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www.ildialogo.org SALUTE E PACE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS,di Raffaello Saffioti

SALUTE E PACE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

di Raffaello Saffioti

LETTERA AL DIRETTORE

Carissimo Direttore,
il tuo Appello (VEDI LINK) interpella lettori e collaboratori de “il dialogo” e merita di essere raccolto. Esso viene rivolto mentre stiamo vivendo il tempo della pandemia del coronavirus. Dobbiamo chiederci che tempo sia questo, come lo stiamo vivendo, cosa stia cambiando.
Nel dibattito dovremmo usare la parola “cambiamento” come parola chiave e chiederci il senso delle parole.
Preliminarmente dovremmo chiederci: il coronavirus segna un cambiamento d’epoca o un’epoca di cambiamento?
La pandemia ha creato un’emergenza sanitaria e mette in discussione il diritto alla salute che è un diritto umano fondamentale. Ma questo diritto non è isolato, va coniugato con la parola “pace” e con il diritto alla vita.
Il dialogo” deve vivere.
Ha una funzione fondamentale e deve proseguire, senza snaturarsi, decifrando i segni del tempo.
Leggiamo sotto il titolo:
Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra.” (Isaia 2, 4)
E nella sua “carta d’identità”:
Cerchiamo di dare voce a chi non ha voce e di occuparci di tutti quegli argomenti di cui nessuno vuol parlare.
Noi cerchiamo innanzitutto ciò che unisce tutti gli uomini, piuttosto che mettere il dito su ciò che divide.
Ma oltre alla Bibbia sono per noi fonte di ispirazione anche i testi delle altre grandi religioni mondiali”.
Nel tuo Appello leggiamo:
Ho bisogno del vostro aiuto per far diventare questa rubrica non la mia opinione personale, voce di uno che grida nel deserto, ma la voce quotidiana di una comunità di persone impegnate a promuovere una società giusta e pacifica.
Non sono alla ricerca di gloria e onori ma di amici e amiche con cui condividere la mia passione civile, il mio impegno per una società di liberi e uguali dove non ci sia più alcuno sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla donna, dove ci si possa sentire fratelli e sorelle tutti impegnati a darsi vicendevolmente misericordia. Desidero costruire un mondo pacifico”.
La novità del coronavirus
Il coronavirus è globale. E’ un microrganismo visibile solo col microscopio. Siamo tutti in pericolo e in attesa del vaccino per la cura.
Il giorno dopo è oggi” è il titolo della Newsletter n. 18 del 22 giugno 2020, sul sito di “Costituente Terra”. Viene segnalato un appello del Premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel.
Esso: “… denuncia come l’attuale pandemia non sia solo quella del virus, ma quella della fame, della paura, delle diseguaglianze, della povertà, del dissesto ambientale, e lancia un allarme sulla urgenza di politiche di radicale alternativa se non si vuole portare l’umanità intera al disastro (‘el dia después’, il giorno dopo della Pandemia è oggi, non domani: domani può essere troppo tardi).”
La Scuola per la Costituzione della Terra
Essa, definita “Costituente Terra”, è nata per l’urgenza e necessità di un nuovo pensiero e di nuove regole per la vita sulla terra.
“Tutte le ragioni che sono alla base della nostra iniziativa sono state infatti convalidate e anzi mostrate come ancora più pressanti.
La prima conferma è che ormai, al di là di tutte le preziose diversità di nazioni, di stirpi, di Stati, di colore, di cultura, di religione, di lingua e di sesso, c’è un solo popolo della Terra, c’è l’evidenza di una sua unità di origine e di destino, c’è la sua soggettività o persona collettiva che è in gioco”. (Dalla Newsletter n. 6 del 6 marzo 2020, “Una conferma e un rinvio”, di “Costituente Terra”)
Le frontiere che separano gli Stati sono crollate. A che servono gli eserciti?
Ho partecipato alla inaugurazione della Scuola e ho curato un ampio resoconto pubblicato da “il dialogo”[1]. La Scuola è’ attiva nonostante sia condizionata dalla emergenza sanitaria creata dalla pandemia del coronavirus.
Dalla “Newsletter n. 20 del 30 luglio 2020” di “Costituente Terra”:
“La memoria e il futuro”
“La richiesta di Costituente Terra di convocare una Conferenza Mondiale sulla Sanità sull'esempio di quello che fecero nel 1945 le Nazioni Unite a San Francisco dopo la prova devastante della seconda guerra mondiale, comincia a fare il suo cammino. La novità della proposta, avanzata nell'ultima Newsletter di Costituente Terra e ora pubblicata sul nostro sito, sta nell'avvio di un costituzionalismo che porti intanto alla creazione della prima istituzione globale di garanzia, volta alla tutela del diritto umano universale alla salute”.
Il titolo “La memoria e il futuro” traccia come un solco in cui inserirsi per la ricerca di contributi alla Scuola, per la elaborazione di un nuovo pensiero.
Dalla Costituzione Italiana alla Costituzione della Terra
Nella scuola italiana il prossimo anno scolastico entrerà in vigore la legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica come nuova materia, per la quale il Ministero dell’istruzione ha emanato le “Linee guida”. La legge pone a fondamento dell’insegnamento la conoscenza della Costituzione Italiana.
La legge è stata definita “Un vestito di Arlecchino fatto di mille ritagli” per le innumerevoli tematiche indicate nel suo articolo 3.
Chi insegnerà questa materia? Cosa succederà?
C’è da sperare che succeda qualcosa di nuovo che ora è difficile prevedere.
Ha scritto Fiorella Farinelli:
“Dipenderà anche dall’opinione pubblica, dal mondo dell’editoria e della comunicazione, dai pedagogisti e dagli esperti di scuola”[2].
Ma ricordiamo che la Scuola “Costituente Terra” non è una scuola tradizionale.
“Certamente questa Scuola non può essere pensata al modo delle Accademie o dei consueti istituti scolastici, ma come una Scuola disseminata e diffusa, telematica e stanziale, una rete di scuole con aule reali e virtuali. Se il suo scopo è di indurre a una mentalità nuova e a un nuovo senso comune, ogni casa dovrebbe diventare una scuola e ognuno in essa sarebbe docente e discente. Il suo fine potrebbe perfino spingersi oltre il traguardo indicato dai profeti che volevano cambiare le lance in falci e le spade in aratri e si aspettavano che i popoli non avrebbero più imparato l’arte della guerra. Ciò voleva dire che la guerra non era in natura: per farla, bisognava prima impararla. Senonché noi l’abbiamo imparata così bene che per prima cosa dovremmo disimpararla, e a questo la scuola dovrebbe addestrarci, a disimparare l’arte della guerra, per imparare invece l’arte di custodire il mondo e fare la pace”.[3]
Dall’intima Calabria
Ho partecipato all’inaugurazione della Scuola, sono ad essa iscritto, e sono un figlio di Calabria, terra di utopia e profezia.
La mia ricerca continua.
***
Palmi, 14 agosto 2020
Raffaello Saffioti
Centro Gandhi – PALMI (RC)
raffaello.saffioti@gmail.com

NOTE

2 FIORELLA FARINELLI, “Educazione civica Niente di nuovo sotto il sole”, nella rivista “Rocca”, quindicinale della Pro Civitate Christiana, numero 16/17 – 15 agosto-1 settembre 2020, p. 26.



Venerdì 14 Agosto,2020 Ore: 16:25
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
CENTRO GANDHI ONLUS Pisa 22/8/2020 15.28
Titolo:
Ottima riflessione che merita tutta la nostra attenzione ! Un contributo importante per il patto educativo globale promosso da Papa Francesco.

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