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www.ildialogo.org Legittima difesa: nuova "legge porcata" targata Lega, ovvero quando il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Legittima difesa: nuova "legge porcata" targata Lega, ovvero quando il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
C
’è un vecchio detto napoletano che dice così: “Si ‘o nonn mio tenev ‘e rrot era na carriol” che tradotto significa: “Se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola”. C’è n’è anche un altro simile che dice: “ si ‘o nonn mio tenev ‘o troll era nu tram”. Entrambi i proverbi tendono a stigmatizzare coloro che si dilettano a fare supposizioni inutili, campate in aria che si basano magari sulla paura o peggio ancora su fobie create ad arte. E su queste supposizioni inutili e su queste fobie poi organizzano la propria vita personale o sociale. Un po’ come ragionare su “quanti angeli possono ballare sulla punta di una spilla”, come facevano gli scolastici medievali (seguaci di Duns Scoto), ma almeno li erano solo speculazioni filosofiche su cui nessuno sembra si sia mai fatto male in senso fisico. Oggi invece con la nuova normativa sulla cosiddetta “legittima difesa”, voluta fortemente dalla Lega Nord di Salvini, approvata qualche giorno fa in via definitiva dal parlamento, molti rischieranno di farsi male da solo, fidando nella bontà della “legge salviniana”. Errore gravissimo da cui stare alla larga, vediamo perché.
Intanto è inutile sperare che il presidente della Repubblica rinvii alle camere il provvedimento, come sarebbe in suo potere fare, indicando qualcuno dei molti profili di incostituzionalità rilevati dall’ANM (Associazione Nazionale Magistrati), da un organismo che le leggi le conosce bene e le amministra tutti i giorni. Ed è inutile anche scrivergli perché finora le sollecitazioni di questo tipo inviate al presidente della Repubblica sono state tutte ignorate, ovviamente del tutto legittimamente.
La legge è dunque stata approvata ed è stata costruita su molte bugie e molti “se” che traggono in inganno i cittadini.
La prima e più grande bugia è quella di aver fatto credere che non esistesse già in Italia, complici i mass-media main-stream, una normativa sulla legittima difesa. Con chiunque ho avuto modo di parlare, soprattutto fra i giovani, tutti erano convinti che prima di questa “nuova legge”, che forse bisognerà chiamare “nuova porcata”, non esistesse per il cittadino la possibilità di difendersi da una aggressione violenta alla propria persona o a quella dei propri familiari. Questa possibilità è invece presente nel codice penale italiano fin dal 1938, cioè dalla promulgazione del famigerato codice Rocco, dal nome del ministro della giustizia del regime fascista che lo realizzò. Codice ancora in vigore seppure emendato con l’avvento della Repubblica da tutte le norme incostituzionali che esso conteneva. Quel codice stabiliva il rapporto di proporzionalità fra difesa e offesa. Quel codice prevedeva che non si può eccedere nel difendersi soprattutto quando dalla propria difesa scaturisce la morte dell’aggressore. Perché c’è per l’appunto un omicidio, che è il reato più grave che una persona possa commettere. Che si sia ucciso per difendersi e per salvare la propria vita questo deve essere appurato da un giudice che deve compiere le indagini del caso. E se non era necessario uccidere il proprio aggressore per difendere la propria vita, chi lo invece faceva doveva rispondere delle proprie azioni.
E qui viene la seconda falsità su cui è stata costruita la “nuova porcata” leghista che è quella del gioco di parole inventato per far breccia nelle menti oramai deboli degli italiani, soprattutto dei più giovani che nulla sanno di leggi. Si tratta dell’affermazione “la difesa è sempre legittima” che è falsa alla radice. Lo ha spiegato il presidente dell’ANM Minisci già un mese fa affermando che: "si sta cercando di lanciare messaggi sbagliati ai cittadini, che se succede un fatto astrattamente rientrante nella legittima difesa non si deve fare nessun accertamento. Questo non è possibile. Gli automatismi non sono possibili. Se un soggetto muore in un determinato contesto, il pubblico ministero, le forze dell'ordine devono fare le indagini. Se diciamo il contrario, diciamo una cosa sbagliata ai cittadini. Però nessuno dei proponenti lo ha detto. Occorre fare chiarezza"[1]. Ma non lo hanno detto, aggiungiamo noi, nemmeno le opposizioni parlamentari che hanno votato contro il provvedimento porcata marcato lega. Minisci ha ribadito i "grossi" profili di incostituzionalità della nuova riforma legati al fatto che essa "fa dei distinguo tra la legittima difesa e tutte le altre scriminanti, che hanno tutte la stessa dignità". Le “scriminanti o cause di giustificazione sono quelle circostanze che escludono la pena pur in presenza di un fatto di reato che, in teoria, sarebbe punibile”[2]. Si sono realizzate cioè con questa “legge porcata” delle differenze di trattamento fra una serie di “cause di giustificazione” che hanno tutte la stessa dignità, dice l’ANM. Ciò provocherà difficoltà interpretative e quindi difficoltà applicative che si trasformeranno in ricorsi alla Corte Costituzionale per dirimere le incompatibilità esistenti nella legge. Le porcate appunto di cui parliamo. Hanno fatto la pentola ma non il coperchio.
