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www.ildialogo.org “Vattene Salvini”,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
“Vattene Salvini”

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
H
a fatto molto scalpore nei giorni scorsi l’ultima copertina del settimanale “Famiglia cristiana”, settimanale di punta dei giornali cattolici (n. 30 in edicola dal 26/7/2018). In copertina una immagine del ministro degli interni/vicepremier/capo partito Matteo Salvini con sotto la scritta “EMERGENZA MIGRANTI” e un titolo in caratteri maiuscoli «VADE RETRO SALVINI». Il settimanale parla di “ampia inchiesta” dove vengono riportate le prese di posizione e le dichiarazione della CEI, di singoli vescovi, e le “ iniziative di sacerdoti, religiosi, suore e laici impegnati e di comunità ecclesiali” che “a vari livelli e in vario modo replicano a certe prese di posizioni del titolare del Viminale”. “Nulla di personale o di ideologico. Si tratta del Vangelo”, chiarisce Famiglia Cristiana. Nell’inchiesta articoli di numerosi vescovi come Mario Delpini (Milano), Matteo Zuppi (Bologna), Corrado Lorefice (Palermo), Cesare Nosiglia (Torino), Antonio Staglianò (Noto), Gualtiero Bassetti (Perugia) e due editoriali firmati dal cardinale Francesco Montenegro,e da don Antonio Mazzi.
La grande maggioranza delle persone e dei giornalisti ha interpretato il titolo come una riformulazione dell’espressione latina “vade retro Satana” con la parola “satana” sostituita dalla parola “Salvini”. La formula “vade retro Satana” è la formula tipica degli esorcismi medievali ed è parte di un'orazione o esorcismo benedettino contenuta, in forma simbolica, nella “CROCE DI SAN BENEDETTO”[1], un oggetto di culto diffuso fra i devoti di San Benedetto come il rosario lo è fra i devoti mariani. La conclusione è stata quella di associare “Salvini” a “Satana”. Ma non è proprio così.
Diciamo subito che è sicuramente positivo che un giornale come Famiglia Cristiana abbia dato voce a chi all’interno della Chiesa Cattolica si oppone al “cristianesimo leghista”. A mia memoria si tratta di un fatto sicuramente nuovo per il tipo di argomento molto diverso da quelli cosiddetti “etici” di cui si occupano principalmente le gerarchie cattoliche. Le questioni “sociali” sono di solito ai margini del dibattito ecclesiale. La copertina di Famiglia Cristiana è dunque, sotto questo aspetto, un fatto positivo.
Ma siamo ancora lontani da una condanna netta del “cristianesimo leghista” perchè quella di Famiglia Cristiana è una inchiesta giornalistica non una condanna delle gerarchie ecclesiastiche ai massimi livelli come sarebbe necessario.
I biblisti hanno associato il titolo “vade retro Salvini” non ad una formula esorcistica bensì al passo del Vangelo di Matteo 16,21-28 che è riferito a Pietro e non a Satana propriamente detto. Se avessero voluto far riferimento a Satana avrebbero dovuto scrivere “Vade Salvini”, cioè “vattene Salvini”, parafrasando il testo di Marco 4,10 che è la parte conclusiva delle cosiddette “tentazioni di Gesù” dove il testo latino dice proprio “vade, Satana”[2].
In sostanza si è scelto di paragonare Salvini con Pietro e non con Satana e lo si è invitato a mettersi “dietro (retro)” ai vescovi e al loro magistero, come Gesù fece con Pietro. Come Gesù non ruppe con il discepolo ma gli dà una possibilità dicendogli “torna a metterti dietro di me”, così Famiglia Cristiana non rompe con Salvini anche se appare il contrario.
Ma non tutti i vescovi sono d’accordo neppure con il “vade retro Salvini” perché ci sono molti vescovi che la pensano esattamente come Salvini e qualcuno di essi è venuto fuori. Lo ha fatto Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, prendendo le distanza dal titolo e dai contenuti degli articoli di Famiglia Cristiana. E infatti Famiglia Cristiana è un giornale, non una sentenza di scomunica formulata dal Papa.
La dottrina cattolica è fatta così. C’è la scomunica “latae sententiae” (cioè automatica) per la donna che abortisce ma non per chi commette omicidio, o per chi sfrutta il lavoro operaio, o per chi riduce in schiavitù le persone, o per chi fa il “caporale” nell’agricoltura, o per chi istiga alla violenza e alla discriminazione razziale, o per chi produce armi o promuove la guerra o per i preti che commettono il reato di pedofilia o di simonia, o per chi sfrutta la prostituzione. Per ognuno di questi pochi esempi c’è una “teologia” che giustifica tali atteggiamenti aberranti sommergendo il vangelo di eccezioni e comportamenti che lo stravolgono.
La chiesa cattolica, ma questo vale per tutte le confessioni cristiane, ha giustificato nel corso della sua storia il razzismo è la guerra. Persino le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki sono state benedette da un cappellano militare dell’esercito degli Stati Uniti. Persino sulla questione della scomunica della mafia, pronunciata verbalmente da Giovanni Paolo II e da Papa Francesco, poco o nulla è cambiato nella vita pratica dei preti che gestiscono le parrocchie che si trovano nelle zone controllate dalla mafia. Pochi i preti che combattono la mafia a viso aperto e che hanno pagato con la vita la loro testimonianza.
E sul razzismo, ancora oggi, i vescovi cattolici italiani non hanno trovato il tempo di condannare una norma della legge sull’immigrazione voluta dal Ministro Maroni, sempre leghista, che nega ai bambini figli di immigrati senza permesso di soggiorno di essere iscritti all’anagrafe. Questione su cui da un decennio oramai il nostro giornale, grazie al lavoro costante della nostra amica Augusta De Piero, conduce una sistematica campagna di denuncia.
Dunque non “vade retro Salvini”, che riconosce comunque a Salvini un ruolo simile a quello di Pietro, ma “VADE SALVINI”, “VATTENE SALVINI”, ritorna nei luoghi oscuri da cui sei venuto fuori e che non hanno nulla a che vedere con il Vangelo di Gesù di Nazareth che fu migrante, profeta errante, ucciso dai grandi sacerdoti e dal potere dell’impero, prototipo di tutti i crocifissi di tutte le epoche che oggi sono incarnati da quei migranti che tu continui a crocifiggere.
Occorre quindi non abbassare la guardia. Il servizio di Famiglia Cristiana è un primo passo. Siamo solo all’inizio dell’impegno contro il “cristianesimo leghista”, quello che, per fare un solo esempio, ha ridefinito il significato di “prossimo” che sarebbe solo quello costituito dalla propria famiglia perché, come ha scritto qualche contestatore dell’articolo di Famiglia cristiana, “Non devo andare per i mari a cercare il prossimo, quello che mi scelgo io. Paternità responsabile, insegna San Paolo VI cioè accoglienza responsabile non illegale ed indiscriminata, ma sostenibile”. È quella “banalità del male” della Arendt che continua a reincarnarsi in quello che la Lega ha sintetizzato nello slogan “Il buonsenso al governo”. Il “buonsenso” che è sinonimo di egoismo individuale o di gruppo elevato a sistema. E l’egoismo è la base dei peggiori crimini che l’umanità ha commesso.
“Vattene Salvini”.
Giovanni Sarubbi

NOTE
[2] Nuovo Testamento Interlineare, Greco Latino Italiano, Edizioni San Paolo, Seconda Edizione 1999, pag. 23



Domenica 29 Luglio,2018 Ore: 23:22
 
 
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