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www.ildialogo.org Siamo nel baratro dell’ignominia!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Siamo nel baratro dell’ignominia!

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi27 gennaio, Giorno della Memoria.
C
he dire? Siamo un popolo di smemorati. Mentre da un lato e al più alto livello del nostro Stato si dicono parole roboanti sulle tragedie del passato, si dimentica o si cancellano quelle del presente. E se si ha il dovere di intervenire non lo si fa. Si parla e si condanna l'antisemitismo, si nega e si permette il razzismo contro la religione islamica e tutti i migranti additati come nemici degli italiani. Come durante i periodo nazi-fascista. E i mezzi di comunicazione di massa sostengono, quelli mainstream, questa politica scellerata.
Mi riferisco evidentemente alla vicenda dei migranti e al decreto sicurezza su cui ogni giorno vengono trasmesse a reti unificate i proclami simil-nazisti del ministro dell’interno, che è al tempo stesso anche capo di un partito politico, vicepresidente del consiglio e di volta in volta poliziotto, carabiniere, pompiere, guarda zoofila,… a seconda della divisa che decide di indossare la mattina quando si sveglia. Se non fosse una cosa tragica ci sarebbe da ridere. C’è n’è sicuramente abbastanza per invocare un TSO.
Sul giorno della memoria ho più volte scritto. I miei quattro lettori mi scuseranno se vi rimando alla lettura del mio ultimo editoriale sulla materia. Lo trovate a questo link. Che dire di più? Riconfermo tutto, parola per parola.
Ma evidentemente non basta rileggere ciò che si è scritto ed invitare alla rilettura gli altri. Bisogna di nuovo entrare nel merito perché il male è banale, come scriveva Hannah Arendt, e nella sua banalità e ripetitivo e fa breccia su chi, pur avendo il cervello, non lo usa ma si limita a mangiare e bere e ad obbedire o a seguire la moda, la tv, o semplicemente l’amico o quello che gli da qualche briciola per campare.
E così ci si trova di fronte ad un ministro dell’interno che non viene contrastato su ciò che dice e sulle tante e infinite bugie che diffonde, quale quella ad esempio ripetuta negli ultimi giorni, sui migranti trasportati dalle navi delle Ong che si trasformerebbero poi in denaro sonante per queste ONG che farebbero poi con questi soldi commercio di armi e droga. Dove, come, quando avviene ciò signor Ministro? Faccia i nomi e spieghi come sia possibile che poveri migranti che nessuno vuole si trasformino in denaro sonante per le ONG. È la dottrina dei "trafficanti", altra balla galattica, unita alla dottrina dell'invasione dell'Europa nota come piano Kalergi.
Sono mesi e mesi che alcune procure stanno indagando su queste “ipotesi di reato”, come li definisce il ministro dell’interno, senza cavare un ragno dal buco perché si tratta di bugie mega-galattiche. Anzi le navi delle ONG sequestrate sono state liberate. Ma le bugie restano. Bugie per le quali il ministro dell’interno dovrebbe essere rinviato a giudizio e condannato per diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico (Articolo 656 Codice penale che “è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato , con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a trecentonove euro). Per tutte le bugie che ha detto finora dovrebbe stare in galera a vita.
La sostanza del male è sempre la stessa ma le forme con le quali si presenta sono sempre diverse. Il ministro delle bugie usa continuamente il termine “buonismo” in tutte le sue coniugazioni possibili per disprezzare le cose buone e far passare la sua politica maligna come ottima e giusta.
Lo stesso fece il fascismo per sostenere l’antisemitismo e le leggi razziali usando la parola “pietismo” (che significa tutt’altro) contro chiunque anche tiepidamente si opponeva alle leggi razziali e alla persecuzione degli ebrei. “Ancora nel 1948 – scrive il giornalista Giacomo Papi (vedi link) - nell’Enciclopedia Treccani alla voce «Fascismo» si legge: «È altresì noto come il “pietismo” filosemitico fosse anche nei ranghi del partito, e fin nelle sommità (Balbo, per esempio), largamente diffuso». Anche durante il fascismo, una virtù, la pietà, l’essere pietosi, fu distorta e ribaltata in un vizio e in una debolezza, in modo da assolversi preventivamente da ogni colpa, per esempio quella di rastrellare e mandare a morire gli ebrei italiani”.
Oggi lo fanno direttamente con il concetto di buono inventando il termine “buonismo” che è dispregiativo del buono per camuffare la propria malignità.
E c’è chi ci casca anche nelle chiese cristiane, che danno credito alla dottrina del buonismo nei loro documenti ufficiali.
È quanto hanno fatto nei giorni scorsi la chiesa cattolica, la Chiesa Valdese e la Federazione delle Chiese evangeliche italiane, in un documento comune dal titolo “Restiamo umani”. Cascano proprio sul “buonismo”. Nel loro documento, firmato dal Past Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola valdese; dal Prof. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio; dal Past. Luca M. Negro, Presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia;
da Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana; scrivono:
 
