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www.ildialogo.org Domande fondamentali che non possono più essere eluse,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Domande fondamentali che non possono più essere eluse

di Giovanni Sarubbi

Ho rivevuto nell’ultima settimana due lettere a cui voglio rispondere. Eccole.
 
Egregio Direttore,
Gira un video dei 5S con di Maio e company su aereo di Renzi che sarà restituito agli emiri con risparmio di 108 milioni di euro per l'Italia. E'  un aereo enorme con 300posti e siccome non entrava negli hangar di Ciampino hanno (avremmo noi italiani) affittato un hangar a Fiumicino per ripararlo. E' tutto vero?
A sentire la radio stamattina è proprio il sud che sta decretando la vittoria di Salvini. Qualcuno di cui non ricordo il nome avrebbe scritto che i buonisti stanno bene, non conoscono i problemi che assillano gli italiani indigenti i quali per risolvere i loro problemi si rivolgono a chi li difende dall'invasione di disgraziati delinquenti che vengono dall'estero.
L'ignoranza è arrivata a questo punto?
Lettera Firmata
 
Caro Direttore,
le confesso che aspetto un vostro (suo, se possibile) meditato intervento sulle affermazioni grilliste. Mi farebbe molto piacere, e penso non soltanto a me ma anche a tanti lettori de “il Dialogo”.
L'Italia mi sembra vicina a un disastro sociale o quasi. Conosce qualche uomo di chiesa importante e soprattutto bravo e chiaro che illustri la situazione italiana dal suo punto di vista? Io ne sento il bisogno e forse non sono il solo. Mi sembra che siamo su una china pericolosa, soprattutto per la povera
gente. Cosa ne pensa?
Grazie.
Lettera Firmata
Giovanni Sarubbi
D
ue lettere con un unico argomento, il Movimento 5Stelle protagonista nell’ultima settimana delle dichiarazioni del duo Casaleggio-Grillo sulla fine della democrazia rappresentativa e del duo Di Maio – Toninelli sull’areo di Renzi. Dichiarazioni seguite in questa settimana da quelle sul cosiddetto “decreto dignità” e sulla finta telefonata di Grillo a Salvini sul tema dei migranti (vedi link).
Una opportuna premessa
Sul tema del M5Stelle il nostro giornale ha preso nel corso degli anni una serie di posizioni che continuiamo a sostenere e che sono inequivocabili. Noi non abbiamo mai sostenuto il M5S così come non abbiamo mai sostenuto tutti i movimenti che oggi vengono definiti “populisti” ma che dovrebbero più propriamente essere definiti fascisti. Con il fascismo propriamente detto hanno in comune il linguaggio volgare e violento e la pretesa di essere “rivoluzionari”. Il primo fascismo si presentava come rivoluzionario. Sappiamo tutti com’è finito e chi lo pagava. Con il primo fascismo gli attuali “populisti” hanno in comune la base sociale, costituita da quella che noi vecchi gramsciani definiamo “piccolo borghese” e sottoproletaria. Una classe, per dirla con Gramsci, «di chiacchieroni, di scettici, di corrotti»[1]. Quelli che oggi più gridano e più si stracciano le vesti contro i precedenti governi, che per lo meno da trent’anni a questa parte hanno trasformato la nostra Repubblica in un “bordello di ladri”, sono anche quelli che con quei governi hanno fatto affari a bizzeffe sulla pelle dei lavoratori, stracciando più e più volte la nostra Costituzione a cominciare dal suo articolo 1.
E allo stesso modo noi siamo stati durissimi anche con i governi che hanno preceduto l’attuale, sia quelli di destra sia quelli cosiddetti di “centro sinistra”, su tutto ciò che ha trasformato la nostra Costituzione in un pezzo di carta straccia, a cominciare dai diritti dei lavoratori, alla guerra mondiale nella quale il nostro paese è coinvolto, alla violenza razzista che non nasce ieri ma che è stata lungamente coltivata e tollerata, con il mancato scioglimento di tutta una serie di organizzazioni neofasciste e neonaziste che svolgono impunemente da anni la loro azione di disgregazione della società.
