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www.ildialogo.org Sri Lanka: Basta inganni, basta strategia della tensione, basta guerra!,di Giovanni Sarubbi

Editoriali
Sri Lanka: Basta inganni, basta strategia della tensione, basta guerra!

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
P
asqua non c'è nulla da festeggiare!. L'ho scritto ieri sera nel mio ultimo editoriale. Da stamattina ho chiuso volutamente tutti i contatti con il mondo esterno spegnendo TV e Computer. Poi poco fa un amico mi chiama per dirmi degli attentati in Sri Lanka con centinaia di morti e feriti. E così riaccendo tutto per capire di che cosa si tratta.
È la solita strategia della tensione che oramai va avanti a livello mondiale da una ventina di anni a questa parte. Noi l'abbiamo sperimentata a livello nazionale negli anni '60 e '70 del secolo scorso. Stragi, attentati, gambizzazioni, omicidi mirati, ne abbiamo viste di tutti i colori. Tutte iniziative mirate a diffondere terrore e a impedire che le grandi masse di giovani, che in quegli anni erano particolarmente attive e politicizzate, potessero continuare la loro iniziativa e cambiare nel profondo la società mettendo in discussione i rapporti di produzione esistenti. Rapporti di produzione che oramai non corrispondono più al livello dello sviluppo tecnologico e delle ricchezze a cui è giunta l’umanità.
Quella strategia ora si attua a livello internazionale e fa parte di quella guerra mondiale a pezzi che va avanti ininterrottamente dall’11 settembre 2001. Guerra che nasce dall’ingordigia delle grandi multinazionali nord-americane che sono alla ricerca di nuovi mercati, di nuove fonti di materie prime, di nuovi poteri a livello internazionale per sostenere i propri immensi profitti.
Sono queste forze economiche che stanno dietro al terrore che si manifesta con vere e proprie guerre (Afghanistan, Iraq, Siria, Libia….) o con attentati continui in varie parti del mondo perpetrati di volta in volta da esperti militari in vario modo camuffati, ora da “estremisti islamici”, ora da “estremisti cristiani” secondo lo schema del cosiddetto “scontro di civiltà”, dottrina inventata nel 1992 da un consulente del Pentagono, Samuel P. Huntington, e finanziata da fondazioni statunitensi legate alle industrie delle armi. Dottrina finalizzata alla guerra e non alla pace, a suscitare scontri e non a promuovere incontri e dialogo, a stabilire supremazie invece che convivenza pacifica. Ricordate l’”America first” di Trump?
Gli attentati di oggi nello Sri Lanka rientrano in tale quadro e tutto ciò che ascoltiamo dalle TV è finalizzato non alla corretta informazione delle persone ma a sollecitare la loro adesione allo scontro e alla guerra.
Una informazione falsa, manipolata, con commenti che trascurano sempre il dato di fondo, quello della guerra e degli interessi economici enormi che stanno dietro alla guerra, innanzitutto quelli delle multinazionali delle armi e poi quelli delle grandi multinazionali dei settori energetici e delle materie prime.
Ed è veramente pietoso vedere persone che pure hanno svolto ruoli importanti in trattative di pace in vari paesi del mondo, come Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio, cadere nella trappola dei “cristiani perseguitati nel mondo”.
Ma è così difficile da capire che questi ragionamenti non hanno nulla a che vedere con la realtà e che le religioni vengono usate solo per sostenere la dottrina dello scontro di civiltà e per null’altro? Si vedono le religioni, dipingendole come entità astratte, e non le persone che, nascondendosi dietro ad una sigla religiosa, fanno gli attentati. Persone che devono essere necessariamente, per fare quello che fanno, militari super addestrati che solo gli stati maggiormente armati possono addestrare e usare nella guerra in corso.
La guerra si ciba del “prima io”, “prima gli interessi miei” e tutti gli altri possono morire di fame. “America first” dice Trump negli USA; prima gli italiani, dicono i fascio-leghisti nostrani. Sovranisti, che sono l’ultima invenzione ideologica delle multinazionali imperialiste: li è la radice della guerra e del terrorismo che è parte integrante della guerra. Terrorismo è guerra e non è qualcosa che vive di una sua vita propria al di fuori del quadro complessivo della guerra mondiale attualmente in corso.
Dunque non lasciamoci ingannare. Rifiutiamo la propaganda e contestiamo il ruolo dei mass-media mainstream che tirano la volata alla guerra. I giornalisti radio televisivi e della carta stampata che sostengono la guerra dovrebbero vergognarsi perché hanno venduto la loro anima al diavolo.
Continuiamo invece a lavorare per la pace ed il dialogo e mettiamo a nudo gli interessi economici delle grandi multinazionali degli armamenti e delle materie prime che muovono i fili della guerra che si sta svolgendo a livello mondiale fra un gruppo di stati (una quarantina) capeggiati dagli USA e il resto del mondo in primis Cina e Russia.
Basta inganni, basta strategia della tensione, basta guerra!
Giovanni Sarubbi



Domenica 21 Aprile,2019 Ore: 19:55
 
 
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