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www.ildialogo.org "Lasciate ogni speranza!",di Mario Mariotti

"Lasciate ogni speranza!"

di Mario Mariotti

Ci abbiamo mai fatto caso che alla TV tutti brontolano ed ululano contro l'inefficienza dei servizi, sanità, scuola, giustizia e chè il più delle volte sono gli stessi che votano per chi promette di abbassare le tasse, e se possono, entrano nella grande famiglia degli evasori fiscali, per cui essi stessi sono la causa di quel negativo che denunciano ululando? Ci abbiamo fatto caso che, quando chi è al potere ha fatto quello che ha fatto, impoverimento della sanità e della scuola, oggi che é all'opposizione ulula contro quello che lui stesso, negli anni precedenti, aveva fatto, imputando le proprie colpe ed omissioni al prossimo che cerca di rimediare? E che di re delle dichiarazioni che si riassumono nel "tutti quanti dobbiamo cambiare", e poi gli stessi che lo dicono ululano per avere dei sussidi per poter continuare a fare tutto quello che facevano prima?
E che dire della stratosferica alienazione di coloro che non hanno ancora capito che la pandemia non naviga nella dimensione politica, ma in quella scientifica-patologica; che è da psicominorati accusare le misure di prevenzione e contenimento di comunismo liberticida; che la quarantena non è dittatura comunista, ma necessità strutturale basata sula scienza, che è democratica nella ricerca ma dittatoriale nelle conclusioni? E che dire del rincoglionimento aggravato e continuato di coloro che vedono nella pandemia e nella relativa quarantena, il collasso dell'economia e la condanna a morte per fame per loro stessi, e non spingono e fanno pressione politica per quella "Patrimoniale" che non è una blasfemia, ma un prelievo sul risparmio privato, immobiliare e finanziario, che in Italia supera di varie volte il debito pubblico, per cui uscirebbero le risorse per la sanità, la scuola, le categorie in difficoltà e tutto il resto, senza che chi ha subito il prelievo dal proprio risparmio sì trovi esposto all'infarto o ad un colpo apoplettico? Se uno si prende il disturbo di guardare la curva del PIL dal dopoguerra ad oggi, si rende conto che anche all'inizio della curva non succedeva che qualcuno morisse di fame!
Il problema, se noi usassimo un po’ di razionalità e lucidità politica, si potrebbe risolvere definendo una soglia del necessario", prelevando da coloro che la superano quello che serve per far arrivare a quella soglia chi è rimasto danneggiato, o chi ne era al disotto anche prima della pandemia, e riorganizzando il futuro secondo questo criterio.
C'è solo un particolare: che questo sì che sarebbe socialismo, cioè pianificazione dell’economia, tensione verso l'ugualitarismo, la giustizia sociale; verso una fraternità interconnessa a quella libertà che includa quella dal bisogno, precondizione, questa, per tutte le altre! Per i ricchi, i privilegiati, i fruitori di blasfemi diritti acquisiti,sarebbe normale la più ferrea opposizione alle precedenti misure; ma il fatto é che quest'ultima verrebbe anche dal ceto medio,e, in aggiunta,i poveri sono stati talmente rincoglioniti da quella lettura della realtà con occhi "americani", evacuata dalla TV, che oggi navigano essi pure nel pensiero unico neoliberista; vedono nel socialismo il Maligno; si accorgono che il mercato e la competizione sono due cancri solo quando perdono il posto di lavoro; votano per coloro che promettono tutto ed insieme di tagliare le tasse che servono a concretizzare le promesse; danno retta a coloro che indicano nei più poveri di loro i loro nemici; e, alla fine, quindi, sono i pilastri del casino del quale loro per primi pagano le conseguenze! Quando nel povero è stata inculcata la cultura che lo rende povero; e il ceto medio passa il tempo ad invidiare l'oligarchia dei Paperoni, padre Dante direbbe: "Lasciate ogni Speranza voi che entrate". Noi, purtroppo siamo già entrati. La cura ci sarebbe il socialismo, cioè il cristianesimo incarnato; ma chi ci pensa?



Martedì 22 Dicembre,2020 Ore: 19:30
 
 
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