti: genitori, fratello, zii, amici. I nonni non li ho conosciuti;
pensando a mio fratello Giovanni, promettente informatico vicino alla laurea, deceduto a 22 anni in un incidente al mare;
pensando al profondissimo dolore che ho vissuto, ma che hanno vissuto soprattutto i miei genitori;
di fronte a tanto dolore – non solo mio, ma di tutti, perché ognuno ha avuto i nonni e i genitori – mi chiedo è un bene o un male che ci siano stati, che siano vissuti, che siano comparsi su questa Terra, e a causa loro ci siamo noi? E dato che comunque, alla fine, tutti dovremo morire mi chiedo: È meglio per chi è nato o per chi non è nato? È meglio essere o non essere, si chiedeva Amleto. E poi, dopo la morte, dove andiamo? Ecco questo chiederei al Papa, la domanda che sempre mi è rimasta irrisolta è questa dove va la nostra vita dopo la morte?
Sorridi.
Michele

Amina (musulmana) 18/06/2019
Se potessi incontrare Papa  Francesco gli chiederei di fare di tutto per fermare la guerra e l'odio religioso.
Certo che sono utili le Facoltà di Teologia Guai se qualche uomo vive dimentico di Dio.
Tuttavia senza un lavoro su noi stessi senza la purificazione del cuore la fede è solo formale, non è vissuta veramente.
Sarebbe molto interessante sentire dal Papa come è arrivato a vivere la fede, la sua fede personale al di là dei titoli e dei poteri. 

Salameh Ashour (musulmano) 18/06/2019
Clicca qui per asoltare la domanda

Maria Luisa (cattolica) 19/06/2019 
Carissimo Giovanni, innanzitutto tanti rallegramenti per la tua partecipazione ad un evento così importante. A papà Francesco sentirei l urgenza  di chiedere l apertura, da parte della teologia tradizionale, al rinnovamento proposto dai teologi contemporanei quali : Castillo, Spong, Vigili, Fox, Barros, Leaners, Maggi, Mancuso, che hanno colto i segni dei tempi e della scienza, per consentire al Messaggio di Gesù, di essere accolto  dalle nuove generazioni e da tutti coloro che non possono accettare i pur importanti miti del nostro cammino come verità assolute.  Un fraterno abbraccio abbraccio Marialuisa
Mauro (cattolico) 19/06/2019 
Caro Giovanni, prima di tutto le più sincere congratulazioni per l'invito al convegno, che è il.meritatissimo riconoscimento del prezioso lavoro che sviluppi da anni, in particolare nel dialogo islamico -cristiano. Non sono un esperto di teologia, ma credo che se oggi può ancora svolgere un ruolo, può farlo solo.in un'analisi profondamente rinnovata al servizio dell'uomo e della madre Terra: viviamo uno straordinario kairos, che non dobbiamo assolutamente eludere. Come disse il grande don Milani, la cultura può assumere valore solo se è messa al servizio di chi ne è privo. Ti sarò vicino
Augusta De Piero (Udine) 19/06/2019
Vorrei chiedere a Papa Francesco il perchè la chiesa cattolica italiana non si impegna per la cancellazione della legge 94/2009 art. 1 comma 22 lettera g che impedisce la registrazione anagrafica dei figli di migranti non comunitari privi di permesso di soggiorno nati in Italia.



Martedì 18 Giugno,2019 Ore: 22:29
 
 
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