“Nell’occasione in cui celebriamo il dono dell’unità e della fraternità fra i cristiani, desideriamo spiegare a tutti che per noi aiutare chi ha bisogno non è un gesto buonista, di ingenuo altruismo o, peggio ancora, di convenienza: è l’essenza stessa della nostra fede”. (vedi documento completo a questo link) (il grassetto è nostro).
 
Cosa è il buonismo cari amici Bernardini, Impagliazzo, Negro e Russo? Non c’è in alcun vocabolario benchè esso sia usato fin dal 1995 a livello giornalistico. Cosa è un gesto buonista o l’ingenuo altruismo? Perché credete alla propaganda e cedete alla terminologia di chi quotidianamente diffonde bugie per avvelenare la società?
C’è da rimanere senza parole se anche chi è alla testa di importanti organizzazioni religiose quali la Chiesa Valdese, la FCEI, la Comunità di Sant’Egidio o addirittura la CEI, la Conferenza episcopale italiana, non è in grado di opporre una parola di verità nei confronti di chi diffonde bugie. Eppure hanno studiato, predicano tutte le domeniche il “vangelo”. Ma quale “vangelo”? Invece di bollare come indegno il termine “buonista” e i suoi derivati e smascherare ciò che c’è dietro a tale parola si cede su tutta la linea e quasi si mendica la liceità del bene di fronte al male.
E rivendicano “corridoi umanitari” che per quello che sono stati finora, hanno certo salvato circa duemila persone ma dall’altro lato hanno fatto da copertura a quanti nel governo italiano hanno sostenuto la guerra che i profughi genera a milioni.
Ma la vostra richiesta è fallace anche per un altro motivo. È infatti noto a tutti che il ministro dell’Interno, come il suo predecessore del PD, vuole i corridoi umanitari per sostenere la propria politica di discriminazione razziale. Ne ha fatto uno anche lui con la Comunità Papa Giovanni XXIII, accogliendo un gruppo di profughi provenienti dalla Libia lo scorso 14 novembre 2018 all’aeroporto militare di Pratica di Mare (vedi link). Profughi che costituiscono così la foglia di fico dietro cui il ministro, che sta conducendo una politica disumana contro i migranti, si costruisce la sua verginità. E anche qui cose già viste e su cui ho già scritto. E mi scusino ancora i miei quattro lettori se vi rimando al mio articolo sui corridoi umanitari scritto il 6 marzo 2016 sui primi arrivi dei corridoi umanitari fatti dal governo Gentiloni e dal ministro Minniti (vedi link). Riconfermo tutto parola per parola.
Memoria? Macché, siamo nel baratro dell’ignominia!
Giovanni Sarubbi



Domenica 27 Gennaio,2019 Ore: 19:35
 
 
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