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www.ildialogo.org «"Sinistre di tutt'Italia, unitevi!". Appello contro il neoliberismo»,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
«"Sinistre di tutt'Italia, unitevi!". Appello contro il neoliberismo»

La guerra tra i poveri ingrassa i ricchi. Le crisi economiche si superano realizzando la società socialista dove il bene comune prevale sull'ingordigia dei pochi ricchi.


di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
N
on sono i migranti che vogliono chiudere la Whirlpool o che hanno chiuso il Mercatone Uno, o una qualsiasi della oltre 200 aziende in crisi la cui vertenza si trova attualmente ferma al ministero del lavoro.
Non saranno i migranti che chiuderanno o licenzieranno i lavoratori FIAT in Italia quando andrà in porto la fusione della FCA con una delle altre aziende mondiali dell’automobile. E nessuno si illuda che non sia così perché accadrà proprio questo.
I responsabili sono quelli che noi vecchi reduci del ‘68 continuiamo a chiamare padroni, sono, per la FIAT, gli Agnelli di cui si conosce il nome. Chi conosce i padroni della Whirlpool Corporation, o quelli che sono subentrati nella proprietà del Mercatone Uno per poi chiuderlo dalla sera alla mattina con un SMS ai dipendenti? Nessuno li conosce. Sono poco più che ombre nascoste dietro a multinazionali di cui a stento si conosce il nome e i cui proprietari effettivi sono protetti dal segreto perché queste aziende hanno sedi in paradisi fiscali o in paesi dove vigono leggi favorevoli ai “padroni”.
Eppure si continua ad incolpare i migranti che, come recita uno striscione subito sequestrato dalla DIGOS in quel di Mantova, “non ci hanno mai rubato 49 milioni di euro” con evidente riferimento ai 49 milioni truffati allo Stato dalla Lega.
Tutto ciò che è stato scritto sui migranti e sui musulmani è già stato scritto, punteggiatura compresa, durante il nazismo e il fascismo. Tutte le leggi finora fatte in Italia contro migranti e musulmani è già stato scritto contro gli ebrei che erano anch’essi migranti. Questo è il dato di fatto incontestabile che nessuno che abbia un minimo di raziocinio e che conosca la storia può negare.
Se ne sono accorti gli studenti di Palermo nella loro ricerca sulle leggi razziali del 38 che hanno confrontato con la legislazione attuale giungendo alla conclusione che c’è una continuità diretta fra quel periodo storico e l’attuale. E a pagarne le conseguenze di questa loro scoperta è la stata la loro insegnate sospesa per 15 giorni dall’insegnamento e poi reintegrata. Non l’hanno torturata fisicamente ma l’hanno linciata mediaticamente sui social network gestiti dai fascioleghisti.
E anche il clima di violenza che stiamo vivendo da diversi anni è identico a quello degli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso. Stesse parole, stessi argomenti. Nei 4-5 anni precedenti alla presa del potere di Hitler in Germania i mezzi di comunicazione erano invasi da storie sanguinolenti di pedofili assassini e di serial killer che hanno coinvolto milioni e milioni di persone creando un clima di terrore identico a quello che stiamo vivendo oggi. Le nostre TV sono piene da alcuni decenni di decine e decine di serie TV prodotte dalle aziende televisive americane che ci bombardano sia con storie di serial killer, sia con la continua caccia al terrorista islamico che si nasconderebbe in ogni migrante. È questa “cultura-fognatura” che ha creato il clima di terrore e di paura oggi esistente nel nostro paese che fa vedere pericoli anche quando non ce ne sono.
Come nel 1933 in Germania e negli anni 20 in Italia, fascismo e nazismo sono stati usati dai grandi capitalisti per allontanare da se la responsabilità della crisi economica che il capitalismo non può risolvere perché le crisi economiche, che sono cicliche e continue, significano da un lato sviluppo enorme delle forze produttive e dall’altro chiusure delle aziende più piccole e non in grado di reggere la concorrenza, con conseguenti licenziamenti di massa e concentrazione dei capitali in sempre meno mani a livello mondiale. L’anarchia capitalistica, la guerra tra capitalisti che chiamano concorrenza, genera miseria e guerre con milioni e milioni di morti.
La contraddizione da rendere chiara è dunque questa. C’è un sistema economico che ha raggiunto livelli di produzione mai raggiunti prima la cui gestione e le cui ricchezze dovrebbero essere socializzate e che invece sono nelle mani di pochissime persone che le gestiscono e le usano a proprio uso e consumo, ignorando completamente gli impatti sociali delle loro decisioni. A loro le ricchezze alla società i disoccupati o l’inquinamento. E per continuare a sostenere questo sistema fallimentare hanno creato il feticcio del “mercato” che sarebbe intoccabile e che nessuno deve mettere in discussione.