In fondo a questo editoriale trovate l’elenco ed i link ad alcuni articoli del nostro sito riguardanti il M5S e la situazione politica che, essendo tutti editoriali, rappresentano non solo il pensiero dei singoli autori che li hanno sottoscritti ma anche quello dell’intero giornale. [2] Li elenchiamo affinché chi voglia possa rileggerli e confrontare ciò che dicevamo con la realtà attuale.
Le ragnatele
Nel merito delle due lettere, l’argomento dell’aereo di Renzi fa parte degli strumenti di distrazione di massa che questo governo ha messo in campo fin dall’atto del suo insediamento. Si tratta da un lato di fumo negli occhi per chi è troppo disperato per riuscire a ragionare pacatamente e che viene spinto ad odiare tutto e tutti, tranne il governo del cosiddetto “cambiamento”, e dall’altro di argomenti pretestuosi per i collaborazionisti di questo governo, principalmente i mass-media, che così possono continuare a rimestare nel torbido senza peraltro cambiare nulla nella sostanza. Non è importante che la questione sia vera, l’importante è che ci si possa speculare su, che sia verosimile mischiando cose vere con cose false.
L’attuale governo, che peraltro segue una lunga e consolidata tradizione politica, si comporta come quella persona a cui viene dato il compito di pulire un palazzo pieno di letame e che, invece di cominciare a spalarlo subito dall’ingresso, si preoccupa di togliere innanzitutto le ragnatele che si trovano negli angoli in alto di ogni stanza. E per togliere quelle ragnatele prima convoca una serie di apposite commissioni di luminari di ragnatele, poi di architetti, poi di imprese che siano in grado di costruire ponti volanti che, senza toccare il letame da ogni stanza, tolga le famigerate ragnatele. Il tutto con grandi strepiti televisivi e su tutti i cosiddetti “social”, pagando anche apposite società di consulenza per inventare profili social fasulli che inneggino all’operato del pulitore di ragnatele, con tanto di “giornalisti” compiacenti al seguito. Senza dimenticare neppure la presenza di qualche bella donna tutta tette e culo e una faccia carina con una testa vuota ma adeguata alla bisogna. Pulire le ragnatele per lasciare intatta la merda per poter continuare a guadagnare sulla esistenza della merda per continuare a pulire ragnatele.
A questo stesso schema delle “ragnatele” appartiene anche la questione dei cosiddetti vitalizi dei politici che non ha restituito agli italiani neppure un mezzo caffè a testa e a molti di loro ha persino aumentato il vitalizio.
Lo schema della ragnatela è quello più usato per depistare, ingannare, rincoglionire, etc etc la grande massa degli ebeti teledipendenti.
Sindrome di Stoccolma
Per quanto riguarda il SUD che sta dando manforte a Salvini non è purtroppo una novità. Del resto è noto da tempo che la base sociale più rumorosa fra i leghisti del NORD è proprio quella costituita dagli immigrati meridionali. Immigrati meridionali che, per difendersi dal razzismo che viene esercitato nei loro confronti con la derisione continua e sistematica di tutti i mali che affliggono il Sud dall’unità d’Italia in poi, hanno scelto di associarsi a chi li deride piuttosto che combatterli, ritenendo che i mali del Sud siano colpa dei meridionali e non di quanti hanno sfruttato oltre ogni limite il meridione per arricchire il nord. È la classica sindrome di Stoccolma[3], purtroppo diffusissima fra le classi sociali subalterne abituate a subire le prepotenze dei ricchi e gaudenti. È quella che noi vecchi gramsciani ci ostiniamo a chiamare ancora “questione meridionale”, figlia dell’unità d’Italia realizzata dalla monarchia sabauda, la peggiore monarchia che sia mai esistita in tutto l’universo. Non a caso essa si è macchiata di fascismo e di razzismo in modo indelebile.
La fine della democrazia