Quindi è falso che “la difesa è sempre legittima” perché se ciò fosse possibile equivarrebbe a rendere legittimo qualsiasi omicidio che avvenga nell’ambito della propria abitazione. Equivarrebbe a legittimare l’omicidio a prescindere dal concreto svolgimento dei fatti che solo un giudice e una forza investigativa dello Stato può appurare. Quindi che nessuno si faccia ingannare.
Cosa ne è venuto fuori? La solita legge guazzabuglio marcata lega, che è specialista a realizzare leggi con l’imbroglio incorporato, leggi porcate appunto, che faranno crescere a dismisura il contenzioso che si scaricherà sui cittadini ingannati e ossessionati dalla loro paura irrazionale di poter essere uccisi senza potersi difendere.
Chi si troverà ad uccidere in casa propria qualcuno, chiunque esso sia, sarà sottoposto ad indagini. E anche ammesso che la nuova legge prevedesse l’esenzione delle indagini per gli omicidi casalinghi, cosa aberrante di per se, un qualsiasi giudice di fronte ad una palese violazione del principio costituzionale che “la responsabilità penale è personale” (art. 27 costituzione) e non può esserci una legge che escluda a priori una responsabilità penale a prescindere da una valutazione dei dati di fatto, non farebbe altro che rinviare la norma alla Corte Costituzionale che la cancellerebbe senza ombra di dubbio. E succederà proprio così al primo caso di omicidio casalingo etichettato come “legittima difesa”.
Detto questo c’è da riflettere sul fatto che, soprattutto i giovani, di fronte a ragionamenti basati su minacce non reali alla propria persona, il famoso “SE” che precede tutti i ragionamenti dei leghisti che hanno sponsorizzato questa ennesima “legge porcata”, parlino di uccidere chi attentasse alla propria vita come se si trattasse di mangiare una succulenta mozzarella di bufala campana e non un atto che, con tutte le attenuanti possibili, comunque rovinerà per sempre la propria esistenza. Nessuno dice che so, "speriamo che non mi capiti", oppure "non so che cosa fare se mi dovesse capitare". Nessuno si chiede "ma poi perchè dovrebbe capitare proprio a me una cosa simile, che mi vengono a rubare se non ho neppure gli occhi per piangere?". Si passa dal "SE" all'uccidere con estrema semplicità e senza un attimo di ragionamento.
Uccidere non è una cosa da nulla. Anche uccidere un animale per cibarsene alla lunga provoca disgusto in chi lo fa. E oggi noi riusciamo a mangiare carne di vario tipo senza porci alcun problema perché nessuno assiste alle uccisioni di polli, conigli, vitelli, maiali, pecore etc. etc. che troviamo già belli e impacchettati al supermercato. E quando la nostra economia era prevalentemente agricola, l’uccisione di animali nelle campagne era limitata a poche occasioni all’anno e in determinate feste quali pasqua, natale e la festa del 15 agosto. E chi uccideva l’animale, sempre piccoli animali, compiva una sorta di rito sacro prima di affondare il coltello e tagliare la giugulare, come si faceva nei templi pagani duemila e più anni fa, per avere una sorta di approvazione del proprio Dio a quell’atto che comunque toglie la vita ad un essere vivente.
Figurarsi se può essere normale affermare categoricamente, di fronte ad un "SE" grande quanto il Vesuvio, di poter uccidere qualcuno. Eppure è quello che mi sono sentito dire da tantissimi giovani sicuramente condizionati dal clima irrazionale di paura nel quale viviamo.
