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www.ildialogo.org Nessun popolo può essere salvato da se stesso,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Nessun popolo può essere salvato da se stesso

di Giovanni Sarubbi

Allah non cambia la grazia che ha concesso ad un popolo, fintanto che questo non cambia quello che è nel suo cuore. Allah è audiente, sapiente.
(Corano 8:53)
Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
(LC 12,54-57)
In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo".
LC 13,1-5
Parlano di Dio, giurano sul Vangelo che non hanno mai letto, brandiscono rosari che non hanno mai usato, spergiurano su una Costituzione che vogliono stracciare. E nonostante si dicano “difensori delle radici cristiane dell’Europa”, vogliono la libertà di omicidio, vogliono l’abolizione del diritto umanitario, cianciano di invasione dell’Europa come se fosse la prima volta che ciò accade mentre le migrazioni sono una costante della storia dell’umanità. Siamo nel regno della immoralità, nella confusione fra il bene e il male, nell’emergere del lato più oscuro e meschino delle religioni, cioè di quella parte che è legata al potere, quello economico politico e militare che è sempre più concentrato in poche mani.
Il ministro dell’interno/vicepremier/ministro delle querele/capo partito la settimana scorsa ha linciato mediaticamente, attraverso una diretta Facebook, il procuratore della Repubblica che lo ha indagato per l’affare della nave Diciotti. Dopo qualche giorno a questo procuratore è giunta una lettera di minaccia di morte con tanto di pallottola. Che dite ci sarà un nesso con il linciaggio mediatico o è un fatto casuale? Un fatto simile è già successo qualche mese fa al presidente della Repubblica quando rifiutò di avallare la nomina a ministro dell’economia di Paolo Savona. Anche contro di lui si mise in moto immediatamente una immonda macchina di linciaggio via social-network su cui c’è una inchiesta in corso. Anche li è stato un caso? Oppure ci troviamo di fronte a strutture politiche delinquenziali con doppia faccia, una apparentemente legale e un’altra illegale, dedita a violenze di tutti i tipi?
Ricordo, per gli ignoranti in storia, che comportamenti simili sono stati usati dal Fascismo nel periodo precedente la “marcia su Roma” e la sua presa del potere. Da un lato atteggiamenti e dichiarazioni che sembravano quelle di agnellini innocenti, e dall’altro aggressioni, omicidi, pestaggi alle camere del lavoro, ai partiti socialista e comunista, ai semplici democratici. Anche i nazisti erano così. Comportamenti simili li usano le organizzazioni delinquenziali, mafia camorra ndrangheta, che si nascondono dietro facciate di aziende perbene ma che continuano ad usare la violenza verso chiunque si opponga al loro potere. Ricordo, per gli smemorati, che il deputato socialista Giacomo Matteotti fu ucciso dal fascismo perché stava per denunciare affari sporchi che vedevano coinvolto lo stesso Mussolini. Tutti coloro che si dichiarano “rivoluzionari” ma che in realtà sono legati al grande capitalismo nazionale e internazionale, sono corrotti. Fascismo e nazismo sono stati i regimi più corrotti della storia dell'umanità. Basta leggere la storia.
E si arriva a sostenere l’insostenibile, e cioè che tutte le politiche securitarie messe in atto dall’onnipresente ministro dell’interno/vicepremier/ministro delle querele/capo partito siano coerenti con la Costituzione, compreso la libertà di uccidere che viene chiesta sotto lo slogan “la difesa è sempre legittima”. E il solito ministro lo ha fatto in risposta al Capo dello Stato che gli ricordava che i giudici nel nostro ordinamento non sono elettivi e che nessuno è al di sopra della legge. E le TV hanno dato più spazio e importanza alla "risposta" del solito ministro che non al capo dello Stato. È costituzionale persino la riapertura delle “case chiuse” e la trasformazione della prostituzione in “LAVORO”??? Secondo costoro è alla prostituzione che pensavano i nostri padri costituenti quando misero il termine “LAVORO” nel primo articolo della Costituzione????
Confesso che per accettare la prostituzione come “lavoro” aspetterò che il solito ministro dell’interno/vicepremier/ministro delle querele/capo partito proponga tale “lavoro” a qualcuna dei membri femminili delle sue molte famiglie e che lo stesso facciano tutti i membri del suo partito con le proprie famiglie. Se è lavoro perché NO? L’ha definita addirittura "una proposta di civiltà"! E allora che i proponenti tale rivoluzione civile siano in prima fila, spingano i loro figli e figlie mogli e amanti a dare l’esempio. E mi aspetto anche che facciano una proposta che trasformi in complimento, quindi non più punibile come reato, quella che ancora oggi è una offesa mortale: “sei un figlio di puttana” oppure “tua madre è una zoccola”. Derubrichiamole a complimenti è così la “riforma” sarà completa.
Discutendo qualche giorno fa di queste cose con un amico carissimo egli mi ha detto:«Caro Giovanni, se il presidente si mette in contrasto con il governo e lo fa cadere, Salvini fa il pieno e non ci salviamo. Se lo fa arrestare e portare sul Gran Sasso (dejà vu) succede una guerra civile. Nessun popolo può essere salvato da se stesso».
Ed è proprio così. Lo dicono anche il Corano e il Vangelo di cui ho riportato i passi significativi in cima a questo articolo. Vangelo e Corano che dicono con chiarezza che è nostra responsabilità riparare ai nostri orrori come quelli che stiamo vivendo in questi anni terribili di “terza guerra mondiale a pezzi”. Siamo noi che dobbiamo capire “i segni dei tempi” e ritornare a comprendere ciò che è bene e ciò che è male e convertirci al bene. Al bene dell'umanità, da non confondere con gli interessi egoistici di chi ha accentrato nelle proprie mani tutte le ricchezze dell'intero pianeta Terra.
Resistere, resistere, resistere! Come disse molti anni fa il procuratore della repubblica di Milano Borrelli. E per aiutare la resistenza, amici del PD, fate tacere quel decerebrato di Renzi e tutti i suoi collaboratori che con la loro presenza e le loro dichiarazioni non fanno altro che dare manforte al solito ministro dell’interno/vicepremier/ministro delle querele/capo partito.
Giovanni Sarubbi



Domenica 16 Settembre,2018 Ore: 18:03
 
 
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