Sul duo Grillo-Casaleggio che pensano di eliminare la “democrazia rappresentativa” a favore di una non meglio identificata “democrazia diretta” che dipenderebbe dalla “rete internet” e da appositi software per essere realizzata, siamo di fronte alla versione moderna di ciò che il regime fascista ha realizzato con la legge elettorale, iper maggioritaria, cosiddetta Acerbo e con lo scioglimento di tutti i partiti che si opponevano al fascismo. Nulla di nuovo, si chiama fascismo condito con la cosiddetta “modernità tecnologica” ed il mito della “rete” cara ai 5Stelle. Una proposta che cozza pesantemente con la nostra Costituzione che, cancellando il regime fascista, ha ridato a tutti i cittadini, ed in primo luogo alle donne, da sempre escluse da ogni decisione politica, il diritto di partecipare attivamente alla vita politica associandosi “liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”(art. 49). Grillo-Casaleggio vorrebbero trasformare lo strumento informatico in uno strumento di dominio e di potere, con i cittadini tutti isolati di fronte ai loro computer o telefonini senza la possibilità di avere contatti diretti con gli altri cittadini. Un “mondo virtuale” che diverrebbe il peggior incubo per il nostro paese dopo la “soluzione finale” hitleriana. Quello di Grillo-Casaleggio sarebbe la “soluzione finale della democrazia e dell’umanità”.
Non c’è nulla da ridere
La finta telefonata di Grillo a Salvini fa parte dell’incubo che abbiamo cominciato a vivere dallo scorso 1 giugno quando il governo fascio-grillista si è insediato. Apparentemente il video sembra irridere alla politica del ministro dell’interno/ vicepremier/ ministro delle querele/ capo partito Matteo Salvini. In realtà è l’opposto. Grillo faceva il comico e ridendo ridendo ora si propone, insieme a Casaleggio, di eliminare la democrazia nel nostro paese. Invitando la gente a ridere di qualcuno che gestisce il potere, come sta facendo Salvini, lo si rende accettabile alla grande massa della popolazione. È una vecchia storia che stiamo vivendo in questo paese dal 1994 in poi, da quando Berlusconi entrò personalmente nella vita politica. Una schiera di comici di tutti i tipi lo ha deriso ma al tempo stesso adulato, ripetendo le battute che lui stesso inventava, trasformandolo nell’amico di tutti. Più la gente ha riso più potere ha acquisito Berlusconi.
Egregio sig. ex comico Grillo, non c’è nulla da ridere su ciò che sta facendo Salvini nel nostro paese e sul piano europeo e mondiale. Ci sono di mezzo migliaia di morti affogati in mezzo al mare, ci sono decine e decine di persone nere, rom, migranti, musulmani, uccise, ferite, aggredite, dileggiate e derise per il loro essere neri o diversi dallo stereotipo dell’italiano bianco e ariano così come era descritto nel manifesto della razza del 1938 e che ancora esiste nella subcultura fascio-leghista. O si è contro, e lo si dice in modo chiaro e netto, o si è complici e lei e il suo movimento per ora siete complici e a rimorchio del fascio-leghismo. E balbettate, e lei lo fa in modo magistrale da comico qual è, sul razzismo dilagante e sulla nuova strategia della tensione che tutti i giorni il ministro dell’interno/ vicepremier/ ministro delle querele/ capo partito Matteo Salvini fa su tutte le TV a reti unificate. E non sarà qualche video pseudo-comico che riuscirà a togliere a Salvini, che rappresenta il 17% dei voti validamente espressi il 4 marzo scorso, quel potere che voi gli avete regalato, pur disponendo del 32% dei voti validamente espressi. Stiamo rivivendo oggi, con la vostra complicità, ciò che è successo in Italia dopo la costituzione del partito fascista nel 1919. Fascismo che arrivò al potere con omicidi, purghe, aggressioni a singoli, a sedi dei partiti socialista e comunista, alle Camere del Lavoro. La "banalità del male" si ripete sistematicamente sempre negli stessi modi e lei vuole far ridere la gente? Non c’è nulla da ridere!
Le chiese cristiane