La Lega ho costruito il consenso su una bugia quale quella della “difesa sempre legittima” su un fatto ipotetico, che per altro si verifica in Italia, oramai da decenni, non più di due volte all’anno. E tutti in coro, soprattutto i giovani, a ripetere la frase assurda lanciata da Salvini e dai leghisti pari suo che è diventata un mantra: “ Se qualcuno viene a casa mia e vuole ammazzare i miei figli io lo sbrano”. Sentirlo dire da un giovane che dovrebbe avere la vita come prospettiva impressiona e lascia l’amaro in bocca. Un fatto ipotetico che il 99,999% degli italiani mai vivrà sulla propria pelle (2 casi su 60 milioni di italiani), diviene la realtà nella quale vivono gli italiani. Tutti si sentono minacciati ma non lo sono nella realtà. Significa vivere nella paura e quando ciò avviene le conseguenze possono essere terribili perché la paura è alla base di tutti gli inganni che quando riguardano tutta la società si trasformano in tragedia. Basta ricordare la tragedia della prima e della seconda guerra mondiale costruite e giustificate con la lotta ai perfidi ebrei e alle loro oscure manovre che si sono trasformate nella distruzione dell'Europa e in un centinaio di milioni di morti.
Quindi ci ritroveremo a vivere un Far west targato Lega, ovvero quando il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Da due omicidi all’anno imputabili a legittima difesa, aumenteranno coloro che penseranno di essere tutelati dalla “nuova legge porcata” e si ritroveranno ad affrontatane lo stesso indagini e spese legali e continueranno a non dormire la notte per aver tolto la vita a qualcuno anche se per salvare la propria. Forse fra qualche anno si comincerà a capire che dalla pentola leghista della “difesa sempre legittima” escono solo escrementi che nessuno coperchio riuscirà a contenere. Purtroppo dalla parua non si esce mai in modo indolore. La storia insegna.
Dunque non vi lasciate ingannare. La paura è cattiva consigliera. Uccidere è sempre il più grave reato ed il più grave peccato, per chi è religioso, che l’essere umano può commettere. Uccidere qualcuno, chiunque esso sia anche se ti minaccia è uno shock terribile e non basta una vita per superarlo. Pensate ai soldati che hanno ucciso ripetutamente in guerra. Non parlano mai di quello che hanno fatto. La gran parte di loro subisce la cosiddetta “sindrome post traumatica da stress” che spesso li porta al suicidio. Uccidere un essere umano non è un videogioco e pensare di poterlo fare a fronte di un “SE” inesistente è come credere al nonno con le ruote e lasciarsi suggestionare da ipotesi inesistenti.
In definitiva si tratta di una legge che è servita solo ad aumentare la paura, che farà sicuramente felici i produttori di armi, che dall’aumento della paura hanno tratto solo grandi guadagni e basta guardare all’enorme numero di armi che girano già ora nelle case degli italiani.
E chi uccide un uomo o pensa di poterlo fare impunemente ha già ucciso la propria umanità.
Ma un’ultima cosa va detta per concludere queste riflessioni.
La legge sulla legittima difesa è una legge che ha una precisa matrice di classe. Essa risponde ai “padroncini”, piccoli e medi imprenditori, che sono la base sociale della Lega. Una classe sociale particolarmente avida e fortemente legata alla “roba” che vogliono poter difendere impunemente in tutti i modi possibili. Una classe sociale di parassiti e sfruttatori che vuole imporre nella società rapporti sociali violenti basati sulla paura e il signorsi. Ma risponde anche a tutte quelle organizzazioni paramilitari della destra fascista e nazista che esistono in Italia e che nessuno vede e di cui nessuno parla. Questa legge è un segnale di voler imporre la forza della violenza nei rapporti sociali agitando "l’intangibilità della propria casa" da contrapporre alla casa comune che è l’Italia. Un una sorta di ”suprematismo” casalingo apparentemente innocuo ma invece gravido di violenza.
Questa è la radice di classe della nuova porcata leghista che nessuna delle forze che si sono opposte in parlamento ha messo in luce e sarebbe necessario capire perché. Ma questo è un tema che approfondiremo un’altra volta. Se ne avremo la possibilità.
Giovanni Sarubbi
NOTE
1Vedi agi.it



Domenica 31 Marzo,2019 Ore: 23:19
 
 
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