ggi è difficile persino dichiararsi evangelico tanta è la confusione delle lingue nella quale viviamo. Oggi in Brasile si vota per il presidente della repubblica. Il candidato favorito è un italo-brasiliano che si chiama Bolsonaro che la stampa definisce il «Trump brasiliano». É l’esponente della estrema destra razzista e fascista che, come è già successo con Trump, viene sostenuto dalle “chiese evangeliche brasiliane” così come Trump è stato sostenuto dalle chiese evangeliche americane. E queste chiese, scrivono i giornali, saranno determinanti per la sua vittoria come lo sono state per Trump. Scrive il Messaggero: “Malgrado sia deputato dal 1991, Bolsonaro si scaglia contro le elites, con un linguaggio spiccio, provocatorio e aggressivo dove non mancano i toni maschilisti, razzisti e omofobi, così come i richiami nostalgici alla dittatura militare del 1964-1965”[1]. Vi ricorda qualcuno? Che rapporto può esserci tra “Vangelo” e personaggi come Trump o questo Bolsonaro? Come possono definirsi “evangelici” i suoi sostenitori o loro stessi?

È una storia di cui abbiamo già parlato e occorre riparlarne fino a che questi fatti si ripetono.

In Italia ed in Europa ci sono i difensori delle “radici cristiane dell’Europa” che sono anch’essi appartenenti a movimenti che basano la loro ideologia e la loro prassi politica sulle ideologie fasciste e naziste. Alcune lo dichiarano apertamente, altre le negano ma il loro linguaggio e i loro comportamenti sono inequivocabilmente fascisti. Appartengono a questa categoria di “cristiani” partiti come la Lega, i reduci del MSI che ora si chiamano Fratelli d’Italia, Forza Nuova e Casa Pound. Sono partiti razzisti e xenofobi. Lo hanno fatto prima contro i meridionali e poi contro gli immigrati. Sono omofobi esperti in aggressioni ai gay; vogliono pistole e fucili in ogni casa e la libertà di uccidere mascherata dietro la parola d’ordine della “difesa è sempre legittima”; non vogliono i migranti e si oppongono al loro salvataggio in mare e cannoneggerebbero le navi che li trasportano attraverso il mediterraneo; sono per l’abolizione della protezione umanitaria, eppure giurano sul “vangelo” e ostentano rosari. Il loro “vangelo” è disumano e immorale. Che rapporto può esserci tra costoro ed il Vangelo? In quale parte del Vangelo sono scritte le politiche che essi propongono?

E poi questa settimana abbiamo assistito sgomenti all’arresto di Mimmo Lucano, coraggioso sindaco di Riace in Calabria che ha fatto del suo paese un modello esemplare di accoglienza e integrazione fra i popoli. Un modello d'accoglienza studiato e apprezzato in tutto il mondo tanto che la rivista Fortune ha inserito Mimmo Lucano nella sua classifica dei 50 uomini più influenti dell’umanità. Arrestano Mimmo per la sua umanità e lasciano liberi di scorrazzare per il paese i razzisti e fascisti e i cosiddetti difensori delle “radici cristiane dell’Europa”.

In che mondo viviamo? E cosa significa essere cristiani o “evangelici” oggi?

Ernesto Buonaiuti [2] nel 1935 così scriveva: «Oggi le chiese sono veramente in crisi perché attraverso le loro elucubrazioni teologali e l'armamentario della loro disciplina gerarchica hanno fatto della religiosità un peso per lo spirito umano. Gli spiriti che sentono questo schiacciamento tentano di evadere dalla disciplina ecclesiastica costituita e vanno ramingando in cerca di una vita spirituale. Se il Cristianesimo ha ancora un valore, questo non è affidato alla denominazione ecclesiastica, ma ad un ricupero dei valori primitivi del messaggio di Cristo.» (Pietre miliari nella storia del cristianesimo, II edizione, Guanda 1935, pag.274).
E sempre nello stesso libro egli definisce "istrioni coloro che non si preoccupano di sapere innanzi tutto quali siano i connotati, i caratteri del tempo in cui vivono, di sapere quale onere morale, quale obbligo spirituale imponga l'epoca in cui essi vivono." (pag. 251)
Le chiese cristiane nel loro complesso sono ancora allo stato descritto da Buonaiuti nel 1935. Nessuna di esse ha ancora fatto i conti con le proprie origini costantiniane.

Non dico nulla di nuovo affermando che il cristianesimo è stato inventato dall’Imperatore Costantino al Primo concilio di Nicea del 325 d.c.. Cristianesimo costruito ad immagine del culto dell’imperatore romano che manipolò la figura di Gesù a proprio uso e consumo. Religione che doveva servire a legare, questo significa “religione” in latino, il popolo all’imperatore. È l’imperatore Costantino, che era definito "figlio di dio", che ha inventato il Gesù “uomo-dio” mentre Gesù nei vangeli si definisce "figlio dell'uomo", figlio dell'umanità. È stato l’imperatore Costantino che ha dato il via a quella teologia che via via ha ingabbiato il Vangelo di Gesù distruggendolo dall’interno. È stato l’imperatore che ha costruito una chiesa piena di funzionari di un dio lontano, minaccioso, che si ciba di sacrifici umani e di sofferenze, che chiede ubbidienza anziché sequela, facendo del cristianesimo la religione che ha sostituito e aggiornato il culto dell'imperatore romano . È l’imperatore che ha costruito una struttura ecclesiastica che ricalcava in tutto e per tutto gli organi amministrativi dell’impero, a cominciare dalle diocesi che erano circoscrizioni amministrative dell'impero romano.

E così nell’ambito del cristianesimo e della sua miriade di componenti convivono le idee e le prassi più disparate e dominano quelle finalizzate al potere. Convive il razzismo, che è stato a lungo benedetto da tutte le chiese, e lo spirito evangelico. Ci sono i razzisti e i fascisti o i sostenitori della guerra, ma anche chi, come Buonaiuti, è alla ricerca “dei valori primitivi del messaggio di Cristo”.

Si tratta di un contraddizione insanabile che è ora di risolvere. Quanti altri milioni di morti ci devono essere prima che le chiese cristiane si liberino delle loro teologie costantiniane, dei loro diritti canonici, dei loro poteri materiali che hanno distrutto i "valori primitivi del messaggio di Cristo"?