Infine la seconda lettera mi chiede se “Conosco qualche uomo di chiesa importante e soprattutto bravo e chiaro che illustri la situazione italiana dal suo punto di vista”. Penso che con la parola “importante” il nostro amico intenda un esponente della gerarchia cattolica al massimo livello, che so un cardinale o magari lo stesso Papa.
Quelli che conosciamo noi sono persone che vivono alla periferia delle chiese, che stanno con gli emarginati, gli esclusi, i rom i sinti, i migranti, che dialogano con tutte le religioni, compreso qualche vescovo che però non si fa chiamare eccellenza e che rifugge i simboli del potere connesso con le cariche ecclesiastiche.
Le chiese cristiane, tutte le chiese cristiane, vivono oggi una fase di profonda divisione e scontro fra quello che noi abbiamo definito “il cristianesimo leghista” ed il vangelo di Gesù di Nazareth. È uno scontro non nuovo nella storia delle chiese. Si è già verificato nel corso dei regimi fascista e nazista nella prima metà del secolo scorso, portando le chiese cristiane, quella cattolica e quella protestante, in Italia e in Germania, al seguito del nazismo e del fascismo. Quelli che si opposero, fra i cristiani dell’epoca, furono quasi tutti uccisi o perseguitati e i loro nomi e il loro martirio vanno a perenne condanna di quanti, nelle loro rispettive chiese, si schierarono dalla parte di coloro che li uccisero.
Cardinali, vescovi, papi, o altre figure istituzionali di altre chiese, sono prigionieri dei loro ruoli che sono ruoli di potere, ruoli amministrativi, che guardano agli interessi materiali delle chiese, all’otto per mille o a tutti i rapporti economici che legano lo stato con le singole chiese.
Nella chiesa cattolica, in particolare, stiamo assistendo ad una serie di atti violenti, o alla semplice diffusione di falsità, nei confronti di preti, o parroci o religiosi che si stanno schierando dalla parte degli ultimi. Attentati dinamitardi, devastazioni di luoghi di culto, con aggressioni compiuti da chi si dichiara “cattolico” e si propone addirittura come giudice della corretta dottrina cattolica di preti giudicati eretici, come è successo a don Biancalani a Pistoia. Su tutti questi atti violenti c’è un silenzio assordante delle gerarchie cattoliche. Dall’altro lato, invece,  il partito del solito e onnipresente ministro dell’interno/ vicepremier/ ministro delle querele/ capo partito è giunto a minacciare la chiesa di mettere mano alla normativa dell’otto per mille[4]. Sa che questo è un argomento molto sensibile in Vaticano e dalle parti della CEI, ma credo che questo valga anche per tutte le altre chiese.
Dalla parte degli ultimi
Sì, ha ragione il nostro amico, ci troviamo “su una china pericolosa, soprattutto per la povera gente”. Ed è la “povera gente” l’elemento discriminante da tener presente per orientarsi rispetto ai vari governi che si susseguono. Fino a quando le leggi serviranno a favorire i ricchi e gli ultra ricchi andremo sempre peggio.
La domanda che ognuno deve porsi è dunque questa: “Chi guadagnerà e chi perderà in concreto da ogni specifica legge approvata in parlamento?”. E inoltre quali interessi stanno dietro ad ogni singolo governante? Le grandi multinazionali quali interessi realizzano, i propri o quelli del 99% dei cittadini diseredati di questo paese e del mondo? E la Casaleggio e Associati, che è la proprietaria di fatto del Movimento 5Stelle, quali interessi economici persegue essendo un'azienda che opera nel mercato?
Domande fondamentali che non possono più essere eluse. Ci sarebbero molte altre questioni da affrontare, ad esempio sul PD e sul suo ruolo, ma lo faremo nella prossima puntata delle nostre riflessioni estive.
Giovanni Sarubbi

NOTE

[1] Antonio Gramsci, Socialismo e fascismo – L’ordine nuovo 1921-1922, Einaudi 1974, pag 9



Martedì 07 Agosto,2018 Ore: 00:39
 
 
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