La cattiveria dei fascioleghisti deriva da questa contraddizione insanabile fra la natura sociale della produzione e l’appropriazione privata delle ricchezze che la società produce.
Fino a quando la sinistra non saprà tornare ad indicare con chiarezza questa contraddizione e a indicare con chiarezza il superamento dei rapporti di produzione capitalistici ma si porrà come semplice gestore un poco più moderato del pensiero neoliberista, non potrà svolgere alcun ruolo positivo nella società.
Siamo al punto che anche di fronte alle porcate evidentissime di questo governo “del cambiamento”, come reddito di cittadinanza e quota 100, due veri e propri imbrogli sulle spalle dei pensionati e dei lavoratori, non si riesce a dire nulla che smascheri l’imbroglio tanto che la gente preferisce non andare a votare piuttosto che votare a sinistra.
La storia si ripete perché pur essendo maturo oramai da oltre un secolo la necessità di avanzare verso una società socialista, dove cioè la gestione dell’economia sia gestita secondo gli interessi della collettività e non di singoli potentissimi privati, si assiste a violente privatizzazioni e a un ritorno a forme di sfruttamento tipici dell’inizio del sistema capitalistico.
E la storia si ripete anche sul tema del razzismo antireligioso. Anche nel 1933 ci furono organizzazioni ebraiche che furono complici del nazismo a vari livelli. Anche nel 1933 ci furono coloro che consideravano esagerazioni tutti gli allarmi che venivano lanciati sui nazisti e sulle loro vere intenzioni. Dal 1933 fino al 1938 Hitler a livello europeo passava per essere un “uomo di pace”, così come oggi abbiamo un Salvini che si spaccia per “nonviolento” e c’è chi gli crede. E chi si ricorda del Salvini sostenitore di una organizzazione denominata dei “comunisti padani”? Cose simili c’erano anche durante il nazismo con invenzioni quali il “bolscevismo tedesco”. E come allora anche oggi i fascioleghisti hanno una doppia faccia, si spacciano per moderati ma poi usano un linguaggio violento e provocatorio o si alleano con organizzazioni apertamente naziste fino a candidarli nelle loro liste. Nulla di nuovo. È la strategia di chi vuole prendere il potere per stravolgere il sistema democratico, come lasciano intendere le dichiarazioni di queste settimane contro i giudici che si permettono di emettere sentenze sulla questione dei migranti sfavorevoli al fascioleghismo al potere.
Così come nulla di nuovo sono le divisioni nell’ambito della cosiddetta “sinistra” ridotta ad un ceto politico per lo più autoreferenziale e subalterna al pensiero neoliberista.
Non si può più chiudere gli occhi ed è ora che ci si ribelli in modo chiaro rispetto ad una politica che vuole impedire qualsiasi dissenso e vuole sostenere sempre le stesse classi sociali dei super ricchi.
Per tutti questi motivi ho aderito all’appello «"Sinistre di tutt'Italia, unitevi!". Appello contro il neoliberismo» pubblicato sull’agenzia ADISTA (vedi link) nei giorni scorsi e che dovrebbe dar luogo ad un incontro nazionale.
Invito tutti a sostenere questo appello e a mobilitarsi partendo dalle cose concrete e smettendo di essere gli ombelichi del mondo.
Un appello particolare lo rivolgo a quanti, cristiani e musulmani, si sono impegnati nell’iniziativa del dialogo cristiano-islamico. Non bisogna demordere e non bisogna lasciarsi ingannare dalla politica falsa e bugiarda dei fascioleghisti che sono gli stessi di sempre, razzisti e sobillatori di violenza e negatori di qualsiasi religione. E ciò vale sia per i cristiani sia per i musulmani perché chi odia una religione le odia tutte, anche e soprattutto quella dietro cui si nascondono per portare avanti la propria politica razzista. I fscioleghisti odiano il cattolicesimo, dietro cui si nascondono, tanto quanto odiano l’islam o l’ebraismo. Il loro unico “dio” è il “dio denaro”. I 49 milioni dovrebbero pure insegnare qualcosa a chi ha occhi per vedere e orecchie per ascoltare.
Tutte le iniziative di dialogo interreligioso sono benedette e necessarie. Dobbiamo contrastare in ogni modo la violenza e la cattiveria dicendo a tutti che la cattiveria non paga mai e che se proprio vogliono essere cattivi che andassero a prendersela con le multinazionali che chiudono le fabbriche o che inquinano il suolo, i mari, e l’aria e non certo con chi è povero ed è alla fame.
E allora fate i buoni là fuori. La cattiveria non paga mai ed è una cosa negativa che chi è cattivo prima o poi pagherà. E che tutti i poveri si uniscano contro i ricchi che ci affamano e che hanno interesse a che noi si sia divisi ed in lotta tra noi, così loro possono continuare ad ingrassarsi a nostre spese.
Giovanni Sarubbi



Domenica 09 Giugno,2019 Ore: 17:59
 
 
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